Mezze penne con asparagi selvatici di bosco

Mezze penne con asparagi selvatici di bosco

L’asparago possiede particolari proprietà diuretiche. Viene apprezzato dai buongustai e ha alle spalle una storia millenaria. Fu coltivato e utilizzato nel Mediterraneo dagli Egizi e in Asia Minore 2000 anni fa, così come in Spagna. I Romani già dal 200 a.C. avevano dei manuali in cui minuziosamente se ne espone la coltivazione. L’asparago fu appunto citato da Teofrasto, Catone, Plinio e Apicio; in particolare questi ultimi due ne descrissero accuratamente non solo il metodo di coltivazione, ma anche quello di preparazione. Agli imperatori romani gli asparagi piacevano così tanto, che, ad esempio, sembra che abbiano fatto costruire delle navi apposite per andarli a raccogliere, navi che avevano come denominazione proprio quella dell’asparago (“asparagus”). Dal XV secolo è iniziata la coltivazione in Francia, per poi, nel XVI secolo, giungere all’apice della popolarità anche in Inghilterra; solo successivamente fu introdotto in Nord America. I nativi americani essiccavano gli asparagi per successivi usi officinali.
Ingredienti e dosi per 4 persone

360 gr. di pasta corta (penne, mezze penne, maccheroni ecc.), gr. 400 di asparagi selvatici, gr. 400 di pomodori maturi, 2 spicchi d’aglio, sedano, carota, 2 uova, 100 gr. di parmigiano grattugiato, peperoncino a piacere, sale e pepe, olio evo.

Preparazione

Lavate bene gli asparagi, eliminate la parte dura dei gambi, tagliate le punte e tritate grossolanamente il pezzo restante. In una ciotola battete le uova con un pizzico di sale e incorporatevi po’ di parmigiano (ed eventualmente il peperoncino spezzettato).
In una padella capiente rosolate l’aglio, che toglierete quando avrà preso colore, il sedano e la carota tritati. Aggiungete i pomodori spezzettati e un poco di brodo. Salate, pepate e cuocete a fuoco basso per 15 minuti.

Unite, quindi, i gambi degli asparagi tritati e le punte. Proseguite la cottura per altri 10 – 15 minuti. Cuocete al dente la pasta, scolatela e versatela nella padella con il sugo, su fiamma bassissima. Cospargete il parmigiano e mescolate. Mescolando rapidamente versate le uova. Servite.

Vino

Müller Thurgau, Silvaner Alto adige, Trebbiano di Romagna.

//ierioggiincucina.myblog.it/wp-content/uploads/sites/233457/2014/02/asparagi.jpg

Mezze penne con asparagi selvatici di bosco
Frittata con le erbe primaverili

Frittata con le erbe primaverili

Una frittata che è un tripudio di profumi novelli del campo e dell’ orto. La zia Marinella, mamma di Carolina, l’ha preparata per il pranzo della Festa della Donna, ma è perfetta per tutto il periodo primaverile (per il pranzo di Pasqua) e per la stagione estiva.

Ricette con erbe di campo spontanee

mezze-penne-con-asparagi-selvatici-di-bosco-L-Ing4b1ortiche come pulire.

.

.

.

 

 

 

Ingredienti
  • Cipollotti,
  • aglio fresco,
  • agretti,
  • melissa,
  • spinaci,
  • asparagi,
  • tarassaco,
  • luppolo,
  • borraggine,
  • cimette sfogliate di carciofi,
  • puntarelle delle fave ecc.,
  • olio evo,
  • sale e pepe.
Preparazione

Tritate grossolanamente e mescolate le erbe e le verdure novelle che potete trovare nei campi e nell’orto (oppure sulle bancarelle del mercato).  Fatele appassire in olio extravergine d’oliva con l’aglio e i cipollootti tritati. Quando tutta l’acqua di vegetazione, che avranno rilasciato. sarà evaporata, unitele alle uova sbattute e condite con sale e pepe. Procedete come per una normale frittata, facendo dorare ambo le  parti.

