tagliatelle-di-farina-di-castagne-al-sugo salsiccia 1

Tagliatelle di farina di castagne al sugo di carne e salsiccia al rosmarino

La farina di castagne, detta anche farina dolce, è il prodotto dell’essiccatura e della successiva macinatura delle castagneSi presenta con un colore nocciola per la presenza della pellicina altrimenti colore paglierino, e con sapore dolce, si produce principalmente nelle zone di montagna dai 450 metri ai 900, dove cresce la pianta del castagno domestico e dove nel tempo si sono stabilite le strutture abilitate alla sua produzione. In passato era un’importante fonte di sussistenza, per molte zone montuose caratterizzato dalla cosiddetta civiltà del Castagno, visto l’alto contenuto calorico che ne fece la principale fonte di sostentamento. La castagna introdotta già ai tempi di San Benedetto fu intensamente coltivata a causa delle carestie e della peste in Toscana nel 1300 che portarono la popolazione a spostarsi in cerca di mezzi di sostentamento verso le colline. In Corsica, il castagno venne introdotto su larga scala nel sedicesimo secolo dai genovesi, e la sua diffusione cambiò radicalmente il paesaggio di vaste zone dell’isola, e la dieta di gran parte della popolazione.
Uso della farina di castagne
Generalmente la farina di castagne viene adoperata aggiungendo acqua e un pizzico di sale: dopo un’opportuna amalgamatura è pronta per diversi tipi di cottura.
  • Il pane è preparato da molti secoli con questo ingrediente essenziale in certe zone di montagna nel mondo: in Italia è molto consumato e apprezzato il pane della Lunigiana chiamato marocca.
  • I ciacci o necci sono cotti in appositi dischi di pietra (testi) o di metallo (i ferri) e assomigliano a crêpes di colore marrone. Possono essere mangiati con ricotta o cotti assieme a salsiccia o pancetta.
  • Il castagnaccio va cotto in forno. Alla base con acqua e sale vanno aggiunti pinoli (o noci), uva passa e rosmarino.
  • manafregoli (o manufatoli) sono cotti nel paiolo e serviti con latte.
  • La polenta dolce si fa con lo stesso procedimento della più tipica polenta di mais ed ha una consistenza più morbida. Si racconta che Garibaldi con il suo esercito, durante il suo passaggio a Le Piastre, sulla Montagna Pistoiese, fu sfamato proprio con polenta di castagne.
  • Le frittelle di farina dolce vengono preparate, friggendo porzioni dell’impasto con acqua e sale.
  • panzerotti dolci, tipici dell’Irpinia, ripieni con la castagna di Montella. Vengono fritti o cotti in forno e serviti coperti da zucchero a velo.
  • La pattona, tipica della Lunigiana, è forse la ricetta più originale tra quelle che hanno come principale ingrediente la farina di castagne. Si prepara cuocendo nel forno a legna un impasto di farina di castagne, acqua e sale; l’impasto deve essere posto su un letto di foglie di castagno e ricoperto con le stesse. Pattona è anche il nome che in alcune zone viene erroneamente assegnato al castagnaccio.
Quelli citati sono gli usi tipici, ma sono innumerevoli gli usi soprattutto dolciari di questo alimento. Molti sono anche gli usi possibili, dal momento che la farina di castagne è un prodotto poco conosciuto se non prevalentemente nelle zone di produzione. Ad esempio nell’entroterra campano (Irpinia) viene fatta la pasta con la farina di castagne, oltre al pane e biscotti, mentre in Liguria, specie nella zona di Recco e Valfontanabuona, si preparavano le troffie di farina di castagne: pasta tipica da mangiare condita con il pesto di basilico.  Wikipedia

Macinazione delle castagne secche in un vecchio mulino ad acqua

Tagliatelle di farina di castagne al sugo di carne e salsiccia al rosmarino

Ingredienti per 4 persone

Per le tagliatelle:

  • 300 gr. di farina di castagne¹,
  • 200 gr. di farina bianca 0,
  • sale
  • acqua tiepida q.b.

