La Domenica del Corriere 1946 – «Tra i fornelli » di Petronilla
«Un consiglio di cucinaria stagionale? Eccolo: comprate 6-7 etti di pisellini; sgranateli; versateli in una casseruolina con un po’ di olio e di burro, un quarto di cipolla trita, un pizzichino di sale e 2 dita d’acqua.
Incoperchiate; ponete a fuoco basso; lasciate bollire per quasi mezz’ora; unite una fetta di prosciutto crudo tagliata a dadini o di formaggio fresco (quartirolo, crescenza) ritagliata a listarelle; mescolate; incoperchiate dopo 5 minuti e lasciate ancora a fuoco (sempre basso) fino a che tutta l’acqua sarà evaporata. Battete ben bene in una terrinetta…
La famiglia è di 6? Allora… 4-5 uova con 1 cucchiaio di farina, 2 di formaggio grattugiato un pizzicone di prezzemolo trito, una presina di sale e mezzo bicchiere di latte.
Ponete a fuoco la vostra più larga padella di ferro con un po’ di olio, di burro e di cipolla trita; quando la cipolla sarà soffritta versate le uova, cuocete in frittata larga e rotonda; fatela scivolare sul piatto di portata (che posto su di una pignattella d’acqua bollente avrete così riscaldato); stendete i pisellini su metà della frittata; ricopriteli con l’altra metà; recate in tavola; e…
Se seguirete il mio consiglio di cucinarla stagionale e familiare, presenterete un piatto veramente squisito che si allontanerà alquanto dalla giornaliera monotonia mangereccia e che anche troverete abbastanza lesto a preparare e di spesa (dati i tempi) veramente relativa; cioè dotato di quei pregi che come a me, così a voi tutte, interessano parecchio.»
Petronilla
Petronilla, chi era?
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PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Variante
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali
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La tavola apparecchiata elegante, la tavola dei bambini, la tavola rustica, il pranzo in piedi