Teodoro Duclère la friggitrice di zeppole 1858 British Library

La ricetta edita nel 1839 delle Zeppole fritte, scritta da Ippolito Cavalcanti

Teodoro Duclère “La friggitrice di zeppole” 1858 British Library –
pag. 314, vol. 2 “Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti”  by BOURCARD

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ippolito cavalcanti

Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino (Afragola1787 – Napoli 1859), è stato un cuoco e letterato italiano. Il suo trattato Cucina teorico-pratica, pubblicato per la prima volta a Napoli nel 1837 alla quale aggiunge, nella seconda edizione del 1839, l’appendice Cusina casarinola co la lengua napolitana, presenta numerose ricette dell’epoca, provenienti dalle diverse classi sociali. Il libro ebbe, dal 1837 al 1865 nove edizioni, abbastanza diverse fra di loro in quanto venivano continuamente ampliate dall’autore. La Cucina teorico-pratica è un compendio di cucina tradizionale napoletana, alcune delle ricette sono di ispirazione francese, in quanto la cucina d’Oltralpe era all’epoca molto presente sulle mense dell’aristocrazia o dell’alta borghesia, l’appendice ci riporta invece alla cucina casareccia in uso all’epoca presso il popolo. W

Cucina teorico pratica, II Ed. – Napoli 1839;
da pag. 349 in dialetto napoletano con il titolo Cucina casareccia in dialetto napoletano:

Cucina casarinola  all’uso nuosto napolitanoRegola unnece (11) piatte rustech’ e doce – pagina 397

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Per la traduzione ringrazio  Museo della cucina.com
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L’antenato delle Zeppole di San Giuseppe

«Porrai sulla fornella a bollire una casseruola con una caraffa e mezzo d’acqua, e mezzo bicchiere di vino bianco quando sta per bollire, allora ci mescolerai diligentemente un rotolo di ottimo fior di farina, e con lo stenderello la girerai sempre fin che la pasta si stacca dal bordo della casseruola, allora è il vero suo punto di cottura, la porrai sulla tavola di marmo appena con un unto d’olio, e la rammasserai con mescola; raffreddatasi alquanto, che rendesi maneggiabile, ne farai tante giuste porzioni¹, e di ciascuna di esse ne formerai un tortanetto, che friggerai o con olio, o con strutto, ma che le zeppole vadano galleggianti nella padella; fatta appena la primiera e leggiera crosta le rivolterai e le principierai a pungere o con forchettone oppure con strumento di legno fatto precisamente, perchè così si vuoteranno, badando che non si brucino, e se vedi, che la padella fosse molto arroventata la toglierai dalla fornella gondolando sempre; divenute color d’oro le farai sgocciolare con sotto una carta floscia, l’accomoderai nel piatto proprio a piramide versandoci del giulebbe [acqua di rose ndR.] strettissimo, polverizzandole di zucchero.»

(¹Porzioni, e non già palle, come ho dovuto spiegarmi parlando… segue su Museo della cucina.com)

Zeppole di San Giuseppe alla Panna: al forno e fritte

Zeppole di San Giuseppe alla crema: al forno e fritte

Zeppole con patate per la Festa del Papà

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Graffe o Zeppole con patate per la Festa del Papà

Tra pochi giorni sarà il 19 marzo e sarà il giorno dedicato a san Giuseppe ed anche la Festa del Papà. In questa occasione in diverse zone italiane si preparano deliziosi dolcetti come le Zeppole di San Giuseppe con Crema o Panna e le Zeppole con patate o Graffe.

  • Le Zeppole di patate (o Graffe) sono ciambelline dolci della tradizione napoletana, rigorosamente fritte e avvolte nello zucchero, che vengono preparate anche nel periodo di Carnevale. Esiste anche la versione senza patate e salata e vengono servite per Natale.

Vediamo ora, nella ricetta che segue e che ho trovato nel web, come preparare le zeppole con patate per i nostri papà.

