Stampe romagnole ruggine stampi di pero x tele a ruggine romagnole

Le stampe romagnole a ruggine

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Nell’opera “la Romagna” di Emilio Rosetti¹ della fine dell’ Ottocento, si trova il primo riferimento alle stamperie romagnole:
“… vi sono 21 tintorie nella provincia di Forlì; 15 in quella di Ravenna, 9 nel Montefeltro romagnolo e qualcun’altra nel resto della Romagna, che impiegano iin tutto circa 250 operai. In alcune di esse si opera anche la stampa a mano dei tessuti, ma questa industria va diminuendo rapidamnete per la concorrenza del di fuori”.²
Anche Aldo Spallicci¹, poeta e cultore di cose romagnole, si curò di queste tele stampate perchè entrassero a far parte degli argomenti di etnografia romagnola. Descrisse minuziosamente la preparazione dell’impasto in una ricetta, compilata come una ricetta di cucina.
All’ epoca la destinazione era il ceto modesto, e i motivi impressi sulla canapa ricordavano le decorazioni “dei ricchi”: trine, pizzi, ricami, filet o stampe ben più preziose.

  • ¹Milano 1894. Il Rosetti era nativo di Forlimpopoli ed era ingegnere. per circa vent’anni lavorò in Argentina, poi nel 1885 si trasferì a Milano, dove morì nel 1908: la sua opera in Romagna fu riocca di notizie economiche e statistiche.
  • ²E. Rosetti, cit. p. 386
  • ³A. Spallicci (1886-1973) riteneva che la contessa Rasponi tenesse tele stampate a decorare le sale della Rocca di Santarcangelo di Romagna. La contessa era imprenditrice e progettista nella fabbrica di mobili di sua proprietà che dal 1905 aveva la sede proprio nella Rocca.

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La tela stampata romagnola

L’usanza di questo tipo di decoro risale al XVIII sec., quando venivano usati drappi come ornamento ai buoi dur ante le fiere paesane. Le prime raffigurazioni di cui si ha notizia ritraevano S. Antonio Abate, protettore degli animali.

Nel XVIII secolo i contadini ricoprivano gli animali con drappi recanti un medaglione stampato con l'immagine di sant'Antonio abate, protettore del mondo agricolo e del bestiame.

Nel XVIII secolo i contadini ricoprivano gli animali con drappi recanti un medaglione stampato con l’immagine di sant’Antonio abate, protettore del mondo agricolo e del bestiame.

La fantasia infinita degli stampatori, permise di produrre poi tantissimi motivi, che divennero dei classici, per abbellire tele di lino e canapa destinate all’uso di tovaglie, copriletti, tende e molto altro.

I colori tipici usati sono il blu scuro, il verde scuro, il rosso antico, ma quello veramente unico ed  inconfondibile è il ruggine. Questo si ricava usando ruggine di  ferro impastata con aceto di vino e farina. Il procedimento segue, scrupolosamente, un’antica ricetta tramandata di padre in figlio e custodita gelosamente in ogni bottega artigiana.

L’impasto colorato viene applicato sui caratteristici stampi, in legno di pero, con un tampone e la tela da stampare è posta su un bancone imbottito. Lo stampo viene intinto nel tampone, quindi viene posto sulla tela nel punto designato e percosso con un mazzuolo del peso di 4 kg. Per stampare una striscia, viene ripetura l’operazione più volte fino alla fine del lavoro.

Terminata la decorazione la tela viene appesa ad essiccare, poi si fissa  il colore con soda caustica che un tempo era ottenuta con cenere e acqua calda “il ranno“.

Gli stampi in legno di pero hanno, dalla parte decorata destinata alla stampa, motivi ornamentali. La parte decorata può essere intagliata oppure liscia con tanti chiodini di ferro a formare il disegno.

tovaglia stampa ruggine romagnola (3)tovaglia stampa ruggine romagnolatovaglia stampa ruggine romagnola (2)pizzo brdura tovaglia stampa ruggine romagnola.