Per il sugo

  • 100 gr. di salsiccia toscana,
  • 150 gr. di polpa di manzo tritata,
  • 1 cipolla,
  • 200 gr. di polpa di pomodoro,
  • vino rosso (lo stesso che servirete in abbinamento),
  • rosmarino,
  • olio e.v.o.,
  • sale.
Preparazione

Preparate le tagliatelle di castagne alla maniera toscana

  • Setacciate la farina di castagne e mescolatela con la farina bianca sulla spianatoia (o in una ciotola), unite un pizzico di sale e tanta acqua quanta ne occorre per ottenere una pasta soda e senza grumi. Lavoratela bene, poi formate una palla e avvolgetela con un foglio di pellicola. Lasciate riposare la pasta per 30-40 minuti.
  • Riprendete la pasta e lavoratela come per le normali tagliatelle fatte in casa e tagliatele a mano (o con la macchina per la pasta):
  • dividete la pasta in pezzi e stendetela con un mattarello fino a tirare una sfoglia sottile. Lasciate asciugare la sfoglia per qualche minuto e una volta asciutta arrotolatela su se stessa e tagliatela a strisce larghe ½ centimetro. Allargate le tagliatelle sul tagliere, o su un piano asciutto, quindi formate dei nidi.

tagliatelle di castagne

Preparate il sugo

  • Togliete la salsiccia dal budello, sminuzzatela non troppo finemente e mettetela nella casseruola con l’olio.
  • Rosolatela su fuoco piuttosto dolce, mescolando spesso e senza farla dorare, per 2-3 minuti.
  • Pelate, lavate e tritate la cipolla. Unitela alla salsiccia, aggiungete anche la carne macinata e rosolate tutto insieme per 4-5 minuti.
  • Versate nella casseruola il vino rosso e fatelo sfumare. Aggiungete il rosmarino, la polpa di pomodoro, mezzo bicchiere di brodo o acqua calda, sale (non troppo: la salsiccia è piuttosto salata); mescolate bene.
  • Fate alzare il bollore su fiamma media, poi riducete la fiamma e continuate la cottura a fuoco più dolce, mescolando ogni tanto, per 25-30 minuti. Regolate la fiamma in modo da avere alla fine un sugo di giusta consistenza.

Lessate le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolatele appena vengono a galla e conditele con il sugo di carne e salsiccia al rosmarino e, se volete, parmigiano grattugiato.

Vino

Chianti toscano, Sangiovese di Romagna.

tagliatelle-di-farina-di-castagne-al-sugo salsiccia 2Tagliatelle di farina di castagne al sugo di carne e salsiccia

Ricette con le castagne

Pane di patate con farina di castagne e noci

Ciacci o necci, con farina di castagne

Il Baldino toscano, un dolce medievale ricco di storia

Torta rovesciata di farina di castagne

focaccia salsiccia

Focaccia con salsiccia, caciocavallo e friarielli

Street food
I friariélli sono le infiorescenze appena sviluppate della cima di rapa, utilizzate in preparazioni alimentari tipiche della cucina napoletana e della cucina romana (a Roma sono chiamati broccoletti). Vengono consumati, sotto altri nomi (ad es. rapini, broccoletti, broccoli di rape, broccoli friarielli) anche in altre zone d’Italia, in Galizia (Spagna) e Portogallo (grelos) e nella cucina cinese.
Il nome friariello potrebbe derivare dal castigliano “frio-grelos” (broccoletti invernali), oppure dal verbo napoletano frijere (friggere).
Nella cucina napoletana i friarielli formano un binomio quasi indissolubile con la salsiccia, di cui rappresentano il contorno tradizionale. Come cibo da strada, le paninerie vendono infatti panini farciti al momento con salsiccia e friarielli. Nelle pizzerie napoletane non manca mai sul menu anche la pizza con salsiccia, friarielli, grana grattugiato e fiordilatte (da alcuni chiamata230px-Cimadirapa “pizza alla carrettiera”). Nelle rosticcerie e in alcuni panifici si preparano pizze ripiene (calzoni) con salsiccia e friarielli. Nelle friggitorie si produce la versione fritta di questa specialità.