frittata erbe primaverili_tnFrittata con le erbe primaverili
Preparazione e tipi di frittata
La base è costituita da uova sbattute. Alle uova crude vengono aggiunti ingredienti come formaggio, prosciutto, pasta, verdure, latte o pangrattato. L’impasto viene lentamente cotto in padella o al forno. Dopo la cottura, la frittata può essere ulteriormente farcita, ad esempio con formaggio, salumi, verdure, cioccolato, marmellata, frutta, erba aromatiche o altri ingredienti. Un’altra procedura, secondo la quale le uova sbattute vengono versate sugli altri ingredienti direttamente nella padella sul fuoco, è descritta dall’Artusi
Una delle preparazioni più diffuse è la frittata di cipolle. Piatto della tradizione popolare italiana, è composto da cipolle (preferibilmente bianche) appassite in abbondante olio d’oliva, uova, sale, formaggio grattugiato e pepe. La frittata di cipolle, piatto povero per eccellenza, nei decenni passati era consumata come alimento principale dai braccianti, operai e lavoratori a giornata.

Frittate

Frittata zucchine

 

 

 

 

 

Per la gita fuori porta ecco il panino imbottito con Frittata di asparagi

Frittata con gli stridoli (Silene vulgaris)

asparagi Ravioli_Pasta_Salad

Ravioli vegani farciti di asparagi e noci

I mazzi di asparagi che compaiono a primavera inoltrata sui banchi degli ortolani, ci riportano ogni anno il saporito gusto di un ortaggio conosciuto fin dall’antichità. Gli egizi, infatti, lo offrivano in omaggio agli dei ed i Greci lo consideravano un alimento apportatore di felicità. Gli asparagi, dunque, hanno avuto in ogni epoca grandi estimatori e oggi, grazie alla surgelazione, abbiamo il privilegio di poterli avere in tavola tutto l’anno per preparare raffinate e saporite pietanze.

Una primo piatto veramente delicato e gustoso sono questi

Ravioli vegani di asparagi e noci

Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 200 gr. di farina 00,
  • 2 cucchiai di olio di semi,
  • acqua q.b,
  • 150 gr. di punte di asparagi bollite,
  • 50 gr. di gherigli di noci,
  • 8 foglie di salvia,
  • olio d’oliva extravergine q.b,
  • sale q.b, pepe q.b.
Preparazione

Mettete la farina in una terrina e unitevi l’olio di semi e la quantità d’acqua sufficiente a creare un buon impasto.
Lasciate riposare qualche minuto mentre preparate il ripieno. Tagliate le punte d’asparagi a tocchetti e mettetele per qualche minuto in padella con i gherigli di noce, un po’ d’olio, sale e pepe.

asparagi

1 orecchioni tortelli (2)2 orecchioni tortelli (2)

Quando il tutto si sarà insaporito, fatelo passare in un mixer.
Stendete la pasta con un mattarello e create i vostri ravioli utilizzando, se non avete stampi appositi, un bicchiere a bocca abbastanza larga. Riempite un lato del raviolo, bagnate i bordi con un po’ d’acqua e ripiegatelo a mezzaluna.
Fateli cuocere in abbondante acqua bollente per circa 10 minuti. Nel frattempo fate rosolare le foglie di salvia con l’olio, in modo che questo si insaporisca. Scolate i vostri ravioli, conditeli e serviteli con la salvia.

 Accorgimenti

Stendete la pasta in modo che risulti abbastanza sottile e facile da cuocere, ma anche con una consistenza tale che non si rompa in cottura col peso del ripieno. Fate passare i ravioli nella farina prima di disporli su un piatto, così non si attaccheranno e non rischierete di romperli. Se invece temete che possano legarsi tra loro in cottura, basta versare un goccio d’olio nell’acqua.

Idee e varianti

All’interno del ripieno potrete mettere qualche erba o spezia a vostro piacere.