Zeppole con patate

ZEPPOLE CON PATATE

Ingredienti per 30 zeppole.
  • 800 g di farina 00
  • 500 g di patate
  • 150 g di zucchero per cospargere le zeppole
  • 4 cucchiai di zucchero per la preparazione
  • 50 g di burro
  • 25 g di lievito di birra
  • 5 uova
  • la scorza grattugiata di 1 limone
  • Olio di semi d’arachidi q.b.
Tempo: 90 minuti: + 2 ore per la lievitazione dell’impasto.
Preparazione:

Mettete le patate a lessare in una pentola dai bordi alti con abbondante acqua per circa 40 minuti. Una volta cotte, scolatele, lasciatele intiepidire, quindi pelatele e passatele nello schiacciapatate.
Disponete la farina a fontana su una spianatoia e sistemate nel buco il trito di patate. Versate nel buco anche le uova, 4 cucchiai di zucchero, il burro dopo averlo fatto ammorbidire e il lievito di birra. Lavorate con le mani gli ingredienti fino a quando l’impasto non avrà assunto una certa consistenza, dopodiché aggiungete la scorza grattugiata di un limone lavato.
Amalgamate ancora l’impasto al fine di farlo diventare liscio e non appiccicoso, quindi realizzate un panetto. Plasmate una trentina di filoncini lunghi circa 20 centimetri e spessi circa 1 centimetro e mezzo. Chiudete per bene le estremità dei filoncini in modo da formare una ciambella. Sistemate le zeppole crude a giusta distanza le une dalle altre e coprite la spianatoia con dei canovacci o con una tovaglia. Lasciate riposare le zeppole per circa 2 ore al caldo.

Terminato il tempo di lievitazione, versate l’olio di semi di arachide in un tegame e, quando sarà caldo, friggete due zeppole per volta per circa 3 minuti, facendole dorare su tutti i lati. Al termine della frittura adagiate le zeppole con patate sui dei fogli di carta assorbente e lasciate che si liberino dell’olio in eccesso. Passatele quindi nello zucchero e lasciatele intiepidire: le vostre zeppole con patate saranno quindi pronte per essere gustate!

Accorgimenti:

Ricordate di non lasciare troppo le zeppole nell’olio bollente altrimenti rischiano di rovinarsi.

Idee e varianti:

Per arricchire di gusto le vostre zeppole con patate, potete guarnirle con una spolverizzata di zucchero a velo.

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La ricetta edita nel 1839 delle Zeppole fritte, scritta da Ippolito Cavalcanti

Zeppole di San Giuseppe alla Panna: al forno e fritte

Zeppole di San Giuseppe alla crema: al forno e fritte

.Zeppole con patate per la Festa del Papà
Zeppole di San Giuseppe: al forno e fritte, con Crema e alla Panna

Zeppole di San Giuseppe alla Panna: al forno e fritte

Le zeppole di San Giuseppe sono le discendenti di alcune frittelle di frumento che nell’antica Roma si accompagnavano al vino nei gozzovigli del 17 marzo giorno di celebrazione delle “Liberalia”, feste in onore delle divinità del vino e del grano. Per omaggiare Bacco e Sileno, precettore e compagno di gozzoviglie del dio, il vino scorreva a fiumi: per ingraziarsi le divinità del grano si friggevano frittelle di frumento.
Zeppole di San Giuseppe 
In Campania un tempo erano preparate direttamente nelle strade dai frittellari. Nella versione attuale la zeppola di S. Giuseppe nasce come dolce conventuale: secondo alcuni nel convento di S. Gregorio Armeno, secondo altri in quello di Santa Patrizia. Ma c’è anche chi ne attribuisce “l’invenzione” alle monache della Croce di Lucca, o a quelle dello Splendore.
La prima zeppola di San Giuseppe che sia stata messa su carta risale comunque al 1837, nel trattato di cucina napoletana di Ippolito Cavalcanti.

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ZEPPOLE ALLA PANNA

La ricetta di Ballina, Cookaround
Ingredienti per circa circa 20 zeppole grandi

Per la pasta choux:

  • 750 ml acqua,
  • 75 g burro,
  • un pizzico di sale,
  • 500 g farina,
  • 10 uova medie (peso con guscio circa 60 g l’uno).

Per la Guarnizione:

  • Panna montata soda,
  • zucchero a velo
  • amarene sciroppate
Procedimento per le zeppole:

Portare a bollore l’acqua con il sale ed il burro tagliato a pezzi, fuori dal fuoco versare la farina setacciata in un sol colpo e mescolare con un cucchiaio di legno. Rimettere sul fuoco fino ad ottenere una pasta che si raccoglie a palla e si stacca dalle pareti della pentola.

Zeppole di San Giuseppe.: fritte e al forno

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Lasciare raffreddare la pasta cotta, quindi unire le uova uno alla volta avendo cura di far assorbire bene ciascun uovo prima di unire il successivo. Potete usare un cucchiaio di legno o, meglio ancora, una planetaria con gancio “K”.

