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Ingredienti e dosi per 4 persone |
750 gr. di patate, 50 gr. di gherigli di noci, 3 uova, 150 gr. di parmigiano grattugiato, semolino di grano, noce moscata, sale e pepe, salsa besciamella.
Dopo aver lessato le patate, pelatele mentre sono ancora calde, quindi passatele nello schiacciapatate.
Raccoglietele sul piano di lavoro e mescolate ad esse i gherigli di noce ben pestati, le uova sbattute, i due terzi del formaggio grattugiato, una “grattugiatina” di noce moscata, sale, pepe.
Impastate tutto con il semolino necessario per dare corpo al composto, che deve risultare di giusta consistenza e bene amalgaato. Ricavatene dei lunghi rollini da tagliare a pezzetti di due centimetri circa.



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Se avete il tempo ed un minimo di abilità fate scorrere ogni gnocchetto sulla grattugia o sui rebbi della forchetta incavandolo contemporaneamente con il pollice. Lessateli poi in acqua bollente e scolateli.
Servite questo gnocchetti asciutti conditi con una besciamella non troppo densa alla quale avrete incorporato, via dal fuoco, il rimanente formaggio.
Cerveteri (Lazio), Frascati (Lazio), Soave (Veneto), Recioto (Veneto), Trebbiano di Romagna

Gnocchi di patate e noci al semolino in salsa besciamella
Gli gnocchi sono una preparazione di cucina estremamente diffusa in molti paesi del mondo e presentano differenze notevoli da un tipo all’altro sia per forma che per ingredienti Per semplificare possiamo definirli come piccoli pezzi di impasto, solitamente di forma tondeggiante, che vengono bolliti in acqua o brodo e quindi conditi con salse varie.
Gli gnocchi già descritti a partire dalla seconda metà del Settecento, nel 1880 si diffusero a macchia d’olio quelli a base di patate. Solitamente vengono conditi con sugo di carne o al ragù, ma anche in bianco con burro fuso e formaggio, con l’aggiunta di aromi come la salvia, o spezie come la noce moscata o la cannella. La storia degli gnocchi di patate ha inizio quando vennero importate in Europa le prime patate provenienti dal continente americano. Gli altri tipi di gnocchi comparvero dapprima nei banchetti rinascimentali della Lombardia; venivano impastati con mollica di pane, latte e mandorle tritate e venivano chiamati zanzarelli. Per preparare gli zanzarelli venivano utilizzati ingredienti particolari che ne determinavano la differente colorazione: ad esempio vi erano gli zanzarelli verdi, impastati con bietola e spinaci che sono molto tipici, e gli zanzarelli gialli, realizzati con l’aggiunta di zucca o di zafferano.C’erano poi malfatti bianchi, impastati con carne di pollo tritata, ed arancioni, quando venivano preparati con carote. Nel Seicento invece subirono un lieve cambiamento nel nome e nella preparazione. […]
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