Triangoli ripieni con stridoli (Silene vulgaris) e ricotta

Tortelli al radicchio rosso trevigiano con crema di Squacquerone e mandorle

Maultaschen, Ravioli bavaresi

[[File:Ravioli Pasta Salad.jpg|Ravioli_Pasta_Salad]]
Carbonara con asparagi selvatici di pineta

Carbonara con asparagi selvatici di pineta

Quest’anno in pineta gli asparagi selvatici abbondano e hanno un sapore particolarmente intenso. Dopo averli utilizzati per preparare diversi piatti gustosi, questa volta li ho aggiunti alla pasta alla carbonara e l’esito è stato veramente piacevole.

Ingredienti per 4 persone
  • 350 gr. di linguine (o bavette, bucatini, spaghetti) di Gragnano¹,
  • 200 gr. di guanciale di maiale,
  • 4 uova,
  • 50 asparagi selvatici,
  • 200 gr. di Pecorino di Pienza²,
  • 1 cipolla,
  • 2 cucchiai di polpa di pomodoro (per un tocco di colore),
  • pepe nero,
  • olio evo q. b.

carbonara-con-asparagi-selvatici-di-pineta-R-dkeFjgmezze-penne-con-asparagi-selvatici-di-bosco-L-Ing4b1carbonara-con-asparagi-selvatici-di-pineta-L-2OUR7c

 

 

 

 Preparazione

Lavate bene gli asparagi e spezzateli al limite della parte verde con quella bianca, in modo da essere sicuri di avere solamente la parte commestibile: è meglio spezzare i gambi, perchè tagliandoli non si può avere la certezza di scartare tutta la parte più dura. Lasciateli interi e pareggiateli, così che siano tutti della stessa lunghezza, poi cuoceteli per una decina di minuti.

Lessate la pasta in abbondante acqua salata.
Nel frattempo tagliate il guanciale a dadini e, poi, fatelo rosolate in padella con poco olio, finchè il grasso sarà diventato trasparente. Unite la cipolla tritata grossolanamente e fatela appassire, mettete i 2 cucchiai di polpa di pomodoro e gli asparagi e fate insaporire, quindi spegnete il fuoco e lasciate intiepidire.

carbonara-con-asparagi-selvatici-di-pineta-L-8n9j_7carbonara-con-asparagi-selvatici-di-pineta-L-YWEf2gcarbonara-con-asparagi-selvatici-di-pineta-L-BoQxx9

.

.

.

.

In una ciotola sbattete le uova, unite il pepe macinato al momento ed infine aggiungete una parte del guanciale  rosolato con la cipolla ed intiepidito. Regolate il sale, tenendo presente che il condimento (guanciale e pecorino) è piuttosto saporito.

Scolate la pasta al dente e versatela nella ciotola con la salsa di uova e parte del guanciale. Mescolate bene per amalgamare il tutto, facendo attenzione che la salsa rimanga cremosa (per questo le uova non dovranno mai venire a contatto con contenitori caldi che le cuocerebbero).

carbonara-con-asparagi-selvatici-di-pineta-R-8rmEYbcarbonara-con-asparagi-selvatici-di-pineta-L-wNSnL4carbonara-con-asparagi-selvatici-di-pineta-L-Z1OTnc

.

.

.

.

Insaporite con il pecorino e condite con il pepe nero macinato al momento.

