Con le Uova all’occhio di bue con piselli al sugo di pomodoro, è permessa “la scarpetta”!

Con le Uova all’occhio di bue con piselli al sugo, è permessa “la scarpetta”!

Pensavo che questa antica pietanza fosse tipica della Romagna, la mia regione, e ormai dimenticata, ma sul web ho visto che è preparata ed apprezzata in tutta Italia. Gli ingredienti e la preparazione sono semplici, ma il gusto è unico. Gli albumi in cottura inglobano i piselli in un tutt’uno e il tuorlo, rimanendo cremoso, permette di intingervi il pane e «fare la scarpetta». Il che è tutto dire!

Secondo il Galateo «la scarpetta» è vietata. Tuttalpiù è consentito, in rarissime occasioni, raccogliere con la forchetta un piccolo boccone di pane. Ma come si fa a resistere quando l’intingolo è così invitante!
A tal riguardo ho trovato un divertente sonetto del poeta romano G. Malizia (1929 – 2013) che recita:
 
LA SCARPETTA
Posso abbuffamme come un Epulone,
ma la scarpetta fatta in fonno ar piatto
me fa sentì er palato soddisfatto
coll’urtimo boccone.
Speramo che sta vita benedetta
er giorno che me blocca er calendario
me lasci armeno er tempo necessario
pe famme la scarpetta.
Giuliano Malizia


Con le Uova all’occhio di bue con piselli al sugo di pomodoro, è permessa “la scarpetta”!

 Ingredienti e dosi per 4 persone

4 uova, 1 scalogno, 400 gr., di piselli (io ho usato quelli surgelati), pomodori maturi, 50 gr. di grasso di prosciutto, rosmarino, olio evo, sale e pepe.


 Preparazione

Tagliate il grasso di prosciutto a dadini, i pomodori a pezzetti e tritate lo scalogno.
In una padella fate sciogliere il grasso di prosciutto nell’olio, quindi aggiungete lo scalogno e fatelo rosolare, poi versate i pomodori e mescolate. Salate e pepate e fate cuocere il sugo per 15 minuti, aggiungendo brodo di verdura (si trova in comodi brik al supermercato) o un delicato fumetto di pollo, nel caso che il sugo si asciugasse troppo. Distribuite foglioline di rosmarino e unite i piselli; cuocete per 10 minuti, mescolando di tanto in tanto.

panceta,guanciale,prosciuttouova-in-umido-con-piselli-uova piselliuova piselli (3).

.

.

.

A questo punto, livellate l’intingolo e aprite le uova (albume e tuorlo) e fatele cadere delicatamente direttamente sopra i piselli, facendo attenzione a non rompere il tuorlo. Potete anche fare delle fossette, tante quante sono le uova, per evitare che gli albumi si uniscano. Incoperchiate e abbassate al minimo la fiamma; fate rapprendere le uova senza mai girarle. Suddividete in porzioni e, obbligatorio, una macinata di pepe sui tuorli.

Servite caldissimo..uova piselli (6)

Potete servire la pietanza in cocotte:
Suddividete i piselli al sugo nelle cocottes, quindi rompetevi sopra 1 uovo facendo attenzione a non rompere il tuorlo. Mettete le cocottes a bagnomaria fino a far rapprendere le uova.


Le Uovo all’occhio di bue

Per preparare la pietanza è necessario riscaldare dell’olio o del burro in una padella. Una volta raggiunta la giusta temperatura, prima del punto di fumo, si aprono le uova e le si fanno cadere delicatamente nella padella. Si aggiungono sale e pepe a piacere, e dopo pochi minuti di cottura la pietanza è pronta. Il nome deriva dal loro aspetto, simile ad un grande occhio (dove il tuorlo ricorda una pupilla).

uova piselli (2)

