penne sugo di salmone cavolo cappuccio rosso

Penne al salmone e cavolo cappuccio rosso

Ingredienti per 4 persone
  • 400 gr. di pasta,
  • 300 gr. di cavolo rosso,
  • 400 gr. di salmone fresco,
  • 1 cipolla bianca,
  • 1 spicchio d’aglio,
  • brodo vegetale,
  • parmigiano grattugiato (facoltativo),
  • olio extravergine d’oliva,
  • sale.

salmone

 

 

 

 

 

 

Preparazione 

Pulite il cavolo cappuccio: scartate le prime foglie esterne che si presentano più dure o danneggiate, lavatelo sotto un getto d’acqua fredda strofinandolo con le mani per eliminare le tracce di sporco. Affettatelo sottilmente a striscioline e lasciate riposare 10-20 minuti.

In una padella capiente, versate un giro d’olio e aggiungete la cipolla tritata e l’aglio. Soffriggete a fiamma bassa e quando la cipolla sarà appassita aggiungete il cavolo rosso. Salate e fate rosolare per due minuti. Quando comincia ad asciugarsi troppo aggiungete un po’ di brod vegetale.

Pulite il salmone, togliendo le lische e la pelle, e tagliatelo a dadini. Mettete i dadini di salmone in una padella dove avrete scaldato  l’olio con l’aglio, sfumate con il vino bianco secco e fate cuocere a fuoco vivo per qualche minuto. Regolate di sale.

Cuocete le penne e quando mancheranno 2 minuti alla fine della cottura, trasferitele nella padela con il salmone e aggiungete il cavolo rosso.

Mantecate la pasta aggiungendo acqua di cottura all’occorrenza. Quando le penne saranno pronte, togliete dal fuoco. Se volete, aggiungete il parmigiano e mescolate

Vino 

Vino bianco secco fermo. Sauvignon, Gewürstraminer, Vernaccia

penne sugo di salmone cavolo cappuccio rosso 2Foto Claudio, Fucecchio
Zuppa di Cavolini (cavoletti) di Bruxelles con patate

Zuppa di Cavolini (cavoletti) di Bruxelles con patate

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La leggenda vuole che siano stati i legionari dell’antica Roma a portare i cavolini in Belgio.                                    Bandiera del Belgio

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Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 500 gr. di Cavolini (cavoletti) di Bruxelles,
  • 100 gr. di bacon (o pancetta affumicata),
  • 500 gr. di patate,
  • 2 carote,
  • 1 cipolla,
  • un dado da brodo o brodo di verdura,
  • olio,
  • burro,
  • sale, pepe,
  • prezzemolo.
 Preparazione

Pulite e preparate i cavolini. Lavate, pelate e tagliate a pezzetti le altre verdure.

Fate rosolare la cipolla con olio e burro; aggiungete poi le verdure a pezzetti ed il bacon, esclusi i cavolini, mettete il dado con l’acqua calda (o il brodo di verdura) e lasciate bollire circa mezz’ora; quindi aggiungete  i cavolini che vanno cotti circa 15 minuti. Servite la zuppa calda con una spolverata di prezzemolo tritato e formaggio grattugiato.

La mia variante: Non avendo il bacon o la pancetta affumicata, ho utilizzato lonza di maiale a straccetti ed il risultato è stato ottimo!

Vino

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Zuppa di Cavolini (cavoletti) di Bruxelles con patate

Come si preparano i Cavolini (cavoletti) di Bruxelles

Cavolini o cavoletti di Bruxelles gratinati con speck e gorgonzola

Riso Long and Wild con misto benessere, patate e speck

 

Come si preparano i Cavolini (cavoletti) di Bruxelles

Come si preparano i Cavolini (cavoletti) di Bruxelles

 Cavolini di Bruxelles in Pyttipanna

Risultati immagini per bandiera svedese

Pyttipanna (small pieces in pan, piccoli pezzi in padella) in Svezia, anche pytt i panna in Norvegia e pyttipanne in Finlandia, biksemad in Danimarca, è un miscuglio di cibo simile al Bubble and squeak inglese (mix di patate arrosto e verdure, cavolini di Bruxelles) piatto tipico in UK per il giorno di Santo Stefano).
Tradizionalmente è preparato con patate, cipolle e carne tritata, o salsiccia, saltate in padella (ma esiste anche la versione vegetariana), ed è spesso servito con uova fritte, barbabietole e cetrioli in salamoia, capperi e, talvolta, ketchup o brown sauce. Originariamente il piatto era fatto con gli avanzi, e così veniva anche chiamato hänt i veckan (fatto la scorsa settimana), ma ora è molto più comune prepararlo con ingredienti freschi.

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La leggenda vuole che siano stati i legionari dell’antica Roma a portare i cavolini in Belgio.                                    Bandiera del Belgio

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 Preparazione dei Cavolini di Bruxelles

Al momento dell’acquisto controllate che i cavolini siano compatti e di un bel verde brillante. Pulite i cavolini, togliendo le foglioline esterne avvizzite, fateli rinfrescare nell’acqua, poi tagliate la parte terminale del torsolo. Incideteli alla base con un coltellino appuntito praticando un taglio incrociato, così diverrà tenero anche il torsolo. Teneteli a bagno per qualche minuto in acqua acidulata con aceto, poi lavateli, aprendo leggermente le foglie.

In una pentola portate a bollore abbondante acqua salata, quindi immergete i cavolini e lessateli per 15 minuti. Scolateli bene.

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Come mangiarli
  • Potete passarli nel burro, condendoli con parmigiano grattugiato.
  • Si possono anche servire in insalata o anche legati con una maionese non troppo densa
  • Ottimi sono pure i cavolini di Bruxelles con le castagne: fate lessare sia gli uni che le altre e rosolateli poi insieme nel burro, avrete un gustoso contorno per l’Oca ripiena arrosto, per l’anatra arrosto o per l’arrosto di maiale.
  • Una volta lessati potete anche servirli con una salsa composta di mollica di pane bagnata d’aceto, prezzemolo, capperi, pinoli e acciughe, il tutto pestato in un mortaio e con l’aggiunta di olio, aceto e sale.
Ricette

Cavolini di Bruxelles gratinati con speck e gorgonzolaRiso Long & Wild con misto benessere, patate e speckZuppa di Cavolini (cavoletti) di Bruxelles con patate

Come si preparano i Cavolini (cavoletti) di Bruxelles
“Brysselkål” by Triceratops – Own work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons
Piadina romagnola verza pancetta

La ricetta in dialetto dei Chëvul ala rumagnôla, Cavoli alla romagnola, per farcire la Piadina

La piadina è la più romagnola della specialità romagnole. E’ un pane senza lievito della più antica usanza, cotto nella lastra di sasso o nella teglia di terracotta messa sopra la fiamma viva (di fascine della potatura delle viti) [..]

Procuratevi un grosso cavolo verza, toglietegli le foglie esterne più dure, lavatelo e lessatelo in abbondante acqua salata. Scolatelo e fatelo raffreddare.

In una padella, intanto, fate soffriggere un cucchiaio di strutto o di burro con 2 spicchi d’aglio e 50 gr. di pancetta a pezzetti.

Aprite le foglie del cavolo, tagliatele in pezzi piuttosto grandi e fatele rosolare con il soffritto, con il sale ed il pepe. Fate cuocere per circa 20 minuti mescolando spesso.

I cavoli accompagnati con la piadina sono una delle più antiche combinazioni della cucina romagnola.