¹A Gragnano produrre pasta è un’antica arte, patrimonio di storia, cultura, tradizioni e segreti. Nascere e vivere a Gragnano vuol dire essere pervasi, inebriati dai ()
.²Il pecorino di Pienza è un formaggio a pasta dura ottenuto da latte di pecora pastorizzato, caglio, sale e fermenti lattici. È un prodotto agroalimentare della zona di Pienza, nel senese, l’unico riconosciuto come tradizionale è il pecorino di Pienza stagionato in barrique di legno di rovere per almeno 90 giorni come indicato nell’elenco della Regione Toscana (Arsia).
Vino

Vini bianchi dei Castelli Romani, Trebbiano di Romagna.

carbonara (3)

Spezzatino di vitello con asparagi selvatici

Spezzatino di vitello con asparagi selvatici

Asparago di pineta Molto aromatico, ha un sapore intenso e una consistenza tenera. L’asparago selvatico si consuma come quello coltivato, nelle frittate o semplicemente lessato e condito con olio e limone, e si utilizza nella preparazione di primi piatti o di torte salate [continua] www.ravennaintorno.

asparagi

 Ingredienti per 4 persone
  • 700 gr. di carne di vitello per spezzatino,
  • 1 mazzetto di asparagi selvatici (ma si possono usare anche quelli coltivati),
  • qualche pomodorino,
  • vino bianco secco,
  • farina,
  • brodo,
  • olio extravergine d’oliva (evo),
  • sale.
Preparazione

Tagliate la carne a dadi di 3-4 cm. di lato. Nella casseruola scaldate circa 1 cucchiaio di olio, su fiamma moderatamente vivace, per 1 minuto scarso .Infarinate leggermente i  pezzi di carne, quindi metteteli in casseruola e cuoceteli, girandoli spesso, finchè sono dorati da tutte le parti (occorreranno 7-8 minuti). Bagnate con il vino, fatelo sfumare, aggiungete il sale e fate alzare il bollore.

mezze-penne-con-asparagi-selvatici-di-bosco-L-Ing4b1spezzatino-con-asparagi-selvatici-R-NJrEiNspezzatino-con-asparagi-selvatici-R-6Nm2h4.

.

.

.

Aggiungete i pomodorini tagliati a spicchi, coprite, riducete la fiamma e cuocete a fuoco dolce per circa 45 minuti, mescolando un paio di volte.

Nel frattempo, lavate bene gli asparagi e spezzateli al limite della parte verde con quella bianca, in modo da essere sicuri di avere solamente la parte commestibile; tagliate i gambi a pezzetti e lasciate intere le punte.

Unite alla carne i pezzetti di gambi degli asparagi, regolate il sale e aggiungete qualche mestolo di brodo caldo. Coprite nuovamente e proseguite la cottura per circa 20 minuti. Passati 10-15 minuti unite le punte degli asparagi e continuate a cuocere finchè carne e asparagi sono teneri.

spezzatino-con-asparagi-selvatici-R-fJLnD8

  • Se verso la fine della cottura il sugo fosse troppo liquido, riducetelo togliendo il coperchio e aumentando leggermente la fiamma; se, invece, fosse troppo asciutto, allungatelo con poco brodo.
  • Una volta cotti, passate carne e asparagi nel piatto di portata, aiutandovi con un cucchiaio forato. Fuori dal fuoco, unite al sugo un poco di burro (20 gr. circa) e 1 cucchiaio di prezzemolo tritato. Mescolate finchè il burro è sciolto, quindi distribuite questa salsa su carne e asparagi. Servite.

spezzatino-tacchino-asparagi (2)

Spezzatino di vitello con asparagi selvatici
panino imbottito con Frittata di asparagi

Per la gita fuori porta ecco il panino imbottito con Frittata di asparagi

Un panino è una forma di pane di piccola pezzatura, che per contrazione può indicare anche il panino imbottito. Molti tipi di forme di pane possono essere considerate panini, come ad esempio il filoncino, la rosetta o michetta, la biova e la biovetta, il bocconcino, la spaccatella. Si tratta spesso di denominazioni regionali che variano da una località all’altra La variabilità regionale dei nomi dati alle forme di pane non è peraltro un fenomeno solo italiano ma si ripropone in varie altre aree geografiche

La varietà nel campo dei panini imbottiti non riguarda solamente gli ingredienti dell’imbottitura ma anche il tipo di panino da utilizzare. Nei libri di ricette in base al risultato voluto vengono consigliate diverse tipologie di pane.

