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Le stampe romagnole a ruggine

La tecnica di lavorazione della stampa a ruggine, prodotto tipico della Romagna, è molto antica; si pensa che risalga al XVIII secolo, quando i contadini ricoprivano gli animali con drappi recanti un medaglione stampato con l’immagine di sant’Antonio abate (protettore del mondo agricolo e del bestiame). Altre raffigurazioni e disegni appartengono al patrimonio dell’arte popolare, a sua volta derivata dalla tradizione contadina: galletto, caveja, uva, spighe di grano, ecc
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Coppia di buoi addobbati a festa. Sopra le teste degli animali si nota la caveja romagnola (1930)

Nell’opera “La Romagna. Geografia e storia” per l’ing. Emilio Rosetti (Firenze, 1894), si trova il primo riferimento alle stamperie romagnole:
«… vi sono 21 tintorie nella provincia di Forlì; 15 in quella di Ravenna, 9 nel Montefeltro romagnolo e qualcun’altra nel resto della Romagna, che impiegano in tutto circa 250 operai. In alcune di esse si opera anche la stampa a mano dei tessuti, ma questa industria va diminuendo rapidamente per la concorrenza del di fuori».²

stampe romagnole rossetti 3

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  • ¹Milano 1894. Il Rosetti era nativo di Forlimpopoli ed era ingegnere. per circa vent’anni lavorò in Argentina, poi nel 1885 si trasferì a Milano, dove morì nel 1908: la sua opera in Romagna fu ricca di notizie economiche e statistiche.
  • ²E. Rosetti, cit. p. 383/386

Anche Aldo Spallicci¹, poeta e cultore di cose romagnole, si curò di queste tele stampate perché entrassero a far parte degli argomenti di etnografia romagnola. Descrisse minuziosamente la preparazione dell’impasto in una ricetta, compilata come una ricetta di cucina.
All’ epoca la destinazione era il ceto modesto, e i motivi impressi sulla canapa ricordavano le decorazioni “dei ricchi”: trine, pizzi, ricami, filet o stampe ben più preziose.
«E, pittoresco ornamento, recano i buoi sulle groppe, dallo scorcio d’autunno al principio di primavera, le loro belle coperte istoriate. Paiono gualdrappe da giostra o da torneo e non sono in fondo che coltri a difesa del freddo. Ruvide lenzuola di tela spina su cui sono stati impressi disegni a color ruggine». (A. SPALLICCI, Le coperte dei buoi romagnoli in Rivista mensile del Touring Club Italiano, Milano, XXVI febbraio 1920, p. 85 )

  • ³A. Spallicci (1886-1973) riteneva che la contessa Rasponi tenesse tele stampate a decorare le sale della Rocca di Santarcangelo di Romagna. La contessa era imprenditrice e progettista nella fabbrica di mobili di sua proprietà che dal 1905 aveva la sede proprio nella Rocca.

tovaglia stampa ruggine romagnola

La tela stampata romagnola

L’usanza di questo tipo di decoro risale al XVIII sec., quando venivano usati drappi come ornamento ai buoi durante le fiere paesane. Le prime raffigurazioni di cui si ha notizia ritraevano S. Antonio Abate, protettore degli animali.

Nel XVIII secolo i contadini ricoprivano gli animali con drappi recanti un medaglione stampato con l’immagine di sant’Antonio abate, protettore del mondo agricolo e del bestiame.

Nel XVIII secolo i contadini ricoprivano gli animali con drappi recanti un medaglione stampato con l'immagine di sant'Antonio abate, protettore del mondo agricolo e del bestiame.

La fantasia infinita degli stampatori, permise di produrre poi tantissimi motivi, che divennero dei classici, per abbellire tele di lino e canapa destinate all’uso di tovaglie, copriletti, tende e molto altro.

I colori tipici usati sono il blu scuro, il verde scuro, il rosso antico, ma quello veramente unico ed  inconfondibile è il ruggine. Questo si ricava usando ruggine di  ferro impastata con aceto di vino e farina. Il procedimento segue, scrupolosamente, un’antica ricetta tramandata di padre in figlio e custodita gelosamente in ogni bottega artigiana.

L’impasto colorato viene applicato sui caratteristici stampi, in legno di pero, con un tampone e la tela da stampare è posta su un bancone imbottito. Lo stampo viene intinto nel tampone, quindi viene posto sulla tela nel punto designato e percosso con un mazzuolo del peso di 4 kg. Per stampare una striscia, viene ripetuta l’operazione più volte fino alla fine del lavoro.

Terminata la decorazione la tela viene appesa ad essiccare, poi si fissa  il colore con soda caustica che un tempo era ottenuta con cenere e acqua calda “il ranno“.

Gli stampi in legno di pero hanno, dalla parte decorata destinata alla stampa, motivi ornamentali. La parte decorata può essere intagliata oppure liscia con tanti chiodini di ferro a formare il disegno.

tovaglia stampa ruggine romagnola (3)tovaglia stampa ruggine romagnolatovaglia stampa ruggine romagnola (2)pizzo brdura tovaglia stampa ruggine romagnola.