petronilla riso piselli -Risi_e_bisi 1

“Risi e Bisi…” (riso e piselli) alla maniera di Petronilla

.– Maggio – Giugno –
.
«Se voi non siete venete, ma se veneto è il marito, è sacrosanto dovere il vostro, di imparare subito, senza perder tempo, come devono essere preparati i classici risi e bisi veneziani! Risi e bisi? Ma sì, cioè riso e piselli; ma però entrambi cucinati in quella sola maniera là; in quella che potrà variare da città in città da famiglia famiglia, che sempre si impernia sulla qualità di piselli, che una legge d’alta cucina veneziana esige nel modo più assoluto non siano stramaturi, ma assai freschi, minuti e tenerelli. Se dunque ora, che sui mercati trionfano i piselli, voleste vedere il marito sbarrar tanto d’occhi… alla vista, e lanciarvi poi… all’assaggio, il più grato dei suoi sorrisi… eccomi oggi ad insegnare a voi, come venne insegnata a me, quella tale maniera là; quella che si segue nella casa della veneta mia cognata ed alla quale sempre mi attengo io per far felice, anche a Milano, il mio marito veneziano!
.
Essendo noi 6 in famiglia… Compero un chilo di quei tali pisellini, sempre “ficcandovi dentro il naso” per salvaguardarmi così, al pari di San Tommaso, da ogni possibile inganno. Metto nella pentola un cucchiaio abbondante di olio d’oliva; un cucchiaio non stracolmo di burro; una mezza cipolla e mezzo etto di pancetta di lardo affettate fine; una grossa manciata di prezzemolo; circa 30 g di lardo tritato con la mezzaluna; ed infine i pisellini sgranati. Pongo la pentola bene incoperchiata a fuoco molto basso e mescolo di tratto in tratto. Dopo circa mezz’ora (quando cioè i piselli hanno assorbito i grassi) aggiungo acqua in quantità un po’ inferiore alla dose giornaliera, giacché né i risi né i bisi, quando son cotti, devono nuotare nel brodo. Allorché l’acqua bolle, la salo; ivi verso 4 etti di riso “mondato” e sulla pentola non rimetto più il coperchio. Quando il riso è quasi cotto, unisco una presina di pepe e due presone di parmigiano grattugiato e… data una energica rimescolata ed atteso l’ultimo bollore, verso nella zuppiera e porto in tavola i miei verdolini, e piuttosto densi, risi e bisi.
.
È questa la semplice, spiccia ed economica preparazione della classica minestra veneziana; in quanto poi al gusto… chiedetene l’aggettivo adatto al primo veneto che incontrate, e vi sentirete dire come niuna minestra al mondo valga risi e bisi cucinati in quella maniera là, e che è poi… questa qua!»
Ricette di Petronilla Ed.Olivini 1938
.
risi e bisi riso piselli

Petronilla, chi era?Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali

“… Risi Bisi e Bisato” (riso, piselli e anguilla) di magro alla maniera di Petronilla

Risi e bisi.JPG [[File:Risi e bisi.JPG|Risi_e_bisi]]”Risi e Bisi…” (riso e piselli) alla maniera di Petronilla
0 pasta 3 P Depot_Hotel_Restaurant,_Sonoma,_California_-_Sarah_Stierch_03

Amarcord anni ’80: la Pasta alle 3P (panna, prosciutto, piselli), un must !

Tra breve entreremo nel periodo di Carnevale, perchè non organizzare una festa che li ricordi quei “mitici, esagerati, forse ridicoli” anni ’80? Senza troppo rimpianto, rispettandoli e divertendoci. Tutto era “troppo”, esagerato, eccessivo e un esempio per tutti, miss Ciccone ovvero Madonna.

  • Cucina: Le tavole degli anni ’80 erano un tripudio di panna, maionese, checiap (proprio così), gelatine e salse grondanti colesterolo a non finire, in pieno edonismo reganiano. Yeah! Ricette anni ’80
  • Fashion: Predominavano i colori accesi (fluo e neon), spalline imbottite di misura incredibile che regalavano alla figura di donne e uomini una imponenza inusuale. Maniche a pipistrello, scaldamuscoli, fuseaux (oggi leggings) da mettere anche sopra i jeans a vita alta, il piumino Moncler, ecc. ecc. Video
  • Hairstyle: I capelli dovevano essere “tanti”: io misi le prime extention che, meno esoticamente, si chiamavano allungamento e infoltimento. I capelli, quindi, erano voluminosi, cotonati e con la… cresta. foto
  • Make up: Trucco pesante, coloratissimo (fluo, blu elettrico, fucsia, arancio), appariscente. Le sopracciglia erano folte, ma ben disegnate. Il blush colore corallo, fucsia o rosso mattone. Labbra dal contorno deciso e dai colori accesi: rossetti perlati o lucidi, dai toni del ciclamino, fucsia, rosso mattone.foto
  • Musica: Dance, pop, rock: Madonna, Michael Jackson, Spandau Ballet, Duran Duran, Depeche Mode, Pet Shop Boys. In Italia: Eros Ramazzotti, Matia Bazar con Antonella Ruggero, il primo Vasco Rossi, la prima Spagna e la indimenticabile Giuni Russo.  Video

5 Pasta alle 3P panna, prosciutto, piselli

Ingredienti

300 gr. di tortellini (penne, garganelli, farfalle, tagliatelle), 200 gr. di piselli, 1 fetta grande di prosciutto cotto tagliata spessa, panna da cucina q.b, olio extravergine di oliva q.b, sale q.b, pepe q.b.

Preparazione

Fate bollire le penne in acqua salata. In una padella antiaderente fate cuocere i piselli con un filo d’olio extravergine di oliva e un po’ d’acqua. Salate. A fine cottura aggiungete il prosciutto tagliato a cubetti, un po’ di panna da cucina ed eventualmente aggiustate di sale e pepe a piacere. Scolate le penne rigate e saltatele in padella con il sugo. Servite subito.

