Polenta con sugo di funghi

Polenta con sugo di funghi

 Ingredienti e dosi per 4 persone

Per la polenta

  • 500 gr. di farina di mais,
  • 1 litro e mezzo di acqua,
  • 15 gr. di sale.

Per il sugo di funghi

  • 350 gr. di funghi (galletti, pleurotus, champignon, porcini),
  • 1 cipolla di media grandezza,
  • 1 spicchio d’aglio,
  • 4-5 cucchiai di olio evo,
  • 250 gr. di polpa di pomodoro,
  • prezzemolo tritato,
  • sale.
Preparazione

Preparate il sugo di funghi
Mondate i funghi tagliando via l’estremità terrosa dei gambi, lavateli in fretta sotto acqua fredda corrente e subito asciugateli. Tagliateli a pezzi piuttosto piccoli. Pelate e lavate la cipolla, tagliatela a piccoli dadi. Pelate lo spicchio d’aglio. Riunite nella casseruola o nel tegame l’olio, i funghi, la cipolla, l’aglio e rosolate tutto insieme su fuoco medio, mescolando spesso, per 2-3 minuti. Unite la polpa di pomodoro, il prezzemolo tritato e, infine, il sale. Portate a bollore su fuoco medio; coprite, diminuite la fiamma e, mescolando qualche volta e controllando che la preparazione non si asciughi troppo e non attacchi (nel caso, bagnate con pochissima acqua), cuocete a fuoco dolce per circa 25 minuti o finchè i funghi sono teneri.

Quando il sugo sarà pronto, condite la polenta e spolverizzate con parmigiano grattugiato.

 Variante

Ho messo la polenta in una teglia, quindi ho inserito qua e là alcuni tocchetti di parmigiano. Ho poi passato il tutto al grill per 5 minuti.

polenta pasticciata

Polenta con sugo di funghi passata al grill prima di essere servita
La tradizionale, l'antichissima Polenta

La sola, la tradizionale, l’antichissima Polenta! Bianca, Taragna, Gialla

La Polenta, Pietro Longhi 1740 ca

Ecco un alimento, a base di farina di cereali, conosciuto da sempre dagli abitanti delle regioni settentrionali, che nei mesi freddi invernali, trovavano in esso un prezioso sostituto al pane e alla pasta.

Il cereale più usato è il mais, importato in Europa dalle Americhe nel XV secolo, che le dà il caratteristico colore giallo, mentre precedentemente era più scura perché la si faceva soprattutto con farro o segale e, più tardivamente anche con il grano saraceno, importato dall’Asia.

La ricetta tradizionale la vuole preparata nel classico paiolo di rame a fondo semisferico e mescolata, per almeno un’ora, col “mestone” (un bastone di legno di nocciolo “cannella”.), quindi cotta sul fuoco a legna. Ciò non significa che non si possa preparare un’ottima polenta anche su una delle nostre moderne cucine e in una pentola, dai bordi alti, che già abbiamo,

http://m2.paperblog.com/i/86/867245/timballo-di-polenta-alla-escoffier-L-aHoTY3.jpeg

Cannella di legno di nocciolo per rimestare la polenta nel paiolo di rame

Polenta Bianca
si ottiene dalla macinazione della parte vitrea della cariosside del mais bianco una varietà più rara e più costosa di quella gialla. La stessa nonna Giorgia (nata nel Veneto vicino a Venezia, ma cresciuta in Brianza) si ricorda infatti che la sua famiglia non perse l’abitudine di usare la polenta bianca preparandola però solo in alcune circostanza, quando l’occasione richiedeva sul desco un companatico di maggiore prestigio della comune polenta gialla, più facile da trovare qui il Lombardia. La Polenta Bianca, oltre ad un profumo meno deciso della rispettiva gialla, è più delicata e più rispettosa del piatto che a lei viene accompagnato e da lei quindi esaltato. Mentre dal punto di vista nutrizionale, i valori quasi si equivalgono tra la Polenta Bianca e quella Gialla.  Fonte: Il cuciniere.blogspot.com.