 « ‘A sasicc’ è ‘a mort d’ ‘o friariell’ » (La salsiccia è la morte dei friarielli) e allora, perchè non preparare una gustosa focaccia con salsiccia e friarielli. Preparate la focaccia come indicato, quindi aggiungete i friarielli, dopo averli soffritti in olio d’oliva con aglio, sale e poco peperoncino rosso piccante: non richiedono una preventiva lessatura.

Focaccia con salsiccia e friarielli

Tempo: 30 minuti

Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 250 g di salsiccia
  • 120 g di caciocavallo
  • 600 g di pasta di pane già lievitata
  • Origano q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Pepe q.b.
Preparazione

Lavorate per un paio di minuti la pasta e stendetela abbastanza sottile con l’aiuto di un mattarello, avendo cura di fare dei bordi rialzati.
Foderate una teglia con della carta da forno e adagiatevi sopra la vostra pasta stesa. Bucherellate la superficie. Distribuitevi sopra la salsiccia tagliata a pezzetti e delle fette di caciocavallo. Cospargete di origano e pepe, versate un filo di olio e infornate in forno già caldo a 200°C per 15-20 minuti.

Preparate la focaccia come indicato, quindi aggiungete i friarielli, dopo averli soffritti in olio d’oliva con aglio, sale e poco peperoncino rosso piccante: non richiedono una preventiva lessatura.

Accorgimenti 

È preferibile l’utilizzo di caciocavallo fresco.
Non salate la vostra focaccia perché la salsiccia e il caciocavallo sono già molto saporiti.

Idee e varianti 

Potete usare pasta per il pane o per la pizza. Al posto del caciocavallo, provate questa ricetta con la ricotta!
Potete arricchire la focaccia con salsiccia con delle olive. Anche il rosmarino si sposa benissimo con questa preparazione.
Invece di fare un’unica focaccia, tagliate la sfoglia a quadri, sarà ottimo da servire come antipasto.

Autore: Ricettaidea.it

I classici. Uova in frittata: Frittata al forno con cime di rapa e ricotta

Pizza with sausage, onion, pepperoni, olives and cheeses.jpg [[File:Pizza with sausage, onion, pepperoni, olives and cheeses.jpg|Pizza_with_sausage,_onion,_pepperoni,_olives_and_cheeses]]
Zuppa rustica con salsiccia

Zuppa rustica con salsiccia

.

 Ingredienti per 6 persone

500 gr. di farro perlato, orzo perlato, lenticchie

Per il condimento
4 salsicce fresche, lardo o pancetta a cubetti, aglio, 1 carota, 1 gambetto di sedano, 1 cipolla piccola,1 lt. di brodo circa (o acqua con 2 dadi), rosmarino, salvia, 30 gr. di burro, 3 cucchiai d’ olio evo.

Per il minestrone
200 gr. di fagioli borlotti freschi, 200 gr. di ceci.150 gr. di patate, 150 gr. di spinaci, 1 zucchina, 200 gr. di verza, 1 cipolla media, 1 carota, 1 gambo di sedano, sale e pepe. (a piacere si possono aggiungere: piselli, broccoli, cavolfiore, fagiolini, pomodori ecc. tutto tagliato a cubetti).

