Dolce della Zarina con frutta mista (3)

Dolce della Zarina con frutta mista

Ingredienti per 6 persone
  • 1 kg. di frutta mista composta da fragole, pere, banane e kiwi,
  • 2 tuorli d’uovo,
  • 180 gr. di savoiardi,
  • 1 bicchierino di cognac,
  • 20 gr. di farina,
  • 80 gr. di zucchero,
  • 4 dl. di latte,
  • 2 dl. di panna montata,
  • 100 gr. di cioccolato fondente grattugiato.
Tempo occorrente: 30′

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Preparazione

In un pentolino sbattete i tuorli d’uovo con lo zucchero in modo da ottenere una crema chiara, incorporate la farina,  diluite tutto con 3 dl. di latte e portate a ebollizione su fuoco basso senza mai smettere di girare. Incorporate al latte rimasto il cognac e passate velocemente nel composto i savoiardi in modo che si ammorbidiscano.

Pulite tutta la frutta e tagliatela a dadini in modo da ottenere una macedonia, poi amalgamatela con la crema di uova preparata in precedenza. Con i savoiardi foderate una coppa di cristallo, riempitela con la frutta e coprite tutto con altri savoiardi ammorbiditi.

Dolce della Zarina con frutta mista (2)Dolce della Zarina con frutta mista

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Servendovi di una tasca da pasticciere (o di una siringa per decorare) completate la superficie del dolce con ciuffi di panna montata e spolverizzate tutto con il cioccolato grattugiato.

Vino:

 Torcolato di Breganze (Veneto), servito a 10°C. Malvasia di Lipari, servito a 10°C.

Ricetta da I miei menù – Selezione dal Reader’s Digest 1989

Torta di frutta cotta in pasta frolla alla maniera di Petronilla

Rotolo con frutta sciroppata alla maniera di Petronilla

Torta di mele per desinaretto vegetariano alla maniera di Petronilla

Meyveli turta.jpg [[File:Meyveli turta.jpg|Meyveli_turta]]  Fruit tart 3.jpg [[File:Fruit tart 3.jpg|Fruit_tart_3]] Kabocha Tart from Little Oven.jpg [[File:Kabocha Tart from Little Oven.jpg|Kabocha_Tart_from_Little_Oven]]
savoiardi naples biscuit

Naples biscuits, i biscotti antenati dei savoiardi

Christian Berentz – Stilleben mit Löffelbiskuits (ca. 1715)Still-Life with Crystal Glasses and Sponge-Cakes

Nei libri di cucina inglesi del XVIII secolo, in varie ricette comparivano i Naples Biscuits. Sembra fossero un ingrediente base, conservato nella dispense per essere utilizzato. L’uso più comune era servirli con il tè. ma anche sbriciolati o grattugiati, quindi imbevuti di vino o liquori e ricoperti di frutta e syllabub, panna montata o crema inglese oppure crema pasticcera, come nella ricetta del Trifle. Oltre che Naples biscuit, venivano chiamati Fingers biscuits, Sponger fingers e Sponge cakes.

crema inglese

Crema inglese

crema pasticcera

Crema pasticcera

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Regency Syllabub

 

 

 

Naples Bisket or Sponge Cake – 1698 – Jane Austen Co.Uk

“You know how interesting the purchase of a sponge-cake is to me.” Jane Austen to Cassandra Godmersham: Wednesday, June 15, 1808
“Sapete quanto sia interessante per me l’acquisto di un pan di Spagna.” Jane Austen a Cassandra Godmersham: mercoledì 15 giugno 1808

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naples biscuit savoiardi

Prendi 3 uova, sia tuorli che albumi, e sbattili in una ciotola di legno per un quarto d’ora, poi mettici sopra mezza libbra di zucchero, e sbattili insieme di nuovo per lo stesso tempo, quindi aggiungi 6 once di fino fiore (farina) 1 o 2 granelli di muske(?) e un cucchiaio o due di acqua di rose, e sbattili bene insieme mentre il forno è in funzione, e quando sarà caldo, imburra la padella  e metti l’impasto a cuocere. Fai  raffreddare e conservali per il tuo uso.

