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Bomboniere e Confetti

Cerimonie

BOMBONIERE

Le prime bomboniere (dal francese bon-bon, piccolo dolce) risalgono alla fine del ‘500. Possederne una o più era un privilegio riservato a pochissimi: dame di corte e nobiluomini facevano a gara per esibire la più bella e la più preziosa agli amici. Le bomboniere erano infatti dei veri e propri capolavori d’arte in miniatura: d’oro, di pietra dura, di cristallo, di smalto, cesellate dagli orefici più famosi e raffinati. E, oggi sembra inimmaginabile, anche il loro contenuto era altrettanto prezioso, a causa dell’altissimo prezzo dello zucchero, importato dalle “Indie” appena scoperte. Il regalo più ambito per festeggiare compleanni, natali, matrimoni e passioni segrete di eredi al trono, future zarine e principessine infelici.

Solo nell’800 la bomboniera, un po’ meno preziosa, ma sempre di materiali e lavorazioni di grande qualità, si diffuse tra la nuova classe emergente borghese. Ii suo successo non fu solo una questione di moda e di gusto, ma di prezzo. Infatti, sia lo zucchero e i materiali impiegati costavano finalmente meno e rendevano la bomboniera e il suo dolcissimo contenuto alla portata di… quasi tutti.

La protagonista di questi fasti ha avuto, attraverso i secoli, una sorellina più semplice e popolare; chi viveva in campagna, per esempio, usava dare agli invitati del pranzo di nozze un sacchetto di carta traforata o di stoffa con dei dolcini dentro, come portafortuna. Ma il trionfo della bomboniera doveva aspettare il nostro secolo, quando la produzione di confetti e di bomboniere diventa, da artigianale, industriale. Porcellana, maiolica, peltro, argento, cristallo si piegano e si modellano in forme e decori più attuali e moderni. Nuovi materiali, come l’acciaio e la plastica, si affiancano a quelli tradizionali. Le tecniche di lavorazione si rinnovano per soddisfare la richiesta di questa nostra società dei grandi numeri. Matrimoni, battesimi, cresime, prime comunioni e persino, in certe regioni, lauree: le occasioni per regalare una bomboniera si moltiplicano, essa è ormai universalmente affermata.

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CONFETTI

Il confetto ha una storia antichissima. Secondo alcune fonti che si avvalgono delle testimonianze della famiglia Fazi (447 a.C.) e di Apicio (14-37 d.C.), amico dell’imperatore Tiberio, il confetto era già conosciuto in epoca romana. Si narra infatti che gli antichi romani fossero soliti usare i confetti per celebrare nascite e matrimoni, solo che all’epoca, non essendo stato ancora scoperto lo zucchero, si usava il miele e si produceva un composto dolce che avvolgeva la mandorla, fatto di miele e farina.

In principio erano semplici mandorle e insieme a noci, chicchi di riso e di grano, venivano offerte agli sposi in segno di ricchezza e di fecondità. Poi, rivestite di un velo di miele, e dopo il XIII secolo di zucchero, si sono trasformate in confetti. Dato che costavano un patrimonio, come testimoniano le note delle spese matrimoniali di famiglie reali e aristocratiche, i confetti erano preziosi quasi come brillanti. Solo alla fine del secolo scorso sono diventati dei dolcissimi portafortuna alla portata di tutte le cerimonie.

Una tradizione lunga di secoli ma sempre viva e vegeta dice che:
Confetti bianchi, disposti su un vassoio d’argento o in una coppa di cristallo, vengono distribuiti dagli sposi durante rinfresco, dopo il taglio della torta: lui tiene il vassoio, lei un cucchiaio: l’abilità consiste nel riuscire a raccogliere col cucchiaio e distribuirne a ciascun ospite un numero dispari.
Confetti bianchi possono essere lanciati a piene mani da vecchi amici burloni mentre gli sposi escono dalla chiesa o dal municipio: attenzione a lividi e contusioni.
Confetti bianchi, a gruppi di tre o cinque, trovano degno posto nelle bomboniere.