Preparazione

Lavate molto bene il farro, l’orzo e le lenticchie sotto l’acqua corrente e scolate bene. Cuocete l’orzo ed il farro in acqua salata per 40 minuti circa (devono essere al dente).
.
Preparare il minestrone.
Sgranate i fagioli immergendoli man mano in acqua fredda. Lavate bene la verza e gli spinaci. Spezzettate le foglie. Sbucciate e pelate le patate, poi tagliatele a cubetti. Lavate e poi tagliate a cubetti la zucchina. Sbucciate una cipolla e tritatela molto grossolanamente. Cuocete le verdure in abbondante acqua fredda per 40-45 minuti.
.
Preparare il condimento
Tritate la cipolla ,il sedano, la carota, l’aglio, il rosmarino, la salvia e soffriggete le verdure nel burro e nell’ olio. Aggiungete il lardo o la pancetta tagliati a dadini e lasciate rosolare.
Bucherellate le salsicce e fatele bollire in un pentolino per 10 minuti affinchè perdano gran parte del grasso. Togliete la pelle e spezzettatele, quindi aggiungetele al minestrone e unite il farro, l’orzo le lenticchie  ed il condimento. Mescolate e regolare il sale ed il pepe.

.A cottura ultimata lasciare riposare e servire.

.

Vino
Sangiovese di Romagna, Barbera (Piemonte), Chianti (Toscana) Merlot (Friuli)
  • Per fare più in fretta si può usare il minestrone surgelato. E’ una pietanza invernale, ma è piacevole gustarla fredda in estate. Può essere preparata in dose notevole poichè si conserva molto bene per alcuni giorni. In pentola a pressione sono sufficienti 10-20 minuti dall’inizio del fischio.
  • 500 gr. di farro secco corrispondono a circa 1 kg. da cotto. Nel tempo, il farro, tende a perdere il contenuto naturale di umidità, quindi può essere necessario aumentare i tempi di cottura ed il liquido usato (acqua o brodo).

zuppa salsiccia

Zuppa rustica con salsiccia
Tagliatelle alla boscaiola con panna

Tagliatelle alla boscaiola con panna

Sulle tavole degli anni ’80 c’era un tripudio di panna, maionese, checiap (proprio così), e salse grondanti colesterolo a non finire, in pieno edonismo reganiano.

Uno dei primi piatti di quegli anni sono le

Tagliatelle ai funghi e salsiccia con panna

Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 400 gr. di tagliatelle o fettuccine,
  • 100 gr. di salsiccia,
  • 500 gr. di funghi che preferite,
  • 200 ml. di panna da cucina,
  • 1 cipolla piccola,
  • 3 cucchiai di olio d’oliva,
  • 30 gr. di burro,
  • 50 gr. di formaggio parmigiano grattugiato,
  • sale e pepe
Preparazione

Raschiate bene i funghi e strofinateli con un panno umido senza lavarli, poi tagliateli a fettine. Togliete la pelle e tagliate (o sbriciolate) la salsiccia. Mettete in una padella capiente l’olio, il burro e la cipolla tritata grossolanamente; fatela appena tostare, poi unitevi la salsiccia.

patate_funghi_al_forno (7)carciofi besciamella1Tagliatelle alla boscaiola (2).

.

.

.

Lasciate rosolare il tutto per qualche minuto, quindi versatevi un bicchiere di vino bianco secco e fatelo evaporare. Aggiungete i funghi, salate, pepate e fate cuocere a fiamma bassa per 30 minuti circa; poco prima della fine della cottura aggiungete la panna ed amalgamate bene il tutto.

Nel frattempo lessate le tagliatelle e fatele cuocere piuttosto al dente. Scolatele e rovesciatele nella padella con il sugo di funghi e la panna; mescolate bene, ma delicatamente. Condite con il parmigiano, mescolando per qualche momento in modo che il formaggio si amalgami bene a gli altri ingredienti. Togliete dal fuoco e portate in tavola ben caldo nello stesso recipiente di cottura.

 Varianti

Agli ingredienti potete aggiungere

  • 300 gr. di pomodorini oppure pomodori pelati.
  • 40 gr. di olive nere denocciolate
  • 100 gr. di piselli anche surgelati
 

Tagliatelle alla boscaiola con porcini senza panna

Come pulire e conservare i Funghi

Ricette anni ’80 per una festa a tema.