Mrs Masons Cookery by Charlote Mason (1787)

savoiardi naples biscuits 1

Setacciate tre volte una libbra di zucchero con tre quarti della farina più fine che si può ottenere; poi aggiungete 6 uova ben sbattute e un cucchiaio di acqua di rose; quando il forno è abbastanza caldo infornateli, facendo attenzione che non rimangano troppo umidi. bonnieandwine.com

Mr. Francatellis’ book The Modern Cook, 1846

savoiardi-naples-biscuits

Preparate la pastella come indicato precedentemente;  riempite una formina per biscotti con una parte di essa e, dopo aver ripiegato saldamente l’estremità aperta, procedete all’utilizzo della pastella nel modo seguente.
Tagliate in due un foglio di carta da cucina, piegatelo in senso longitudinale, in modo da tracciare una linea retta lungo il centro dei mezzi fogli; tenete quindi una forchetta nella mano destra, premendo la pastella con il pollice, mentre l’estremità appuntita deve essere stesa, o meglio lasciata cadere in linee rette, simili a dita, di circa tre pollici di lunghezza per mezzo pollice di larghezza; devono formare due file, essendo divise dalla linea al centro del foglio.
Quando il foglio è pieno, mettetelo su un grande foglio di carta da cucina contenente circa un chilo di zucchero setacciato finissimo, disposto a forma di cresta lungo la parte superiore del foglio, così come si trova sul tavolo davanti a voi: il foglio che contiene i biscotti è posizionato appena sotto lo zucchero, sarà solo necessario sollevare l’altro foglio in ogni angolo con le mani, e dandogli un leggero scossone, lo zucchero verrà gettato sui biscotti;
Poi, afferrando la carta, tenendo i biscotti in ogni angolo superiore e scuotendola delicatamente mentre viene tenuta in posizione perpendicolare, lo zucchero scivolerà tutto in una volta.
In questo modo i biscotti vengono glassati efficacemente senza sprechi. I fingers biscuits devono essere immediatamente messi su una teglia e infornati (a calore molto moderato); circa un quarto d’ora sarà sufficiente per cuocerli. A cottura ultimata, dovranno essere di un colore dorato.
Nota – Con lo stesso tipo di pastella e utilizzando formine per biscotti, la forma di questi biscottini sarà facilmente variata a seconda dei gusti o della fantasia.

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La ricetta “moderna”

Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 3 uova,
  • 150 grammi di zucchero,
  • ½ cucchiaio di acqua di rose,
  • 225 grammi di farina.
Preparazione
Separate i tuorli delle uova dagli albumi, e montate quest’ultimi con l’acqua di rose. A parte unite ai tuorli lo zucchero, e aggiungendo un po’ di farina per volta, lavorate conn la frusta affinché il composto non risulti spumoso ma denso e cremoso (circa 10 minuti). Dopodiché, aggiungetevi gli albumi montati con grande delicatezza.
Riempite di pasta una tasca da pasticceria con bocca larga e liscia, e fate cadere su una piastra imburrata dei bastoncini lunghi almeno un dito. Spolverateli con zucchero normale e a velo, lasciateli riposare per un quarto d’ora, poi spolverateli di nuovo con zucchero. Aspettate qualche minuto e passate la piastra in forno a calore moderato, 180 gradi, per 15 minuti ritirando i biscotti quando saranno dorati.
Prima di servire i biscotti lasciateli raffreddare.

Biscotti Savoiardi o Biscuit à la Cuillère o Lady Fingers

Il syllabub è un antico dessert tradizionale inglese

Dolce diplomatico alla maniera di Petronilla

Crema inglese, English custard

Di Christian Berentz – Web Gallery of Art:   Immagine  Info about artwork, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7443705Di Priwo – photo taken by de:Benutzer:Priwo, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1537519
caffè torta Moka_cake_3

Dolce al caffè con Pan di Spagna senza uova e gli amaretti casalinghi della Petronilla

  • Differenza tra Pan di Spagna, Torta Margherita e Torta Paradiso
    • il Pan di Spagna ha uova, zucchero, farina, fecola, niente lievito, niente burro. Ottimo da farcire, come la classica torta di compleanno.
    • la Torta Margherita (Pasta Margherita) ha uova, zucchero, fecola, con lievito, niente burro. Ottima a colazione e a merenda.
    • la Torta Paradiso ha uova, zucchero, farina, burro, niente lievito.
Ingredienti per 4-6 persone
  • 150 gr, di Pan di Spagna  senza uova¹ o di savoiardi (se preferite),
  • 50 gr, di amaretti,
  • 200 gr. di margarina a temperatura ambiente,
  • 200 gr. di zucchero a velo,
  • 1 vasetto di yogurt al caffè,
  • 1 bustina di vanilna,
  • 6 tazzine di caffè,
  • cognac o brandy (facoltativo).
File:Pão-de-Ló de Miragaia.png