Polenta taragna
Come altre polente della montagna lombarda (ad esempio la pulénta vüncia, polenta uncia cioè unta), è preparata con una miscela contenente farina di grano saraceno, che le conferisce il tipico colore scuro,. A differenza della polenta uncia, nella polenta taragna il formaggio viene incorporato durante la cottura. […]

 Preparazione della polenta gialla

Polenta uncooked.jpg

Dosi orientative per 4 persone
Calcolate per mezzo chilo di farina di mais,1 litro e mezzo circa di acqua; in ogni caso tenete pronta altra acqua bollente da amalgamare a poco a poco alla polenta, se questa si rassodasse troppo. L’acqua deve essere ben salata: per ogni litro d’acqua calcolate 10 grammi circa di sale.

Cottura

Mettete sul fuoco la pentola (o il paiolo) con l’acqua, portatela ad ebollizione e aggiungetevi il sale; versate poi la farina a pioggia nell’acqua bollente, iniziando a mescolare velocemente per impedire che si formino grumi, se si formano bisogna levarli o scioglierli; non appena l’impasto sarà rassodato, mescolate più lentamente, di tanto in tanto, fino a cottura ultimata. Si può considerare pronta quando sul fondo e sulle pareti del tegame si forma una crosticina, e la polenta si stacca dalle pareti, e quando il mestone (o il cucchiaio di legno o la frusta) rimane quasi pulito. Per una buona cottura calcolate da mezz’ora a 40 minuti di tempo. Quando è pronta, la polenta dovrà essere rovesciata sul tagliere di legno: Se non la servite subito, è bene coprirla con un tovagliolo doppio o triplo, per evitare che si raffreddi. La tradizione vorrebbe che fosse tagliata solo col filo, ma normalmente si usa una spatola di legno.

Come servirla

Cominciamo dalla presentazione più semplice, quella che offre la polenta come il contorno ideale per una pietanza di carne o di pesce, cucinata con con sugo o salse abbondanti come stufati, brasati, arrosti, intingolo di baccalà. La stessa polenta è ottima anche condita con burro e formaggio, in questo caso, si prende a cucchiaiate (bagnate il cucchiaio ogni volta, prima di immergerlo nella polenta) in modo da formare dei grossi gnocchi che si dispongono sul piatto di portata e si condiscono con abbondante burro fuso e parmigiano.

Abbinamento coi vini

La polenta si abbina con un vino rosso fermo, di medio corpo, anche novello come Sangiovese di Romagna, Alto Adige Cabernet-Merlot, Sauvignon, Cabernet-sauvignon, Barbera, Cabernet, Rosso del Trentino, Petit rouge della Valle d’Aosta, Sassella e Inferno.

Polenta di farina gialla di Staro classica, con funghi e soppressa

Polenta di farina gialla di Staro classica, con funghi e soppressa

Medio-evo, Rinascimento, Barocco: ricette con foto
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Polenta conscia, la ricetta in dialetto milanese

Polenta di Storo (Tn) per accompagnare Il carrè di maiale affumicato e crauti per una cena tipica trentina

Polenta Concia, polenta Carbonera di Storo (Tn)

Pasticcio di polenta taragna e sugo ai funghi

Pollo alla birra

Pollo alla birra

Tra le varie ricette, ho trovato come cucinare il Pollo alla birra, un piatto molto gustoso e facile, conosciuto particolarmente nel nord dell’Europa. Ne esistono più varianti: ad esempio si può aggiungere, a metà cottura, paprika dolce e cannella in polvere disciolte in poca acqua tiepida oppure, prima di portare in tavola, condire con qualche cucchiaiata di panna fresca. Può essere servito accompagnato da fette di polenta grigliata.

Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 500 ml di Birra,
  • 1 Pollo tagliato a pezzi,
  • 1 Cipolla,
  • 1 Porro,
  • 1 costa di Sedano,
  • 1 Carota,
  • Pepe q.b,
  • Timo q.b,
  • Prezzemolo q.b.
Preparazione

Tagliate finemente la cipolla, il porro, la carota e il sedano e soffriggete il tutto in una casseruola con l’olio. Rosolate il pollo condendolo con sale e pepe. Versate la birra e portate a ebollizione, quindi fate cuocere a tegame coperto per mezz’ora. Trascorso questo tempo, rigirate il pollo e completate la cottura per altri 30 minuti a tegame scoperto. Insaporite con timo e prezzemolo a un paio di minuti al termine della cottura o a cottura terminata. Buon appetito!