Accorgimenti

La panna dona un gusto tendenzialmente dolce ai piatti, assaggiate quindi il sugo prima di saltarci la pasta e regolate di sale e pepe.

Idee e varianti

Aggiungete anche un po’ di noce moscata. Si sposa bene con la panna.

3 Pasta alle 3P panna, prosciutto, piselli

Pasta alle 3P (panna, prosciutto, piselli)
Polpette di pesce al sugo con piselli

Polpette di pesce al sugo con piselli

Sabato ho preparato un ottimo Baccalà con patate, ma ne è rimasto un po’. Ieri ho pensato di “riciclarlo” e ho preparato delle polpettine al sugo veramente buone buone; la ricetta che va bene anche per altri tipi di pesce.

Ingredienti per 4 persone

500-600 gr. di pesce, a scela, lessato (io ho usato il baccalà), 400 gr. di piselli medi, 1 uovo, pane grattugiato, sale, pepe, olio per friggere, olio e.v.o. 350 gr. di pomodori maturi, 1 spicchio d’aglio, mezza cipolla.

Preparazione

Eliminate con cura tutte le lische e la pelle del pesce e mettete la polpa in una terrina. Aggiungete l’uovo, sale, pepe e un po’ di pangrattato. Mescolate bene fino ad ottenere un composto consistente. Formate delle palline che passerete nel pangrattato prima di friggerle in abbondante olio caldo (io le ho cotte al forno).

Polenta e baccalàpolpette (4)Polpette pesce con pisellipolpette sugo piselli

.

.

.

A parte fate rosolare in poco olio d’oliva la cipolla e l’aglio tritati finemente. Prima che prendano colore aggiungete i pomodori pelati e tritati, il sale, il pepe e un bicchiere abbondante di acqua, quando riprenderà il bollore gettate i piselli e cuocete per circa 15 minuti a tegame coperto. Unite quindi le polpettine e lasciatele insaporire per 8-10 minuti. Servitele calde.

polpette,crocchette,pesce,piselli,sugo,pomodori

Polpette di pesce al sugo con piselli
riso-alla-cantonese

Riso alla cantonese

In questo periodo sono affascinata dalla cucina etnica; veramente è tanto che sono incuriosita da cucine diverse dalla nostra. Una di queste è la cucina cinese, che è tra le più antiche che si conosca, con i suoi bastoncini, le ciotole e ciotoline. Finora sono stata solo al ristorante, ma adesso ho acquistato il wok (e l’ho pure stagionato), il cestino di bamboo per la cottura al vapore, ho scoperto un bottega di alimenti cinesi e, così, ho iniziato a sperimentare con riso, salse, soia, noodles etc. Naturalmente pubblicherò tutte le mie prove.
In questo post propongo il riso alla cantonese
    • ¹Il tamari è una salsa di soia, molto salata. È tradizionalmente usata per condire il riso e i piatti a base di verdura. Nata 2.500 anni fa in Cina, si diffuse in Giappone, grazie anche alla proibizione buddhista di usare salse a base di carne o pesce. La variante giapponese contiene anche frumento. La salsa tamari va bene per chi soffre di celiachia mentre la shoyu è sconsigliata.  Nella ricetta classica, viene usato il riso a chicco lungo, che viene bollito. Wikipedia
    • Il riso cantonese (炒飯) è un tipico piatto appartenente alla cucina cinese. È una delle ricette cinesi maggiormente conosciute ed apprezzate, insieme agli Involtini primavera e ai Ravioli al vapore. Immancabile in ogni pranzo o cena cinese, è preparato con prosciutto, frittata a pezzettini, piselli, a volte accompagnati da mais, gamberetti, peperoni ed altre verdure. Nella ricetta classica, viene usato il riso a chicco lungo, che viene bollito.
      Viene servito caldo ed è solitamente condito con salsa di soia o salsa Tamari¹. È consigliato sia come primo piatto sia come contorno per piatti a base di carne o di pesce.

riso cantonese

La tradizionale ricetta del riso alla cantonese

 炒飯

Ingredienti per 4 persone

300 gr. di Riso basmati, 150 gr. di Prosciutto cotto, 200 gr. di Pisellini, 2 Uova, 3 cucchiai di Salsa di soia, Olio di semi, Sale e Pepe.

 Preparazione

Versate il riso in una casseruola e ricopritelo di acqua fino a 2 cm sopra. Salate l’acqua e fate cuocere per 15 minuti. Sbollentate per circa dieci minuti i pisellini, tagliate il prosciutto cotto in listarelle e fateli saltare in un poco di olio di semi. Sbattete le uova con un po’ di sale e cuocetele con un po’ di olio in una padella antiaderente. Una volta che la frittatina sarà pronta tagliatela a listarelle.  Appena il prosciutto sarà rosolato aggiungete la frittatina e il riso basmati. Fate saltare il tutto in padella e aggiungete la soia, un pizzico di sale e il pepe.
Servire il riso alla cantonese in singoli piatti.