Pan di Spagna

Preparazione

Lavorate bene la margarina con lo zucchero e lo yogurt fino a quando diventerà un composto omogeneo.
Unire caffè e brandy (se si è deciso di aggiungerlo). In uno stampo fate un primo strato di Pan di Spagna (senza uova)¹ bagnato con la miscela di caffè e brandy. Stendete uno strato di crema di margarina al caffè.

Sbriciolate sopra un amaretto. Continuate a strati fino a terminare con il Pan di Spagna o i savoiardi e tenendo un po’ di crema da parte.
Lasciare riposare per non meno di 5 ore a temperatura ambiente. Rovesciare, quindi, su un piatto di portata e stendere la crema rimasta.
Cospargere con amaretti sbriciolati finemente e nocciole tritate finemente. Riporre in frigo e togliere il dolce 20-30 minuti prima di servirlo.

¹Pan Di Spagna senza uova nè burro

 

 (fantastico) di Giady12

INGREDIENTI:

  • 350 g di farina,
  • 200 g di zucchero,
  • Una bustina di lievito per dolci,
  • La scorza grattugiata di un’arancia o di un limone,
  • 250 ml di latte

PREPARAZIONE:
Mescolare in una ciotola la farina, lo zucchero e la scorza del limone (io ho usato quello). Piano piano aggiungere il latte fino ad ottenere un impasto cremoso. Infine aggiungere il lievito mescolando delicatamente. Imburrare ed infarinare la tortiera.

Vino

Prosecco (Veneto), Albana amabile di Romagna

File:Moka cake 2.jpg
Petronilla libri

Desinaretti 1944   

Amaretti casalinghi alla maniera della Petronilla

Moka cake 2.jpg [[File:Moka cake 2.jpg|Moka_cake_2]] Moka cake 3.jpg[[File:Moka cake 3.jpg|Moka_cake_3]
flambé Apple_Strudel_(14244216188)

Ricetta dello Strudel FLAMBÉ per Capo d’anno della Petronilla

 “Tra i fornelli” La domenica del corriere, 1946

«È vecchia usanza in tante famiglie (e specie nelle numerose e patriarcali) quella di solennizzare ogni festa non solo con un buon pranzetto, ma anche con il relativo e specialissimo piatto dolce. In tante famiglie non può così mancare di far la sua comparsa, sul finire del pranzo di Capo d’anno, lo strudel tutto avvolto dalle sue fiamme. Come prepararlo?

Impasta sulla spianatoia 250 grammi di farina, una presina di sale ed un cucchiaio di zucchero con 1 uovo ed 1 cucchiaio di burro sciolto in ½ bicchiere di latte caldo. Aggiungi ancora latte se necessario e manipola e rimanipola giacchè più lavorerai la pasta più squisito ti riuscirà lo strudel. Raduna la pasta in palla quando la sentirai morbida, e coprila con una casseruola capovolta e che avrai riscaldata sulla fiamma.

Sbuccia, libera dal torsolo e affetta fini alcune mele e pere; rammolisci in acqua calda, snocciola ed affetta 2-3 manate di prugne secche; lava in un goccio di liquore un pugno di uva sultanina; ritaglia fini alcuni fichi secchi e se puoi alcuni datteri snocciolati; sbriciola 3-4 noci e mescola e rimescola tutto insieme.

Tira la pasta riposata in sfoglia quanto più possibile sottile; ungine con burro la superficie; versa sopra la frutta lasciando vuoto, per 2 dita, l’orlo in giro; spargi sopra 2 prese di cannella, 1 cucchiaio di burro liquefatto e 2-3 cucchiai di zucchero (anche 1 se avrai potuto ricorrere ai dolci fichi e ai dolcissimi datteri); rotola su se stessa la sfoglia con il suo ripieno (adagino che non si spacchi); schiaccia il rotolo così ottenuto fortemente ai 2 lati (che la frutta non scappi) e leggermente di sopra (che un po’ si appiattisca); stendilo sulla lastra del forno (o in una tortiera) imburrata; pennellane con burro la superficie (sarà così ben lustro); cuocilo in forno (o tra la brage); fallo scivolare sul piatto a pranzo ultimato; all’istante di servirlo spargi sopra 1-2-3 bicchierini di rum; dà fuoco; e…

E quando il fiammante dolce farà la sua comparsa… sarà accolto da uno scrosciante e bene-augurante evviva generale.

