Calamari_at_Howard_Smith_Wharves,_Brisbane_in_Oct_2019

Fritto di calamari e scampi

Ingredienti per 4 persone 
  •  500 gr. di calamari,
  • 300 gr. di scampi di media grossezza,
  • 100 gr. di farina bianca,
  • 6 dl. di olio di semi per friggere,
  • sale

Per guarnizione

  • fettine di limone
  • ciuffetti di prezzemolo.
Preparazione

Pulite accuratamente i calamari, eliminando la vescichetta nera, l’osso interno e gli occhi. Lavateli in acqua corrente, asciugateli con un canovaccio e tagliateli ad anelli.

Sgusciate gli scampi, eliminando testa e corazza e conservando le sole code. Lavateli e asciugateli.

Infarinate i calamari e gli scampi tenendoli poi in un setaccio, che scuoterete per eliminare l’eccesso di farina.

In una padella per fritti, versate l’olio di semi e portate a temperatura elevata (fate la prova del pezzetto di pane: deve dorare subito). Solo quando sarà al punto giusto gettatevi, pochi alla volta, i calamari; quando avrete finito con i calamari, friggete gli scampi. Occorrono otto minuti di cottura per i calamari e cinque per gli scampi che, man mano saranno pronti,  verranno a galla.

Appena tolti dalla padella passateli  sulla carta assorbente per far perdere loro l’eccesso di unto,

Salateli e serviteli subito ben caldi su un piatto decorato con fettine di limone e ciuffetti di prezzemolo.

Vino

Verdicchio dei Castelli di Jesi /Marche), Orvieto secco (Umbria), Bianco di Pitigliano (Toscana) serviti a 10°C

La mia cucina pratica 1988

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Come preparare calamari, polpi e seppie

Caràmai col pien, Calamari ripieni, la ricetta in dialetto veneto

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 [[File:Calamari at Howard Smith Wharves, Brisbane in Oct 2019.jpg|Calamari_at_Howard_Smith_Wharves,_Brisbane_in_Oct_2019]] Sotong 3.jpg[[File:Sotong 3.jpg|Sotong_3]]
Verdure fritte: Zucchini fritti dell'Artusi

I classici. Verdure fritte: Zucchini fritti dell’Artusi

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₁₈₈. Zucchini fritti .1

Gli zucchini fritti bene piacciono generalmente a tutti e si prestano a meraviglia per rifiorire o contornare un altro fritto qualunque.
Prendete zucchini di forma allungata della dimensione di un dito e più; lavateli e tagliateli a filetti larghi un centimetro o meno, levate loro una parte del midollo e salateli non troppo..

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Dopo un’ora o due da questa preparazione scolateli dall’acquosità che hanno gettata e, senza asciugarli punto, buttateli nella farina e da questa nel vagliettino, scuotendoli bene dalla farina superflua; subito dopo gettateli in padella ove l’unto, olio o lardo che sia, si trovi in abbondanza e bollente.

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Da principio non li toccate per non romperli e solo quando si sono assodati rimuoveteli colla mestola forata e levateli quando cominciano a prendere colore.
Si possono anche cucinare come i carciofi in teglia del n. 246, ma allora bisogna tagliarli a fette rotonde e prepararli come quelli da friggere.

₁₈₉. Zucchini fritti .2

Questi riusciranno migliori e più appariscenti di quelli della ricetta antecedente. Prendete zucchini grandi e grossi da non potersi abbrancare con una mano.
Sbucciateli per rendere il fritto più bello, apriteli in due parti per il lungo e levate loro il midollo in quella parte che mostrano i semi. Poi tagliateli a strisce lunghe e sottili, larghe un dito buono e poneteli col sale a far l’acqua lasciandoveli per qualche ora. Quando sarete per friggerli prendeteli su con ambedue le mani e stringeteli forte per spremerne l’acqua che ancora contengono, poi gettateli nella farina sciogliendoli colle dita, indi nel vagliettino e buttateli subito in padella con molto unto.

Vino

Vno rosso novello, servito a temperatura di cantina.

artusi,zucchini,zucchine,fritti,farina,uova,olio,verdureQuesto modo di servire le zucchine può essere una valida alternativa alle patatine fritte. Saranno croccanti se la cottura sarà veloce: quindi molto olio di semi e caldissimo in una padella profonda tipo wok. Immergerle il tempo che occorre per dorare, non di più altrimenti, assorbendo l’olio, si ammorbidiscono. Raccoglierle (possibilmente col “ragno”) e scuotere perchè rilascino più olio possibile. Passarle più volte nella carta assorbente asciutta, meglio se nella carta gialla (carta paglia).