A Venezia nel 1728 il “Cuoco francese”, famoso ricettario stampato in quegli anni, dava questa ricetta per fare confetti:

«Conviene osservare che, per fare detti confetti, vi sono due differenti cociture di zucchero: l’una vien detta a perla; l’altra a lissa, sì come sono dichiarate nel trattato delle cociture di zucchero e delli confetti lissi. Per ogni sorta di confetti, vi vuole una concha grande di rame rosso con due manichi, e piana nel fondo, overo che detta concha sia d’argento sostenuta in aria con due corde, alta fino alla cintura sotto la quale voi metterete un focone con della brascia dentro. Per fare i confetti pelati bisogna avere un ordegno di rame rosso a foggia d’imbottatore, e che il canale sia grosso quanto un ferro di siringa, il quale ordegno voi iimpederete in aria di sopra il mezzo della concha, nella quale voi metterete di siropo quanto n’havrete di bisogno.»

Curiosità

Evidentemente, alle grandi scadenze della vita si addice il sapore dolce. Confetti di diverse forme, colore secondo la tradizione, non devono mancare in tutti i solenni festeggiamenti e ricorrenze da 0 a 100 anni, cominciando dal battesimo per finire alle nozze d’oro. C’è chi è talmente goloso e non ci rinuncia né per la laurea né per il secondo matrimonio. Confetti bianchi quindi per il matrimonio, la cresima, la prima comunione. Confetti rosa o celesti per il battesimo. Confetti verdi per il fidanzamento, rossi per la laurea, gialli per il secondo matrimonio. D’argento per le nozze d’argento, d’oro per le nozze d’oro.

Confetti e Auguri – Il Galateo del matrimonio dall’A alla Z.

Come si mangiano i cibi, Prima parteGalateo 1 of 6    1  2   3 … 6 

Bomboniere e Confetti Vetrina con bomboniere 1.jpg [[File:Vetrina con bomboniere 1.jpg|Vetrina_con_bomboniere_1]]
torta battesimo blu 2

Galateo: il Battesimo (1^ parte)

Nella foto torta per un Battesimo di Alu76 

 Le cerimonie

Come si svolge il battesimo?
Il bimbo viene accolto dal sacerdote, il quale chiede ai padrini se prendono l’ impegno e crescerlo cristiano e quale nome deve essere impartito al neonato. Si risponde poi alle preghiere del rituale, quasi tutte ormai in lingua italiana. Il bambino viene quindi portato al fonte battesimale. È compito del cerimoniere (un chierico, generalmente) indicare di volta in volta come occorre comportarsi.

Chi sono i padrini?
Spesso si sceglie un nonno materno è uno paterno: per quanto si presuppone nelle intenzioni della Chiesa che padrini debbano essere più giovani di genitori inquantochè spetterebbe a loro fare le veci di questi nel deprecato caso che venissero a mancare. Possono essere invitati a far da padrino e madrina gli zii, gli amici, i fratelli o le sorelle, a seconda dell’uso e dei rapporti sociali dei genitori.

PARTECIPAZIONI
In genere si inviano le partecipazioni il giorno del battesimo e su questo si indica il nome del neonato e quello dei genitori: esempio tipico è quello costituito dalla frase “Anna e Claudio R. annunciano felici la nascita di Roberto -data e l’indirizzo di casa”. Si può contemporaneamente inserire l’annuncio su un quotidiano. Consigliamo anche di preferire un tipo di partecipazione classica, molto semplice, in bianco, sebbene esistano nel commercio vari tipi di partecipazioni con vignette e fiocchetti rosa, se si tratta di una femminuccia, in celeste, se si tratta di un maschietto. Comunque spetterà a voi la scelta.

CONFETTI
Non è di prammatica inviare bomboniere con confetti rosa o celesti per le nascite. Si può però farlo unitamente all’invio della partecipazione. Si offrono invece confetti rosa o celesti durante il rinfresco che segue il battesimo.