Accorgimenti

Per questa ricetta scegliete una birra chiara ma corposa, con una gradazione alcolica media (5%).

Idee e varianti

Il pollo alla birra è spesso cucinato anche insieme ai funghi champignon aggiunti al pollo prima di irrorarlo con la birra.

Bevande

il piatto può essere accompagnato dalla stessa birra usata per la preparazione. In alternativa può essere abbinato a vino rosso: Freisa secco (Piemonte) a 18 °C, Bardolino (Veneto) a 17°C.

Il pollo alla birra può essere servito accompagnato da fette di polenta grigliata.

polenta grigliata

Pollo alla birra
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Polenta con i fagioli

Polenta con i fagioli

Ingredienti e dosi per 6 persone
  • 500 gr. di farina di mais,
  • 300 gr. di fagioli borlotti secchi,
  • 80 gr. di pancetta,
  • 70 gr. di burro
  • 400 gr. di pomodori maturi o pelati,
  • 1 cipolletta,
  • sale.
Preparazione

Ammollate i fagioli per una notte in 1 litro d’acqua salata. Fate rosolare nel burro un battuto di pancetta e cipolla, unite i pomodori a pezzettini e dopo 15 minuti anche i fagioli nella loro acqua. Continuate la cottura per 15 minuti.

Preparate la polenta¹, fatela cuocere per mezz’ora poi unite i fagioli col loro sugo e proseguite la cottura per altri 20 minuti. Il composto dovrà risultare tenero. Servite non troppo caldo.
Vino

Lambrusco, Barbaresco, Barolo, Sangiovese, Merlot, Barbera, Chianti classico, Montepulciano d’Abruzzo, Morellino di Scansano, Nero d’Avola

La sola, la tradizionale, l’antichissima Polenta! Bianca, Taragna, Gialla

Polenta conscia, la ricetta in dialetto milanese

Polenta con sugo di funghi

Polenta con i fagioli
Polenta e baccalà

Polenta e baccalà

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♫ Se il mare fosse tocio leri-lerà
e i monti de polenta leri-lerà
o mamma che tociade
o mamma che tociade.
Se il mare fosse tocio leri-lerà
e i monti de polenta leri-lerà
o mamma che tociade
polenta e bacalà
perché non m’ami più.
-La mula de Parenzo, canzone popolare-

Il Baccalà al pomodoro oltre un gustoso secondo, può essere anche un ottimo condimento per un piatto di pasta o di polenta.

Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 400 g di Baccalà,
  • 10 Pomodori,
  • 1 peperoncino,
  • 1 Cipolla, 20 g di Capperi,
  • 10 olive nere snocciolate,
  • Olio extravergine d’oliva q.b,
  • Pepe q.b.

Per la polenta:

  • 1 lt. di acqua,
  • 300 di farina di mais,
  • sale.
Preparazione

Ammollate il baccalà, tenendolo a bagno per un giorno e una notte, cambiando l’acqua ogni 4 ore. Tritate finemente la cipolla e fatela rosolare in un tegame con qualche cucchiaio d’olio e il peperoncino. Unire il baccalà tagliato a pezzetti, il pomodoro, i capperi e le olive. Fate cuocere a fuoco basso, aggiustando di sale e pepe.

Accorgimenti

Regolatevi di sale tenendo presente che il baccalà, nonostante sia stato una notte in ammollo, può restare molto salato.
Per evitare di rompere i pezzetti di baccalà, non mescolate ma muovete il tegame per non farlo attaccare al fondo.

