Dolce della Zarina con frutta mista (3)

Dolce della Zarina con frutta mista

Ingredienti per 6 persone
  • 1 kg. di frutta mista composta da fragole, pere, banane e kiwi,
  • 2 tuorli d’uovo,
  • 180 gr. di savoiardi,
  • 1 bicchierino di cognac,
  • 20 gr. di farina,
  • 80 gr. di zucchero,
  • 4 dl. di latte,
  • 2 dl. di panna montata,
  • 100 gr. di cioccolato fondente grattugiato.
Tempo occorrente: 30′

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Preparazione

In un pentolino sbattete i tuorli d’uovo con lo zucchero in modo da ottenere una crema chiara, incorporate la farina,  diluite tutto con 3 dl. di latte e portate a ebollizione su fuoco basso senza mai smettere di girare. Incorporate al latte rimasto il cognac e passate velocemente nel composto i savoiardi in modo che si ammorbidiscano.

Pulite tutta la frutta e tagliatela a dadini in modo da ottenere una macedonia, poi amalgamatela con la crema di uova preparata in precedenza. Con i savoiardi foderate una coppa di cristallo, riempitela con la frutta e coprite tutto con altri savoiardi ammorbiditi.

Dolce della Zarina con frutta mista (2)Dolce della Zarina con frutta mista

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Servendovi di una tasca da pasticciere (o di una siringa per decorare) completate la superficie del dolce con ciuffi di panna montata e spolverizzate tutto con il cioccolato grattugiato.

Vino:

 Torcolato di Breganze (Veneto), servito a 10°C. Malvasia di Lipari, servito a 10°C.

Ricetta da I miei menù – Selezione dal Reader’s Digest 1989

Torta di frutta cotta in pasta frolla alla maniera di Petronilla

Rotolo con frutta sciroppata alla maniera di Petronilla

Torta di mele per desinaretto vegetariano alla maniera di Petronilla

Meyveli turta.jpg [[File:Meyveli turta.jpg|Meyveli_turta]]  Fruit tart 3.jpg [[File:Fruit tart 3.jpg|Fruit_tart_3]] Kabocha Tart from Little Oven.jpg [[File:Kabocha Tart from Little Oven.jpg|Kabocha_Tart_from_Little_Oven]]
Budino Lattemiele Panna montata bavarese

Bodino di Lattemiele (Panna montata) alla maniera di Petronilla

– Inverno –

«Prima che l’inverno sia finito, e con l’inverno il tempo del dolce lattemiele, fate anche voi il bodino che oggi voglio insegnarvi, tanto più che esso è lesto fare, di poca spesa e degno d’esser chiamato leccornia veramente sopraffina. Comperate dal farmacista (o dal droghiere) due stelle legnose di anice, e se lì, nel vostro paese, né il farmacista nè droghieri possedessero anice stellato al naturale, comperate allora una stecca di vaniglia.

Fate bollire mezzo litro di latte, con 3 etti di zucchero e con quelle stelle d’anice, oppure con quella stecca di vaniglia; togliete poscia le une o l’altre, e fate raffreddare. Mentre il latte andrà perdendo, lentamente, ogni suo calore, sbattete in ambiente freddo e dentro ad un insalatiera, per ridurlo a lattemiele, un quarto di litro di autentica panna; e sbattetelo (se non possedete l’apposito strumento) con un mazzetto di fuscelli ben lavati e tra loro strettamente legati.

