Cosciotto d'agnello alla fornara di Escoffier

La cucina Francese per Pasqua: Cosciotto d’agnello alla fornara di Escoffier

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Questo piatto, di origine francese, deve il suo appellativo al fatto che anticamente lo si faceva cuocere dal fornaio.

Tempo di preparazione: 10 minuti – Tempo di cottura: 1 ora e 30 minuti

Ingredienti per 4 persone

1 cosciotto di agnello di 1,200 kg., 600 gr. di patate tagliate a tocchetti, 100 gr. di strutto o buon grasso, 2 cipolle di media grossezza tagliate sottili, pepe nero abbondante, sale, prezzemolo, burro per soffriggere le cipolle.

Preparazione

Fate appassire la cipolla, sottilmente affettata, nel burro per 10 o 12 minuti senza soffriggerle troppo.
Condite il cosciotto con sale fino e abbondante pepe nero, macinato al momento; mettetelo in una teglia per arrosto, ungetelo con qualche cucchiaio di strutto, o di buon grasso, e mettere il recipiente nel forno a 240° C. facendo ben rosolare da ogni lato. Dopo 20-30 minuti circondare il cosciotto di patate a tocchetti e di cipolle soffritte condite con sale, pepe e bagnate con il grasso contenuto nella teglia. Completate la cottura in forno a 180°C. spruzzando spesso con il condimento la carne e le verdure.
Al momento di servire, spolverate il condimento di prezzemolo tritato. Aggiungere qualche cucchiaio di brodo che, unito al grasso di cottura, darà un sugo squisito.
Escoffier “Il grande libro della cucina francese”

 Vino

Moulin-à-vent (Beaujolais, Francia) servito a 18°C, Merlot del Friuli a 18°C, Gutturnio (Emilia) a 18°C.

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Cosciotto d’agnello alla fornara di Escoffier
Escoffier: Epigrammi di agnello Saint-Germain

Escoffier: Epigrammi di agnello Saint-Germain. Ma cosa sono gli epigrammi?

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La parola Epigrammi indica una classica preparazione della cucina francese diffusasi in tutto il mondo. Termine già noto nel ‘600 (di epigrammi parla la Varenne), del quale non si hanno notizie certe di come sia arrivato alla gastronomia dalla letteratura (l’epigramma è un brevissimo componimento poetico di solito satirico). Oggi, queste preparazioni consistono nel matrimonio di cotolette d’agnello e fettine di petto d’agnello lessato o brasato, passate nell’uovo per essere impanate e fritte. [continiua]

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Epigrammi di agnello Saint-Germain alla moda di Escoffier

«Ingredienti per 6 persone. Scegliere sempre dell’agnello grasso e bianco, tagliare il petto del carré e farlo brasare o cuocere nel brodo.

Quando i petti sono cotti, scolarli, deporli in un vassoio e disossarli; salare leggermente e mettere sotto un peso; lasciar raffreddare, tagliare a forma di bocconcini; mascherare appena di Salsa bechamel; passare nell’uovo sbattuto, poi nella mollica di pane appena preparata e far dorare sui due lati nel burro chiarificato. A parte, tagliare in costolette i carré di 2 petti, condirli e farli saltare nel burro.

Sciogliere il fondo della casseruola con qualche cucchiaio di buon fondo di vitello arricchito da 2 cucchiai di glassa di carne e da qualche ricciolo di burro fresco, con l’aggiunta di poche gocce di succo di limone. Servire questa salsa a parte in una salsiera. disporre i bocconcini in un piatto teondo intercalando i pezzi di petto e le costolette.

Contorni idonei: punte di asparagi, piselli, fave d’orto, cetrioli cremolati, macedonia di legumi e purè vari»

A. Escoffier- Il grande llibro della cucina francese

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   Epigrammi di agnello Saint-Germain
 Ingredienti e dosi per 4 persone

1,500 kg. di agnello con osso (spalla, petto), 1 costola di sedano, 1 carota, 1 cipolla, 50 gr. di farina, 2 tuorli d’uovo sbattuti, pane grattugiato per impanare, 100 gr. di burro, 2 foglie di salvia, sale e pepe nero appena macinato.