Preparate la polenta

Portare a ebollizione l’acqua in un paiolo di rame o in una casseruola preferibilmente d’acciaio a fondo spesso. Quando l’acqua sta per bollire salatela. Fate cadere a pioggia la farina mescolando vigorosamente con la frusta. Eseguite quest’operazione velocemente perché è a questo punto che si possono formare i grumi. Lasciate cuocere la polenta a fuoco medio, mescolando con un cucchiaio di legno. A fine cottura (35-40 minuti) alzate la fiamma e mescolate vigorosamente per 3-4 minuti. Togliete dal fuoco e scodellate la polenta sul piatto di portata caldo.

Vino
Riesling Oltrepò Pavese (Lombardia), Trebbiano di Romagna, Corvo bianco(Sicilia), Cortese di Gavi (Liguria), Vermentino (Sardegna).

Come dissalare e ammollare il baccalà

La sola, la tradizionale, l’antichissima Polenta! Bianca, Taragna, Gialla

Polenta con sugo di funghi

Polenta e baccala Baccalà e pomodoro” http://www.flickr.com/photos/almilan/6089168356/. Con licenza CC BY 2.0 tramite Wikimedia Commons-
Lepre in umido con polenta

Lepre in umido con polenta

Ingredienti per 4 persone
  • 1 lepre,
  • pomodorini,
  • passata di pomodoro,
  • aglio,
  • olio ev.o,
  • strutto,
  • vino rosso qb.,
  • rosmarino,
  • sale grosso e pepe.

per la frollatura:

  • vino rosso qb,
  • alloro,
  • spicchi di aglio,
  • bacche di ginepro,
  • rosmarino,
  • sale e pepe.

1 lepre-dolce-forte

Preparazione
Frollatura e marinatura della selvaggina

Frollatura e marinatura della selvaggina prima della cottura

Come marinare la selvaggina da pelo

Marinare la selvaggina da pelo prima della cottura

 

 

 

 

 

 

La frollatura

Tagliare a pezzi la lepre, mettere i pezzi in concia nel vino con spicchi d’aglio, bacche di ginepro, alloro, rosmarino, sale, il pepe e vino rosso fino a coprire la carne. Lasciare riposare la lepre nella marinata 12 ore circa, mescolando ogni tanto.

 La cottura

Mettere al fuoco una casseruola con tre cucchiai di olio, lardo, rosmarino, il pepe e l’aglio.
Aggiungere i pezzi di lepre e il sale grosso per far sì che la sua acqua esca, vuotandola man mano che esce, finchè i pezzi di carne risulteranno secchi. A questo punto la lepre è pronta per la cottura che si desidera. Fare soffriggere i pezzi di lepre fino a che abbiano assunto un bel colore dorato. Bagnare con il vino della marinata e farlo evaporare. Aggiungere i pomodorini, la passata di pomodoro e il brodo, quando occorre, e cuocere per circa due ore. Mescolare ogni tanto. Mettere la lepre nel piatto da portata e versare sopra il sugo di cottura.  Servire caldo con la polenta.

2 lepre-dolce-fortelepre-in-umido-con-polenta-R-OZNAFr3 lepre-dolce-fortePolenta con tartufo

 

 

 

 

Vino

Vino rosso, fermo e corposo: Barbaresco, Barolo, Sangiovese, Merlot, Barbera, Chianti classico, Montepulciano d’Abruzzo, Morellino di Scansano, Nero d’Avola.

Lepre in umido con polenta

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Lepre in umido con polenta
coniglio umido olive polenta

Coniglio in umido con la polenta

.Un classico della tradizione

 Ingredienti per 4 persone

Per il coniglio in umido

  • 1 coniglio pulito da 1 kg.,
  • 500 gr. di pomodori pelati o maturi,
  • 200 gr. di olive nere e verdi,
  • ½  bicchiere di vino bianco secco,
  • 2 spicchi d’aglio,
  • scalogno (o 1 cipolla rossa),
  • un rametto di rosmarino,
  • ½ bicchiere d’aceto,
  • farina,
  • sale e pepe,
  • olio evo toscano,
  • brodo.