 Di walimai73 (originally posted to Flickr as fettuccine con…) [CC BY-SA 2.0
Tagliatelle alla boscaiola con panna
Uova di quaglia nel nido con salsiccia

Nidi di agretti con uova di quaglia e salsiccia marchigiana alle spezie

Soda inermis è una pianta comunemente nota come barba di frate, lischi, liscari, rospici, roscani, arescani, riscoli. Le foglie e i fusti di S. soda sono commestibili e, principalmente le piantine giovani e i germogli, largamente usate in cucina. La pianta è utilizzata soprattutto nella dieta mediterranea, e in particolare in Italia (dove è una verdura nota con il nome di barba del frate o agretti) e in Spagna (dove è nota con il nome di barrilla). È diffusa anche nella cucina anglosassone, dove viene chiamata con il nome italiano di agretti. In Romagna viene popolarmente chiamata “lischi” o “liscari”. Nelle Marche è nota come “rospici”, “roscani” o “arescani”. In Umbria invece prende il nome di “riscoli”

.

Ricette con erbe primaverili

mezze-penne-con-asparagi-selvatici-di-bosco-L-Ing4b1ortiche come pulire.

.

.

 

.

.

 

Uova di quaglia nel nido con salsiccia marchigiana alle spezie

Ingredienti per 4 persone
  • 600 gr. di agretti (o spinaci),
  • 4 uova di quaglia,
  • 2 salsicce marchigiane (all’impasto viene aggiunto vino rosso e spezie: pepe, peperoncino, coriandolo, finocchio, noce moscata e zucchero (destrosio, saccarosio),
  • una cipolla rossa piccola di Tropea,
  • parmigiano grattugiato,
  • olio extravergine d’oliva (e.v.o),
  • sale se occorre,
  • vino bianco secco.
Preparazione

Pulire e lavare gli agretti come descritto qui (o gli spinaci).

  1. Tritare grossolanamente la cipolla.
  2. Spellare la salsiccia e spezzettarla.

1 crostata-uova quaglia1 nidi uova-di-quaglia salsiccia-2 nidi uova-di-quaglia salsiccia-

 

 

 

.

In una padella antiaderente rosolare i pezzetti di salsiccia in un cucchiaio di olio, aggiungere la cipolla tritata e fatela appassire, sfumando con poco vino bianco secco. Versare gli agretti con pochissima acqua e fateli insaporire per 3 minuti circa. Mescolate e controllate la sapidità.

3 nidi uova-di-quaglia salsiccia-4 nidi uova-di-quaglia salsiccia-6 nidi uova-di-quaglia salsiccia-

 

 

 

 

Ricoprite una teglia con carta da forno e spolveratela con parmigiano grattugiato. Adagiate sopra gli agretti conditi e arrotolateli, quindi praticate un buco al centro, così da formare un nido. Nel buco rompete 1 uovo di quaglia, facendo attenzione che il tuorlo non si disfi. Cospargete del parmigiano grattugiato e mettete in forno caldo a 180 gradi per 10 minuti.
Aiutandovi con una palettina trasferite i nidi nel piatto di portata caldo

Variante

In questo modo si possono usare altre verdure (spinaci, biete, ecc.) e uova di gallina. Il nido sarà di dimensione più grande e potrà essere cotto in pirofile o tegamini, mono porzione, leggermente unti. Saranno quindi serviti direttamente ai commensali, anche in sostituzione del “primo”.

