Due ricette dell’Artusi per le Pappardelle con la lepre

Le pappardelle con la lepre, come altre ricette di cacciagione, era uno dei piatti preferiti dal maestro Giacomo Puccini. Grande buongustaio, amava la cucina toscana, in modo particolare la cacciagione e i prodotti del lago, apprezzando piatti come il risotto alla tinca, la folaga e i tordi e i colombacci, come da lui stesso scritto nelle lettere indirizzate a Isola Nencetti Vallini, sua cuoca preferita.

₉₅. PAPPARDELLE COLLA LEPRE IArtusi: Giugno - Nota pranzo I

La carne della lepre, essendo arida e di poco sapore, ha bisogno in questo caso, di venire sussidiata da un sugo di carne di molta sostanza per ottenere una minestra signorile. Eccovi le dosi di una minestra per cinque persone che, per tante, a mio avviso, deve bastare una sfoglia di tre uova, tagliata a forma di pappardelle larghe un dito, con la rotella smerlata, oppure per grammi 500 o 600 di strisce di pasta comprata.

I due filetti di una lepre, che possono pesare in tutto grammi 180 a 200, compreso i rognoni

  • Carnesecca, grammi 40.
  • Mezza cipolla di mediocre grandezza.
  • Mezza carota.
  • Un pezzo di sedano lungo un palmo.
  • Odore di noce moscata.
  • Parmigiano, quanto basta.
  • Una cucchiaiata di farina.
  • Sugo di carne, decilitri 6.

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I filetti spellateli da quella pellicola che li avvolge e tagliateli a piccoli dadi, poi fate un battuto con la carnesecca, la cipolla, il sedano e la carota. Tritatelo ben fine con la lunetta e mettetelo al fuoco con la terza parte del detto burro e con la carne di lepre, condendola con sale e pepe. Quando la carne sarà rosolata, spargeteci sopra la farina e poco dopo bagnatela e tiratela a cottura coi detto sugo. Prima di servirvi di questo intingolo aggiungete il resto del burro e la noce moscata.

Le pappardelle o strisce che siano, cotte nell’acqua salata, levatele bene asciutte e conditele sul vassoio, senza rimetterle al fuoco, con parmigiano e l’intingolo suddetto.

In mancanza dei filetti servitevi dei coscetti.

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₉₆. PAPPARDELLE COLLA LEPRE II

Eccovi un’altra ricetta più semplice per condire con la stessa quantità di carne di lepre la medesima quantità di paste.

Fate un battuto con grammi 50 di prosciutto, più grasso che magro, un quarto di cipolla, sedano, carota e pochissimo prezzemolo. Mettetelo al fuoco con grammi 40 di burro e quando avrà soffritto, buttateci i pezzi della carne interi e conditeli con sale e pepe. Fatela rosolare e poi, per cuocerla, bagnatela a poco a poco con brodo e sugo di pomodoro o conserva, in modo che vi resti abbondante liquido; quando la carne è cotta levatela asciutta e tritatela non tanto minuta con la lunetta.

Fate, come dicono i Francesi, un roux o, come io direi, un intriso con grammi 30 di burro e una cucchiaiata di farina e quando avrà preso sul fuoco il color biondo, versate nel medesimo la carne tritata e il suo sugo, aggiungendo altri 30 grammi di burro e l’odore della noce moscata; poi con quest’intingolo e con parmigiano condite la minestra. Non mi rimproverate se in queste minestre v’indico spesso l’odore della noce moscata. A me pare che ci stia bene; se poi non vi piace sapete quello che avete a fare.

Pellegrino Artusi La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene.

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Due ricette dell’Artusi per le Pappardelle con la lepreultima modifica: 2013-12-10T20:21:00+01:00da patiba0
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