Quando il lattemiele sarà fatto (attenti che sia ben sodo!) in un goccio d’acqua tiepida sciogliete 20 g di colla di pesce; appena la colla sarà sciolta, versatela nel latte che ormai si sarà raffreddato; unite questo al lattemiele; e mescolate il tutto, ben bene, assieme. Prendete allora uno stampo da budini, quello più sottile della vostra cucina, quello di latta, e quello anche… più ricamato; ungete tutto con un goccio d’olio d’oliva; riempitelo con la crema; copritelo con un coperchio; mettetelo a ghiacciare dentro al ghiaccio; versatelo poco prima del pranzo; cospargete il vostro candido e bel bodino con liquore rosso d’ Alkermes (se ne possedete) oppure guarnitelo con ciliegie sotto spirito.
***
Sono certa, certissima, che quando voi stesse assaggerete questo bodino, vi chiederete stupite come mai dall’unione del lattemiele col latte possa venire un sapore tanto prelibato, e anche tanto diverso da quello del lattemiele e, ancor più, del latte! Reconditi misteri dell’arte cucinaria!»

Ricette di Petronilla Ed.Olivini 1938

Preparation of panna cotta (2).jpg

Bodino di Lattemiele (Panna montata) alla maniera di Petronilla

Petronilla, chi era?Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali

Il lattemiele (panna montata) di fragole alla maniera di Petronilla

Crema di fragole alla maniera di Petronilla

“Preparation of panna lattemiele” di Glen MacLarty – originally posted to Flickr as 115_7015. Con licenza CC BY 2.0 tramite Wikimedia Commons – Vanilleeis Sahne Kirschen.JPG[[File:Vanilleeis Sahne Kirschen.JPG|Vanilleeis_Sahne_Kirschen]] 
lattemiele fragole panna

Il lattemiele (panna montata) di fragole alla maniera di Petronilla

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– Maggio –
«Quanto è bello prendere il tè con le amiche (specie se di sopraffina qualità sono i biscotti nei piattini); e chiacchierar così, insieme, sul più e sul meno… sulle mode… sull’eccessivo studiare al quale la scuola costringe i poveri figlioli… sulla negra ballerina che in visibilio ha mandato persino i nostri mariti… sulle donne di servizio… e sul modo personale di imbandire un piatto prelibato!
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Di cucinaria, appunto, ieri si parlava al tè che ogni giovedì, offre alle amiche la bionda “generarla”; di cucinaria relativa alla stagione…; e parlando di verdure, il discorso è caduto sugli asparagi; parlando di frutta, sulle fragole. Disse l’una: “Le fragole io le preferisco genuine e con solo zucchero condite!”. Disse l’altra: “Noi preferiamo con il vino bianco!” – “Noi invece con quello nero, ma di bottiglia vecchia!” – “Io (così una zitella gialla e allampanata) io le fragole le mangio solo condite con zucchero e con il succo dell’arancio o del limone!” – “Io (ho concluso,- e quando parlo io tutte stanno sentirmi, che ben sanno quanto io me ne intenda di piattini sopraffini! – ) io soglio, ogni anno, preparare il lattemiele di fragole! Anche loro vorrebbero, signore? Non sono gelosa io, delle ricette che combino nella mia cucina; e… se vogliono… le accontento!
***
“Si deve comperare mezzo chilo di fragole; lavarle (come sempre si deve fare) in un po’ di vino bianco; e lasciarle poi bene scolare sopra uno straccio. Una trentina, tra le più belle e grosse si mettono in una tazza e si coprono con un po’ di quel tal liquore che, in ogni casa, si tiene sempre alla mano. Tutte l’altre si schiacciano invece su di uno staccio raccogliendone di mano in mano in una larga insalatiera il passato; a questo, si aggiungono due cucchiai di zucchero e un quarto di panna; indi (in ambiente freddo o circondato di ghiaccio l’insalatiera) si monta ben bene il tutto, per farlo diventare uno spumoso lattemiele.
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Si aggiungono, infine, due cucchiai di quel tal liquore e si mette il profumato piatto al freddo, perché geli. “Al momento di servirlo, si versa, a cucchiaiate, il soffice e rosato lattemiele su di un piatto, in modo da formare con esso una piramide appuntita e, secondo i vari gusti, lo si guarnisce con quelle tali fragole serbate nel liquore. “Ora, che è la stagione adatta, provino, signore, e mi sapranno poi dire…”.
***
Ebbene, credereste? Tutte quelle dame mi hanno in coro così telefonato: “Signora Petronilla che squisito, quel lattemiele!”. “Che figurona ho fatto, quando in famiglia lo hanno assaggiato!”.»
  Ricette di Petronilla Ed.Olivini 1938