Zeppole di San Giuseppe.: fritte e al forno

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Quando tutte le uova saranno incorporate, avrete una pasta bella consistente. Fate riposare un pochettino l’impasto (anche un quarto d’ora).
Con l’aiuto di una sac à poche, con bocchetta a stella grande, formate delle ciambelle sulle teglie rivestite con carta forno.

Vi mostro la mia tecnica per riempire con facilità e velocemente la mega sacca con tutto l’impasto (dose indicata nella ricetta): mettere la sacca in un contenitore alto (io uso il dosatore per liquidi) e risvoltarla, riempire con la pasta ed il gioco è fatto! La pasta choux è molto appiccicosa e con questo sistema si riempie la sacca molto velocemente e senza sporcarsi (comodo anche per la crema!)!

Le ciambelle non devono essere troppo grandi perché in cottura crescono! Spremete l’impasto molto lentamente in modo tale da dare maggiore spessore alla zeppola!
Ora potete procedere alla cottura.

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Nella tradizione napoletana esistono due varianti di zeppole di San Giuseppe: fritte e al forno.

COTTURA AL FORNO

Forno preriscaldato a 180° acceso sopra e sotto, ripiano medio (170° se usate il forno ventilato con più teglie come faccio io), per 30 minuti.
ATTENZIONE: NON APRITE MAI IL FORNO DURANTE LA COTTURA!
A cottura ultimata, aprite un po’ lo sportello del forno e lasciate intiepidire le zeppole. Quando saranno fredde mettetele in un sacchetto di plastica ben chiuso e conservatele in luogo asciutto. Già dopo qualche ore sono ottime per essere farcite.
Si possono conservare per un bel po’ di giorni nei sacchetti di plastica! Questo tipo di conservazione consente di ottenere delle zeppole morbidissime, ma se le preferite più croccanti potete evitarlo e farcirle appena uscite dal forno!
Eccole appena sfornate

Zeppole di San Giuseppe.: fritte e al forno

COTTURA FRITTE

Per una frittura perfetta bisogna usare qualche piccolo accorgimento! Formate le ciambelle su quadrati di carta forno, in modo da facilitare lo scivolamento della zeppola nell’olio! Io friggo una zeppola per volta in un pentolino perchè la cottura va curata e non bisogna essere frettolosi! L’olio deve essere abbondante. La prima fase di cottura va fatta con olio non bollente affinchè la zeppola gonfi, la seconda fase con olio bollente per consentire la doratura e completare la cottura. Per fare ciò o si utilizzano due pentolini (uno su fiamma bassa per la prima cottura ed uno su fiamma alta per la doratura) oppure, come faccio io, regolate la fiamma media del fornello! Ovviamente, in quest’ultimo caso, tra una zeppola e l’altra dovete poi attendere che l’olio si “raffreddi” un po’ (io spengo la fiamma e tuffo la zeppola)!

Rovesciate la zeppola con la carta forno nel pentolino con olio caldo ma non bollente mantenendo un lembo della carta (appositamente lasciato più lungo!) per qualche secondo fino a quando la zeppola non si stacca. La zeppola galleggerà, quindi con un mestolo versate un po’ dell’olio sulla parte superiore!
Girate la zeppola per far cuocere anche l’altro lato! Quando sarà bella gonfia, ma ancora un po’ bianca, alzate la fiamma (o spostatela nel pentolino con olio bollente) e fatela dorare su entrambi i lati. Scolare le zeppole su carta assorbente.

Zeppole di San Giuseppe.: fritte e al forno
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Vedrete che con questo impasto e con questa tecnica la zeppola non sarà affatto unta!

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Preparazione finale della zeppola alla maniera classica:
    Procedete come per le zeppole alla crema
  • fate semplicemente un ciuffo di panna montata al centro.

Oppure seguite il consiglio goloso di Ballina:

  • “Se, invece, come me siete golosi e preferite un dolce più sostanzioso, tagliate le zeppole e farcite  l’interno con la panna montata.. Cospargete di zucchero a velo prima di fare il ciuffo superiore. Guarnite con mezza amarena.
VARIANTE SALATA

Se nella preparazione dell’impasto delle zeppole NON metterete lo zucchero, potrete farcirle con un ripieno salato servendole come antipasto. Per esempio:

  • ricotta e prosciutto
  • maionese e tonno
  • caprino ed erbe

Zeppole di San Giuseppe alla crema: al forno e fritte

La ricetta edita nel 1839 delle Zeppole fritte, scritta da Ippolito Cavalcanti

Zeppole con patate per la Festa del Papà

Zeppole di San Giuseppe alla Panna
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Zeppole di San Giuseppe alla crema: al forno e fritte