Vino

Frascati (Lazio), Trebbiano (Romagna), Orvieto (Umbria), Verdicchio (Marche).

agretti (2)

Uova di quaglia nel nido con salsiccia

Come pulire gli Agretti e prepararli con la salsiccia o lo speck

Spaghetti integrali con gamberi e agretti (barba di frate, lischi, liscari, rospici, roscani, arescani, riscoli)

Crostata rustica con uova di quaglia e salsiccia

Crostata rustica con uova di quaglia e salsiccia

  Ingredienti per 1 teglia di 24 cm di diametro

1 foglio di pasta Sfoglia

Per la fàrcia

  • 300 gr. di erbette (o spinaci) pulite,
  • 1 o 2 salsicce Marchigiane,
  • 1 mozzarella (o 100 gr. di stracchino),
  • parmigiano grattugiato,
  • 1 cipolla
  • sale e pepe,
  • 2 uova di gallina fresche,
  • 9 o 10 uova di quaglia (o la quantità che sta in fila tutt’intorno nella teglia, di uova di gallina) rassodate.
  Preparazione

Rassodate le uova. Spellate la salsiccia e tagliatela a cubetti. Pulite la cipolla e tagliatela a fettine. Pulite e lavate le erbette (o gli spinaci).

Preparare la fàrcia
In una padella fate dorare la cipolla, aggiungete la salsiccia e fatela rosolare, quindi unite le erbette (o gli spinaci), regolate di sale e di pepe e fate cuocere per pochi minuti nell’acqua di vegetazione rilasciata dalla verdura. Lasciate raffreddare e aggiungete le 2 uova, mescolate bene.

1 crostata-uova quaglia2 crostata-uova quaglia3 crostata-uova quaglia.

.

.

.

Stendete la pasta Sfoglia sul foglio di carta da forno e mettete nella teglia. Distribuite sopra il pangrattato, che asciugherà l’acqua eventualmente rilasciata dalle erbette (o dagli spinaci).
Coprite la superficie della pasta Sfoglia con parte del composto di spinaci, quindi distribuite la mozzarella (o lo stracchino) e mettete in fila, tutto intorno, le uova sode. Ricoprite con il composto di spinaci rimasto.
Spolverizzate una bella manciata di parmigiano grattugiato (più sarà e più il tutto risulterà saporito). Rialzate il bordo della pasta sulla fàrcia.

.4 crostata-uova quaglia5 crostata-uova quaglia6 crostata-uova quaglia

.

.

.

.Cuocete in forno già caldo a 200 gradi circa per 40-45 minuti o finchè sarà ben dorata sopra e ben cotta sotto. Lasciate raffreddare prima di togliere lo stampo: è buonissimo anche caldo!

 Vino

Mamertino di Milazzo (Sicilia), Carso Traminer Doc (Friuli), Albana di Romagna Amabile Docg, Fiano (Campania), Vernaccia di San Giminiano (Toscana), Soave Classic Superire (Veneto).

crostata rustica uova quaglie pasqua

Leggi anche

Uova di quaglia nel nido con salsiccia

 

Maccheroncini pasticciati besciamella salsiccia di cinta senese

Maccheroncini pasticciati con salsiccia di cinta senese

Ingredienti per 4-6 persone
  • 500 g di maccheroni,
  • 250 g salsiccia di cinta senese¹,
  • 250 gr. di besciamella,
  • 1 cipolla piccola,
  • 100 g parmigiano grattugiato,
  • 1 mozzarella di bufala,
  • prezzemolo tritato,
  • olio e.v.o,
  • sale e pepe.
Preparazione

Pulire e tritate la cipolla e farla imbiondire in olio. Aggiungere la salsiccia spellata e farla rosolare. Cuocere a fuoco lento. Lessare i maccheroni in abbondante acqua salata e scolarli al dente.
Condirli con il sugo di salsiccia ed una parte del parmigiano. Stendere sul fondo di una teglia qualche cucchiaio di besciamella, un po’ di sugo ed una manciata di parmigiano. Fare uno strato di maccheroni, uno strato di fette di mozzarella, coprire con il sugo alla salsiccia, la besciamella ed il parmigiano. Aggiungere la rimanente pasta, il prezzemolo tritato e completare con sugo e parmigiano. Cuocere in forno già caldo a 200 gradi finchè si sarà formata una appetitosa e croccante crosticina.