Verdure fritte: Zucchini fritti dell’Artusi
Verdure fritte: Zucchini fritti dell’Artusi

all. al n.2 di Annabella del 12-1-1978

 “Byron, Soho, London (4262196872)” di Ewan Munro fromondon, UK – Byron, Soho, LondonUploaded by tm. Con licenza CC BY-SA 2.0 tramite Wikimedia Commons –
Fritto misto di pesce con verdure croccanti

Fritto misto di pesce con verdure croccanti

Ingredienti e dosi

Zucchine, melanzane, patate, cavolfiore, carciofi

Per la pastella delle verdure:

  • farina 00,
  • acqua frizzante a temperatura ambiente,
  • lievito di birra,
  • sale,
  • olio d’arachidi.

Calamari, gamberetti, totani, pesce di paranza (varietà di pesce di piccolo taglio: merluzzetti, triglie, sogliolette, suace, alici, mazzoni, retunni, vope).

Per la pastella del pesce:

  • 250 gr di farina 00,
  • 20 cl di birra,
  • 2 albumi,
  • 2 uova intere,
  • sale.
Preparazione

 Preparazione delle verdure croccanti

  • Amalgamate la farina, l’ acqua, il sale, il lievito di birra e l’olio per ottenere una pastella liscia e corposa. Lasciate lievitare fino a raddoppiare volume iniziale.
    Tagliate le verdure a fiammifero, immergetele nella pastella e friggetele nell’ olio caldo.

Preparazione del fritto di pesce

Vino

In genere, vini bianchi giovani e frizzanti. L’accostamento più raffinato è quello con spumanti e Champagne.

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Fritto misto di pesce con verdure croccanti

Fritto di Acquadelle (o Latterini o Aole)

Gastronomia della Vigilia di Natale: il croccante Baccalà fritto

Risotto con pesce persico impanato

“Fritto misto” di SimonePascuzzi – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons
Una giornata nel capanno da pesca

Una giornata nel capanno da pesca: “us magna cun quel che us ciapa”, si mangia quello che si prende

Pialassa Baiona e Isola degli Spinaroni.
Lungo la via Baiona si trova l’accesso al Capanno Garibaldi.

Ê sempre piacevole  trascorrere una giornata, o una serata, nel capanno da pesca (bilancione o padellone) che, per tradizione, è luogo in cui gruppi di amici e nuove conoscenze possono incontrarsi e divertirsi immersi nella natura.

I bilancioni o padelloni sono caratteristici capanni da pesca su palafitte con una grande rete quadra (a bilancia) immersa nell’acqua e che viene sollevata periodicamente per raccogliere il pesce pescato. In Emilia Romagna ed in Veneto si trovano in laguna, alla foce del fiume o nelle valli. In altre regioni del basso Adriatico (Abruzzo, Puglia) e in alcuni punti del basso Tirreno, si trovano lungo le coste e sono chiamati trabucco, trabocco o travocco.

5 giornata capanno pesca-sarde

In buona compagnia, il divertimento è assicurato. Scherzando e ridendo si pesca, si cucina immediatamente il pescato freschissimo ed infine.. si mangia e si beve fresco e abbondante vino bianco!

I piatti sono i più vari ed il menù è deciso all’ultimo momento in quanto “us magna cun quel che us ciapa”, si mangia quello che si prende ogni volta che si cala la rete e non si sa mai quali pesciolini rimarranno intrappolati; ecco, allora, si decide per un risotto o una pasta, per la frittura o la grigliata.

Nel capanno dove vado, si possono pescare cefali, anguille, pesci go o ghiozzi, acquadelle, sardoncini e, nel tempo, sono stati diversi i piatti preparati e che ho poi postato qui nel blog.