Petronilla, chi era?Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali
Strawberry Ice Cream with Strawberries 01.jpg [[File:Strawberry Ice Cream with Strawberries 01.jpg|Strawberry_Ice_Cream_with_Strawberries_01]]Il lattemiele (panna montata) di fragole alla maniera di Petronilla
La soffice e delicata Crema Chantilly

La soffice e delicata Crema Chantilly

La ricetta originale venne creata da François Vatel nel 1671.
Fu il principe di Condé a chiedere a Vatel, che era soprintendente alla cucina, di organizzare “la più grande festa del secolo” in onore di Luigi XIV. Vatel per ornare le coppe di fragoline creò questa crema che battezzò con il nome del castello di Chantilly, dove si svolgeva l’evento.
La leggendaria crema è composta da panna fresca montata (a mano, per i puristi), vaniglia in bacca e zucchero al velo, in una proporzione di 5 parti di panna e 1 di zucchero.
Tra le creme usate in pasticceria per farcire e decorare, è senz’altro una delle preferite, poiché semplice, leggera e dal gusto squisito; spesso viene mischiata ad altre creme (come quella pasticcera) per renderle più delicate e leggere. Spesso: in Italia, il termine crema Chantilly si usa per indicare l’amalgama di panna montata e crema pasticcera, composto dolce che dovrebbe più correttamente essere chiamato crema diplomatica.
La crema Chantilly è un tipo di preparazione che ben si presta ad essere abbinata a dolci a base di Pan di Spagna, brioche e torte farcite.
Dessert ou café avec de la crème chantilly à Paris (France)
Crème Chantilly.jpg

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Ecco come preparare la crema chantilly classica.

Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 250 g di panna fresca,
  • 50 g di Zucchero a velo,
  • 1 stecca di Vaniglia
Preparazione

Insaporite la panna con i semi estratti dalla stecca di vaniglia. Lasciate raffreddare per una notte in frigorifero.
L’indomani filtrate la panna con un telo di lino o di cotone e montatela a mano o con uno sbattitore, aggiungendo a poco a poco lo zucchero.

Accorgimenti

Se avete necessità di preparare la crema chantilly più velocemente, potete utilizzare la vanillina o l’aroma di vaniglia per evitare di lasciare riposare tutta la notte la panna.

Idee e varianti

Se vi manca lo zucchero a velo, potete ottenerlo facilmente frullando ad alta velocità lo zucchero semolato.

La cucina francese

LIBRI Escoffier-Ma_cuisine Il grande libro della cucina francese 19341 of 4 – 1   2   3    4   

La soffice e delicata Crema Chantilly”Crème Chantilly” di Paul Downey from Berkhamsted, UK – Creme chantillyUploaded by Diádoco. Con licenza CC BY 2.0 tramite Wikimedia Commons
torta pan di stelle

Torta Pan di Stelle con Nutella e panna montata

Chi non conosce i deliziosi biscotti pan di stelle!  Ebbene ho letto una ricetta nel web che mi ha molto incuriosito e, penso, sia facile da preparare e golosissima da gustare; è la

torta pan di stelle (3)

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Torta pan di stelle con Nutella e panna montata

Per chi, come me, volesse provare a farla ecco ingredienti, dosi e preparazione.

Ingredienti
  • 600 g di pan di stelle,
  • 1 vasetto di nutella,
  • 600 ml di panna da montare,
  • Latte q.b.

Nutella_torta pan di stelle

Preparazione

Trasferite la nutella in un pentolino, aggiungete un po’ di latte e fatela sciogliere a bagnomaria. Lasciatela poi raffreddare. Montate la panna a neve ferma e unitela quindi alla nutella, mescolando gli ingredienti dal basso verso l’alto per non far smontare la panna. Versate del latte in un piatto fondo e intingetevi leggermente i pan di stelle.

