Sardelle piccanti alla maniera di Petronilla

– Estate, al mare –
«.Quando stamane ho visto, nel piccolo porto, tutti quei cesti riboccanti di sardelle pescate nella notte e ancora quasi vive, ho fatto… ciò che hanno fatto tutte le altre mamme che sono qui, nel paese, con i figlioli per i bagni di mare all’economica: ne ho cioè comperato mezzo chilo. Scommetto però che tutte le altre mamme non avranno cucinato le sardelle come le ho cucinate io; che, cioè, si saranno limitate a tagliar le teste (inutile sciupare il condimento, dato che, delle sardelle, non si mangiano le teste); a dar una sforbiciata alle code e alle pinne; a lavarle e asciugarle; ad infarinarle al momento di cucinarle; a friggerne infine nell’olio bollente 3 o 4 alla volta (non più, per non incorrere nel pericolo di raffreddare l’olio).
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Io invece… volete vi dica? Vi spieghi? Vi insegni? Volete, per potermi così imitare alla prossima occasione, sebbene io lo abbia un pochetto complicato, il piatto semplicissimo di sardelle fritte?
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Io dunque, oltre ad averle pulite, le ho anche aperte, le mie sardelle, con un piccolo taglio sul ventre per levarne così le spine; le ho poi lavate; asciugate con un panno, distese in un piatto fondo; e coperte, infine, con una salsetta fatta lì, al momento, stemperando in una scodella, con quattro cucchiai d’olio il succo di un limone, un cucchiaino di senape in polvere, un pizzicone di pepe, un altro di origano, un cucchiaio di prezzemolo trito, e un etto di acciughe, raschiate, lavate e passate al setaccio. Il piatto, con le mie sardelle tutte ricoperte della mia salsa, l’ho poi messo in credenza ad attendere l’ora del pranzo; e… dato un giro di chiave alla porta di casa, sono corsa sulla spiaggia per fare anch’io il mio bagno.
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Poco prima del pranzo, ho infarinate le sardelle con la loro salsa ancora tutta appiccicata addosso, le ho passate nell’uovo; poscia nel pane trito; e infine le ho fritte nell’olio in completo bollore. E poiché l’olio rimasto in padella, era parecchio… ho preso dei mazzetti di prezzemolo; li ho immersi ad uno ad uno nell’acqua fredda; li ho un po’ sbattuti; e infine tuffati, per un attimo, in quell’olio bollente.
Non è quella del prezzemolo fritto, croccante, vaporoso, e tutt’ora verde, a più appariscente guarnizione di ogni fritto?
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Eccovi dunque detto, spiegato ed insegnato in quale modo piccante io abbia allestite le mie quasi vive sardelle.»
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Vino

Müller Thurgau Trentino, Trebbiano di Romagna.

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali
Sardelle piccanti alla maniera di Petronilla

Una giornata nel capanno da pesca: “us magna cun quel che us ciapa”, si mangia quello che si prende

Sardelle piccanti alla maniera di Petronillaultima modifica: 2015-08-05T12:54:54+02:00da patiba0
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