Tra pochi giorni sarà il 19 marzo e sarà il giorno dedicato a san Giuseppe ed anche la Festa del Papà. In questa occasione in diverse zone italiane si preparano deliziosi dolcetti come le Zeppole di San Giuseppe al forno e fritte con Crema o Panna e le Zeppole con patate o Graffe.
Le zeppole di San Giuseppe sono le discendenti di alcune frittelle di frumento che nell’antica Roma si accompagnavano al vino nei gozzovigli del 17 marzo giorno di celebrazione delle “Liberalia”, feste in onore delle divinità del vino e del grano. Per omaggiare Bacco e Sileno, precettore e compagno di gozzoviglie del dio, il vino scorreva a fiumi: per ingraziarsi le divinità del grano si friggevano frittelle di frumento.
Zeppole di San Giuseppe 
In Campania un tempo erano preparate direttamente nelle strade dai frittellari. Nella versione attuale la zeppola di S. Giuseppe nasce come dolce conventuale: secondo alcuni nel convento di S. Gregorio Armeno, secondo altri in quello di Santa Patrizia. Ma c’è anche chi ne attribuisce “l’invenzione” alle monache della Croce di Lucca, o a quelle dello Splendore.
La prima zeppola di San Giuseppe che sia stata messa su carta risale comunque al 1837, nel trattato di cucina napoletana di Ippolito Cavalcanti.
Il 19 marzo si è sempre festeggiato, dalla notte dei tempi, la fine dell’inverno (la primavera è ormai nell’aria): durante i cosiddetti “riti di purificazione agraria” vengono accesi in molti paesi del meridione dei grandi falò, e preparate grosse quantità di frittelle.
A Napoli viene usato il nome zeppola anche per indicare le pastacresciute, specialità delle friggitorie tipiche, molto diverse e salate. In questa versione, talvolta vengono aggiunti ingredienti quali alghe di mare, acciughe salate o cicenielli.

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ZEPPOLE ALLA CREMA

La ricetta di Ballina, Cookaround
Ingredienti per circa circa 20 zeppole grandi

Per la pasta choux:

  • 750 ml acqua,
  • 75 g burro,
  • un pizzico di sale,
  • 500 g farina,
  • 10 uova medie (peso con guscio circa 60 g l’uno).

Per la Crema pasticcera

  • 2 l latte,
  • 12 tuorli d’uovo,
  • 500 g zucchero (la quantità di zucchero può essere ridotta in base ai propri gusti, io preferisco così perché la zeppola non è dolce!),
  • 600 g farina (per ottenere una crema soda),
  • una buccia di limone per aromatizzare.

Per la Guarnizione:

  • Zucchero a velo
  • Amarene sciroppate
Procedimento

Procedimento per le zeppole:
portare a bollore l’acqua con il sale ed il burro tagliato a pezzi, fuori dal fuoco versare la farina setacciata in un sol colpo e mescolare con un cucchiaio di legno. Rimettere sul fuoco fino ad ottenere una pasta che si raccoglie a palla e si stacca dalle pareti della pentola.

Zeppole di San Giuseppe.: fritte e al forno

.
Lasciare raffreddare la pasta cotta, quindi unire le uova uno alla volta avendo cura di far assorbire bene ciascun uovo prima di unire il successivo. Potete usare un cucchiaio di legno o, meglio ancora, una planetaria con gancio “K”.

Zeppole di San Giuseppe.: fritte e al forno

.
Quando tutte le uova saranno incorporate, avrete una pasta bella consistente. Fate riposare un pochettino l’impasto (anche un quarto d’ora).
Con l’aiuto di una sac à poche, con bocchetta a stella grande, formate delle ciambelle sulle teglie rivestite con carta forno.

Vi mostro la mia tecnica per riempire con facilità e velocemente la mega sacca con tutto l’impasto (dose indicata nella ricetta): mettere la sacca in un contenitore alto (io uso il dosatore per liquidi) e risvoltarla, riempire con la pasta ed il gioco è fatto! La pasta choux è molto appiccicosa e con questo sistema si riempie la sacca molto velocemente e senza sporcarsi (comodo anche per la crema!)!

Le ciambelle non devono essere troppo grandi perché in cottura crescono! Spremete l’impasto molto lentamente in modo tale da dare maggiore spessore alla zeppola!
Ora potete procedere alla cottura.

