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CUPRALBA, antico Liquore di cime fiorite di cipresso argentato

I liquori casalinghi

L’uso di offrire un liquorino preparato dalle mani della padrona di casa era un tempo una consuetudine normale. Allora le signore qualche volta si passavano l’un l’altra, generosamente, le preziose ricette, mentre, più spesso, ne tenevano nascosta qualcuna che, nella loro famiglia, veniva tramandata di madre in figlia. Un tempo questi liquori si chiamavano rosoli amabili, e si servivano il giorno delle visite, quando gli ospiti venivano ricevuti con tutti gli onori nel “salotto buono”, quello così colmo di “buone cose di pessimo gusto” (cose semplici e povere d’altri tempi) come direbbe Gozzano L’amica di nonna Speranza” . Naturalmente i rosoli casalinghi sono molto diversi dai liquori preparati industrialmente, ma sono ugualmente gradevoli, anche per i gusti un po’ sofisticati e difficili noi uomini e donne del 1964. Stiamo attente però a prepararli seguendo alcune semplici ma importanti regole tanto nella lavorazione quanto nella scelta degli ingredienti.

Enciclopedia della donna 1964
Cupressus arizonica ‘Conica’ o cipresso argentato secondo cipresso in ordine di importanza è il cipresso argentato (Cupressus arizonica ‘Conica’) dal fogliame blu argenteo. La sua offerta nei vivai è diminuita perché ultimamente c’è stato un crollo del suo impiego dovuto al fatto che nei decenni passati se ne era fatto un uso sconsiderato e improprio utilizzando questa varietà per siepi a pronto effetto con distanze di impianto che addirittura arrivavano a 2/3 piante a metro lineare. Questo permetteva di []
La specie, originaria dell’Arizona e del Nuovo Messico (USA), fu introdotta in Europa agli inizi del 1900.
Aspetti culturali
Associato al culto dei morti fin dall’antichità, il cipresso è simbolo di vita eterna in alcune civiltà orientali, specialmente in Persia, nell’area della religione di Zoroastro (600 a.C.).
Per i Greci – muovendo dal mito di Ciparisso, un giovane che per errore uccise il suo cervo molto amato e che, non trovando pace dal dolore, Apollo, movendosi a pietà, trasformò in un cipresso – l’albero era legato al lutto (cioè al dolore che si prova a causa della morte di qualcuno particolarmente amato).
I Romani e gli Etruschi riprenderanno l’eredità greca del cipresso come albero sacro, legato al lutto e al funerale, oltre che a motivi ornamentali.
In ambito cristiano, il cipresso – insieme alla palma, al cedro e all’ulivo – è ritenuto uno dei quattro legni con cui fu costruita la croce di Gesù.
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Liquore di Alloro

 In relazione a questa pianta, ho trovato la ricetta di un antico liquore fatto con le cime fiorite. È in un libro di antiche ricette romagnole raccolte dalla voce di anziane azdori (massaie), e ho pensato che potevo trascriverla qui, così da aiutare a farla conoscere anche alle nuove generazioni, perchè non vada perduta.

La ricetta
« Una grossa manciata di cime fiorite di cipresso argentato pulite e asciugate con un canovaccio, in infusione, con l’aggiunta di 2 o 3 cucchiai ben pieni di miele in un litro di grappa. Passati 40 giorni si filtra il tutto e si beve. E’ un liquore che fa bene alle vie respiratorie.

Preparazione
Pulire e asciugare bene le cime di cipresso con un canovaccio, Metterle in infusione nella grappa insieme al miele. Dopo 40 giorni filtrare il tutto. »

di Ezia Rossi Finamore “I magnè d’una volta” Antichi mangiari romagnoli del territorio dell’Urgòn-Rubicone Soc. Editrice “Il Ponte Vecchio” Cesena

 Un altro liquore che ci arriva da tempi lontani è il  Liquore di uova col guscioHo ritrovato, qualche tempo fa, un vecchissimo quaderno sul quale mia nonna scrisse: «Lavare molto molto bene 12 uova e metterle con il guscio, senza romperle, in un vaso a chiusura ermetica. Spremere tanti limoni fino a ricoprirle: liquefatte (guscio compreso) che siano, filtrare e unire del vino marsala e 1 kg di zucchero. Imbottigliare.» []

Liquore di uova col guscio

Di JOE BLOWE from Bountiful, Utah, Iran – DSC_0342, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=75629627