Petronilla

File:Strudel di mele 02.jpg
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Lo strudel, dal tedesco Strudel = vortice) è un dolce a pasta arrotolata o ripiena che può essere dolce o salata, ma nella sua versione più conosciuta è dolce a base di mele, pinoli, uvetta e cannella.
Lo strudel ha una ricetta che parte addirittura dall’ VIII secolo a.C., ovvero al tempo degli Assiri; simili dolci si ritrovano anche nell’Antica Grecia del III secolo a.C.. Probabilmente, anche grazie alla via della seta la ricetta si è così tanto diffusa andando però a modificare quella originale in diverse varianti: baklavagüllaçbörek e strudel.
Dal 1526 il sultano Solimano il Magnifico avrebbe diffuso la sua ricetta nei territori conquistati. I continui contatti tra l’impero ottomano e quello austriaco fecero sì che anche la ricetta dello strudel passasse nell’impero austriaco dino ad arrivare  in Trentino, Sudtirolo e nel Litorale.
In Italia tradizionalmente viene preparato in Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

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Cristoforo da Messisbugo, Banchetti composizioni di vivande e apparecchio generale

Cristoforo da Messisbugo, “Banchetti composizioni di vivande e apparecchio generale” 1549, descrive una torta alla tedesca molto simile allo strudel

Ricetta per lo Strudel di Capo d’anno di Petronilla, con mele e/o pere, uva sultanina e rum

Galateo: come si servono e come si mangiano i dolci

Strudel di mele 02.jpg  Apple Strudel (14244216188).jpg
Biscotti Savoiardi o Biscuit à la Cuillère o Lady Fingers

Biscotti Savoiardi o Biscuit à la Cuillère o Lady Fingers

Un tè da Carolina

I biscotti Savoiardi, prendono il nome dalla regione originaria la Savoia. Sono biscotti dolci e leggeri dalla consistenza molto friabile e spugnosa.
La forma, un cilindro schiacciato con gli spigoli smussati, ricorda un grosso dito e per questa ragione in inglese vengono chiamati Lady Fingers, cioè dita di dama. In Francia, invece si chiamano Biscuits à la cuillère. Perfetto accompagnamento per il Bicerin ed ingrediente fondamentale per il Tiramisù.

Ingredienti e dosi 
  • 55 gr. di farina 00,
  • 55 gr. di amido di mais,
  • 100 gr. di tuorli,
  • 125 gr. di albumi,
  • 125 gr. di zucchero.
Preparazione

Separate i tuorli delle uova dagli albumi, e montate quest’ultimi con del succo di limone.
A parte unite ai tuorli dello zucchero, e aggiungendo un po’ di farina per volta, lavorate affinché il composto non risulti spumoso. Dopodiché, aggiungetevi gli albumi montati con grande delicatezza.
Riempite di pasta una tasca da pasticceria con bocca larga e liscia, e fate cadere su una piastra imburrata dei bastoncini lunghi almeno un dito. Spolverateli con zucchero normale e a velo, lasciateli riposare per un quarto d’ora, poi spolverateli di nuovo con zucchero. Aspettate qualche minuto e passate la piastra in forno a calore moderato, ritirando i biscotti quando saranno dorati.
Prima di servire i savoiardi lasciateli raffreddare.