Ricoprite il fondo di una teglia a bordi alti con i pan di stelle disponendoli uno vicino all’altro. Spalmatevi sopra la crema di panna e nutella e proseguite con un altro strato di pan di stelle intinti nel latte. Continuate in questo modo fino a esaurire gli ingredienti. Fate riposare in frigorifero per 3 ore. (segue)

torta pan di stelle (2)

La Nutella è probabilmente la crema spalmabile più diffusa al mondo: Questa delizia di crema è utilizzata soprattutto come accompagnamento per pane, biscotti e frutta, ma esistono ricette per torte e crêpes.

Castagnole farcite di Carnevalecrepes-alla-nutellaciambellone nutella.

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nutella crema cioccolato

nutella Homemade_nutella_-_chocolate_and_hazelnut_cream_(KETO,_LCHF,_Low_Carb,_Gluten_free,_FIT)rotolo-alla-nutella (2)

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A. Kniesel (Fotografiert von A. Kniesel) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) o CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/)], attraverso Wikimedia Commons
Chocolate cake with white icing.JPG [[File:Chocolate cake with white icing.JPG|Chocolate_cake_with_white_icing]] Chocolate cake 1.jpg [[File:Chocolate cake 1.jpg|Chocolate_cake_1]] Chocolate cake 5.jpg [[File:Chocolate cake 5.jpg|Chocolate_cake_5]]
syllabub Colorful_Fuit_Jelly_with_whipped_cream_(KETO,_LCHF,_Low_Carb,_Gluten_free,_FIT)_-_52775010313

Il syllabub è un antico dessert tradizionale inglese

Il syllabub è un dessert tradizionale inglese a base di vino bianco aromatizzato con succo e scorza di limone e addolcito con zucchero, panna montata, che può anche essere mescolata con l’albume montato. A volte, il vino viene mescolato con porto o sherry. Il dolce può essere preparato usando il succo di mela o la purea di frutta al posto degli alcolici.

Storia

Syllabub era un dessert popolare nel XII – XVIII  e all’inizio del XIX secolo in Inghilterra. Era servito per celebrazioni, occasioni speciali e festività. Il syllabub divenne popolare durante l’età elisabettiana, quando gli albumi delle uova iniziarono a essere usati come agente lievitante in tutta Europa. Fra gli aristocratici inglesi del Rinascimento prese piede la tendenza di consumare grandi portate di piatti preparati con albumi, panna, zucchero e acqua di rose (i dishful of snow, ovvero “piatti di neve”) come le meringhe e il syllabub (…)

La scrittrice britannica Jane Austen, (1775-19179, figura di spicco della narrativa neoclassica del periodo della reggenza inglese) non menziona  in nessuno dei suoi romanzi questa crema, ma lo fa più di una volta nelle sue lettere.
His heart, which (use your faviruite compatrison) was as delicate as sweet and tender as a  whipt-syllabub, coul not resist its attractions… ” Lesley Castel Jane Austen, 1792
Il suo cuore, che (usate il vostro paragone preferito) era delicato come un dolce e tenero whipt-syllabub, ,non poté resistere alle sue attrattive...Lesley Castel Jane Austen, 1792

File:England, 18th century - Syllabub Glass - 1936.433 - Cleveland Museum of Art.jpg

England, XVIII secolo – Bicchiere per Syllabub. Cleveland Museum of Art

 

Lemon Syllabub

la ricetta moderna testata da thehistorychicks.com/show-notes/jane-austen/

La sera prima metti in frigorifero la ciotola, il vino e il piatto da portata (le vecchie tazze da punch in vetro sembrano fantastiche.
Questa ricetta è per 6 persone, ma abbiamo usato bicchieri vintage da 12 once circa e ognuno ha avuto una porzione generosa. regolatevi di conseguenza.