La ricetta in dialetto romagnolo, Romagna in cucina 1998

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Piadina romagnola formaggio Squäquaròn

Piadina romagnola con salsiccia cipolle

 

 

 

 

Piadina romagnola verza pancetta

Cavolo, che buoni! I CAVOLI

Fagottini di verza con riso e provola

Fagottini di verza con riso e provola

Un piatto invernale completo che, accompagnato da purea di patate, può costituire un saporito piatto unico.

 Ingredienti e dosi per 6 persone

1 cavolo verza, 12 foglie della verza, 300 gr. riso, 150 gr. di provola o scamorza a cubetti, 1 uovo, 1 patata, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, brodo vegetale qb, olio extra vergine d’oliva, sale e pepe. Salsa di pomodoro.

Preparazione
  • Togliete alla verza le foglie esterne, scegliendo le 12 più belle, lavatele e scottatele per pochi minuti in acqua bollente leggermente salata.
  • Scolatele e disponetele a sgocciolare su un canovaccio asciutto. Con un coltellino affilato togliete le coste troppo grosse.
  • Lessate la patata, poi passatela allo schiacciapatate e raccoglietela in una ciotola.
  • Preparate il riso come spiegato qui e conditelo con il parmigiano e il provola a cubetti. Lasciatelo riposare qualche minuto, poi versatelo
    nella ciotola con la patata.
  • Unite alla patata ed al riso, 1 uovo, regolate il sale, pepate e mescolate bene con il cucchiaio di legno sino ad ottenere un composto piuttosto consistente.
  • Formate delle polpettine e disponetene una su ogni foglia di verza. Avvolgete con cura formando un fagottino che fermerete con spago da cucina, o con uno stecchino (da togliere al momento di servire), oppure con un fogliolina di erba cipollina.
  • Ungete con olio evo una teglia e mettete, uno accanto all’altro, i fagottini. Infornate in forno caldo a 180 gradi per 25-30 minuti, aggiungendo, se necessario, il brodo vegetale.

Servite i fagottini caldissimi con salsa di pomodoro e accompagnati con purea di patate.

 Vino

Abbinamento cibo-vino
Trebbiano di Romagna, Vermentino di Gallura

Conserve di pomodoroRiso in cagnòne e verza

 

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Cavolo, che buoni! I CAVOLI

 Fagottini di verza con riso e provola
Riso in cagnòne e verza

Ris in Cagnòn, riso in cagnòne. La ricetta in dialetto milanese.

Ricetta in dialetto milanese “Milano in bocca” 1978

riso-cagnone ris in cagnon

Traduzione

Si fa cuocere con tanta acqua salata 400 gr. di riso. Poi si versa, quando è cotto al dente, nella zuppiera e sopra ci si mette 100 gr. di burro, dove si è fritto qualche spicchio d’aglio con 6-7 foglie di salvia. Si serve dopo averlo ben mescolato con tanto formaggio parmigiano grattugiato.

Il termine Cagnone deriva dal lombardo cagnòn che significa baco poichè i chicchi rimangono gonfi e staccati assomigliando a delle piccole larve. Talvolta viene anche denominato erroneamente risotto in cagnòni non essendo un risotto ma un riso lessato.
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Le origini del piatto sono dibattute fra Lombardia e Piemonte ed il formaggio usato varia di conseguenza: Tomette di Maccagno nel biellese; Grana Padano nel milanese oppure Parmigiano; la paternità è rivendicata anche dal lodigiano, novarese, vercellese, varesotto, lomellina Ris in cagnon, mantecato con la toma.
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Nel biellese il formaggio Maccagno viene tagliato a pezzetti piccoli piccoli e fatto sciogliere in mantecatura. Quando il formaggio è sciolto e mantecato al riso si aggiunge il burro fuso color nocciola. Solitamente si aggiunge anche un mezzo cucchiaino di grappa per profumare, niente salvia e aglio ma un maggior quantitativo di burro e formaggio.
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Esiste una versione ligure in cui il riso lessato viene condito con salsiccia e sugo di carne. Probabilmente si tende ad estendere la dicitura in cagnone a riso lesso successivamente condito
Riso in cagnòne e verza
 Ingredienti e dosi per 4 persone

 ½ cavolo verza, 380-400 gr. di riso semifino¹, 4 foglie di salvia, 80-100 gr. di Parmigiano grattugiato (Toma a pezzetti piccoli, Grana padano grattugiato), 100 gr. di burro, 1 o 3 spicchi d’aglio schiacciato, sale e pepe macinato al momento.

¹Riso semi fino (riso medio), a grani semi lunghi di grandezza media, è particolarmente adatto per supplì, timballi, riso bollito (per esempio Italico, Lido, Padano, Vialone nano). La varietà “Vialone nano” è una delle più apprezzate per la sua versatilità in cucina, tanto da essere utilizzata anche per la preparazione di risotti. corriere.it

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Preparazione

 Lessate il riso: portate ad ebollizione, in una capace pentola, abbondante acqua salata, versatevi il riso e fatelo cuocere al dente.

Intanto che l’acqua si scalda, sfogliate il cavolo verza, eliminate le parti di foglie troppo dure o sciupate e le coste troppo grosse; rompete le foglie più grandi in pezzi di misura media; lavatele e sgocciolatele. Gettate la verza nell’acqua bollente insieme al riso.

Quando il riso è quasi cotto (dopo circa 12 minuti) in un tegamino su fiamma dolcissima, fate dorare il burro con gli spicchi d’aglio schiacciati e le foglie di salvia.

Scolate il riso una volta cotto, versatelo sul piatto di portata (o in una zuppiera) e cospargetelo con il formaggio grattugiato. Aumentate la fiamma sotto il burro, fatelo schiumare e dorare e togliete l’aglio. Versate il burro caldissimo sul formaggio, avendo cura di distribuirlo bene su tutta la superficie. Pepate e portate subito in tavola, mescolando appena prima di servire, cioè quando il piatto (o la zuppiera) arriva in tavola.

   Varianti e Note
  • Potete non usare aglio e salvia, il sapore sarà meno ricco ma sempre molto buono
  • Foglie di salvia fritta per decorazione.
  • Riso bollito in brodo leggero, tenuto all’onda e condito con un trito di erbe aromatiche fresche macerate qualche minuto in olio evo: rosmarino, salvia, aglio fresco. Assolutamente niente formaggio, pepe.
  • Saltare in padella il riso lessato assieme al condimento
  • In molte ricette il burro viene portato a color nocciola.
  • Pesce persico fritto in burro e salvia e servito su riso condito anche con il fondo di frittura del pesce.
 Vino

Montello rosso (Oltrepò, Lombardia), Merlot del Trentino, Barbera (Piemonte). Serviti a 18°C

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Riso in cagnòne e verza

Cavolo, che buoni! I CAVOLI

Pasta con i broccoli in tegame

« Sto mangiando la pasta coi broccoli. Chi è che rompe?»