 Accorgimenti

Prestate attenzione a non bruciare il prosciutto cotto e i pisellini quando li fate soffriggere.

Idee e varianti
  • Se vi piace, potete aggiungere una cipolla affettata da far soffriggere insieme ai piselli e il prosciutto cotto.
  • Per un corredo orientale, inoltre, potete utilizzare le bacchette cinesi per mangiare il riso.

riso alla cantonese

 

Ravioli cinesi al vapore con verdure

Ravioli cinesi al vapore con verdure

Nella cucina cinese, i Jiaozi (餃子, gyoza in Giapponese) sono un tipo di fagottini (in italiano comunemente chiamati ravioli) molto popolare in Cina, Giappone e Corea. Ripieni di carne e/o verdura, sono avvolti con una sottile pasta sigillata con la pressione delle dita. Non devono essere confusi con i wonton: i jiaozi hanno una pasta più spessa e ondulata, schiacciata alle estremità, e sono generalmente consumati dopo l’immersione in salsa di soia e aceto di soia (o salsa chili piccante); i wonton sono più sottili e sferici, di solito serviti in brodo.
Ingredienti per circa 30 ravioli

Per la pasta
200 gr. di farina bianca 00, 100 ml. di acqua bollente, un pizzico di sale.

Per il ripieno
Cavolo cinese o cavolo verza, funghi champignon, cipollotti, germogli di bambù, piselli, 2 cucchiai di salsa di soia, carote, fagiolini, zenzero, olio di sesamo.

Preparazione

 Preparate la pasta
In una ciotola mettete la farina a fontana, il sale e l’acqua. impastate fino ad ottenere un impasto sodo. Avvolgetelo nella pellicola da cucina e lasciatelo riposare almeno 1 ora.

Preparate la farcitura
Lavate, pulite e tagliate grossolanamente le verdure. Passatele al mixer, poi versatele in una ciotola. Aggiungete lo zenzero tritato fine, la salsa di soia amalgamate fino ad ottenere un composto omogeneo.

Stendete la pasta e, aiutandovi con un coppa pasta o un bicchiere, ricavate dei dischi.

ravioli tortelli urcion wontonRavioli asparagi e nociwonton.

.

.

.
Prelevate un cucchiaio alla volta di farcitura e mettetela al centro di ogni disco, quindi sovrapponete un lembo sull’altro a formare una mezzaluna. Con le dita umide premete bene i bordi, poi fate delle piegoline.

Distendete alcune foglie di cavolo su l’apposita vaporiera di bambù e su di esse disponete, ordinatamente, i ravioli.
Fate bollire poca acqua in un wok e mettetevi la vaporiera. Passati 10 minuti circa i vostri ravioli con verdure saranno pronti per essere serviti caldi e accompagnati da salse (salsa di soia, BBQ, al curry ecc.)

ravioli al vapore

Ravioli cinesi al vapore con verdure
Making my own pasta- ravioli.jpg [[File:Making my own pasta- ravioli.jpg|Making_my_own_pasta-_ravioli]] Soup_dumping_picked_up_by_chopsticks_with_Standard_Grip-IMG_2321-2pt-scaled]]
pasqua marinella

Flan di piselli con uovo di quaglia

.

 Ingredienti per ogni flan

300 gr. di piselli freschi, 100 gr. di ricotta, 100 gr. di pancetta, 30 gr. di grana, 2 uova, 1 scalogno, brodo qb, vino bianco secco qb, sale e pepe, 1 uovo di quaglia rassodato.

1 crostata-uova quagliapanceta,guanciale,prosciutto1 paglia-fieno -piselli- prosciutto

.

.

.

.

 Preparazione

Rosolate nell’olio la pancetta tagliata a dadini. Unite lo scalogno tagliato a fettine e far rosolare. Sfumare con vino bianco secco.  Aggiungete i piselli e del brodo e portate a cottura.

Frullate i piselli cotti con la ricotta, il parmigiano, il brodo qb e i tuorli. Quindi aggiungete gli albumi montati a neve. Versate il composto in stampini monoporzioni ben imburrati.