Per la polenta

  • Calcolate per mezzo chilo di farina di mais, 1 litro e mezzo circa di acqua; in ogni caso tenete pronta altra acqua bollente da amalgamare a poco a poco alla polenta, se questa si rassodasse troppo. L’acqua deve essere ben salata: per ogni litro d’acqua calcolate 10 grammi circa di sale.
 Preparazione

3 toscana-coniglio cacciatora olive umido-polenta gialla di storo

 

 

 

 

Vino

Chianti a 19° (Toscana), Bonarda a 19° (Lombardia), Merlot a 19° (Friuli), Montepulciano d’Abruzzo

coniglio umido olive polenta

Coniglio e polenta 01.JPG [[File:Coniglio e polenta 01.JPG|Coniglio_e_polenta_01]] Coniglio e polenta 02.JPG[[File:Coniglio e polenta 02.JPG|Coniglio_e_polenta_02]]
polenta incassata pasticciata (2)

Pulénta incasêda, Polenta pasticciata alla romagnola

GastRomagna
La ricetta in dialetto romagnolo da “Romagna in cucina” 1998 

1 polenta-pasticciata-

Traduzione

«Anche questa ricetta tradisce la predilezione romagnola per i piatti sostanziosi e arricchiti da svariati ingredienti. Per 6 persone. Preparate una normale polenta, versando a pioggia nell’acqua bollente salata la farina di granturco. Per le dosi ciascuno deve regolarsi secondo il proprio gusto e secondo la qualità della farina, che può assorbire più o meno acqua. Quella romagnola è comunque una polenta piuttosto dura. Quando comincerà a staccarsi dai bordi della pentola la polenta sarà cotta. Spianatela sul tavolo di cucina e tagliatela a fette non troppo grosse con l’antico e tradizionale sistema del “filo”. Preparate un abbondante ragù di carne (c’è la ricetta) e della besciamella con 1/2 litro di latte (c’è la ricetta).In una pirofila alternate strati di polenta a strati di ragù e di besciamella. Su ciascuno strato polverizzate abbondante parmigiano grattugiato. Ricordate che il ragù dev’essere particolarmente abbondate perchè la polenta ne assorbe parecchio.

polenta incassata pasticciata
Ultimate con una generosa spolverizzata di parmigiano grattugiato e infornate in forno caldo per circa mezz’ora.»

 

La sola, la tradizionale, l’antichissima Polenta! Bianca, Taragna, Gialla

Polenta pasticciata alla romagnola Polenta incassata1.jpg [[File:Polenta incassata1.jpg|Polenta_incassata1]] Polenta incassata2.jpg [[File:Polenta incassata2.jpg|Polenta_incassata2]]
Polenta con tartufo

Polenta con tartufo

Il tartufo bianco di San Miniato

«La sintesi di tutto quello che la città dei sapori, a livello di gusto è espressione, la ritroviamo nelle proposte gastronomiche dei ristoratori, dove gli chef coniugano brillantemente la tradizione con l’innovazione, attraverso l’utilizzo di prodotti del territorio, con un’attenzione particolare verso i cibi biologici e seguendo la stagionalità.

In autunno è il tartufo bianco il re della tavola.
Esso trova la sua migliore espressione, a differenza di altri tartufi, esclusivamente crudo su piatti caldi. Riso, tagliatelle o scaloppine con una ricca grattata, le proposte classica. La grattata indica l’aggiunta di tartufo con un’apposita taglierina che lamella sottilmente il tubero. Ma si può spolverizzare anche su uova al tegamino e formaggi fusi.»
Per maggiori informazioni vai alla sezione dedicata al Tartufo Bianco.

Tre ricette con il tartufo dell'Artusi

Polenta con tartufo

Ingredienti e dosi
  • 800 gr. di farina gialla,
  • 1 o 2 tazze di acqua o brodo,
  • 1 tazza di sugo di carne,
  • 250 gr. di Parmigiano grattugiato,
  • 150 gr. di burro,
  • 200 gr. di tartufo bianco di S. Miniato,
  • sale q.b.
Preparazione

Adagiare in un pentolino il burro e, quando sarà fuso, aggiungere un pò di tartufi a fette sottili facendoli soffriggere per pochi minuti.