Salvo Montalbano è il protagonista dei romanzi polizieschi di Andrea Camilleri e delle serie televisive derivate, con protagonista Luca Zingaretti (fisicamente molto diverso da Pietro Germi, a cui Camilleri si era ispirato per la creazione del suo personaggio). Montalbano è un commissario di polizia che svolge le sue funzioni nell’immaginaria cittadina di Vigàta, sita nell’altrettanto immaginaria provincia di Montelusa. (Vigàta è il nome immaginario di Porto Empedocle (Ag), città natale di Camilleri). I racconti sono caratterizzati dall’uso di un italiano fortemente contaminato da elementi della lingua siciliana e da un’ambientazione siciliana particolarmente curata, elementi ripresi anche nella trasposizione televisiva. Il nome Montalbano venne scelto da Camilleri in omaggio allo scrittore spagnolo Manuel Vázquez Montalbán, ideatore di un altro detective famoso, Pepe Carvalho: i due personaggi hanno in comune l’amore per la buona cucina e le buone letture, i modi piuttosto sbrigativi e non convenzionali nel risolvere i casi, una storia d’amore controversa e complicata con donne anch’esse complicate.
Montalbano è legato alla sua terra, al mare, alla casa di Marinella, alla sua donna ed al cibo. Il cibo ha per Salvo una notevole importanza come, del resto, il sedersi a tavola per gustarlo che è un vero e proprio rituale. Il commissario non sa cucinare (e non ha alcuna intenzione di imparare), perciò ad occuparsi delle sue esigenze alimentari c’è la “cammarera” Adelina che, ogni giorno, gli fa trovare in frigorifero prelibati manicaretti della tradizione isolana. Alternativa all’Adelina c’è in un primo tempo la Trattoria San Calogero di Vigata e, in seguito, la Trattoria Da Enzo; in entrambi i luoghi trova cordialità ed un rassicurante senso di pace, oltre alle succulente pietanze preferite.
Il commissario Montalbano – Pasta coi broccoli – www.youtube.com
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Appena sedutosi per degustare uno dei suoi piatti preferiti, in silenzio ed in pace senza alcuna interferenza esterna, ecco lo squillo del telefono. E’ la fidanzata Livia che, suo malgrado, interrompe il “sacro” pasto.

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“Nel frigo trovò pasta coi broccoli che mise in forno a scaldare, per secondo la cammerera Adelina aveva preparato involtini di tonno. Stimando che a mezzogiorno s’era tinuto leggero, si sentì in dovere di mangiarsi tutto.” (Il ladro di merendine, pag 51- A. Camilleri).

(Salvo) “Sto mangiando la Pasta coi broccoli, chi è che rompe?”
(Livia) “Sono io che rompo, amore”.

“La sera avanti, trovate nel frigo delle acciughe freschissime accattategli dalla cammarera Adelina, se l’era sbafate in insalata, condite con molto sugo di limone, olio d’oliva e pepe nero macinato al momento. Se l’era scialata, ma a rovinargli tutto era stata una telefonata.”
(La voce del violino, pag, 9)

La ricetta in dialetto siciliano da “Cucina che vai natura che trovi”1978
pasta broccoli-ricetta
Pasta con i broccoli in tegame¹

« Dividete in piccole cime un cavolfiore di media grandezza, che lesserete per mezza cottura in acqua salata. Scolate il cavolfiore e conservate l’acqua per cuocervi la pasta. In un tegame dai bordi alti, possibilmente di terracotta, soffriggete, in un bicchiere di olio, 2 spicchi di aglio finemente tagliati ed i filetti di 2 sarde salate (acciughe). Quando questi ultimi si saranno sciolti, versate 2 cucchiai di concentrato di pomodoro diluito in poca acqua salata. Lasciate cuocere per 10 minuti circa, poi unite il cavolfiore, salate, pepate, coprite il tegame e completare la cottura sino a quando le cime di cavolfiore si saranno leggermente sfatte.

Aggiungete, a questo punto, 1 cucchiaio di uva sultanina, 1 di pinoli², e qualche filamento di zafferano, precedentemente sciolto in acqua tiepida. Nell’acqua del cavolfiore fate cuocere 600 gr. di bucatini³ interi o sminuzzati e, a metà cottura, scolateli ed uniteli alla salsa. Lasciate sul fuoco ancora per qualche minuto, poi coprite bene il tegame e fate stufare per 5 minuti almeno. Servite nello stesso tegame di cottura. Qualcuno ama aggiungere del pecorino fresco grattugiato, ma anche senza va bene lo stesso. »

¹In Sicilia, per broccolo si intende il cavolfiore.
² Io ho usato le mandorle a scaglie.
³Io ho usato i maccheroni

Vino bianco:

Catarratto – Terre Rosse di Giabbascio, Grillo – Rocce di Pietra Longa, Trebbiano – Tendoni di Trebbiano – Terre Siciliane,

pasta broccoli-

Dettagli prodotto    I segreti della tavola di Montalbano. Le ricette di A. Camilleri di S. Campo

Risotto con Cavolfiore alla maniera di Petronilla

Risotto con Cavolfiore alla maniera di Petronilla

« Certamente tutte quante conoscete il cavolfiore lessato e poscia condito con olio e aceto, nonchè il cavolfiore affettato e poscia fritto nel burro; tutte quante avrete anche, di certo, ormai fatto ed apprezzato il mio cavolfiore alla salsa besciamella¹; ma fra tutte voi, forse forse, vi potrebbe essere qualcuna che ancora non conosca il risotto con cavolfiore. Ebbene; prima che ogni cavolo tanto invecchi da presentare fra le sue lunghe foglie soltanto fiori molli e troppo aperti, io consiglio… a costei di fare, almeno una volta, questo buon risotto che le darà così il modo di conoscere un nuovo pregio cucinario del prelibato erbaggio invernale.
***
Per allestire il piatto, comperi cavolfiore bianco e sodo. Buttate le foglie e il grosso torsolo, lo lavi e ne tagli a grossi pezzi i mazzetti di fiori; e a pezzi piccoli i relativi gambi carnosi. Ponga a fuoco 2 pignatte. Metta nell’una (perchè vi bolla) brodo, oppure acqua alla quale abbia aggiunto, qualora 6 siano i commensali, un cucchiaio di burro ed un cucchiaino dell’uno o dell’altro dei tanti estratti (oppure 5 degli uni o degli altri dei tanti dadi) che, per far alla svelta e all’economica brodi, sono in commercio.

Metta nell’altra 1 etto di burro e ½ cipolla affettata fina; appena la cipolla imbruna, aggiunga il cavolo preparato; dopo 10 minuti anche un cucchiaino di salsa di pomidoro sciolta in ½ chicchera d’acqua; e lasci, per altri 10 minuti, cucinare il tutto a fuoco basso. Versi, sull’apposita tafferia² (o su di un piatto) 8 etti di riso possibilmente di qualità vialone; lo mondi con cura; e stia bene all’erta affinchè niuno, mentre mangia il risotto, possa avere la brutta sorpresa di sentirsi un sassolino sotto i denti.

Tosto che nell’una pentola bollirà il brodo vero  o pasticcio, e che nell’altra il cavolo sarà quasi cotto, versi in questa il riso mondato; aggiunga un ramaiolo di brodo; e mescoli e rimescoli con l’indispensabile cucchiaio di legno. Appena il riso, cucinando, avrà bevuto tutto il brodo, ne aggiunga un altro ramaiolo; mescoli; e continui così, sempre aggiungendo di mano in mano un ramaiolo di brodo, e sempre mescolando, fino a che il riso sarà quasi cotto.
Unisca allora un pugno di parmigiano grattugiato; ancora rimescoli il risotto ormai fatto; lo assaggi; e qualora constati ch’esso è al giusto cotto e salato… lo versi sul piatto; dia la definitiva… formaggiata; e porti in tavola.
***
Trovate niente di nuovo, voi, in questo piatto, perchè di quando in quando esso di già compare sulle vostre tavole? Ma non per voi, ricordate! non per voi, oggi ne ho scritta la semplice ricetta; ma bensì per quell’una che forse… forse… »Ricette della Petronilla libri

Altre ricette di Petronilla 1937

  •  ¹Cavolfiore alla salsa besciamella: No? Mai fatto e quindi mai apprezzato? Cercate allora in queste mie «Altre ricette di Petronilla» il modo di preparare il piatto gustoso.
  • ²Tafferia: Specie di largo vassoio di legno, piano o poco fondo, per servire la polenta: (..) Mentre Renzo barattava i saluti con la famiglia, Tonio scodellò la polenta sulla taffería di faggio, che stava apparecchiata a riceverla: e parve una piccola luna, in un gran cerchio di vapori.(..) I Promessi Sposi di A. Manzoni.

