Menù per cena per S, Antonio Abate

PRANZO di S. Antonio Abate. 17 gennaio. – “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare”

S. Antonio Abate, motivo per coperta da buoi sec. XIX. Stampa a ruggine con matrice cm. 20×25. Stamperia Visini, Meldola Fo. È questa una delle numerose varianti dell’immagine del Santo protettore degli animali domestici e contadini, veneratissimo nelle campagne romagnole. La sua effiìge, presente in ogni stalla, appare tra i primi motivi ad essere riprodotti sulle tradizionali coperte da buoi.
Questa tavola riproduce una versione già “evoluta” dell’immagine votiva: la figura del Santo, dapprima rappresentata con umili vesti, appare qui già solennizzata mediante la vestizione di paramenti liturgici. In particolare spicca la mitra vescovile e il bastone pastorale, che sostituisce l’originaria pertica.
cucinario dei nobili“Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare”: Menù per festività e ricorrenze con oltre 350 ricette raccolti in un cucinario di una vecchia famiglia nobiliare romagnola che il rampollo Giovanni Manzoni ha svelato in questo libro ricco di suggerimenti e leccornie. Tra le ricette più selezionate ben otto modi di fare i cappelletti romagnoli ed altrettanti per i tortellini bolognesi con tanto di brodo doc per palati fini. Da citare la polenta alla Manzoni che riporta gli antichi sapori nostrani, poi per sbizzarrirsi si può provare a cucinare altre ricette che si adattano a qualsiasi piatto ed accostamento di cibi. Lugo di Romagna 1985.

17 gennaio, Sant’Antonio Abate

Menù
Minestre
Risotto imbragato
Pietanze
Cotechino alla campagnuola
Lenticchie alla contadina
Patate passate
Panetti
Formaggi
di vacca, di Reggio E.
Frutta
Fresca e secca
Dolci
Dolce al burro
Castagne al Rhum

“Risotto” imbragato (Ris imbraghê) 
La denominazione “risotto” non è corretta, poiché in questo caso i chicchi di riso durante la cottura vengono lessati e non mantecati.

Lenticchie alla contadina
Lessare le lenticchie con acqua piovana perchè diverranno più tenere; scolarle, condirle con sale e pepe e metterle in una casseruola con olio, cipolle e sedano finemente tritati, cotti a parte.

Panetti
Piccoli pani fatti di pasta salata o zuccherata cotta al forno. Venivano consumati per devozione nel giorno di Sant’Antonio Abate. Anche gli animali domestici, come era credenza, beneficiavano dell’assaggio di questo alimento che, secondo la credenza popolare, li preservava dalle malattie.

Panetti di sant’Antonio Abate, panini al latte

“Risotto” imbragato (Ris imbraghê)

Castagne al rum

CENA di S. Antonio Abate .17 gennaio. – “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare”


Menù pranzo per S. Antonio Abate

Menù per cena per S, Antonio Abate

CENA di S. Antonio Abate .17 gennaio. – “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare”

S. Antonio Abate, motivo per coperta da buoi sec. XIX. Stampa a ruggine con matrice cm. 20×25. Stamperia Visini, Meldola Fo.
È questa una delle numerose varianti dell’immagine del Santo protettore degli animali domestici e contadini, veneratissimo nelle campagne romagnole. La sua effìge, presente in ogni stalla, appare tra i primi motivi ad essere riprodotti sulle tradizionali coperte da buoi.
Questa tavola riproduce una versione già “evoluta” dell’immagine votiva: la figura del Santo, dapprima rappresentata con umili vesti, appare qui già solennizzata mediante la vestizione di paramenti liturgici. In particolare spicca la mitra vescovile e il bastone pastorale, che sostituisce l’originaria pertica.
cucinario dei nobili“Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare”: Menù per festività e ricorrenze con oltre 350 ricette raccolti in un cucinario di una vecchia famiglia nobiliare romagnola che il rampollo Giovanni Manzoni ha svelato in questo libro ricco di suggerimenti e leccornie. Tra le ricette più selezionate ben otto modi di fare i cappelletti romagnoli ed altrettanti per i tortellini bolognesi con tanto di brodo doc per palati fini. Da citare la polenta alla Manzoni che riporta gli antichi sapori nostrani, poi per sbizzarrirsi si può provare a cucinare altre ricette che si adattano a qualsiasi piatto ed accostamento di cibi. Lugo di Romagna 1985.

17 gennaio, Sant’Antonio Abate

Menù
Minestre
Minestra Paradiso
Pietanze
Cotolette imbottite
Cardo fritto
Patate fritte
Dolci
Marmellata di cotogne
Torta di mele

Minestra Paradiso (Stracciatella)

stracciatella zuppa minestra

 

 

 

 
Cotolette imbottite
Con vitello o pezzi di petti di pollo o di tacchino oppure di mortadella fare delle cotolette fini e soffriggerle nel burro. Fare una balsamella con grammi 100 di farina, grammi 50 di burro e 2 decilitri di latte e appena tolta dal fuoco salarla e aggiungere una cucchiaiata di parmigiano, un rosso d’uovo e mescolare. Quando la balsamella sarà fredda spalmare con questa le cotolette e paneggiarle con uovo e pangrattato e friggerle con strutto in padella.

Cardo fritto
Tagliare a pezzettini o a coste il cardo, già salato, cotto nell’acqua e ben scolato, e immergerli in una pastella densa fatta di acqua, farina e parmigiano grattugiato, e friggerli in padella abbondante di strutto.
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Patatine fritte Pont-Neuf Sburlòn, liquore di mele cotognetorta di mele