Ingredienti per 6 persone 

  • 1 tazza di panna fredda da montare,
  • mezza tazza di zucchero semolato bianco,
  • ¼ di vini bianco dolce (Riesling o Gewurztraminer),
  • ⅛ di tazza di succo di limone appena spremuto (è circa il succo di un limone),
  • 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata.

Come guarnizione:

  • una spolverata di noce moscata,
  • fette di limone,
  • foglie di menta
  • o qualche mirtillo.
Preparazione
  1. Montate la panna con lo zucchero in una ciotola fredda, finchè la crema inizia ad addensarsi.
  2. Aggiungete il vino bianco, il succo di limone e la scorza di limone montando dopo ogni ingrediente.
  3. Continuate a montare fino a quando il composto sarà chiaro e soffice (a velocità nmedia circa 8 minuti).
  4. Versate la crema nei bicchieri freddi di portata. Coprite e conservate in frigorifero fino al momento di servire.
  5. Servite con cucchiaini d’argento e accompagnando con biscottini, frollini, ladyfingers.

Questo dessert può anche fungere da bevanda: basta far galleggiare un cucchiaio di Syllabub in un bicchiere di vino bianco freddo o rosato.

Di LearningLark – https://www.flickr.com/photos/44282411@N04/8368659402/, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=137776436Di Man vyi – Fotografia autoprodotta, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1652209 [[File:Colorful Fruit Jelly with whipped cream (KETO, LCHF, Low Carb, Gluten free, FIT) – 52775010313.jpg|Colorful_Fruit_Jelly_with_whipped_cream_(KETO,_LCHF,_Low_Carb,_Gluten_free,_FIT)_-_52775010313]]
1024px-Rose_dessert_with_profiteroles,_September_2007

…e i Profiteroles si riempiono di un voluttuoso gelato!

Il profiterole è un dolce di origine italiana, ottenuto con un bignè riempito di crema pasticciera, crema chantilly, panna o gelato, e poi ricoperto con una crema di cioccolato o di caramello.
La presentazione più comune di questo dolce avviene disponendo i singoli profiteroles in una “montagnetta” chiamata croquembouche. I profiteroles sono utilizzati anche come guarnizione per la torta Saint Honoré.
La parola (anche pronunciata prophitrole, profitrolle, profiterolle) esiste dal sedicesimo secolo, ma il suo significato originale sia in inglese che in francese non è chiaro, anche se in seguito ha assunto il significato di una specie di panino “cotto sotto la cenere”. L’attuale significato è attestato chiaramente solo dal diciannovesimo secolo.
Ingredienti e dosi per 15 profiteroles.

Per la pasta da bignè o Pasta Choux:

  • 65 gr. di farina,
  • mezzo cucchiaino di sale,
  • 50 gr. di burro,
  • 3 uova,
  • 2 cucchiai di latte

Per il ripieno:

  • gelato al cioccolato,
  • gelato alla crema,
  • panna montata.

Per decorare.

  • Crema di burro al cioccolato.
Tempo di preparazione: 35 minuti. Tempo di cottura: 25-30 minuti.

Forno: 200°C.

Preparazione

Mischiate, su un foglio di carta oleata, la farina con il sale. Mettete in una casseruola il burro con 1,2 dl. di acqua e, a fuoco basso, fatelo sciogliere, poi alzate la fiamma e portate il liquido a ebollizione. Appena alzerà il bollore, togliete la casseruola dal fuoco, versatevi la farina con il sale e mescolate energicamente. Quando il composto sarà ben amalgamato, rimettete la casseruola su fuoco medio e, mescolando continuamente, cuocete finchè il composto formerà una palla e si staccherà dalle pareti del contenitore sfrigolando.