Preparare la polenta:

Mettere l’acqua salata al fuoco e ad ebollizione buttare la farina a pioggia. Farla cuocere per 30 minuti, unire il sugo ed il parmigiano e cuocere per 10 minuti. In uno stampo imburrato mettere intorno e in fondo a fette altri tatufi; rovesciare la polenta nello stampo ed infornate per 10 minuti circa. Capovolgere il piatto di portata e servire.

Vino

Vino rosso, fermo e corposo: Barbaresco, Barolo, Sangiovese, Merlot, Barbera, Chianti classico, Montepulciano d’Abruzzo, Morellino di Scansano, Nero d’Avola.

Polenta con tartufo
Zuf, la Polenta con la zucca alla friulana

Zuf oppure Patugoi o anche Pestarei co a zuca, ovvero la Polenta con la zucca alla friulana. La ricetta in dialetto friulano

Il zuf (miscuglio) è una zuppa tipica della regione Friuli che veniva servita come prima colazione o come primo. Cambia nome secondo la provincia: suf, pestarei, patugoi, mesta.

NdR – Ringrazio Ornella Angela di Susegana-Conegliano TV che mi ha scritto in dialetto friulano:

«Il zuf al è un plat furlan che une volte si mangjave spes, soredut intes matinis di unvier. Al è fat cu la polente cjalde, cun parsore dal lat frêt. Vuê al è simpri plui râr; di un par di agns tal paîs di Tapoian ai 5 di Zenâr si fâs la Sagre dal Zuf, dulà che ducj a puedin cercjâ chest plat di une volte.»

Il zuf è un piatto friulano che una volta si mangiava spesso, soprattutto nelle mattine invernali. È preparato con la polenta calda con sopra il latte freddo. Ora è sempre più raro, da qualche anno a Tapogliano (UD), il 5 di gennaio c’è la sagra del Zuf, dove tutti possono assaggiare questo piatto di una volta.

zuf enc donna 1978

La ricetta in dialetto friulano

Zuf –  Variant de Cjargne

(par 4 personis)
400 grams di coce zale palombe – 200 grams di farine di polente – 50 grams di spongje – ½ litri di lat – 2 sedons di farine blancje – sâl.

Meti intune pignate sul fûc une misure grande di aghe salade, fale bulî e fâ cuei la coce, netade e taiade a tocs, par 20 minûts; daspò disgotâle e passâle tal passadorie, cjapant su la creme intune terine. Meti sul fûc une caçarole e zontâ daurman, a ploie, lis dôs farinis, messedant dal continui cuntune sedon di len. Stasonâ par cirche 40 minûts, simpri messedant, e lassâ inclipâ prin di servî.

«Questa ricetta, che in dialetto friulano si chiama zuf, dalle mie parti (Susegana-Conegliano (TV) si chiama, o meglio si chiamava, perché ora se la ricordano solo le nostre nonne, patugoi o anche pestarei co a zuca. Mio padre ricorda sempre che la sua nonna diceva:

«Tosatei ste boni che ve fae i patugoi!» (bambini state buoni che vi faccio i pestarelli).

Da piccola li mangiavo qualche volta d’inverno, col latte appena munto, e mi piacevano da morire. Mi hai fatto venire voglia. Domani li faccio. Grazie per avermi ricordato la mia infanzia.»

File:Morokila Baleike.jpg

Ingredienti per 6 persone
  • 500 gr. di zucca pulita e tagliata a dadini,
  • 500 gr. di farina gialla per polenta,
  • mezzo litro di latte freddo,
  • sale.
Tempo di preparazione: 10 minuti – Tempo di cottura: 1 ora e mezzo
Preparazione
Mettete in forno a 150 gradi la zucca e fatela arrostire. Mettete sul fuoco un paiolo di rame con due litri d’acqua e 16 gr. di sale. Quando l’acqua bolle versate prima la zucca passata al setaccio e poi la farina poco alla volta e a pioggia.
Con l’apposito bastone di legno mescolate sempre nello stesso senso; se si ispessisse troppo, aggiungete un mestolo d’acqua bollente. La polenta è cotta quando si stacca facilmente dalle pareti del paiolo: ciò avviene dopo circa mezz’ora di cottura ma, per renderla più digeribile è consigliabile portare il tempo di cottura a 1 ora.
Servite la polenta con la zucca in una scodella e versate sopra il latte freddo. A piacere si può spruzzare la zuf con un po’ di cannella o zucchero.
.
Variante
  • Con patate: versate nel paiolo con l’acqua salata 1 kg. di passato di patate, quando l’acqua riprende il bollore aggiungete la farina gialla e proseguite la cottura nel solito modo.
  • Con fagioli.
  • Servito con fonduta di Montasio, radicchio e pancetta rosolata.