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Le Stampe Romagnole:

vedi tutte le fasi della lavorazione – stamperiabraghittoni.it

17 gennaio. PRANZO di S. Antonio Abate – “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare”

17 gennaio. CENA di S. Antonio Abate – “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare”

₉ Tortellini in brodo alla bolognese dell’Artusi

Uncinetto: Bordino per tovaglia con stampa romagnola

Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=140004375
Copriletto all' uncinetto, color ecrù a cornici

Copriletto all’ uncinetto, color ecrù a cornici

Eh sì, questo romantico copriletto matrimoniale l’ho pensato, creato e lavorato qualche tempo fa e mai avrei pensato che sarebbe finito sul web. Ne sono molto orgogliosa, anche perchè è veramente un pezzo unico.

copriletto ecrù (8)

L’ho pensato mano a mano che la lavorazione procedeva: una volta unite le 4 piastrelle centrali l’ho steso sul letto, sono salita su una scala e ho pensato al resto; questo è andato avanti fino alla fine. I raccordi degli angoli li ho lavorati con il copriletto steso sul letto.

copriletto ecrù (7)

Purtroppo non ho disegni, spero che le foto siano abbastanza esplicative: cliccate  sopra per ingrandirle.

copriletto ecrù (5)

Mi sembra di ricordare che ho usato cotone ecrù n. 12 con uncinetto n, 1,50 o 2,00.

copriletto ecrù (4)

Punti impiegati: Catenella e Maglia alta

copriletto ecrù

Il copriletto è matrimoniale e misura circa cm. 3,00 x 3,25. È composto da 4 piastrelle centrali, 1 cornice, 1 cornice, 26 piastrelle, 1 cornice-bordo. Tutto è unito con punto catenella.

copriletto ecrù (6)

Ogni piatrella è diversa dall’altra e così anche ogni cornice.

copriletto ecrù (3)

Misure
Sono approssimative dato che una differenza fondamentale è fatta dalla mano di chi lavora: quanto viene teso il filo, come è tenuto l’uncinetto (o i ferri da maglia), come si muovono le mani. Ogni persona “ha una mano più o meno stretta (o larga)”, con il risultato che un uncinetto della stessa misura può essere giusto o piccolo oppure grande, con il risultato che si otterrà un lavoro morbido e regolare, o un lavoro troppo fitto e duro, oppure un lavoro troppo rado e irregolare.

Il campione
Per la buona riuscita d’ogni lavoro, oltre ad usare il filato e l’uncinetto consigliati, eseguire sempre un campione di circa 10 cm. di lato del capo prescelto, confrontandolo con le dimensioni previste nella spiegazione: se risultassero simili, procedete alla confezione.

Simboli
E’ molto importante conoscere l’esatto significato dell’uso dell’asterisco (*). Questo simbolo (*) avverte che bisogna ripetere il lavoro eseguito tra asterisco e asterisco. se gli asterischi sono du, il lavoro si deve ripetere sue volte. E così di seguito. da Speciale uncinetto, Donna più extra

copriletto ecrù (2)

 Copriletto all’ uncinetto, color ecrù a cornici

Copriletto all’uncinetto di cotone bianco a piastrelle quadrate

Uncinetto: Bordino per tovaglia con stampa romagnola

Uncinetto: Bordura facile per asciugamano (ma anche per tovaglia o lenzuolo)

copriletto bianco (2)

Copriletto all’uncinetto di cotone bianco a piastrelle quadrate

Questo copriletto l’ho realizzato con cotone bianco del n. 8 e uncinetto del n. 1,25. Le piastrelle quadrate, che sono tutte uguali, le ho unite con una cucitura.

 copriletto bianco (3)

Il bordo è realizzato a ventaglietti con pippiolini

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copriletto bianco (4)
Punti impiegati per ogni piastrella: Catenella di base, m. alta, p. catenella, m. alta tripla e pippiolini per i ventaglietti. Purtroppo non ho più lo schema, spero che le foto siano abbastanza esplicative: cliccatevi sopra per ingrandirle.

copriletto bianco

Misure
Sono approssimative dato che una differenza fondamentale è fatta dalla mano di chi lavora: quanto viene teso il filo, come è tenuto l’uncinetto (o i ferri da maglia), come si muovono le mani. Ogni persona “ha una mano più o meno stretta (o larga)”, con il risultato che un uncinetto della stessa misura pu essere giusto o piccolo oppure grande, con il risultato che si otterrà un lavoro morbido e regolare, o un lavoro troppo fitto e duro, oppureun lavoro troppo rado e irregolare.

Il campione
Per la buona riuscita d’ogni lavoro, oltre ad usare il filato e l’uncinetto consigliati, eseguire sempre un campione di circa 10 cm. di lato del capo prescelto, confrontandolo con le dimensioni previste nella spiegazione: se risultassero simili, procedete alla confezione.

Simboli
E’ molto importante conoscere l’esatto significato dell’uso dell’asterisco (*). Questo simbolo (*) avverte che bisogna ripetere il lavoro eseguito tra asterisco e asterisco. se gli asterischi sono due, il lavoro si deve ripetere sue volte. E così di seguito. da Speciale uncinetto, Donna più extra

copriletto bianco (2)Copriletto all’uncinetto di cotone bianco a piastrelle quadrate

 

Copriletto all’ uncinetto, color ecrù a cornici

Bomboniera all’uncinetto a forma di Cuore

Uncinetto: Bordino per tovaglia con stampa romagnola