Toglietelo allora dal fuoco e lasciatelo raffreddare per alcuni minuti; poi unite 2 uova, uno alla volta e sbattete bene. Imburrate una placca del forno e copritela con un foglio di carta oleata. versate il composto in una tasca per dolci con beccuccio liscio da 2 cm. e spremete, direttamente sulla placca, 15 pezzetti di pasta delle dimensioni di una noce, a una distanza di 4 cm. l’uno dall’altro. In una terrina sbattete l’ultimo uovo con il latte e usatelo per spennellare i pezzetti di pasta. Mettete la placca in forno già caldo, alla temperatura indicata, per 15-20 minuti, finchè i bignè saranno dorati. Pochi minuti prima di toglierli dal forno con uno stecchino forate appena ogni bignè per permettere la fuoriuscita del vapore. Togliete quindi i bignè dal forno, lasciateli raffreddare, poi tagliateli a metà nel senso orizzontale.

Procedendo velocemente, e con l’aiuto di un cucchiaio, mettete sulla metà inferiore di ogni bignè, il Gelato o la panna montata e richiudete con l’altra metà.

Mettete in freezer i profiteroles per 10 minuti finchè il gelato si sarà rassodato. Serviteli coperti con Crema di burro al cioccolato.

da Cucinare benissimo 1982

Rose dessert with profiteroles, September 2007.jpg Profiteroles by Istelleinad.jpg
Menù Pranzo della Vigilia

3. Menù per la Vigilia EdD

Mercato di Natale, Manizer Matveevich Henry (1847-1925)

Menù

Crostini piccanti
Soufflè di formaggio
Filetti di persico ripieni¹
Budino diplomatico²

Vini
Verdicchio, Aleatico di Rodi

¹Filetti di persico ripieni
Ingredienti per 4 persone
8 filetti di pesce persico, mollica di pane, latte, parmigiano, scorza di limone grattugiata, 1 pizzico di noce moscata, 1 tazza di besciamella, 50 gr. di pinoli, pepe, sale, pangrattato, 1 uovo, ½ bicchiere di olio, ½ etto di burro.
Preparazione
Preparate una fàrcia pestando nel mortaio i pinoli, e un poco di mollica di pane (tanto quanto un mandarino) bagnata nel latte e spremuta. Unite abbondante parmgiano grattugiato, la buccia di limone, la noce moscata, la besciamella, sale e pepe, mescolando bene. Stendete il composto su un filetto e copritelo con un altro, premendo in modo che combacino. Passateli nell’uovo svìbattuto e poi nel pangrattato finissimo e fateli dorare dalle due parti in olio e burro.

²Budino diplomatico
Ingredienti per 4 persone
70 gr. di savoiardi, ½ biccchiere di  rhum, 40 gr. di uva Malaga, 25 gr. di uva sultanina, 30 gr. di scorza di cedro candita, 20 gr. di burro.
Preparazione
Ungete bene con il burro uno stampo liscio; spezzettate i savoiardi e disponeteli nello stampo, spruzzandoli con il rhum nel quale avrete prima fatto macerare l’uva passa; cospargete i biscotti di uva Malaga, d’uva sultanina e di cedro candito tagliato a dadettini. Mettete in una terrina lo zucchero, le uova intere e il tuorlo, lavorando il tutto con il cucchiaio di legno in modo da montare bene il composto. A questo aggiungerete, sempre lavorando, il latte bollito e ancora tiepido e un po’ di scorza di arancia o di limone grattugiata. quando lo zucchero sarà completamente sciolto, passate il liquido al setaccio di crine e versatelo a poco poco nello stampo dove già si trovano i savoiardi. Questa operazione dovete eseguirla piano piano, a più riprese, in modo che i biscotti rimangano alla fine completamente imbevuti.
Cuocete il budino diplomatico a bagnomaria in forno per poco più di un’ora. Fatelo poi raffreddare al fresco, sformatelo sul piatto di servizio e guarnitelo, se volete dargli un aspetto più…festivo, con panna montata, usando la siringa da dolci.