  • Per panini dove sono presenti sottaceti vengono sconsigliati pani troppo ricchi di mollica, in quanto questa potrebbe imbibirsi in modo eccessivo del liquido di governo rendendo il panino troppo unto o acido.
  • Per panini freddi dove predominano salumi stagionati viene consigliato pane sciocco o comunque pane non troppo salato, in modo da dare il giusto rilievo al sapore del salume.
  • Per panini nella cui imbottitura siano presenti salse (es. maionese o salsa tonnata) è preferibile un pane ricco di mollica, possibilmente piuttosto morbida, in modo che la salsa non fuoriesca ma venga trattenuta da quest’ultima.
  • Per panini che prevedono di essere riscaldati, il pane ideale dovrebbe essere basso e poco lievitato, come schiacciate o ciabatte.
 
panino imbottito frittata asparagi
Panino imbottito con Frittata di asparagi
Ingredienti per 4 persone
  • Pane casereccio

Per la frittata

  • 500 gr. Asparagi (possibilmente sottilissimi: io ho usato quelli selvatici),
  • 8  uova,
  • 4 fette di prosciutto cotto,
  • 3 cucchiai di parmigiano grattugiato,
  • 5 cucchiai di olio extravergine dìoliva (evo),
  • 3 cucchiai di latte,
  • sale e pepe.
Preparazione

Lavate bene gli asparagi e spezzateli al limite della parte verde con quella bianca, in modo da essere sicuri di avere solamente la parte commestibile: è meglio spezzare i gambi, perchè tagliandoli non si può avere la certezza di scartare tutta la parte più dura.

asparagiTortilla frittata asparagiasparagi frittata

.

.

.

.

Cuocete gli asparagi a vapore o bolliti:

Al vapore

  1. Versare 2-3 cm. di acqua in una pentola
  2. Mettere gli asparagi puliti in un cestello (meglio se di bambù) e posizionare il cestello sulla pentola.
  3. Coprite con il coperchio e mettete su fuoco medio alto.
  4. Cuocete gli asparagi al vapore per 3-5 minuti circa; controllate la cottura pungendo con una forchetta (o uno spiedino) 2-3 punte e quando le sentire tenere ma ancora al dente, saranno pronte. Togliete dal fuoco e servite.

Come bollirli

  1. In una pentola, dai bordi alti, mettete al fuoco tanta acqua salata quanto occorre perchè immergendovi i mazzetti di asparagi stiano in piedi e rimangano fuori le punte.
  2. Mentre l’acqua si scalda, preparate gli asparagi per la cottura come ho spiegato sopra e, dopo averli lavati e sgocciolati, legateli con uno spago da cucina in mazzetti non tanto grossi: le punte devono essere tutte dalla stessa parte.
  3. Quando l’acqua bolle, immergetevi i mazzetti ritti con le punte in su.
  4. Coprite e cuocete a ebollizione media da 10 a 20 minuti circa, secondo la grossezza degli asparagi o finchè pungendo con una forchetta (o uno spiedino) 2-3 punte le sentire tenere ma ancora al dente.
Preparate la frittata

Sbattete le uova e conditele con sale e pepe. Aggiungete il parmigiano, il prosciutto cotto spezzettato, il latte e sbattete quanto basta per amalgamare il tutto. Versate il composto nella padella, date una mescolata per distribuire gli ingredienti e cuocete a fuoco moderato per 5-7 minuti o finchè, osservando i bordi della frittata e sollevandola da  un lato, vedete che comincia a rapprendersi.

Mettete il coperchio, riducete la fiamma e cuocete a fuoco dolce per altri 15-20 minuti o finchè la frittata è abbastanza rappresa. Staccatela dal fondo scuotendo  la padella e, se occorre, aiutandovi con la forchetta o una paletta; fatela scivolare o rovesciatela in un piatto. Servite a piacere caldo, tiepido o freddo.