polenta zucca (1)

 

La pizza di zucca ai quattro formaggi

La ZUCCA!

La sola, la tradizionale, l’antichissima Polenta! Bianca, Taragna, Gialla

Zuf,  la Polenta con la zucca alla friulana Morokila Baleike.jpg [[File:Morokila Baleike.jpg|Morokila_Baleike]]
3 toscana-coniglio cacciatora olive umido-

Coniglio in umido alla toscana con olive

 
E’ una ricetta davvero squisita. E se vi restasse un po’ di salsa, usatela per condire pasta o riso
Ingredienti per 4 persone
  • 1 coniglio pulito da 1 kg.
  • 500 gr. di pomodori pelati o maturi,
  • 200 gr. di olive nere e verdi,
  • ½  bicchiere di vino bianco secco,
  • 2 spicchi d’aglio,
  • scalogno (o 1 cipolla rossa),
  • un rametto di rosmarino,
  • ½ bicchiere d’aceto,
  • farina,
  • sale e pepe,
  • olio evo toscano,
  • brodo.
Preparazione

Tagliate in 12 pezzi il coniglio togliendo la testa e le zampe. Se avete tempo, tenetelo per una notte in una terrina contenete acqua e ½ bicchiere di aceto. Sgocciolate i pezzi, asciugateli, salateli ed infarinateli leggermente.

Tagliate a fette sottili lo scalogno (o la cipolla) e tritate l’aglio e il rosmarino (ramerino). Mettete in un tegame capace un giro d’ olio toscano, il trito d’aglio e rosmarino e fateli rosolare mescolando. Aggiungete quindi lo scalogno e fatelo appassire.

Unite i pezzi di coniglio¹ infarinati e fate rosolare a fuoco vivace. fate insaporire un po’, poi versate il vino bianco e fatelo evaporare completamente. Unite i pomodori e, a metà cottura, le olive. Salate e pepate, coprite con il coperchio e cuocete per 50-60 minuti circa su fiamma dolce aggiungendo, se dovesse asciugare troppo, un po’ di brodo caldo.  .

  • ¹Ai pezzi di coniglio possono essere aggiunti, se piacciono, il fegatino e la coratella tritati.
  • Potete accompagnare il piatto con polenta: la sola, la tradizionale, l’antichissima Polenta!.
  • Il coniglio risulterà bianco e tenero se lo metterete a mollo tutta la notte nel latte. L’indomani, prima di cuocerlo, sgocciolatelo bene, sciacquatelo con acqua fresca e procedete al solito: acquisterà anche in sapore.
Vino

Rosso: Chianti Classico giovane.

Bianco: perchè non osare una Vernaccia di San Geminiamo Riserva? Asciutto, fresco, di buon corpo, di buona persistenza, armonico, con caratteristico retrogusto amarognolo di mandorla amara, servito a 12°C, si abbina a primi piatti di salse bianche, fritture varie, piatti di pesce, uova e carne bianche.

«Questi, e mostrò col dito, è Bonagiunta. Bonagiunta da Lucca: e quella faccia di Ià da lui più che l’altra trapunta ebbe la Santa Chiesa e le sue braccia: dal Torso fu, e purga per digiuno l’anguille di Bolsena e la Vernaccia »
(Dante Alighieri, Divina commedia, Purg. XXIV,19-24)

Coniglio in umido con la polenta

Stuffat tal-fenek, Stufato di coniglio alla maltese