Vino

Chianti (Toscana, Sangiovese di Romagna, Nero d’Avola (Sicilia), Falerno del Massico rosso (Campania).

¹Le origini della razza Cinta senese, sono molto antiche ed esistono testimonianze pittoriche che dimostrano l’allevamento di suini simili all’attuale Cinta Senese fin dal Medioevo. Il tratto più caratteristico di questo suino è la presenza di una cinghiatura bianca, che dà il nome alla razza, su un mantello che è di colore nero-ardesia.

La più famosa raffigurazione di un suino che assomiglia all’attuale Cinta Senese è di Ambrogio Lorenzetti, “Effetti del buon Governo” (1319-1347), nel Palazzo Comunale di Siena.

Altre rappresentazioni di suini con cinghiatura bianca appaiono in dipinti e affreschi della scuola senese del XII secolo in diverse chiese della campagna di Siena.

La campagna ben governata, (particolare dagli Effetti del buon governo), di A. Lorenzetti 1337-39 – Palazzo Pubblico, Siena.
napoletana,maccheroni,senese,cinta,suino,pasticcio,maiale,gratin,teglia,forno,cuocere
 Maccheroni pasticciati alla napoletana con salsiccia di cinta senese
Mac and cheese with sausage (11594881594).jpg [[File:Mac and cheese with sausage (11594881594).jpg|Mac_and_cheese_with_sausage_(11594881594)]]
Pulire gli Agretti e prepararli con salsiccia speck

Come pulire gli Agretti e prepararli con la salsiccia o lo speck

Soda inermis è una pianta comunemente nota come riscolo, barba di frate, barba del Negus, miniscordo, agretti, lischi.

Le foglie e i fusti di S. soda sono commestibili e, principalmente le piantine giovani e i germogli, largamente usate in cucina. La pianta è utilizzata soprattutto nella dieta mediterranea, e in particolare in Italia (dove è una verdura nota con il nome di barba del frate o agretti) e in Spagna (dove è nota con il nome di barrilla). È diffusa anche nella cucina anglosassone, dove viene chiamata con il nome italiano di agretti. In Romagna viene popolarmente chiamata “lischi” o “liscari”. Nelle Marche è nota come “rospici”, “roscani” o “arescani”. In Umbria invece prende il nome di “riscoli”.

Ingredienti per 4 persone
  • 500 g. di agretti (detti anche barba di frate, lischi),
  • 100 g. di salsiccia a cubetti (o speck oppure pancetta),
  • 1 cipolla,
  • 50 gr. di burro,
  • due cucchiai di latte (o panna),
  • mezzo bicchiere di vino bianco secco,
  • sale e pepe.
Preparazione

Pulire la barba di frate eliminando la radichetta e il pezzettino legnoso che la accompagna. Lavare le parti verdi accuratamente Lessare la barba di frate in poca acqua salata per 10 minuti. Sgocciolarla e strizzarla.

agretti (2)agretti (5)agretti (3).

.

.

.

Tritare la cipolla e ridurre la salsiccia a cubetti. Versare il tutto in una padella dove sarà stato fatto fondere il burro. Mescolare, versare mezzo bicchiere, circa, di vino bianco secco e farlo sfumare.

agretti (6)agretti (4)agretti.

.

.

.

.
Quando la cipolla sarà diventata trasparente, unire la barba di frate. Cuocere per 15 minuti e spruzzare il latte (o la panna).
Regolare il sale e il pepe. Servire come contorno: ottimo per accompagnare la carne ai ferri.

agretti (7)Pulire gli Agretti e prepararli con salsiccia speck

Spaghetti integrali con gamberi e agretti (barba di frate, lischi, liscari, rospici, roscani, arescani, riscoli)