Per la gita fuori porta, mettete la frittata di asparagi tra due belle fette di pane casereccio e avvolgete il panino imbottito in carta gialla (carta paglia).

frittata asparagi (4)

asparagi Proscuitto wrapped_asparagus_(3189211852)

Asparagi al prosciutto alla maniera di Petronilla

Asparagi di pineta con prosciutto crudo

«Quando, di primo mattino, la cognata mi fa il grande onore di una sua visita, posso esser certa, ch’è per portarmi una delle sue ricette, sempre complicate! Infatti, proprio stamane, ella mi è piombata in casa, e… – Non offenderti, cara (m’ha detto) ma proprio ieri, mentre andavo sfogliando il grosso pacco delle mie ricette cucinarie, me n’è capitata sotto gli occhi una della quale mi ero ormai scordata; quella di un vero piatto speciale da farsi cogli asparagi. Di colpo ho allora pensato a te ed alle fedeli amiche tue; e, dato che questa è la stagione degli asparagi… se ti degni… la ricetta, eccola qua.
* * *
Comprare prosciutto crudo, affettato con la macchina, a fette larghe. Scegliere asparagi belli; tagliarne alla stessa lunghezza di sei o sette centimetri tutte le parti mangiabili; lavarle; cucinarle (non troppo) in acqua salata, scolarle. Avvoltolare, in ogni fetta di prosciutto, cinque o sei di quegli asparagi e appuntare con stecchini.
Sciogliere, in una piccola casseruola fonda, del burro. Imburrare un tegame di rame o, meglio ancora, di porcellana o di terra che sopporti il forno. Immergere, uno alla volta, gli involti nel burro fuso dentro la piccola casseruola. Disporli subito, di mano in mano e per bene, nel tegame imburrato. Cospargerli di buon parmigiano grattugiato. Infornare il tegame, fino a che il parmigiano apparirà tutto quanto fuso. Versare sopra, il burro rimasto nella casseruola dopo di averlo, riscaldando, un po’ imbrunito. Servire.
* * *
La ricetta è questa; ed io, che oggi stesso l’ho eseguita, debbo convenire che un suo gusto speciale il piatto veramente lo ha. Ma… costano gli asparagi; costa il prosciutto; costa il burro; costa il parmigiano, sì che il piatto della cognata ha, oltre a un suo gusto, anche un suo costo veramente speciale!»

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; «spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali
Asparagi bianchi con prosciutto cotto

Asparagi bianchi con prosciutto cotto

Asparagi al prosciutto alla maniera di Petronilla[[File:Schinkenroellchen mit Spargel.jpg|Schinkenroellchen mit Spargel]] Proscuitto wrapped asparagus (3189211852).jpg [[File:Proscuitto wrapped asparagus (3189211852).jpg|Proscuitto_wrapped_asparagus_(3189211852)]]
fegato asparagi Steak_and_asparagus_-_Massachusetts

Fegato con asparagi all’aceto di mele

Ricicliamo gli avanzi

Ecco cosa potete fare dei gambi di asparagi  rimasti da una preparazione dove avete utilizzato solo le punte:

Ingredienti per 4 persone
  • 600 gr. di fegato di vitello a fettine sottili,
  • 500 gr. di asparagi,
  • 1 cipolla piccola,
  • una manciata di prezzemolo,
  • 2 cucchiai di aceto di mele,
  • burro,
  • pangrattato,
  • sale e pepe.
Preparazione

L’intingolo di asparagi:
Lavate bene gli asparagi e spezzateli al limite della parte verde con quella bianca, in modo da essere sicuri di avere solamente la parte commestibile: è meglio spezzare i gambi, perchè tagliandoli non si può avere la certezza di scartare tutta la parte più dura.
Tagliate a pezzetti i gambi di asparagi già cotti; tagliate a fettine la cipolla e tritate il prezzemolo.
In un coccio fate fondere un po’ di burro su fiamma dolce, quindi mettete a rosolare la cipolla con il prezzemolo. Versate l’aceto, mescolate e fatelo sfumare. Unite i pezzetti di asparagi, mescolate delicatamente e fate insaporire. Spegnete il fuoco, ma tenente in caldo.