Cuocete a bagnomaria per 20-25 minuti. Sformate i piccoli flan delicatamente e guarnite con l’ uovo di quaglia sodo.

flan piselli uovo quaglia

Di Missvain – Opera propria, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=131797243
paglia-e-fieno-al-sugo-di-piselli-e-prosciutto 1

Tagliatelle verdi e gialle “paglia e fieno” al sugo di piselli e prosciutto

Fra le verdure che, per prime, compaiono sul mercato primaverile, sono preziosi i piselli, le fave, i fagiolini verdi e cornetti (fagiolini), che si prestano alla realizzazione di molte ricette e sono quindi particolarmente utili a chi voglia variare il più possibile i pasti familiari.
I piselli freschi: A seconda delle varietà e del grado di maturazione, i piselli sono classificati in modo diverso.
  • Finissimi: I primi, più pregiati, provenienti dalle varietà precoci. Sono particolarmente consigliati per contorni e da mangiare crudi.
  • Fini : Ottimi per arricchire i primi piatti, soprattutto i risotti, e i ripieni. Sono i più adatti alla congelazione domestica.
  • Medi: Al punto massimo di maturazione, sono un po’ più duri e farinosi. Sono indicati soprattutto per i passati e nelle frittate.
Ingredienti per 4 persone

360 gr. di tagliatelle all’uovo Paglia e Fieno.

Per il sugo
400 gr. di piselli sgranati, 1 porro (o mezza cipolla), 70 gr. di burro, 100 gr. di prosciutto cotto, brodo, 1 cucchiaio di zucchero se i piselli non sono dolci, pepe, sale.

Preparazione

Preparare il sugo:
In una padella capiente, fate imbiondire il porro (o la cipolla) tritato fine nel burro, unite i piselli e conditeli con poco sale, pepe e zucchero (se occorre). Aggiungete ai piselli il prosciutto cotto tagliato a dadini e fate insaporire. Mescolate e coprite con il brodo. Fate cuocere il tutto su fuoco dolce per 15 minuti circa: la preparazione dovrà essere piuttosto umida.

paglia-e-fieno-al-sugo-di-piselli-e-prosciutto 2

1 paglia-fieno -piselli- prosciuttopaglia-e-fieno-al-sugo-di-piselli-e-prosciutto 4paglia-e-fieno-al-sugo-di-piselli-e-prosciutto 5.

.

.

.
Una volta preparato il sugo, lessate le tagliatelle all’ uovo Paglia e Fieno in abbondante acqua salata e scolatela al dente. Unite la pasta al sugo di piselli e prosciutto e fate saltare perchè si insaporisca bene. Servite e Buon appetito.

Idee
  • Se volete preparare la “paglia e fieno” in casa: le tagliatelle verdi si lavorano come le altre tagliatelle, ma hanno in più, nell’ impasto, gli spinaci (o erbette, bietole, borraggine, ortiche ecc.) lessati, ben strizzati e finemente tritati che danno alla pasta un colore verde da cui prendono il nome.
  • Pasta “Paglia e fieno”, le origini sono emiliane. Il nome richiama la semplicità della preparazione: la pasta gialla ricorda il colore della paglia e quella verde ricorda la freschezza del fieno.
  • Potete utilizzare i piselli al prosciutto anche per servire crostini fritti nel burro o tostati in forno.
Vino
Chardonney (Trentino), Riesling dell’ Oltrepò Pavese (Lombardia) e Pignoletto dei Colli Bolognesi (Emilia): a proposito di quest’ultimo vino, molti attribuiscono il nome ad un vino chiamato “Pino Lieto”, che sarebbe stato descritto, da Plinio il Vecchio (I secolo d.C.) nella sua Naturalis Historia, come “non dolce abbastanza per essere buono” e quindi non particolarmente apprezzato dagli antichi romani che amavano il vino molto dolce, tuttavia non sembra esserci alcun riscontro di tale dizione nell’opera del poeta latino. Per altri deriva dalla tipica forma dell’acino, simile ad una piccola pigna. Vincenzo Tanara, nel suo trattato “Economia del Cittadino in Villa” del 1674, fa cenno ad “Uve Pignole”, coltivate nelle colline della provincia bolognese, ritenendole poco adatte alla produzione di vino.

paglia-e-fieno-al-sugo-di-piselli-e-prosciutto 3

Sartù (o Sortù) di riso

Il “sublime” Sartù (o Sortù) di riso

.
Nella cucina napoletana il riso è raro ma non sconosciuto. Con il riso si prepara un piatto addirittura storico, come la Pastiera. Con il riso si fa il Sartù, che è un timballo elaboratissimo, dalla forma cilindrica.
Il sartù è uno dei piatti più ricchi della cucina napoletana, già citato da Vincenzo Corrado (1736-1836) – Il cuoco galante. Oggi il nome si applica solo alla preparazione a base di riso, mentre nel Settecento indicava genericamente i vari timballi. Fino a Ippolito Cavalcanti – Cucina teorico pratica 1839, queste preparazioni erano chiamate sortù e la parola originaria era probabilmente il francese surtout (soprattutto). In Francia non esiste un equivalente gastronomico, ma del resto la parola surtout indica anche un indumento che si indossa sopra tutti gli altri, come pure lo stampo esterno usato per la fusione delle campane.t
Ecco dunque spiegato il significato del sartù: riso o maccheroni stanno sopra tutto il resto, ossia contengono il ripieno. roma-gourmet.net
Corrado