Petronilla, chi era?

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali

Cavolfiore alla besciamella alla maniera di Petronilla

Cavolo, che buoni! I CAVOLI

Risotto con Cavolfiore alla maniera di Petronilla
crauti fermentati

Come preparare in casa i Crauti, Sauerkraut, in modo naturale e con un po’ di pazienza

I crauti dovrebbero essere messi in vasetti poco dopo averli fatti fermentare. Puoi usare sia il metodo di metterli via a caldo sia quello […]

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Tagliati a listerelle in senso longitudinale e fatti appassire in casseruola, i cavoli cappucci servono alla preparazione dei cosiddetti crauti freschi, cotti insieme a un trito di cipolla, lardo e con aggiunta di pancetta, sale, pepe e aceto bianco. I veri crauti, tuttavia, che richiedono una preparazione ben più lunga e complessa, sono stati inventati dai Tedeschi per accompagnare le loro salsicce e le pietanze a base di maiale, annaffiate con l’ottima birra di quel paese. Dalla Germania questa specialità passò In Alsazia dove con il nome “choucroute” (pron. sciucrùt), stette ad indicare uno speciale assortimento di salsicce, di cotenne, di lardo e di carne di maiale lessata con abbondante contorno di crauti.

In commercio i crauti si trovano già pronti, ma potete prepararli anche in casa, naturalmente con un po’ di pazienza.

crauti

Preparazione casalinga dei crauti
Come preparare in casa i CrautiScegliete per questa preparazione il cavolo cappuccio della varietà autunnale. Occorre anche avere un bariletto¹ (Gärtopf, Sauerkrauttopf, pentola di fermentazione) di legno in perfetto stato, con coperchio e con rubinetto nella parte inferiore. La dimensione del bariletto sarà proporzionata alla quantità di crauti che desiderate preparare. Il bariletto in legno può essere sostituito da altri tipi di pentola più pratici.

Con le foglie del cavolo cappuccio (quelle che si aprono a corona) foderate il bariletto che naturalmente dovrà essere pulito e asciutto.

  1. Come prima cosa tagliate a striscette sottili le foglie che formano la palla bianca e compatta del cavolo;
  2. quindi sulle foglie disposte all’interno del barile, stendete uno strato di un centimetro di sale grosso e, su questo, uno strato di 5 centimetri circa di cavolo tagliato a striscioline.
  3. Sul cavolo spargete qualche bacca di ginepro e qualche grano di pepe nero, coprendo con un altro strato di sale grosso.
  4. Ripetete questi strati, fino a riempire per tre quarti il bariletto.
  5. Sull’ultimo strato di sale, posate una tela pulita e su questa il coperchio che deve avere un diametro di poco inferiore a quello dell’imboccatura del barile per poter essere appoggiato sulla tela.
  6. Sul coperchio posate delle pietre, in modo che esso eserciti una pressione notevole sul contenuto del barile, e sistemate il bariletto in luogo fresco.
  7. A contatto del sale, i cavoli tritati subiscono una trasformazione e formano un liquido che per la durata di quindici giorni dovete schiumare regolarmente, rinnovando anche il panno di tela sotto il coperchio.
  8. Dopo questo primo periodo, aprite il rubinetto del bariletto in modo che tutto il liquido scoli dal basso e sostituitelo con altrettanta acqua salata (25 gr. per ogni litro di acqua) versata dall’alto, ripetendo questa operazione ogni dieci giorni. Dopo un mese e mezzo, i crauti possono essere considerati pronti all’uso.
  9. Toglietene quindi la quantità necessaria per la pietanza che volete preparare, badando che la superficie dei crauti nel barile sia ben piana e rimanga sempre pressata dal coperchio appesantito dai sassi.
  10. I crauti vanno prima di tutto lavati accuratamente in abbondante acqua per liberarli dalla salamoia. Poi si spremono bene e si cucinano, seguendo il procedimento suggerito dalla ricetta prescelta.

Enciclopedia della Donna 1965

I crauti dovrebbero essere messi in vasetti poco dopo averli fatti fermentare. Puoi usare sia il metodo di metterli via a caldo sia quello […]

Crauti sauerkraut pancettaknodel canederli crautiCarré di maiale affumicato crauti

 

 

 

 

Involtini arlecchino, Rouladen or RindsrouladenSeitan al pomodoro con crautijota friuli

 

 

 

 

 Come preparare in casa i Crauti Kiszona kapusta.JPG [[File:Kiszona kapusta.JPG|Kiszona_kapusta]] Sauerkraut Jar.jpg [[File:Sauerkraut Jar.jpg|Sauerkraut_Jar]]
Crauti sauerkraut pancetta

Crauti con pancetta e semi di finocchio

Canederli di fegato e di pancetta, su crauti con pancetta e pancetta fritta, erba cipollina. In alto al centro ci sono gnocchi all’aceto in vinaigrette con cetriolo, anelli di cipolla e prezzemolo come contorno.

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L’italiano crauti corrisponde a Sauerkraut, ovvero i cavoli acidi, la parola indica dunque una preparazione a base di cavolo cappuccio, le cui foglie sono tagliate a piccole strisce e sottoposte a fermentazione naturale controllata con aggiunte di sale da cucina, pepe e aromi. Il procedimento, usato come metodo di conservazione, conferisce ai crauti il tipico sapore deciso e un po’ aspro.
I crauti appartengono alla tradizione gastronomica dei paesi di lingua tedesca: Austria, Germania, alcuni cantoni svizzeri, Trentino Alto Adige, anche Slovenia (“kislo zelje”), Ungheria, Croazia, Polonia (“kapusta kiszona”), Russia (kvašenaja kapusta), Ucraina, Bielorussia, Cechia (kysané zelí), Serbia (kupus). Crauti vengono usati nei piatti tradizionali anche in Romania, chiamati in lingua romena varză murată. In Italia sono diffusi nei territori ex-asburgici come il Lombardo-Veneto (“cassoeula”) ed il Friuli Venezia Giulia.

crauti

Crauti alla pancetta
Ingredienti per 4 persone
  •  500-600 gr. di crauti al naturale in scatola,
  • 4 cucchiai di olio non troppo profumato oppure 50 gr. di burro,
  • 100-150 gr. di pancetta a fettine,
  • 1 grossa mela renetta (io avevo la mousse di mele renette e ho usato quella),
  • 1 foglia di alloro,
  • 1-2 chiodi di garofano (facoltativo),
  • semi di finocchio,
  • sale.
Preparazione

Assaggiate i crauti, se sono troppo acidi metteteli in un recipiente, fatevi scorrere sopra acqua fredda e scolateli, ma non troppo.
Nella casseruola riunite l’olio e la pancetta (oppure fate fondere il burro e unite poi la pancetta), rosolate su fuoco dolce per 4-5 minuti, senza far prendere molto colore.

