Tra i metodi di pesca all’anguilla, soprattutto nelle valli liguri nel primo novecento, è nota la pesca vàregu, il cui nome deriva dal nome dell’arbusto. Questo metodo consisteva nell’estrarre la lunga radice della pianta, insacchettarla e schiacciarla con i piedi nell’acqua. La reazione delle sostanze contenute nella radice, fortemente urticanti, provocavano dopo qualche ora la fuoriuscita delle anguille dai nascondigli e la conseguente cattura tramite reti predisposte in anticipo dai pescatori dell’epoca, a volte per stordimento e a volte per morte naturale.
Ingredienti e dosi |
500 gr. di riso per risotti, 1 kg. di anguille, 1 porro, 6 cucchiai di salsa di pomodoro, sale, alloro, prezzemolo,
Preparazione |
Spellate, pulite, lavate bene l’anguilla e tagliatela a pezzi di circa 5 cm. (io la pelle l’ho lasciata). Lessatela leggermente (10 minuti circa) in acqua salata con l’alloro, l’aglio, e il prezzemolo. Togliete i pezzi di pesce e metteteli al caldo. Filtrate il brodo che, poi, utilizzerete per cuocere il riso. Soffriggete, in poco olio, il porro tritato e aggiungete il riso e fatelo tostare. Aggiungete la salsa di pomodoro e il brodo filtrato; cuocete fino a metà del tempo di cottura, aggiungendo altro brodo all’occorrenza. Unite i piccoli pezzi di anguilla e lasciate insaporire portando a termine la cottura e regolando il sale. Lasciate riposare qualche istante, quindi servite..
-
Anguilla arrosto per Quaresima
-
“… Risi Bisi e Bisato” (riso, piselli e anguilla) di magro alla maniera di Petronilla
-
Matelote (zuppa) di anguilla
-
Anguilla con verdure alla maniera di Petronilla
-
Capitone e Anguilla marinati per Capodanno
-
Capitone e Anguilla allo spiedo
-
Inguèla in padëla, anguilla in padella alla romagnola
-
Inguèla int la gardêla, anguilla in graticola alla romagnola