IL RINFRESCO IN CASA
Di ritorno dalla Chiesa, il bimbo deve essere portato nella sua camera, evitando che venga sballottato a destra e sinistra: il ricevimento è per le persone adulte. Si offriranno i confetti tradizionali, dello champagne ghiacciato, salatini e vari dolcetti; si terranno pronte bevande analcooliche, e chi lo desidera potrà avere del caffè. Si può organizzare un rinfresco semplice, limitato ai parenti, ai padrini, agli intimi. Oppure per un battesimo particolarmente elegante, ci si potrà rivolgere a qualche ditta specializzata, a una pasticceria di lusso che disponga di camerieri esperti. In tal caso penserà l’organizzazione stessa a sottoporvi vari programmi di “menus” tra cui potrete scegliere in rapporto all’ora e a quanto volete spendere.

REGALI
E’ d’uso portare un regalino quando si va a visitare un neonato: un golfino, scarpette di lana, oggetti in argento, sonagli, bavaglini, eccetera. Il regalo da fare, se siete il padrino o la madrina, è più impegnativo. Si parte dal regalo “tipo”, costituito dalla catenina con medaglietta, e dal braccialetto con medaglina per arrivare ad oggetti di valore superiore.

FIORI
E’ ovvio che il giorno del battesimo i fiori saranno molto graditi.

Come ci si veste per un battesimo
Se partecipate al solo rinfresco, abito da cocktail; se vi recate in chiesa, dovrete avere un abito (e un cappello) adeguati alla circostanza. Il neonato avrà il tradizionale abito bianco (se ne avete uno “di famiglia” ancora meglio), oppure un costumino bianco di lana o di filo a secondo della stagione; sarà avvolto in uno scialle bianco, o nel porte-enfant. Oggi non si esige più una particolare ricercatezza nell’abito da battesimo. Si tratta di una cerimonia intima, rapida, improntata alla massima semplicità. Gli uomini indosseranno un completo grigio o blu: volendo potranno avere (attenzione questa assai gentile) un fiore all’occhiello.

da “Il grande libro della casa” 1967
Galateo: il Battesimo (2^ parte)

Nella foto la torta per un battesimo magico e fatato in rosa di Alu76

Come si mangiano i cibi, Prima parte Galateo 1 of 6    1  2   3 … 6 

Galateo: il Battesimo (2^ parte)

Bomboniere e Confetti

cuori bomboniere (1)

Bomboniera all’uncinetto a forma di Cuore

L’uncinetto imita tecniche molto preziose come le lavorazioni ad ago, fuselli e trine.

Le origini della lavorazione all’uncinetto sono antichissime e, come nel caso di altre arti tessili, difficili da tracciare, ma sono stati trovati esempi primitivi in ogni angolo del globo, in Estremo Oriente, in Africa, Europa, America del Nord e del Sud ed esempi se ne ritrovano già nella cultura egizia.
Alle volte l’uncinetto è stato lavorato su fini uncini con filati molto fini che producevano un delicato tessuto simile a trine, oppure è stato lavorato con filati più spessi su grossi uncini dando origine ad un tessuto compatto e denso. Questo secondo tipo di uncinetto veniva usato dai Cinesi per fabbricare bambole tridimensionali, dagli Africani che lo usavano per fabbricare i copricapi dei loro capi tribù, dai Turchi per creare cappelli e in Scozia per fare berretti e pesanti mantelli.
La forma di uncinetto più delicata ebbe origine in Italia nel XVI secolo ed esso veniva soprattutto usato dalle suore per realizzare addobbi e vestimenti per la chiesa
Con questa tecnica si possono realizzare le bomboniere, per le varie occasioni,che saranno preziose, perchè le abbiamo create noi, ed economiche.
Bomboniera uncinetto Cuore
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Sono molto carini questi cuoricini da utilizzare come bomboniera. Potete farli del colore che preferite e adornali con bei nastrini.
Preparate 2 cuori ed uniteli a m. bassa, mettete i confetti nel tulle ed il tutto nel cuoricino, chiudete con un bel fiocchetto ed è fatto. Potete anche prepararli da appendere all’albero di Natale, perchè no?! In questo caso, 1 cuore sarà sufficiente.