Attrezzatura

Un tovagliolo; un po’ di spago sottile; una padella per fritti; carta da cucina assorbente.

Tempo di preparazione: 45 minuti – Tempo di riposo: 2 ore – Tempo di cottura: 3 ore.
Preparazione

Ponete in una pentola la carne con poca acqua bollente, unite le verdure, il sale e fate cuocere, a fuoco moderato per circa due ore e mezzo, fino a che la carne sarà quasi spappolata. Scolate e disossate la carne quando è ancora calda e sistematela su un tovagliolo pulito che arrotolerete a forma di salsicciotto legandone strettamente le due estremità con lo spago.

Ponete il salsicciotto appena preparato sotto un peso in modo da comprimere bene la carne e lasciatelo così per circa due ore. Slegate quindi il tovagliolo e tagliate la carne a fette piuttosto spesse. Infarinatele e passatele prima nei tuorli d’uovo sbattuti e poi nel pane grattugiato.

Fate sciogliere nella padella il burro con la salvia e, quando sarà ben caldo, fatevi dorare uniformemente le fette di carne da ambo le parti; passatele quindi nella carta assorbente, salatele, pepatele e servitele subito ben calde.
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  • Questi epigrammi sono ottimi serviti con purea di piselli al burro.
  • La ricetta può essere semplificata tagliando semplicemente la carne d’agnello, cruda, a medaglioni piccoli e facendoli saltare nel burro.
Vino

Sangiovese di Romagna servito a 18°C, Barbacarlo (Oltrepò Pavese (Lombardia) serv ito a 18°C, Chianti dei Colli Senesi (Toscana) servito a 18°C.

La mia cucina pratica 1988
Escoffier: Epigrammi di agnello Saint-Germain

 

By Paul Lowry – Flickr: Platter of Lamb Fries, CC BY 2.0,
Coquilles Saint-Jacques (capesante) alla maniera di Escoffier

Coquilles Saint-Jacques (capesante) alla maniera di Escoffier

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Da Il Grande Libro della Cucina Francese di A, Escoffier.

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«Scegliere 12 conchiglie molto fresche; spazzolarle, lavarle, metterle sul fornello per farle aprire, togliere la parte superiore, staccare la carne della conchiglia passandovi sotto la lama di un coltello. Mettere la carne in una casseruola, ricoprire di acqua, fare bollire per 6-8 minuti e sgocciolare. Tagliare la carne a rondelle sottili, tagliare a fette il corallo e tagliare le barbe a dadini. Mettere il tutto in una casseruola con 2 cucchiai di burro, 1 dl. di vino bianco, il succo di un limone; condire con sale e pepe e, se possibile, aggiungere qualche cucchiaio di funghi. Coprire la casseruola e fare cuocere per 15-18 minuti.»
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Coquilles St.-Jacques gratinés
Cappesante Saint-Jacques al gratin
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«Dopo aver ben annaffiato e lavato le parti concave delle conchiglie, coprirne il fondo con salsa besciamella alla panna, alla quale si è aggiunto il brodo di cottura della carne, il corallo e le barbe. Velare con la stessa salsa, spolverare con formaggio grattugiato, annafffiare di burro fuso e fare leggermente gratinare.
Nb. Se si desidera, si possono aggiungere alla carne alcune scaglie di tartufo.
Le conchiglie Saint-Jacques, dopo la cottura, possono essere preparate all’americana, alla Newburg, al curry, alla provenzale.»

Vino

Asti Spumante (Piemonte) servito a 6°C, Sauvignon (Friuli) servito a 9°C.

Pecten maximus(02).jpg“Pecten maximus(02)”. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons – https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Pecten_maximus(02).jpg#/media/File:Pecten_maximus(02).jpg8
“Bell and Crown, Strand on the Green, London (4830164424)” di Ewan Munro from London, UK – Bell and Crown, Strand on the Green, LondonUploaded by tm. Con licenza CC BY-SA 2.0 tramite Wikimedia Commons – https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Bell_and_Crown,_Strand_on_the_Green,_London_(4830164424).jpg#/media/File:Bell_and_Crown,_Strand_on_the_Green,_London_(4830164424).jpg