Uova di quaglia nel nido con salsiccia marchigiana alle spezie

Riso Basmati con agretti (barba di frate, lischi, liscari, rospici, roscani, arescani, riscoli)

salsicce wurstel avvolti speck

Gespickte Würste, Salsicce piccanti avvolte nello speck

Salsicce bernesi con cipolle, rafano e salsa puszta ungherese
Il würstel (dal diminutivo della parola tedesca Wurst, “insaccato”, secondo i dialetti tedeschi meridionali, laddove il termine in tedesco standard, hochdeutsch, suonerebbe Würstchen), chiamato erroneamente in Italia anche salsiccia, è una specie di insaccato preparato con carni tritate bovine e suine, tipico della Germania e dell’Austria e, in Italia, del Trentino e dell’Alto Adige. Da alcuni anni sono commercializzati anche würstel prodotti con carne di pollo e di tacchino, pubblicizzati come prodotti più leggeri rispetto a quelli di suino e molto apprezzati dal mercato mediorientale (o dagli immigrati musulmani all’estero).
Il würstel più diffuso in Italia corrisponde generalmente al Wiener o Wiener Würstchen (letteralmente “salsicciotto di Vienna” o “viennese”) reperibile in Germania. Lo stesso prodotto in Svizzera è chiamato Wienerli e in Austria Frankfurter (Würstel), letteralmente “salsicciotto di Francoforte”, sebbene in origine i due tipi (Wiener e Frankfurter) non fossero identici: il primo conteneva sia carne suina che bovina, era più corto e veniva servito appaiato a un altro, il secondo conteneva solo carne suina, era più lungo e veniva servito da solo. Alcune aziende del settore hanno cominciato a produrre anche in Italia würstel simili a quelli venduti in Germania, commercializzandoli come “würstel tipici

.

Ingredienti
  Preparazione

Tagliare i würstel (o le salsicce) per la lunghezza lasciando unite le due parti. Riempire l’interno dei wurstel con striscioline sottilissime di sottiletta (in cottura non deve fuoriuscire) e la senape. Una volta riempiti tutti i wurstel, avvolgere ognuno con una sottile fetta di speck. Passare i würstel in forno finchè lo speck risulterà croccante.

 “So schmeckt’s besser” Heimeran Verlag 1970 Siemens
1708347913Gespickte Würste, Salsicce piccanti So schmeckt’s besser
– 17-09-07-Berner-Würstel RR70623 1.jpg [[File:17-09-07-Berner-Würstel RR70623 1.jpg|17-09-07-Berner-Würstel_RR70623_1]]
Piadina romagnola con salsiccia cipolle

Piadina romagnola con salsiccia e cipolle

Piadina romagnola con salsiccia cipolle
 Preparazione

Fare appassire le cipolle in padella con olio, sale e pepe. Cuocere le salsicce sulla piastra o ala griglia. Preparare la piadina, tagliarla a metà e farcirla con le cipolle e la salsiccia. Servire caldissima.

Le buone piadine fatte in casa devono sempre essere accompagnate da un bel po’ di vino rosso (Sangiovese o Cagnina).

La piadina romagnola
E’ la più romagnola della specialità romagnole. E’ un pane senza lievito della più antica usanza, cotto nella lastra di sasso o nella teglia di terracotta messa sopra la fiamma viva (di fascine della potatura delle viti). Cuocete la piadina sopra il testo o la lastra, girandola spesso e forandola sopra con le punte di una forchetta. Si mangia tagliata a metà e imbottita di formaggio morbido (squaquerone) o di fette rosolate di pancetta, o cavoli alla romagnola.

Ingredienti per 5-6 piadine
  • 500 gr. di farina,
  • 50 gr. di strutto,
  • 15 gr. di sale grosso,
  • una bustina di lievito per piadine,
  • latte.
  Preparazione

Riscaldate la piastra (o testo) sul fornello più grande, al minimo. Rompete con il mattarello il sale grosso. Mescolate tutti gli ingredienti per ottenere un panetto sodo e morbido.[…]

.

romagnolo piadina crescione

Piadina romagnola formaggio Squäquaròn

Piadina romagnola con salsiccia cipolle