Corrado p. 130

Cavalcanti

Cavalcanti p. 56

 

 

 

 

sartù di riso

Ingredienti e dosi per 4 persone

200 gr. di carne di manzo tritato, mollica di pane bagnata nel latte e spremuta tanto quanto un mandarino, 350 gr. di riso, brodo, 100 gr. di rigaglie di pollo, 100 gr. di salsiccia, un pugno di funghi secchi, 100 gr. di piselli, 2 uova intere, pepe, sale, salsa di pomodoro (preparata con 1 kg. di pomodori freschi), burro, farina, parmigiano. Per la crosta: Pangrattato, 1 tuorlo sbattuto con un sorso di latte.

Preparazione

Con la carne e con la mollica di pane fate delle polpettine piccole come nocciole, infarinatele leggermente e fatele rosolare nel burro. (o nello strutto). mettete a parte un terzo della salsa di pomodoro e mettete il rimanente in una casseruola. Quando bollirà, gettatevi il riso, cha farete cuocere al dente aggiungendo come al solito del brodo.

Quando il riso sarà pronto, versatelo in una terrina e lasciatelo intiepidire, prima di aggiungervi le uova, mescolando come per una frittata. Tagliate a pezzetti non troppo piccoli le rigaglie di pollo; spremete, dopo averli ammollati, i funghi, tagliateli a pezzetti e fate rosolare fegato e funghi nel burro.

sartù riso (2)sartù riso (3)sartù riso (4).

.

.

.

A parte cuocete al burro anche i piselli. Aggiungete ai funghi e alle rigaglie i piselli e la salsiccia tagliata a fettine, salate, pepate, fate cuocere tutto per qualche minuto con la salsa di pomodoro messa da parte e avrete così pronta la guarnizione.

Prendete uno stampo liscio e piuttosto alto, ungetelo con burro (o strutto) e cospargetelo di pangrattato, badando che aderisca bene; bagnate tutto l’interno con il tuorlo sbattuto, con poco latte e cospargete ancora pangrattato. Ripetete questa operazione (che serve a formare poi la crosta del sartù) tre volte. Versate nello stampo il riso, risalendo dal fondo in modo da rivestire le pareti e lasciando in mezzo un vuoto.

Riempite con l’intingolo. Alternate questa guarnizione con le polpettine e con fettine di mozzarella e chiudete poi il sartù con uno strato di riso che cospargerete di pangrattato e fiocchetti di burro.

Passate il timballo in forno caldo. Togliete il sartù dal forno quando la superficie apparirà dorata. Attendete 5 minuti prima di sformare il sartù nel piatto di servizio, poi servitelo presentando a parte il parmigiano grattugiato.

Enciclopedia della Donna 1965

Sartù (o Sortù) di riso: le ricette del Corrado 1793 e del Cavalcanti 1837

Risotto con seppie e piselli

Risotto con seppie e piselli

 

Ingredienti e dosi per 4 persone

280-300 gr. di Riso per risotti, sugo di seppie con piselli, 1 bicchiere di vino bianco secco, burro, sale.

Preparazione

Nella casseruola dove avete preparato il sugo di seppie con piselli e che avrete riscaldato, aggiungete il riso e fatelo insaporire per un paio di minuti.
Versate il vino e su fiamma sostenuta fatelo evaporare quasi completamente, Bagnate con ¾ di litro d’acqua calda; salate e portate a bollore su fuoco vivo.

Riducete leggermente la fiamma e continuate la cottura mescolando spesso, e aggiungendo, mano a mano che occorre, acqua calda  finchè il riso è tenero (continuerà a cuocere un po’ al suo stesso calore mentre lo condite e servite). A questo punto il risotto dovrà essere asciutto ma non asciuttissimo. Togliete dal fuoco, aggiungete un poco di burro, mescolate bene e servite. Se volete potete condirlo con parmigiano grattugiato.

Vino

Bianchi secchi e profumati, magari prodotti in zone costiere quali Vermentini (Liguria e Sardegna), Falanghina (Campania), vini isolani di Salina (Sicilia).

Seppie con piselli al pomodoro

Seppie con piselli al pomodoro

 

 

Seppie con piselli al pomodoro

Seppie con piselli al pomodoro

.

Ingredienti e dosi per 4 persone

500 gr. di seppie, 500 gr. di piselli, 250 gr. di passata di pomodoro o di pelati schiacciati con una forchetta, 1 cipolla piccola, 4 cucchiai di olio evo, ½ bicchiere di vino bianco secco, sale, 1-2 mestoli di brodo.

Tempo di preparazione: 25 minuti – Tempo di cottura: 25-30 minuti

Attrezzi: Coltellino,, forbici da cucina, tagliere, casseruola o tegame di misura media, forchetta, coperchio.

