Marmellata di pomodori acerbi e limone
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« Quando noi donne riusciamo a comperare la stessa merce per un soldo all’etto in meno, siamo prorpio contente; quando poi possiamo trar profitto a ciò che… costa niente, diventiamo le donne più felici dell’universo!
Quei criticoni di mariti hanno la faccia tosta di dire che, per risparmiare 1/2 lira sulla spesa, ne consumiamo almeno 2 in scarpe; ma questa loro affermazione è solo frutto di invidia; ché quando comperano loro!…Io voglio, dunque, oggi insegnare a quelle fra voi, che hanno la stessa passione mia (la passione delle piccole economie) a trar profitto da certi frutti che….costano proprio niente.
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Avete voi un orto? Vi avete piantato, a primavera, alcune pianticelle di pomidoro? Fiorirono? Fecero i loro frutti? Ebbene; quando caleranno, la notte, giù dal cielo, le prime nebbie fredde (quelle che fanno avvizzire le foglie e che arrestano il maturar dei frutti); quando, sulle pianticelle mezzo scheletrite dei vostri pomidoro non rimarranno, allora, che piccoli frutti verdi, quelli che si lasciano morire sulla pianta e cadere poi, marci, a terra (quelli, insomma, che costano proprio niente)… raccoglieteli; e allorchè ne avrete messi insieme un paio di chili ne potrete fare…nientemeno che una marmellata squisita! Come?
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Così: pesate una pentola vuota; mettetevi dentro i pomidoro a pezzi (attente che siano tutti proprio verdi!), la buccia di ½ limone tagliata in grossi pezzi, e il succo di un limone intero. Fate bollire per quattro ore; ripesate la pentola per avere il peso giusto della polpa; aggiungete altrettanto peso di zucchero; fate ribollire per quindici minuti e sempre rimestando; versate tosto nei vasetti; lasciateli raffreddare tenendoli coperti; e tappateli con carta oliata quando saranno raffreddati.
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Allorchè, lo scorso anno, ho fatto assaggiare a mio marito questa marmellata, egli non riusciva a capire con quali squisiti frutti esotici io l’avessi fatta; e quando gli ho detto: “Coi pomidoro acerbi, con quelli che costano proprio niente, l’ha fatta l’economa tua moglie!” lui, il criticone, mi ha chiesto, mefistofelicamente sorridendo: – Petronilla mia, anche lo zucchero ti è costato proprio niente? Se poi avesse saputo di quelle quattro ore di fuoco che sono state necessarie!»
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Come STACCARE la marmellata dal tegame: occorre grasso non salato. Fatelo riscaldare. La parte bruciata si staccherà in una sola pellicola, lasciando intatta la superficie della casseruola.
Marmellata che costa niente (con pomidoro acerbi) Petronilla
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PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
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