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Nel frattempo pelate la mela renetta e tagliatela in quarti, eliminando il torsolo. Unite la mela alla pancetta; rosolate ancora per 2-3 minuti, mescolando spesso. Unite i crauti, l’alloro, i chiodi di garofano, se li usate, e se non avete sciacquato i crauti versate 3-4 cucchiai d’acqua. Coprite e cuocete a fuoco dolce, mescolando qualche volta e, se è necessario, aggiungendo via via pochissima acqua, per una ventina di minuti o finchè la mela è sfatta. Assaggiate per regolare il sale e distribuite sopra i semi di finocchio.

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Servite con cetriolini sott’aceto e come accompagnamento a canederli, würstel, salsicce, salumi caldi, arrosti e umidi.

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crauti fermentati1 canederli-knodel crauti

 

 

 

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Crauti alla pancetta Leberknödel Essigknödel Speckknödel Sauerkraut.JPG [[File:Leberknödel Essigknödel Speckknödel Sauerkraut.JPG|Leberknödel_Essigknödel_Speckknödel_Sauerkraut]]
Come preparare i cavoli

Cavolo, che buoni! I CAVOLI

Fra tutti i rimedi quello per curare ogni tipo di malattia, secondo Marco Porcio Catone, il migliore è il cavolo che ha virtù terapeutiche eccezionali

« Il cavolo è quello che tiene il primissimo posto tra tutti gli ortaggi. Mangialo cotto o crudo!» Catone

Wall Street Int. -Le virtù del cavolo di Catone

Tutti i cavoli, cavoli verza, cavoli cappucci, broccoli, cavolfiori, derivano da un’unica specie da cui, attraverso i secoli, i contadini e gli orticoltori sono riusciti a ricavare numerosissime varietà, preziose per la nostra alimentazione.
Tutte le varietà di cavoli, che si conoscono, si dividono in tre gruppi:

i cavoli che si coltivano,

  • per le loro foglie: cavolo cappuccio (il più indicato per per la preparazione dei crauti),  cavolo verza (indicato per il minestrone), cavolini di Bruxelles, cavolo nero toscano, cavolo cinese o cavolo di Pechino.

cavolo cappuccio crauticavolo verza Wirsingkohlcavolini_di_bruxelles7 cavolo nero Lacinato_kale

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  • per i loro fiori: cavolfiori, broccoli, broccolo romanesco
  • per le loro radici: cavolo rapa, navone

 Romanesco_BroccoliKoolrabi_ cavolo rapa broccolipasta cavolfiore Casarecce con cavolfiore verde e Feta.

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Il cavolo, in tutte le sue varietà, è ricco di Vitamine del gruppo B, calcio, magnesio, zolfo, potassio e acido folico dalle proprietà antiemorragiche. Purtroppo, però, non è indicato per chi soffre di di disturbi digestivi.

Alcuni consigli da l’Enciclopedia della Donna del 1965

Per rendere meno indigesto il cavolo

  1. Cambiate tre volte l’acqua durante la cottura;
  2. aggiungete un pizzico di bicarbonato di sodio nell’acqua di cottura;
  3. cuocete insieme al cavolo una rapa con una zolletta di zucchero;
  4. quando dovete cuocere il cavolo nel grasso o nel sugo, o aggiungerlo ad una minestra di verdura, fatelo cuocere per qualche minuto in acqua bollente, poi scolatelo e usatelo come indicato nella ricetta.

Come scegliere il cavolo

  1. Un bel cavolo deve essere molto pesante in rapporto al suo volume;
  2. deve avere le foglie compatte e di un verde brillante e chiaro;
  3. se i cavoli hanno le foglie esterne giallastre e avvizzite, o troppo aperte, sono duri da cuocere, hanno un sapore aspro e sono molto indigesti;
  4. la palla del cavolfiore deve apparire molto compatta e di colore uniforme; se presentano macchioline gialle o brune sono vecchi;
  5. le foglie molli e di un verde giallastro denunciano scarsa freschezza.

Le Preparazioni
Esistono molte ricette con i cavoli  e tutte saporite:

  • Nelle minestre di verdure autunnali ed invernali la loro presenza è quasi indispensabile
  • Come involtini: le foglie, staccate e lessate per pochi minuti in acqua bollente, si possono farcire a piacere  ed arrotolare; gli involtini vanno rosolati nel burro, poi passati in una salsa di pomodoro e brodo.
  • Il cavolo verza ripieno e presentato intero, è una pietanza casalinga di sicuro effetto.
  • Come antipasto o contorno, il cavolo verza ed il cavolo rosso si mangiano crudi tagliati a striscioline sottile  e conditi con olio evo, aceto, sale, pepe e, volendo, una puntina di senape.
  • Il cavolo cappuccio serve in particolare per la preparazione dei crauti.
  • Il cavolo cinese o cavolo di Pechino è molto utilizzato, sia crudo (in insalata) che cotto (nelle zuppe, brasato, nelle farciture per ravioli cinesi) nelle preparazioni orientali.

Ricette

Carré di maiale affumicato crautiCasarecce con cavolfiore verde e Feta cavolini_di_bruxelles Cavoletti di Bruxelles

 

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cavolfiore besciamella 2Piadina romagnola verza pancettacrauti fermentati

 

 

 

 

Crauti sauerkraut pancetta

frittata cavolfioreFrittelle di cavolfiore alla maniera di Petronilla

 

 

 

 

Involtini primavera alle verdurezuppa lenticchie cavolo nero toscano e crostinijota friuli

 

 

 

 

Minestra di pane toscana

penne sugo di salmone cavolo cappuccio rosso

 

 

 

 

PizzoccheriPolpette di broccolo romanesco

Ravioli cinesi al vapore con verdure

 

 

 

 

ribollita di pane toscanaRiso Long & Wild con misto benessere, patate e speckRisotto con Cavolfiore alla maniera di Petronilla

 

 

 

 

Seitan al pomodoro con crautiZuppa rustica con salsicciaZuppa di cavolfiore e patate

 

 

 

 

Come preparare i cavoli
CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=302352
zuppa lenticchie cavolo nero toscano e crostini

Zuppa di lenticchie della zia Titti con cavolo nero toscano e crostini

Il cavolo nero è una varietà di cavoli, privo della gemma centrale e caratterizzato da foglie di colore verde scuro lanceolate e divise, dalla superficie bollosa.
In cucina si usano le foglie private dello stelo per fare il minestrone, particolarmente gustose e croccanti se sono state colpite da una gelata durante l’inverno. Viene usato soprattutto nella cucina toscana.

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Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 200 gr di lenticchie,
  • 1 mazzo di cavolo nero,
  • 2 carote,
  • 2 coste di sedano,
  • una cipolla,
  • 2 spicchi d’aglio,
  • brodo vegetale,
  • olio evo toscano,
  • sale e pepe.
Preparazione
  • La sera prima di iniziare la preparazione mettete le lenticchie in una terrina e ricopritele di acqua tiepida con un po’ di bicarbonato, quindi scolatele.
  • Tritate grossolanamente la carota, il sedano e la cipolla, fate poi soffriggere in tegame con un filo di olio evo e un goccio di acqua. Dopo qualche minuto aggiungete le lenticchie e fate saltare il tutto per un paio di minuti.
  • Lavate e tagliate a listarelle le foglie del cavolo nero, eliminando la parte finale del gambo che è la più dura.
  • Quando le lenticchie saranno a metà cottura (dopo 20 minuti circa), aggiungete il cavolo nero.
  • A fine cottura insaporite con sale¹ e pepe e lasciate ancora sul fuoco per due minuti.
  • Servite la zuppa calda  con un filo d’olio e accompagnata da fette di pane toscano tostato.
¹Il sale aggiunto alla fine permetterà una cottura migliore delle  lenticchie (vale per tutti i legumi), inoltre ne occorrerà meno perchè  il sapore della zuppa sarà già ricco.
Vino

Chianti a 19° (Toscana), Bonarda a 19° (Lombardia), Merlot a 19°(Friuli), Montepulciano d’Abruzzo, Sangiovese di Romagna

Altre zuppe toscane

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Soupe à l'oignon française, Zuppa di cipolleMinestra di pasta e ceci alla toscana (2)Minestra di pane toscana

 

 

 

 

5 pappa- pomodoro

ribollita di pane toscanaZuppa per i Lombardi della cucina Toscana.

