« Il montebianco » alla maniera di Petronilla

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– Capo d’anno –
«DOLCE «squisito, lesto a fare e di poca spesa«; uno di quei dolci, insomma, ai quali noi donne ricorriamo sempre con piacere, è quello che ha, per base, panna e castagne, per nome, «Il monte bianco» perchè… Perchè, quando sul piatto fa in tavola la sua comparsa, ha tale e quale l’aspetto di un monte appuntito e tutto bianco per neve che sia allora allora caduta a rivestirne tutte le falde.
E’ anche un dolce «di stagione» e dolce adatto ad uno di quei pranzetti famigliari che non sono stati troppo abbondanti di piatti grassi, e dolce che addito (per Capo d’anno o per l’Epifania) a quelle, fra voi, che non l’abbian mai né gustato né fatto; e che rammento a quelle, fra voi, che da un po’ di tempo in qua lo abbiano dimenticato.
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Sbucciate un chilo e mezzo di belle castagne. Fatele bollire per 20 minuti in acqua. Togliete (ora vi sarà facile) anche la bruna pelle che ne riveste la polpa. Mettete in una casseruola. Unite 1 bicchiere di acqua ed 1 di latte alla volta, finchè vedrete che le castagne ne sono tutte appena appena ricoperte. Aggiungete una presa dii sale e 2 zollette di zucchero. Fate cucinare; e quando assaggiandole, sentirete che le castagne sono cotte alla perfezione, scolatele e lasciatele un poco raffreddare.
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Pulite il vostro schiacciapatate (se non lo possedete potrà servirvi un comune staccio) e, un po’ alla volta, passate (o stacciate) tutte le castagne cercando di innalzare, col passato, un’appuntita montagna sopra il piatto di portata. Montate (in un locale che sia ben freddo e nella vostra più larga insalatiera) 1/2 litro dii panna, servendovi dell’apposito strumento o (se non lo possedeste) di un mazzetto di fuscelli.
Sbattette cioè la panna, (con quello o con questi), innalzando ben bene il braccio in modo che molta aria possa così frammischiarsi alla panna; aggiungete un cucchiaio raso di zucchero quando (a furia di sbatterla) la panna sarà rassodata; date un’altra mescolatina, e la vostra panna sarà così ben montata il lattemiele sarà, cioè, fatto.
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Distribuite, col cucchiaio, quella candida neve sulla montagna; coll’eccesso circondatene la base; impiantate, su questa, qualche ciliegia sotto spirito; mettete il piatto al fresco; e tenetelo ben lungi dalla tentazione che, davanti a quella dolce e morbida neve, qualche ditino…»
  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali

castagne

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« Il montebianco » alla maniera di Petronillaultima modifica: 2014-10-15T06:28:00+02:00da patiba0
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