↑Nella foto sopra, tutto è giocato sui toni del bianco e del rosso, ma con un pizzico di nero.
↓Nelle foto sotto, i regali sono avvolti in fascinosi foulard (Furoshiki).
Proposte originali per San Valentino.
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LEI gradirà un regalo avvolto in carta delicatamente fiorita. Rose e fiori antichi infiocchettati da nastri e organza.
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Per LUI sono più indicate incarti a tinta unita con materiali ricercati come la carta pergamena o la carta di riso. I fiocchi saranno a colori vivavi ed in contrasto ma tutti rigorosamente di raso.
La festa di San Valentino ricorre annualmente il 14 febbraio ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo. Tale tradizione fu diffusa dai benedettini, primi custodi della basilica dedicata al Santo in Terni, attraverso i loro monasteri prima in Italia e quindi in Francia ed in Inghilterra Molte tradizioni legate al santo sono riscontrabili nei paesi in cui egli è venerato come patrono. Sono molte le leggende entrate a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita di san Valentino:
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Una di esse narra che Valentino, graziato ed “affidato” ad una nobile famiglia, compì il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo “carceriere”: Valentino, quando stava per essere decapitato, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d’addio che si chiudeva con le parole: «…dal tuo Valentino…».
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Un’altra, di origine statunitense, narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati. Un’altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci gesti d’affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell’espressione piccioncini.
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Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino: l’unione era ostacolata dai genitori di lei ma, vinta la resistenza di questi, si scoprì che la giovane era gravemente malata. Il centurione chiamò Valentino al capezzale della giovane morente e gli chiese di non essere mai più separato dall’amata: il santo vescovo lo battezzò e quindi lo unì in matrimonio a Serapia, dopo di che morirono entrambi.
“A (136)” di Aysha butti – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons
Confezionare i regali San Valentino: LEI e LUI
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