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Occorrente

Cotone perlé n. 5 del colore che preferisci (es. bianco, rosa, azzurro), uncinetto n. 2

 Esecuzione

Avvia 10 cat., chiudi a cerchio.

  1. giro: 4 m.alte, 4 cat., 4 m. alte, 12 m. basse (1 m. bassa sull’ultima m.alta).
  2. giro: Volta il lavoro, 5 cat. (= 1 m. alta + 2 cat.), 1 m. alta nell’ultima m. alta del g.p, 3 m. alte al centro, 4 cat., 3 m. alte al centro, 1 m. alta nella 1^ m.alta del gruppo del g.p.
  3. giro: Volta il lavoro, 3 cat. (= 1 m. alta), 2 cat., 4 m. alte nell’archetto sottostante, 4 cat,, 4 m. alte,  2 cat. 4 m. alte al centro delle 8 m. alte sottostanti.
  4. giro: Volta il lavoro ed esegui in tutto 5 giri.
  5. giro: Volta il lavoro, 1 cat, 1 m. bassa nella 1′ m. del g.p.,3 cat., 1 m. bassa nella 4^ m. alta del giro precedente, 3 cat., 1 m. alta, 4 cat., 1 m. altissima nella 3^ m. alta del 2° gruppo di m. alte, 3 cat., 1 m. bassa nella 1^ m. alta del 3° gruppo, 4 cat. 4 m. basse al centro, ripeti la stessa lavorazione nell’altro lato.
  6. giro: Gira il lavoro, 1 cat., 1 m. bassa, 4 cat., 10 m. altissime distanziate da una cat. nell’archetto, 1 m. bassa al centro dell’archetto sottostante, 4 cat. 4 m. basse al centro, ripeti la stessa lavorazione nell’altro lato.
  7. giro: Volta il lavoro, 1 cat. 1 m. bassa, 1 m. altissima in ogni spazio sottostante distanziate da una cat., 1 m. bassa al centro delle 4 m. basse, ripeti la stessa lavorazione nell’altro lato.
  8. giro: Volta il lavoro, 1 m. bassa e un pippiolino¹ in ogni spazio.
  • Lavora in questo modo 2 cuori e uniscili con m. basse.
  • Stira le bomboniere con il ferro a vapore, rispettando la forma del cuore, .
¹pippiolino classico o picot è un punto di rifinitura che dona leggerezza al lavoro: 3 m. basse, 3 catenelle, 3 m. basse

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Per il manico:
  1.  Avvia 40 cat.
  2. Mentre lavori le catenelle saldale al centro.
  3. Lavora sulle catenelle tutti p. alti.

Anzichè il manico, puoi mettere nastrini di raso colorati in tono con il colore del cotone che hai usato, oppure di colori contrastanti.

cuori-bomboniere-schemacuori bomboniere (6)cuori bomboniere (2)cuori bomboniere (3).

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Note

  • Misure
    Sono approssimative dato che una differenza fondamentale è fatta dalla mano di chi lavora: quanto viene teso il filo, come è tenuto l’uncinetto (o i ferri da maglia), come si muovono le mani. Ogni persona “ha una mano più o meno stretta (o larga)”, con il risultato che un uncinetto della stessa misura pu essere giusto o piccolo oppure grande, con il risultato che si otterrà un lavoro morbido e regolare, o un lavoro troppo fitto e duro, oppure un lavoro troppo rado e irregolare.
  • Il campione
    Per la buona riuscita d’ogni lavoro, oltre ad usare il filato e l’uncinetto consigliati, eseguire sempre un campione di circa 10 cm. di lato del capo prescelto, confrontandolo con le dimensioni previste nella spiegazione: se risultassero simili, procedete alla confezione.
  • Simboli
    E’ molto importante conoscere l’esatto significato dell’uso dell’asterisco (*). Questo simbolo (*) avverte che bisogna ripetere il lavoro eseguito tra asterisco e asterisco. se gli asterischi sono due, il lavoro si deve ripetere sue volte. E così di seguito.
    da Speciale uncinetto, Donna più extra