 Preparazione

Mondate le seppie e tagliatele a pezzi come spiegato qui. Lavate tutto molto bene sotto acqua fredda corrente, sgocciolate, tagliate la parte a sacco a strisce larghe 1-2 cm., la parte coi tentacoli in 2-3 pezzi. Se i piselli sono freschi, sgusciateli e sgranateli. Pelate, lavate e tritate la cipolla.
Riunite nella casseruola o nel tegame la cipolla e l’olio; rosolate per un paio di minuti su fuoco molto dolce, mescolando ogni tanto. Aggiungete le seppie e rosolate ancora per un paio di minuti.
Versate il vino, salate, coprite con il coperchio; cuocete per un paio di minuti su fiamma abbastanza sostenuta.

Riducete la fiamma aggiungete la passata di pomodoro o i pelati schiacciati e continuate la cottura a fuoco dolce per 10 minuti. Unite i piselli e continuate a cuocere  fino ad un totale di 30 minuti o finchè seppie e piselli sono teneri (ve ne potrete accertare pungendo le seppie con una forchetta; i piselli è meglio assaggiarli). Durante la cottura aggiungete un po’ di brodo, mescolate un paio di volte e regolate la fiamma in modo che la preparazione non asciughi troppo: se alla fine il sugo fosse troppo abbondante, aumentate leggermente il fuoco e togliete il coperchio.

  • Invece di 500 gr. di seppie ancora da pulire, potete acquistare 400 gr. di seppie già pulite (come ho fatto io); il tempo di preparazione si ridurrà di circa 10 minuti. Potete anche usare seppie surgelate.
  • Se usate i piselli surgelati, il tempo di preparazione si ridurrà a 3-4 minuti.
  • La preparazione può servire per condire spaghetti e riso.

Vino

Vini bianchi di grande struttura, bene i friulani, bene gli Chardonnay di buona struttura, i Verdicchi (Marche) ed alcuni Gavi (Piemonte).  Anche un rosso leggero, non tannico.

Risotto con seppie e piselli

Risotto con seppie e piselli

Insalata russa "casalinga" Petronilla

Petronilla – Insalata russa “casalinga” e…

L’insalata russa fu creata intorno al 1860 da Lucien Olivier nelle cucine del ristorante Hermitage di Mosca.
In Russia è comunemente chiamata “insalata italiana“, poiché si dice sia stato un dono allo zar venuto in visita in Italia. Il piatto sarebbe stato preparato con prodotti comunemente coltivati in Russia come carote e soprattutto patate; la ricetta non prevedeva l’uso della maionese ma della panna, che voleva rappresentare la neve, tipica del clima russo. Lo zar avrebbe portato con sé la ricetta e il piatto sarebbe divenuto rapidamente molto noto. Successivamente, secondo questa versione, si sarebbe diffusa anche in Europa ma modificata con l’uso della maionese al posto della panna.]

.

Inverno

«Quando preparo, per pranzo, una minestra molto ghiotta, una minestra cioè di pasta impastata dalle mie mani con farina e uova, e condita poi con molto burro, molto formaggio, molta carne, e persino con molti funghi (e magari anche coperta con salsa besciamella), allora la faccio sempre seguire da un piatto di verdura, giacchè io sto sempre bene all’erta di non favorire l’entrata della gotta in casa mia. Un piatto che faccio spesso in tali liete evenienze, e specialmente d’inverno, è quello dell’insalata russa, della quale va matto il maggiore dei miei ragazzi.

***

Per farlo alla casalinga, cioè all’economica e alla spiccia, lesso separatamente due o tre patate, cinque o sei carote, un cavolfiore, e (se li trovo sul mercato ad un prezzo non esagerato) un paio di zucchette, un pizzico di fagiolini verdi, una piccola manciata di fagioli freschi, e un’altra di piselli. Scolo ben bene; levo la pelle alle patate; raschio le carote; taglio tutto in piccoli pezzi (delle carote cerco di fare tanti piccoli cubetti); metto nell’insalatiera; aggiungo olio, aceto, sale, pepe, un mezzo cucchiaino di senape e, se ne ho in casa, qualche cappero e qualche acciuga sminuzzata. Mescolo poi ben bene, ricordando come ogni insalata, per riuscire perfetta, debba “da un pazzo esser rimescolata” e, – fatta una salsa maionese con due torli, mezza ampolla d’olio e il succo di due limoni, – la verso sulle verdure; rimescolo; e… la mia insalata russa, sempre nutriente, è pronta.