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Minestra di lenticchie con cavolo nero toscano e crostini
Widowed lentils soup with carrot and cavolo nero (8424513624).jpg[[File:Widowed lentils soup with carrot and cavolo nero (8424513624).jpg|Widowed_lentils_soup_with_carrot_and_cavolo_nero_(8424513624)]]
ribollita di pane toscana

Ribollita con cavolo nero

Ingredienti e dosi
  • 1 carota,
  • 1 cipolla,
  • 1 patata,
  • 1 gambo di sedano,
  • 1 zucchina,
  • 250 gr. di verza,
  • 250 gr. di cavolo nero,
  • 100 gr. di pomodori pelati,
  • 150 gr. di pane casereccio,
  • olio extravergine d’oliva,
  • sale e pepe.
Preparazione

Lavate e tagliate tutte le verdure. Nel frattempo cuocete a parte i fagioli per 30 minuti circa. Scolateli, conservando l’acqua di cottura. Aggiungete metà dei fagioli cotti al resto delle verdure: coprite il tutto con sufficiente acqua, aggiungendo anche l’acqua di cottura dei fagioli. Lasciate cuocere per 30 minuti.

Nel frattempo create una purea con i fagioli rimasti e aggiungeteli alla zuppa verso la fine della cottura. Unite infine il pane tagliato grossolanamente, il pepe e il sale. Mescolate per 10 minuti una volta terminata la cottura e poi lasciate riposare altri 10 minuti. Aggiungete un filo d’olio extra vergine d’oliva prima di servire

Vino

Chianti toscano (dei colli Senesi o Fiorentini, delle colline Pisane ecc.)

Pentola contenente la minestra di pane, successivamente riscaldata si sbricilerà e prenderà il nome di ribollita

Pentola contenente la minestra di pane, successivamente riscaldata verrà  sbriciolata e prenderà il nome di ribollita

Il pane nella cucina povera della Toscana è un ingrediente molto presente: pane come entrata, pane come minestra, pane come dolce, bruschette all’aglio e olio, crostini con fegatini… Nasce nel Rinascimento il pane azzimo, alla corte di Lorenzo de’ Medici come letto a pietanze di carne e di pesce ricche di spezie ed aromi. Le fette di pane venivano poi date al popolo che le usavano perle minestre di pane e la ribollita.

Ribollita con cavolo nero

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Ribollita con cavolo nero
Di Original uploader was LupoCapra at it.wikipedia – Transferred from it.wikipedia, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5469356 Ribollita Siena.jpg [[File:Ribollita Siena.jpg|Ribollita_Siena]]
Minestra di pane toscana

Minestra di pane toscana

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Ingredienti per 4 persone
  • Pane toscano raffermo,
  • 300 gr. di fagioli cannellini (precedentemente bolliti in acqua salata e con un po’ d’olio e 1 pomodoro),
  • mezzo cavolo nero e un quarto di cavolo verza tagliati grossolanamente,
  • 250 gr. di bietole,
  • 1 cipolla rossa tritata,
  • 3 pomodori maturi (o pelati) tagliati grossolanamente,
  • 1 carota,
  • 1 zucchina e 1 porro tagliati a rondelle,
  • 1 costa di sedano a pezzetti,
  • 2 patate,
  • 4 cucchiai di olio evo,
  • prezzemolo,
  • basilico o salvia freschi,
  • sale e pepe,
  • 1 litro di acqua o brodo di carne.
Preparazione

Tritare la cipolla e soffriggerla nell’olio. Aggiungere i pomodori, i fagioli con l’acqua o il brodo di cottura, quindi le verdure. Salare e pepare.
Cuocere a fiamma bassa per 2 ore circa, finchè le verdure saranno tenere. Quando il tutto sarà cotto, mettere uno strato di pane in una zuppiera e coprire con la minestra (eventualmente aggiungere altri due strati di pane e minestra). Al momento di servire: un giro di ottimo olio d’oliva extravergine toscano, sul piatto d’assaggio. Può essere gustata fredda o calda.

Il pane nella cucina povera della Toscana è un ingrediente molto presente: pane come entrata, pane come minestra, pane come dolce, bruschette all’aglio e olio, crostini con fegatini… Nasce nel Rinascimento il pane azzimo, alla corte di Lorenzo de’ Medici come letto a pietanze di carne e di pesce ricche di spezie ed aromi. Le fette di pane venivano poi date al popolo che le usavano per le minestre di pane e la ribollita.

La minestra di pane, successivamente riscaldata, verrà sbriciolata e prenderà il nome di ribollita

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Ribollita con cavolo nero

La “Zuppa per i Lombardi” della cucina Toscana comunemente chiamata Zuppa lombarda

Minestra di pane toscana
cavolfiore besciamella 2

Cavolfiore alla besciamella alla maniera di Petronilla

Cavolfiore in besciamella con striscioline di prosciutto cotto

Se possedete un forno (sia pure un forno così detto di campagna) non lasciate passare l’intiero inverno senza presentare in tavola un piatto di cavolfiore alla besciamella; un piatto, cioè, ultrasquisito, spiccio a fare, di poca spesa, e degno quindi di venire molto spesso ricordato quando, al mattino, ci si… arrovella per combinare il… menù della giornata!

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Se, dunque, volete far la prova… comperate un bel cavolfiore (attente: sia bianco agli occhi e sodo al tocco); cucinatelo in acqua bollente e salata; lasciatelo raffreddare; tagliatelo a pezzetti facendovi guidare da ciascuno dei grossi gambi dei tanti ciuffetti di fiori; stendete i pezzi in una tortiera.
Mettete, in una casseruola, 2 cucchiai colmi di farina bianca ed 1 di burro; ponete la casseruola a fuoco basso; rimestate con cucchiaio di legno; aggiungete, quando burro e farina saranno bene amalgamati, ¾ di litro di latte (ma a goccio a goccio e sempre mescolando), poscia una presina di sale, e infine un pugno di parmigiano trito. Appena la salsa incomincerà a bollire, e quindi mentre non si sarà ancora fatta soda, versatela a ricoprire tutto il cavolo dentro alla tortiera.

cavolfiore2 cavolfiore bechamellecavolfiore besciamella 1

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.Spolverate di parmigiano grattugiato e sopra distribuite, qua e là, qualche pezzettino di burro. Un’oretta prima del pasto, date fuoco al vostro forno; quando sarà ben caldo, infornatevi la tortiera; allorchè, fiutando, sentirete trapelare, dalle ferree pareti del forno, un soave profumino e, sbirciando, vedrete la salsa besciamella leggermente imbrunita sulla superficie… togliete il forno dal fuoco, ma lasciatevi dentro lì, al caldo, la tortiera fino al momento di presentarla tale e quale in tavola. Per presentarla, mettete sopra un piatto rotondo un tovagliolo di bucato ripiegato; e sul tovagliolo collocate la tortiera con il suo contenuto fumante e profumato.
***
Se farete la prova (e non dovete temere fiaschi!) vedrete quanto questo piatto al completo vegetariano sia d’aspetto promettente (e degno persino di un pranzo con invitati!)… sentirete quanto esso sia eccellente (e ne riscuoterete, infatti, approvazioni universali)… e  constaterete come, porto dopo la minestra, esso valga persino a far completo, con poca spesa, un comune pranzo familiare (ed è questo un pregio che per noi, massaie, sopra ogni altro, tanto tanto vale!)