Impanate le fettine di fegato premendo con il palmo della mano, perchè il pangrattato aderisca bene. Nella padella fate sciogliere e schiumare il burro su fiamma vivace. Quando la schiuma comincia a sciogliersi,, adagiate in padella le fettine di fegato (se non avete una padella così grande da accoglierle tutte dovrete cuocerle in 2 riprese). Cuocete a fuoco vivace per 5 minuti circa, girando una sola volta. Servite le fettine in un piatto di portata dove avrete accomodato anche gli asparagi all’aceto di mele.

Potete servire il fegato a striscioline croccanti:

  • adagiate in padella le fettine di fegato impanate. Cuocetele a fuoco vivace per 5 minuti circa, girando una sola volta. Tagliate le fette in striscioline prima di passarle nel piatto di portata.
 Vino

Abbinare un vino in una ricetta dove è presente l’aceto è sempre un problema, si può accostare ad un vino bianco leggero. Soave, Vermentino, Verdicchio, Pinot

Fegato alla contadina con cipolle rosse

Fegato di maiale (nella sua rete) alla maniera di Petronilla

[[File:Steak and asparagus – Massachusetts.jpg|Steak_and_asparagus_-_Massachusetts]]
giuseppe verdi risotto

Risotto alla Giuseppe Verdi

Questo piatto fu ideato dallo chef francese Henry-Paul Pellaprat e dedicato al Maestro Giuseppe Verdi, appassionato di gastronomia (al pari di Rossini) e ottimo cuoco che amava cucinare il risotto.

Tempo di preparazione: 25 minuti – Tempo di cottura: 16 minuti

Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 320 g di riso carnaroli,
  • 60 g di burro,
  • 80 g di funghi coltivati (o porcini),
  • 80 g di punte di asparagi,
  • 80 g di Prosciutto di Parma,
  • 80 g di pomodori pelati,
  • 5 cl di panna da cucina,
  • un litro di brodo di carne,
  • 80 g di Parmigiano Reggiano grattugiato,
  • ½ cipolla affettata sottilmente.
 Preparazione

Pulire e tritare la cipolla. Pulire i funghi tagliando via la punta del gambo con le radici e lavandoli se necessario con un panno umido, tagliateli a lamelle. Lavate gli asparagi, tagliate via i gambi e fate cuocere le punte in acqua bollente per cinque minuti. Tagliare il prosciutto a listarelle e i pomodori pelati a cubetti. Su un fuoco di media intensità ponete una padella larga con metà del burro e, appena questo si sarà sciolto, la cipolla tritata finemente. Appena si sarà imbiondita leggermente, aggiungere il riso e fare tostare a fuoco vivace per un minuto fino a quando non diventerà trasparente, continuando a mescolare.

Risotto alla VerdiRisotto alla Verdi (2)
.

.

.

.

.

Aggiungere quindi i funghi, il prosciutto, gli asparagi, ed i pomodoro a cubetti. Versare il brodo uno o due mestoli alla volta, aspettando che questo si assorba, mentre continuate a mescolare, prima di aggiungere altro brodo e, dopo circa 8 minuti aggiungere la panna.
Completare la cottura per altri 8 minuti, togliere dal fuoco e amalgamare con il burro rimasto ed il parmigiano, mescolando per bene fino a fargli assumere una consistenza cremosa. Servire immediatamente.

Io l’ho presentato guarnito con una cialda di parmigiano

Vino

Lambrusco Grasparossa di Castelvetro (Emilia) servito a 16°C, Dolcetto d’Asti (Piemonte) a 18°C,Chianti dei Colli Aretini (Toscana) di 1 anno a 18°C.

“La mia cucina pratica” 1988

Risotto alla Verdi (5)
Risotto alla Giuseppe Verdi