***

Se però voi voleste fare una insalata russa sopraffina, tutta unita, consistente, che serva da piatto di portata, e che sia degna sorella di quelle che espongono nelle loro vetrine i salumieri di lusso… Andate da un lattoniere; ditegli di prepararvi, con una listerella di latta alta 5-6 centimetri, uno stampo senza fondi; un cerchio, cioè, che abbia le dimensioni  esatte dell’interno di un vostro piatto da portata;… vi insegnerò poi la mia maniera di preparare una insalata russa degna di fare la sua comparsa, quale piatto di mezzo, persino in un pranzo.
Attendo dunque che mi diciate: “Lo stampo è fatto!”…»

Ricette di Petronilla Ed.Olivini 1938

Petronilla, chi era?Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali
Russian_insalata

…e Insalata russa “in forma” alla maniera di Petronilla

Di Buzzcut50 di Wikipedia in inglese (Trasferito da en.wikipedia su Commons.) [Public domain], attraverso Wikimedia Commons Di Mariuszjbie (Opera propria) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) o CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], attraverso Wikimedia Commons Insalata russa “casalinga” Petronilla
risotto pavewe certosina

Risotto pavese, alla certosina

La ricetta del risotto alla certosina è stata inventata dai frati della Certosa di Pavia, da cui il nome della pietanza. I monaci hanno poi trasmesso la ricetta alle osterie, alle taverne e alle famiglie del luogo, che ne hanno mantenuto la tradizione, seppur con qualche modifica rispetto alla ricetta originale, fino ai giorni nostri. Una delle varianti operate sulla ricetta originale è l’aggiunta del burro. Wikipedia
Enciclopedia della donna 1965
Menù per la Vigilia
Antipasto in coppa di pompelmo*
Risotto alla certosina*
Triglie al cartoccio con insalata
Torta di mele
Vini
Soave, Marsala

Ricetta

Ingredienti per 4 persone

500 gr. di riso, 400 gr. di gamberi, 150 g. di piselli, 20 gr. di funghi secchi, 50 gr. di burro, 1 spicchio d’aglio, 1 bicchierino di cognac, 2 cucchiai di salsa di pomodoro, 1 bicchiere di vino bianco, 1 cipolla, sale, pepe, brodo.

Preparazione

Lessate i gamberi, levate loro l’involucro, mettete da parte le code intere e passate al setaccio quanto resta. Fate rosolare nel burro la cipolla tritata finissima e l’aglio intero che toglierete quando sarà dorato. Versate nella casseruola il riso, mescolandolo in modo che assorba il condimento, bagnatelo con il cognac e quando questo sarà evaporato, unite anche il vino bianco e il passato di gamberi. Fate evaporare il vino, aggiungete i funghi ammollati e tritati grossolanamente, i piselli, il pomodoro, sale, pepe e il brodo procedendo come per un normale risotto. A metà cottura, unite le code dei gamberi.

da Enciclopedia della donna 1965

risotto pavese certosina

PrawnRisotto.jpg [[File:PrawnRisotto.jpg |PrawnRisotto]]
Zuppa di piselli al prosciutto affumicato

Zuppa di piselli al prosciutto affumicato

Ingredienti per 6 persone

1,200 kg. di piselli freschi, 100 gr. di prosciutto crudo affumicato, ½ cipolla, 100 gr. di burro o margarina vegetale, 1 ciuffo di prezzemolo, 40 gr. di parmigiano reggiano grattugiato, un litro di brodo, crostini di pane rosolati nel burro, sale e pepe.

Tempo occorrente: 50′

Preparazione:
  • Sgranate i piselli, affettate sottilmente la cipolla, tritate il prosciutto e il prezzemolo. In una casseruola rosolate la cipolla e il prosciutto con 20 gr. di burro; appena iniziano a prendere colore unite i piselli e lasciateli insaporire per qualche minuto. Aggiungete un pizzico di sale e pepe, il prezzemolo tritato, un mestolo di brodo, incoperchiate e lasciate cuocere per circa 30 minuti. Quindi diluite con il brodo rimasto e portate a ebollizione.
  • Intanto mettete i crostini di pane in 6 fondine, spolverizzateli con il parmigiano reggiano e versatevi sopra il burro rimasto imbiondito sul fuoco, suddividendolo in parti uguali. Versate la zuppa di piselli nelle fondine e servite.
Vino 

Vino: Pinot Bianco delle Grave del Friuli, servito a 10-12°C. Monsupello Bianco dell’Oltrepò Pavese, servito a 10-12°C.

piselli -2021-07-27_Fresh_harvested_peas,_Trimingham,_Norfolk_(2)

Menù per le Nozze d’ Oro e di Diamante

Yum! Split Pea Soup and a Grandmother of a Story.jpg [[File:Yum! Split Pea Soup and a Grandmother of a Story.jpg|Yum!_Split_Pea_Soup_and_a_Grandmother_of_a_Story]] -2021-07-27 Fresh harvested peas, Trimingham, Norfolk (2).JPG
[[File:-2021-07-27 Fresh harvested peas, Trimingham, Norfolk (2).JPG|-2021-07-27_Fresh_harvested_peas,_Trimingham,_Norfolk_(2)]]