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Le Stampe Romagnole: vedi tutte le fasi della lavorazione – stamperiabraghittoni.it

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Copriletto all' uncinetto, color ecrù a cornici

Copriletto all’ uncinetto, color ecrù a cornici

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Eh sì, questo romantico copriletto matrimoniale l’ho pensato, creato e lavorato qualche tempo fa e mai avrei pensato che sarebbe finito sul web. Ne sono molto orgogliosa, anche perchè è veramente un pezzo unico.

copriletto ecrù (8)

L’ho pensato mano a mano che la lavorazione procedeva: una volta unite le 4 piastrelle centrali l’ho steso sul letto, sono salita su una scala e ho pensato al resto; questo è andato avanti fino alla fine. I raccordi degli angoli li ho lavorati con il copriletto steso sul letto.

copriletto ecrù (7)

Purtroppo non ho disegni, spero che le foto siano abbastanza esplicative: cliccate  sopra per ingrandirle.

copriletto ecrù (5)

Mi sembra di ricordare che ho usato cotone ecrù n. 12 con uncinetto n, 1,50 o 2,00.

copriletto ecrù (4)

Punti impiegati: Catenella e Maglia alta

copriletto ecrù

Il copriletto è matrimoniale e misura circa cm. 3,00 x 3,25. È composto da 4 piastrelle centrali, 1 cornice, 1 cornice, 26 piastrelle, 1 cornice-bordo. Tutto è unito con punto catenella.

copriletto ecrù (6)

Ogni piatrella è diversa dall’altra e così anche ogni cornice.

copriletto ecrù (3)

Misure
Sono approssimative dato che una differenza fondamentale è fatta dalla mano di chi lavora: quanto viene teso il filo, come è tenuto l’uncinetto (o i ferri da maglia), come si muovono le mani. Ogni persona “ha una mano più o meno stretta (o larga)”, con il risultato che un uncinetto della stessa misura pu essere giusto o piccolo oppure grande, con il risultato che si otterrà un lavoro morbido e regolare, o un lavoro troppo fitto e duro, oppureun lavoro troppo rado e irregolare.

Il campione
Per la buona riuscita d’ogni lavoro, oltre ad usare il filato e l’uncinetto consigliati, eseguire sempre un campione di circa 10 cm. di lato del capo prescelto, confrontandolo con le dimensioni previste nella spiegazione: se risultassero simili, procedete alla confezione.

Simboli
E’ molto importante conoscere l’esatto significato dell’uso dell’asterisco (*). Questo simbolo (*) avverte che bisogna ripetere il lavoro eseguito tra asterisco e asterisco. se gli asterischi sono du, il lavoro si deve ripetere sue volte. E così di seguito. da Speciale uncinetto, Doinna più extra

copriletto ecrù (2)

 Copriletto all’ uncinetto, color ecrù a cornici
copriletto bianco (2)

Copriletto all’uncinetto di cotone bianco a piastrelle quadrate

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Questo copriletto l’ho realizzato con cotone bianco del n. 8 e uncinetto del n. 1,25 Le piastrelle quadrate, che sono tutte uguali, le ho unite con una cucitura.

 copriletto bianco (3)

Il bordo è realizzato a ventaglietti con pippiolini

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copriletto bianco (4)
Punti impiegati per ogni piastrella: Catenella di base, m. alta, p. catenella, m. alta tripla e pippiolini per i ventaglietti. Purtroppo non ho più lo schema, spero che le foto siano abbastanza esplicative: cliccatevi sopra per ingrandirle.

copriletto bianco

Misure
Sono approssimative dato che una differenza fondamentale è fatta dalla mano di chi lavora: quanto viene teso il filo, come è tenuto l’uncinetto (o i ferri da maglia), come si muovono le mani. Ogni persona “ha una mano più o meno stretta (o larga)”, con il risultato che un uncinetto della stessa misura pu essere giusto o piccolo oppure grande, con il risultato che si otterrà un lavoro morbido e regolare, o un lavoro troppo fitto e duro, oppureun lavoro troppo rado e irregolare.

Il campione
Per la buona riuscita d’ogni lavoro, oltre ad usare il filato e l’uncinetto consigliati, eseguire sempre un campione di circa 10 cm. di lato del capo prescelto, confrontandolo con le dimensioni previste nella spiegazione: se risultassero simili, procedete alla confezione.

Simboli
E’ molto importante conoscere l’esatto significato dell’uso dell’asterisco (*). Questo simbolo (*) avverte che bisogna ripetere il lavoro eseguito tra asterisco e asterisco. se gli asterischi sono du, il lavoro si deve ripetere sue volte. E così di seguito. da Speciale uncinetto, Doinna più extra

copriletto bianco (2)Copriletto all’uncinetto di cotone bianco a piastrelle quadrate