Ricetta da “Altre ricette di Petronilla” 1937

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
    Ricette di Petronilla per tempi eccezionali

 

Frittata di cavolfiore alla maniera di Artusi

Frittelle di cavolfiore alla maniera di Petronilla

Zuppa di cavolfiore e patate

Cavolo, che buoni! I CAVOLI

“Cavolfiore in besciamella.teglia” di Roger469 – Opera propria. Con licenza CC BY-S”Cavolfiore in besciamella.piatto” di Roger469 – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia CommonsA 3.0 tramite Wikimedia Commons Cavolfiore in besciamella.teglia.JPG [[File:Cavolfiore in besciamella.teglia.JPG|Cavolfiore_in_besciamella.teglia]] Cauliflower-cheese.jpg [[File:Cauliflower-cheese.jpg|Cauliflower-cheese]]
Frittata di cavolfiore alla maniera di Artusi

Frittata di cavolfiore alla maniera di Artusi

Pellegrino Artusi (1820-1911) è stato uno scrittore, gastronomo e critico letterario italiano; fu autore di un notissimo libro di cucina, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. Di particolare interesse è una testimonianza dello stesso Artusi riguardo ad una sua disavventura avvenuta durante la stagione dei bagni a Livorno, nel 1855, quando lo stesso gastronomo entrò a diretto contatto con il colera, la malattia infettiva che in quegli anni mieteva molte vittime in Italia.
Giunto a Livorno, Artusi si recò in una trattoria per cenare. Dopo avere consumato il minestrone, decise di prendere alloggio presso la palazzina di un certo Domenici in piazza del Voltone. Come Artusi testimonia, passò la notte in preda a forti dolori di stomaco e diede la colpa per questi ultimi al minestrone. Il giorno dopo, di ritorno a Firenze, gli giunse la notizia che Livorno era stata colpita dal colera e che il Domenici ne era caduto vittima. Fu allora che comprese chiaramente la situazione: non era stato il minestrone, ma i primi sintomi della malattia infettiva a procurargli i forti dolori intestinali.
L’episodio convinse l’Artusi a scrivere una personale e celebre ricetta del minestrone. […]

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Per fare questa frittata di un erbaggio de’ più insipidi, com’è il cavolfiore, è necessario, onde renderla grata al gusto, ve ne indichi le dosi.cavolfiore

Cavolfiore lessato, privo delle foglie e del gambo, gr 300.
Burro, grammi 60.
Parmigiano grattato, due cucchiaiate ben colme.
Olio, una cucchiaiata.
Uova, n. 6.

Tritate minuto il cavolfiore e mettetelo in padella col burro e l’olio, condendolo con sale e pepe. Sbattete le uova col parmigiano, salatele e versatele sopra il cavolo quando avrà ritirato l’unto. Tenete sottile la frittata, per non rivoltarla, e se la padella è piccola fatene piuttosto due.

frittata cavolfiore

Le frittate si possono servire come antipasto o come secondo piatto, ma non in un’occasione importante. Quasi tutte sono buone sia calde che tiepide o fredde. Servitele intere o affettate o, fredde e come antipasto, tagliate a grossi dadi.

Frittata di fagiolini in erba dell’ Artusi

Cavolo, che buoni! I CAVOLI

Frittata di cavolfiore alla maniera di ArtusiVegan cauliflower omelette – Tortilla vegana de coliflor (5366746631).jpg[[File:Vegan cauliflower omelette – Tortilla vegana de coliflor (5366746631).jpg|Vegan_cauliflower_omelette_-_Tortilla_vegana_de_coliflor_(5366746631)]]
Polpette di broccolo romanesco

Polpette di broccolo romanesco

 Ingredienti per 4 persone
  • 150 g di carne macinata,
  • 250 g di broccolo romanesco (cavolo romano ),
  • 4 cucchiai di parmigiano grattugiato,
  • 2 uova,
  • farina q.b.,
  • mollica di 1 panino ammollata nel latte,
  • pepe e sale,
  • olio per friggere (arachide o mais o girasole),
  • pane grattugiato.
Preparazione

Lessate, in poca acqua e con poco sale, il cavolo romano. Rosolate la carne macinata. Uniteli in una ciotola e aggiungete il pane ammollato e ben strizzato, il parmigiano, le uova, il sale e il pepe. Mescolate tutto con un cucchiaio di legno fino a formare un impasto omogeneo. Inumidite le mani e formate le polpette della dimensione e della forma che preferite e passatele nella farina.

Disponetele su un vassoio e, una volta preparate tutte, friggetele, poche alla volta, in abbondante olio per friggere ben caldo. Quando saranno ben dorate, raccogliete e scolatele con una paletta forata. Scolate l’eccesso d’olio e disponetele su un vassoio coperto con carta assorbente da cucina.
Potete anche cuocerle in forno: infornatele a 180 gradi con forno caldo. Saranno pronte quando la panatura sarà diventata dorata e croccante.

640px-Romanesco_Broccolipolpettepolpette (3).

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Er testamento der Pasqualino

di Giuseppe Gioacchino Belli
Torzetto l’ortolano¹ a li Serpenti
prometteva oggni sempre ar zu’ curato
c’a la su’ morte j’averia lassato
cinquanta scudi e ccert’antri ingredienti.
Quanto, un ber giorno, lui casc’ammalato;
e ccurreveno già cquinisci o vventi
tra pparenti e pparenti de parenti
a mmostrajje unamore indemoniato.
Ecchete che sse venne all’ojjo-santo;
e ‘r Curato je disse in ne l’ontallo;
Ricordateve, fijjo, de quer tanto…
Torzetto allora uprì ddu lanternoni,
e jj’arispose vispo com’un gallo:
Oggne oggne, e nnu mme roppe li cojjoni.
6 aprile 1834
¹Veditore di broccoli romaneschi
  •  Il broccolo romanesco è una varietà di cavolo broccolo (Brassica oleracea var. italica). I broccoli rientrano nel gruppo di piante di cui non vengono mangiate le foglie bensì le infiorescenze non ancora mature.
    Questo broccolo è conosciuto in tutta la campagna romana da tempo remoto. Nel 1834, Giuseppe Gioacchino Belli, uno dei poeti in romanesco più noti ed importanti insieme al Trilussa, nel suo sonetto “Er Testamento Der Pasqualino” chiama l’ortolano “Torzetto” perché coltivava e vendeva i broccoli romaneschi.
    Il broccolo romanesco assomiglia ad un cavolfiore, ma è verde chiaro, ha una forma piramidale e tante piccole rosette, disposte a spirale, che riproducono la forma principale e si ripetono con regolarità e gni rosetta è composta da numerose rosette più piccole.
Polpette di broccolo romanesco

Cavolo, che buoni! I CAVOLI

Riso Long & Wild con misto benessere, patate e speck

Riso Long and Wild con misto benessere, patate e speck

.La leggenda vuole che siano stati i legionari dell’antica Roma a portare i cavolini in Belgio.                                    Bandiera del Belgio

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Ingredienti per 4 persone
  • 360 gr. di riso Long and Wild,
  • misto benessere (cavolfiore, cavoletti di Bruxelles, cavolo romanesco),
  • 1 cipolla o cipollotto,
  • 1 patata,
  • 50 gr. di speck,
  • grasso di speck a dadini,
  • formaggio tipo Asiago a tocchetti,
  • 50 gr. di parmigiano a scaglie,
  • latte q.b.,
  • burro,
  • sale.
Preparazione

In una padella capiente fate imbiondire, nel burro, la cipolla affettata sottile  e sciogliete i dadini di grasso dello speck,  Unite, quindi, la patata tagliata dadi e mescolate. Bagnate con latte e acqua e portate a cottura.