1 giornata capanno pesca-sarde (2)1 giornata capanno pesca-sarde3 giornata capanno pesca-sarde4 giornata capanno pesca-sarde

 

 

 

 

Primi

bigoli spaghetti sardellePasta al forno con ragù di pescerisi bisi bisato riso piselli anguilla

 

 

 

 

Risotto con l'anguillaRisotto pesce Gogo-tortelli-stridoli-5 (2)

 

 

 

 

Secondi

anguilla arrostoAnguilla con verdure alla maniera di PetronillaCapitone e Anguilla

 

 

 

 

anguilla padellaRisi Bisi e Bisato (riso, piselli e anguilla) di magro PetronillaFish and chips... all'italiana

 

 

 

 

Fritto di Acquadelle (o Latterini o Aole) Mazzancolle di valle al mandarinoMazzancolle e gamberi su letto di cipolle

 

 

 

 

sarde fritte marinateSarde frittesarde Alici_Fritte

 

 

 

Una giornata nel capanno da pesca
sarde fritte marinate

Sarde fritte e marinate

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  Preparazione

Aprite le sarde per la schiena incidendole con un coltello di taglio fine e levate loro la spina  lasciandole unite per la coda. Dopo aver levata loro la testa e averle infarinate, prendetele a una a una per la coda e buttatele in padella nell’olio a bollore. Raccoglietele con un cucchiaio forato e sgocciolatele bene. Adagiatele su carta assorbente o carta paglia e spolverizzate con sale.

Le sarde fritte sono ottime, ma possono anche essere marinate:

Sistemate le sarde fritte in un contenitore di coccio o di vetro. Scaldate in un tegame aceto bianco qb con aglio tritatoe prezzemolo tritato fine. Versate questa salsa sul pesce e lasciate marinare in luogo fresco (anche il frigo va bene) per 24 ore. Almeno un’ora prima della consumazione adagiatele su un piatto di portata e servite a temperatura ambiente.

Così preparate possono essere gustate come antipasto o come secondo.

 Vino

Müller Thurgau Trentino, Trebbiano di Romagna.

Fritto di Acquadelle (o Latterini o Aole) Mazzancolle di valle al mandarinoMazzancolle e gamberi su letto di cipolle

 

 

 

 

Sarde frittesarde Alici_Fritte

Risi Bisi e Bisato (riso, piselli e anguilla) di magro Petronilla

 

 

 

Sardalya tava.jpg[[File:Sardalya tava.jpg|Sardalya_tava]]
Fritto di Acquadelle (o Latterini o Aole)

Fritto di Acquadelle (o Latterini o Aole)

La frittura di acquadelle è un tipico antipasto, o secondo, delle regioni Veneto e Romagna. I pesciolini vengono pescati dai Bilancioni o Padelloni che sono caratteristici capanni da pesca su palafitte con una particolare rete quadra¹. Oltre che fritte, le acquadelle sono ottime in graticola e marinate in aceto.

Ingredienti

Acquadelle (o latterini o aole), farina (io ho usato la farina di semola), sale e pepe, olio per friggere (per friggere il pesce si usa generalmente l’olio di semi che è più economico e rende la frittura croccante, ma l’olio d’oliva è superiore sia per quanto riguarda il gusto sia dal punto di vista salute.

Preparazione

Le acquadelle più grandi si possono unire per la coda in gruppi di quattro o cinque (ciupin). Lavate bene i pesciolini in acqua fredda corrente, asciugateli e passateli nella farina: non occorre svuotarli, perchè si mangia tutto!!!

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Eliminate la farina in eccesso, quindi immergete le acquadelle in abbondante olio bollente. Friggetele a fuoco vivace. Man mano che la frittura verrà a galla e sarà ben dorata, raccoglietela con una paletta forata e fatela sgocciolare; per eliminare parte dell’unto, passatela su carta da cucina assorbente.

Per tenere caldo il pesce già fritto, in attesa che siano pronte le riprese successive, potete metterlo nel forno accesso al minimo. Condite con sale e pepe e servite con spicchi di limone

Accompagnate questa deliziosa frittura con anelli di cipolla cruda e patatine fritte

Vino

Trebbiano di Romagna, Tocai di Piave (Veneto), Ischia Bianco Superiore (Campania), Verdicchio dei Castelli di Iesi (Marche), a 10°C

¹I bilancioni o padelloni sono grandi reti quadre immerse nell’acqua che vengono sollevate periodicamente per raccogliere il pesce pescato. In Veneto ed in Emilia Romagna si trovano in laguna, alla foce del fiume o nelle valli. In altre regioni del basso Adriatico (Abruzzo, Puglia) e in alcuni punti del basso tirreno, si trovano lungo le coste e sono chiamati trabucco, trabocco o travocco.

capanno sarde

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