F. Sychkov. Raccolta di erbe per il Giorno della Trinità (prima Domenica dopo la Pentecoste).1889
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Pentecoste, dal greco antico ἡμὲρα (heméra) – πεντηκοστή (pentekostè) – cioè “cinquantesimo” (giorno), è una festa della tradizione ebraica e successivamente di quella cristiana. Nella religione cristiana, cade nel cinquantesimo giorno dopo Pasqua (da cui il nome), di domenica, ed è quindi una festa mobile, dipendente dalla data della Pasqua. Avvenimento celebrato: Rivelazione di Dio sul Sinai (ebraismo); discesa dello Spirito Santo (Cristianesimo). Da tempo esiste la consuetudine di distribuire pane e formaggio alla congregazione dei fedeli, una volta all’anno, dopo gli uffici divini della domenica di Pentecoste.
Come per la Pasqua, anche la Pentecoste viene celebrata di domenica e prosegue il giorno successivo (lunedì di Pentecoste), come avviene dal IV secolo.
Nota di pranzo dell’Artusi
Lesso. Pollastra ingrassata, con Sparagi in salsa n. 124.
Umido. Vitella di latte in guazzetto n. 325, con Zucchini ripieni n. 377, o Umido incassato n. 350.
Tramesso. Sformato di fagiuolini n. 386.
Arrosto. Quagliette n. 536, con Insalata maionese n. 251.
Dolci. Zuppa inglese n. 675, e Macedonia n. 772.
₁₅. Minestra di semolino composta 1
Cuocete semolino di grana fine nel latte e gettatene tanto che riesca ben sodo. Quando lo ritirate dal fuoco conditelo con sale, parmigiano grattato, un pezzetto di burro e odore di noce moscata e lasciatelo diacciare. Allora stemperate il composto con uova fino a ridurlo come una liquida crema. Prendete una forma liscia di latta, ungetene bene il fondo col burro, aderitegli un foglio ugualmente unto e versate il detto composto nella medesima per assodarlo a bagnomaria con fuoco sopra.
Cotto e diaccio che sia, una lama di coltello passata all’intorno e la carta del fondo vi daranno aiuto a sformarlo. Tagliatelo a mattoncini o a mostaccioli della grossezza di uno scudo e della larghezza di un centimetro o due e gettateli nel brodo facendoli bollire qualche minuto.
Basta un bicchiere di latte e due uova a fare una minestra per quattro o cinque persone. Con un bicchiere e due dita di latte e tre uova ho fatto una minestra che è bastata per otto persone.
₁₆. Minestra di semolino composta .2
La minestra di semolino fatta nella seguente maniera mi piace più dell’antecedente, ma è questione di gusto.
Per ogni uovo:
Semolino, grammi 30.
Parmigiano grattato, grammi 20.
Burro, grammi 20.
Sale, una presa.
Odore di noce moscata.
Il burro scioglietelo al fuoco e, tolto via dal fuoco, versateci sopra il semolino e il parmigiano, sciogliendo bene il composto colle uova. Poi versatelo in una casseruola con un foglio imburrato sotto per assodarlo fra due fuochi, badando che non rosoli. Sformato e diaccio che sia, tagliatelo a piccoli dadi o in altro modo (nella foto piccoli canederli), facendolo bollire nel brodo per dieci minuti.
Tre uova basteranno per cinque persone.
₁₂₄. Salsa per Sparagi
È una salsa da servire cogli sparagi lessati, o col cavolfiore.
Burro, grammi 100.
Farina, una cucchiaiata.
Aceto, una cucchiaiata.
Un rosso d’uovo.
Sale e pepe.
Brodo o acqua, quanto basta
Mettete prima al fuoco la farina colla metà del burro e quando avrà preso il color nocciola versate il brodo o l’acqua a poco per volta girando il mestolo e, senza farla troppo bollire, aggiungete il resto del burro e l’aceto. Tolta dal fuoco, scioglieteci il rosso d’uovo e servitela. La sua consistenza dev’essere eguale a quella della crema fatta senza farina. Per un mazzo comune di sparagi possono bastare grammi 70 di burro colla farina e l’aceto in proporzione.
₃₇₇. Zucchini ripieni
₃₇₈. Zucchini ripieni di magro
₃₈₆. Sformato di fagiuolini
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Dolci della tradizione |
- Pandolce di Cannobbio in Piemonte
- Colaz del Friuli
- Schiacciata toscana
- Pizza dolce delle Marche
- Pastiera napoletana