 Enciclopedia della donna 1963

File:Pudding de frutos secos.jpg
Pudding de frutos secos.jpg[[File:Pudding de frutos secos.jpg|Pudding_de_frutos_secos]]
finte uova tegamino petronilla-dolce-pasquale 2

Finte uova al tegamino, dolce pasquale alla maniera di Petronilla

Foto da Enciclopedia della donna 1978 – Rizzoli

«Non è vecchia usanza familiare, quella di mangiare ova, ova, ed ova, nel giorno della Pasqua?
Ebbene; se al giungere della grande festa di primavera, preparerete le tradizionali ova sode, rosse, e con il loro indispensabile contorno di novella insalatina, vi consiglio di preparare ova anche per il piatto dolce pasquale.
.Ma ova non già celate in creme, in pasticcini, in torte ed in bodini (ova cioè che non si vedono affatto); ma bensì ova ben manifeste; ova che sian lì a vedersi; ova, anzi, dall’apparenza stessa di quelle cucinate al burro, dentro al tegamino. Vi assicuro che dolce più pasquale di questo (che ora vi insegnerò a preparare) non potrebbe uscire nemmeno dalla più fantasiosa mente di una cuoca di grido; sebbene… Sebbene le ova… mie non celeranno in sè stesse, di ova vere nemmeno un briciolino.
***
In quanti sarete festeggiare la Santa Pasqua? Allineate, sul vassoio, altrettante coppe da sciampagna, o altrettanti piattini un po’ fondi, di vetro (meglio), oppure di porcellana. Comperate dal lattaio lattemiele (panna montata¹) o – se ricordando il vecchio adagio «chi fa da sé fa per tre» voleste voi stesse tutto fare… Comperate mezzo, oppure un quarto di litro, a seconda del numero dei commensali, di panna; versatela in un’insalatiera capace; portate l’ insalatiera nell’ambiente più freddo della casa (o all’aperto); qualora non possediate l’apposito istrumento di filo di ferro, legate stretto, ad un estremo, un fascetto di fuscelli lavati; e con l’istrumento o con il fascetto sbattete la panna; sbattetela per bene; e innalzando sempre alto lo… sbattitore, fino a che la panna si sarà tramutata in soffice lattemiele. Unite uno (oppure mezzo) cucchiaio di zucchero, e date l’ultima sbattuta.

Avrete comperata una scatola di mezze albicocche o di mezze pesche gialle sciroppate; apritela; toglietene tanti di quei mezzi frutti, quante saranno le coppe preparate. Versate, in ogni coppa, due cucchiai del dolce lattemiele; nel mezzo del lattemiele disponete una mezza albicocca od una mezza pesca gialla con la parte convessa verso l’alto e che, leggermente affondando fra il lattemiele bianco, assumerà tutto l’aspetto di un giallo smagliante torlo appena cucinato, fra il biancore del suo albume ancora schiumante. Spolverate con pochissimo cacao che darà l’illusione di quel pizzichino di pepe che su ova al burro non può mancare mai.
***
Vi assicuro che quando, al finire del pranzo pasquale, ognuno si vedrà porgere innanzi quell’… ovo al burro, non potrà a meno di sorridere alla geniale trovata. No; un dolce più pasquale di questo qua non potrebbe uscire nemmeno dalla fantasiosa mente di una cuoca di grido!»

  • ¹(…A proposito di panna voglio ora dire a quelle, specialmente di province lontane, che mi hanno chiesto, e mi chiedono stupite, cosa sia questa panna che io nomino spesso e che esse non conoscono affatto…: la panna è la parte più grassa del latte; è quella che, lentamente, si porta alla superficie del latte quando, appena munto, lo si versa nelle apposite bacinelle; è quella, insomma che i lattai sogliono scremare per farne burro e lattemiele e che costa… precisamente 10 volte più del latte).
Altre ricette di Petronilla 1937

pesche sciroppatepanna montata

 

 

 

 

 

 Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali