Dolce padella fragole

Dolce in padella con fragole

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 Ingredienti per 4 persone

3 etti di biscotti, 1 bicchierino di rum, mezzo chilo di crema alla vaniglia, fragole, 3 albumi, 140 gr. di zucchero.

Preparazione

Adagiare i biscotti imbevuti di rum in un recipiente resistente al fuoco. Sopra i biscotti mettere la crema alla vaniglia e quindi uno strato di fragole. Montare gli albumi a neve con lo zucchero e ricoprire il dolce. Infornare per breve per qualche minuto, fin quando l’albume avrà assunto un colore dorato. Guarnire con altre fragole.

Tempo: 40′     Calorie: 700

  la Buona Tavola 1967
Dolce in padella con fragole

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Varietà di fragole

Oltre alle fragole selvatiche esistono numerosissime varietà di fragole coltivate , a cui ogni anno se ne aggiungono di nuove , alcuni esempi :

  • “Belrubi”, di forma allungata
  • “Pocahontas”, di forma rotonda
  • “Gorella”, a forma di cuore
  • “Carezza”, a forma conica regolare, di grandi dimensioni
  • “Alba”, forma conica allungata, lucida, ottima produzione, maturazione precoce
  • “Roxana”, colore rosso intenso, ottima produzione, maturazione medio tardiva
  • “Arosa”, fragola rustica, forma rotondeggiante, resistente al tatto, media produzione
  • “Darselect”, colore rosso intenso, di grandi dimensioni, dal sapore molto dolce e un aroma da vera fragola.
  • ” Sabrosa”, varietà nata in Spagna da incroci naturali. È adatta al clima Mediterraneo. Il frutto ha forma conica allungata e di colore rosso brillante. È una fragola aromatica e molto zuccherina. Il sapore e l’aroma sono intensi. Dolcezza e acidità sono ben bilanciate. Il periodo della raccolta è da gennaio a giugno.
  • Fragolina di bosco
  • Falsa fragola
Cocktail Rossini

Cocktail ROSSINI

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Il Rossini è una variante dei cocktail Bellini, Tintoretto e Mimosa, messa a punto verso la metà del XX secolo. Viene preparato con purea fresca di fragola e prosecco, che adesso viene sostituto da Champagne.
Si serve in flûte e ha un sapore fresco e rinfrescante.
Il nome rende omaggio al compositore Gioachino Rossini.

Il cocktail è composto da 1/3 di frullato di fragole e 2/3 di prosecco (o Champagne) freddo. Normalmente servito in flute.

Cocktail ROSSINI

Preparazione
La preparazione del cocktail consiste nella semplice unione di tutti gli ingredienti nel bicchiere assieme a del ghiaccio.
L’unico dettaglio è la purea di fragole, l’unico sistema per ottenerla è frullare le fragole; infatti, essendo queste un frutto senza succo, la polpa della fragola va tritata con il frullatore; la purea ottenuta andra’ poi mescolata assieme ad alcune gocce di succo di limone ed alcune gocce di sciroppo di zucchero.
Fonte: Wikipediarossini

 

Gioachino Rossini, o Gioacchino, al battesimo Giovacchino Antonio Rossini ( 1792 – 1868), è stato un compositore italiano.

Le ricette del Rossini bon vivant

Rossini era un amante della buona cucina. Sin da bambino – secondo i suoi biografi – avrebbe fatto il chierichetto essenzialmente per poter bere qualche ultima goccia del vino contenuto nelle ampolline della Messa. Ma, lo si capisce facilmente, questa asserzione – pure riportata in passato – ha il sapore della leggenda che, nel tempo, si è costruita attorno ad un personaggio sicuramente dalle molte sfaccettature e ricco di ironica originalità.

Alcune delle frasi che gli vengono attribuite e che, per questo aspetto, meglio lo definiscono sono l’appetito è per lo stomaco quello che l’amore è per il cuore. Non conosco – era solito aggiungere – un lavoro migliore del mangiare; Per mangiare un tacchino dobbiamo essere almeno in due: io e il tacchino; Mangiare, amare, cantare e digerire sono i quattro atti di quell’opera comica che è la vita.

Il compositore era spesso alla ricerca di prodotti di ottima qualità che faceva giungere da diversi luoghi: da Gorgonzola l’omonimo formaggio, da Milano il panettone, ecc.

Era anche grande amico di Antonin Carême, uno dei più famosi chef dell’epoca, il quale gli dedicò parecchie delle sue ricette; al che Rossini contraccambiò dedicando proprie composizioni musicali al grande cuoco. Una delle ricette che Rossini amava di più è l’insalata che aveva personalmente ideato, composta da mostarda, limone, pepe, sale, olio d’oliva e tartufo.

Durante la visita di Richard Wagner nella sua villa di Passy, è stato narrato che Rossini si alzasse dalla sedia durante la conversazione quattro o cinque volte per poi tornare a sedersi dopo pochi minuti. Alla richiesta di spiegazioni da parte di Wagner, Rossini rispose: “Mi perdoni, ma ho sul fuoco una lombata di capriolo. Dev’essere innaffiata di continuo”.

Nel libro “Con sette note”, di Edoardo Mottini, è scritto che un ammiratore – vedendolo così allegro e pacifico – chiese al maestro se egli non avesse mai pianto in vita sua: “Sì”, gli rispose Rossini, “una sera, in barca, sul lago di Como. Si stava per cenare e io maneggiavo uno stupendo tacchino farcito di tartufi. Quella volta ho pianto proprio di gusto: il tacchino mi è sfuggito ed è caduto nel lago!”.

Della passione culinaria di Rossini restano varie ricette, nelle quali compare sempre il tartufo d’Alba, o forse, meglio, di Acqualagna, viste le origini del Maestro, e, tra queste, i Maccheroni alla Rossini, ripassati in padella col tartufo,ed i tournedos alla Rossini, cuori di filetto di manzo cucinati al sangue, poi coperti con foie gras e guarniti col tartufo.