Riso Long & Wildtagliatelle riso (2)

riso-long-wild-con-misto-benessere-patate-e-s-R-NwLwus

riso long wild

 

 

 

 

Nel frattempo cuocete il misto benessere in acqua bollente salata, scolate ma non buttate l’acqua. Unite il misto benessere al sugo di cipolla e patata, mescolate e regolate il sale.

Cuocete il riso nell’acqua di cottura del cavoli, quindi scolate il riso ed unitelo al resto. Mettete su fiamma bassa la padella e condite con il formaggio; lasciate riposare qualche minuto prima di servire.

  • Il Riso Long & Wild è composto da riso Patna Parboiled Indonesiano o Thaibonnet Parboliled (chicchi lunghi e dal colore bianco latte) e riso Selvatico Nero del Nord America (Zizania palustris, dal chicco molto lungo e di colore scuro). Il Long & Wild è un riso profumato che tiene la cottura perfettamente ed è saporito anche senza condimenti.
Vino
I consigli di ropa55 Cookaround Administrator:
Hummmm c’è una bella commistione di sapori complicatino come piatto fammici pensare su si che la base è riso profumato e nero ma poi ci son salumi e formaggi verdure come il cavolo abbastanza aromatiche io propenderei per un rosso di corpo non troppo pesante e giustamente tannico e molto profumato oppure a pensarci un Lagrein rosato dovrebbe salvare capra e cavoli però sinceramente dovrei assaggiare il piatto.
riso long wild (2)
Riso Long & Wild con misto benessere, patate e speck

Come si preparano i Cavolini (cavoletti) di Bruxelles

Cavolini o cavoletti di Bruxelles gratinati con speck e gorgonzola

Cavolini di Bruxelles gratinati con speck e gorgonzola

Cavolini o cavoletti di Bruxelles gratinati con speck e gorgonzola

 Bandiera del Belgio Belgio
La leggenda vuole che siano stati i legionari dell’antica Roma a portare i cavolini in Belgio.
Ingredienti
  • 350 gr. di cavolini,
  • 100 gr. di gorgonzola,
  • 50 gr. di burro,
  • 50 gr. di farina,
  • 5 dl. di latte,
  • speck,
  • aglio,
  • salsa besciamella,
  • sale e pepe.
Preparazione

Al momento dell’acquisto controllate che i cavolini siano compatti e di un bel verde brillante. Pulite i cavolini, togliendo le foglioline esterne avvizzite e tagliate la parte terminale del torsolo. Incideteli alla base con un coltellino appuntito praticando un taglio incrociato, così diverrà tenero anche il torsolo. Teneteli a bagno per qualche minuto in acqua acidulata con aceto, poi lavateli, aprendo leggermente le foglie.

In una pentola portate a bollore abbondante acqua salata, quindi immergete i cavolini e lessateli per 15 minuti.

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Preparare la salsa besciamella:
Sciogliete il burro, unite la farina e lasciate dorare. Aggiungete il latte freddo e cuocete per circa 10 minuti. Fate fondere il gorgonzola con un po’ di latte ed aggiungetelo alla besciamella. Versate la crema ottenuta sui cavolini già lessati e saltati nel burro con speck e aglio; salate e pepate a piacere.

Infornate per 5 minuti circa a 200 gradi in forno già caldo.

Variante:
si possono aggiungere 200 gr. di patate tagliate a tocchetti e sbollentate assieme ai cavolini.

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 Vino
Cavolini di Bruxelles gratinati con speck e gorgonzola
Cavolini o cavoletti di Bruxelles gratinati con speck e gorgonzola e patate

Cavolini o cavoletti di Bruxelles gratinati con speck e gorgonzola e patate

Come si preparano i Cavolini (cavoletti) di Bruxelles

Zuppa di Cavolini (cavoletti) di Bruxelles con patate

Riso Long & Wild con misto benessere, patate e speck

Carré di maiale affumicato crauti

Carré di maiale affumicato con i crauti

Carré di maiale affumicato con crauti e Thüringer Klöβe, polpette di patate della Turingia

Il carré di maiale affumicato è tipico della cucina tradizionale tedesca, austriaca e anche del Trentino Alto Adige. Questo secondo piatto viene servito con patate, knödel di patate e crauti.

Il carré di maiale viene affumicato con legni particolari (ontano adatto a tutti i tipi di carne e di pesce e il noce per pesci e pollame) e si può acquistare già pronto e già tagliato. Con un po’ di impegno e l’attrezzatura giusta, si può affumicare anche in casa.

Mr. Brian Gautreau, di Colorado Springs USA, lo ha fatto e dice:
“Ho affumicato questo arrosto nel nuovo affumicatore per circa 2 ore e mezza  L’ho aperto prima di iniziare a cucinare e ho messo dentro qualche cipolla verde insieme ad un po’ di aglio e olio d’oliva. L’ho legato con lo spago da macellaio e poi l’ho condito con un pizzico di sale, pepe nero e pepe di Cayenna”.

Carré di maiale affumicato con cavolo stufatoSmoked_Pork_Loin_Roast_Carré di maiale affumicato con cavolo stufato Smoked_Pork_Loin_Roast_

 

 

 

 

 

Quella che segue è la Ricetta di Genuss Land Südtirol.it, dove è prevista la cottura nel tradizionale Römertopf, tegame di coccio con coperchio, da usare in forno.

Ingredienti per 4-6 persone
  • 4 fette di carré di maiale affumicato senza osso,
  • 100 gr. di fette di cipolla,
  • 500 gr. di crauti,
  • paprica dolce,
  • un pizzico di zucchero,
  • 1 cipolla,
  •  ¼ di vino bianco,
  • sale.
Preparazione

Ammollare il Römertopf (tegame di coccio con coperchio, da usare in forno) per 15 minuti in acqua. Poi distribuirvi all’interno la cipolla tagliata a fettine e i crauti, aggiungere gli aromi. Posarvi sopra la carne, aggiungere la cipolla lardellata, versarvi il vino bianco e chiudere il Römertopf. Cuocere inforno per circa 50 minuti a 250°.

Vino

Vino rosso Casteler (Trentino), Syrah toscano, vini rossi del Veneto, Gewürztraminer – Vini Alto Adige Südtirol

crauti

Thüringer Klöβe, polpette di patate della Turingia

Come preparare in casa i Crauti, Sauerkraut, in modo naturale e con un po’ di pazienza

Crauti con pancetta e semi di finocchio

Sauerkraut, Knödel, Stück Kassler.JPG [[File:Sauerkraut, Knödel, Stück Kassler.JPG|Sauerkraut,_Knödel,_Stück_Kassler]]
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