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Nella tradizione napoletana esistono due varianti di zeppole di San Giuseppe: fritte e al forno.

COTTURA AL FORNO

Forno preriscaldato a 180° acceso sopra e sotto, ripiano medio (170° se usate il forno ventilato con più teglie come faccio io), per 30 minuti.
ATTENZIONE: NON APRITE MAI IL FORNO DURANTE LA COTTURA!
A cottura ultimata, aprite un po’ lo sportello del forno e lasciate intiepidire le zeppole. Quando saranno fredde mettetele in un sacchetto di plastica ben chiuso e conservatele in luogo asciutto. Già dopo qualche ore sono ottime per essere farcite.
Si possono conservare per un bel po’ di giorni nei sacchetti di plastica! Questo tipo di conservazione consente di ottenere delle zeppole morbidissime, ma se le preferite più croccanti potete evitarlo e farcirle appena uscite dal forno!
Eccole appena sfornate

Zeppole di San Giuseppe.: fritte e al forno

COTTURA FRITTE

Per una frittura perfetta bisogna usare qualche piccolo accorgimento! Formate le ciambelle su quadrati di carta forno, in modo da facilitare lo scivolamento della zeppola nell’olio! Io friggo una zeppola per volta in un pentolino perchè la cottura va curata e non bisogna essere frettolosi! L’olio deve essere abbondante. La prima fase di cottura va fatta con olio non bollente affinchè la zeppola gonfi, la seconda fase con olio bollente per consentire la doratura e completare la cottura. Per fare ciò o si utilizzano due pentolini (uno su fiamma bassa per la prima cottura ed uno su fiamma alta per la doratura) oppure, come faccio io, regolate la fiamma media del fornello! Ovviamente, in quest’ultimo caso, tra una zeppola e l’altra dovete poi attendere che l’olio si “raffreddi” un po’ (io spengo la fiamma e tuffo la zeppola)!

Rovesciate la zeppola con la carta forno nel pentolino con olio caldo ma non bollente mantenendo un lembo della carta (appositamente lasciato più lungo!) per qualche secondo fino a quando la zeppola non si stacca. La zeppola galleggerà, quindi con un mestolo versate un po’ dell’olio sulla parte superiore!
Girate la zeppola per far cuocere anche l’altro lato! Quando sarà bella gonfia, ma ancora un po’ bianca, alzate la fiamma (o spostatela nel pentolino con olio bollente) e fatela dorare su entrambi i lati. Scolare le zeppole su carta assorbente.

Zeppole di San Giuseppe.: fritte e al forno
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Vedrete che con questo impasto e con questa tecnica la zeppola non sarà affatto unta!

Per una crema pasticcera soda:
Scaldare il latte in una pentola. A parte montare i tuorli con lo zucchero ed unire la farina setacciata continuando a mescolare. Versate un po’ del latte bollente sul composto molto duro e mescolate ancora un po’ con le fruste. Unire il composto di uova e farina al restante latte ed addensare sul fuoco a fiamma dolce, mescolando sempre nello stesso verso. Non preoccupatevi se la vostra crema non sarà liscia e vellutata, l’importante è che sia soda, poi la decorazione farà il suo effetto! Fatela raffreddare un po’ prima di farcire le zeppole.

Preparazione finale

Se preferite la zeppola alla maniera classica, fate semplicemente un ciuffo di crema al centro (in tal caso riducete di almeno la metà la dose di crema che ho indicato!). Se, invece, come me siete golosi e preferite un dolce più sostanzioso, tagliate le zeppole e farcitele l’interno con la crema pasticcera.
Cospargete di zucchero a velo prima di fare il ciuffo superiore (ciò non solo per un fatto estetico, ma anche e soprattutto per evitare che lo zucchero “spacchi” la crema!). Guarnite con mezza amarena.

Zeppole di San Giuseppe.: fritte e al forno
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Et voilà: Le zeppole fritte e al forno
Zeppole fritte

Zeppole fritte

Zeppola al forno

Zeppola al forno

VARIANTE SALATA

Se nella preparazione dell’impasto delle zeppole NON metterete lo zucchero, potrete farcirle con un ripieno salato servendole come antipasto. Per esempio:

  • ricotta e prosciutto
  • maionese e tonno
  • caprino ed erbe

La ricetta edita nel 1839 delle Zeppole fritte, scritta da Ippolito Cavalcanti

Zeppole di San Giuseppe alla Panna: al forno e fritte

Zeppole con patate per la Festa del Papà

Ciambelline fritte di San Martino con Batate (patate dolci americane)