Tiramisù, il più amato dagli italiani

 taccuinistorici.it

L’origine dei Biscotti Savoiardi, è fatta risalire al tardo XV secolo, quando furono creati presso la corte dei Duchi di Savoia in omaggio ad una visita del re di Francia.
I savoiardi sono uno degli ingredienti principali per il Tiramisù, e nella tradizione culinaria napoletana, durante il periodo di carnevale, si intingono nel sanguinaccio.
I savoiardi o prestofatti (sono attestati dalla Regione Molise come prodotto agroalimentare tradizionale) sono conosciuti in tutte le regioni italiane che hanno subito l’influenza dei Savoia. Per tale motivo sono diffusissimi in Sardegna, dove venivano prodotti in passato nelle famiglie, con il nome anche di “pistoccus de caffè”, e dove tutt’ora fanno parte della tradizione dolciaria artigianale

I savoiardi nel mondo
  • In Italy: Savoiardi (meaning “from Savoy”)
  • In France: Biscuits à la cuillère (“Spoon cookies”) or boudoirs
  • In Spain: “Bizcochos de Soletilla” (“Soletilla sponges”)
  • In the UK: sponge-fingers, trifle sponges or boudoir cookies
  • In Portugal and Brazil: “Biscoitos de champanhe” (“champagne biscuits”)
  • In South Africa: Boudoir biscuits
  • In Persian: latifeh
  • In Dutch: lange vingers (“long fingers”)
  • In Germany: Löffelbiskuit (“spoon cookie”)
  • In Slovenia: bebi piškoti (“baby cookies”)
  • In Serbia/Croatia: piškote/i
  • In the Philippines: “broas”
  • In Argentina: “vainillas” (“vanillas”)
  • In Chile: “Galletas de champaña” (“champagne biscuits”)
  • In Austria: “Biskotte”

Dolce della Zarina con frutta mista

Dolce al caffè con Pan di Spagna senza uova e gli amaretti casalinghi della Petronilla

Strudel alla crema con mele e savoiardi

“Zuppa Inglese” alla maniera di Petronilla

La Sòpa inglesa, la “zuppa inglese” romagnola

 

Zuppa_inglese

“Zuppa Inglese” alla maniera di Petronilla

«Un piatto dolce, e che sia squisito, e degno di un pranzo; e per nulla complicato; e di riuscita sempre sicura; e quindi adatto per cuoche ancora inesperte? Questo volete? Ecco, allora, la ricetta che fa per voi; la ricetta cioè, e con le dosi per 6 persone, di quel dolce prelibato che ha il nome (chissà perchè) di “zuppa inglese”.

Per fare il dolce piatto, comperate 2 etti di biscotti savoiardi (o di Novara) o, meglio ancora, di pan di Spagna (questo tagliatelo in fette grosse 172 centimetro all’incirca). In una casseruola sbattete 4 torli con 3 cucchiai colmi di zucchero; aggiungete, a poco a poco e sempre mescolando, prima 40 gr. di farina bianca e poscia 1/2 litro di latte. Ponete la casseruola al fuoco, non smettete mai di rimescolare, e quando la crema, addensandosi, sarà lì lì per levare il bollore, togliete la casseruola dal fuoco, e lasciate raffreddare.
Sbattendoli con la forchetta (se non possedete l’istrumento adatto) montate a neve, ben sodi, i 4 albumi; e a poco a poco, e adagio adagio, e sempre mescolando, unite, infine, gr. 180 di zucchero. Bagnate metà delle fette di pan di Spagna (o metà biscotti savoiardi) con liquore rosso (Alkermes) e l’altra metà con liquore bianco (Kummel); ma con liquori fatti all’economica, e ad uso cucina, con gli estratti che vendono i droghieri.
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Crema in tazze alla maniera di Petronilla zuppa inglese Sòpa inglesa, la "zuppa inglese" romagnola
Nel caso non voleste saperne, in fatto di liquori, di certe sagge economie, e che non voleste…sperperare liquori autentici e sopraffini, bagnate metà fette con vino di Rodi o di Marsala, e l’altra metà con liquore di marca e possibilmente bianco. Scegliete, in credenza, un piatto di porcellana che già conosca il lieve calore del forno tiepido; versatevi metà della crema; coprite questa con le fette (o con i biscotti) bagnate di Alkermes (o di Marsala); su queste distribuite l’altra metà della crema; su questa, le restanti fette di pan di Spagna (o i restanti savoiardi); su tutto il monticello che avrete così innalzato, versate tutti gli albumi montati a neve e inzuccherati; e date infine una generale e abbondante inzuccherata superficiale.

Mettete il piatto in forno tiepido, per 10-15 minuti, affinchè gli albumi possano un po’ rapprendersi, o – qualora non possediate forno – fabbricate la zuppa, anzichè su di un piatto, in una insalatiera fonda; coprite questa con un grande coperchio; e mettete sul coperchio cenere molto calda ed anche qualche bragia.

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Sia così che cosà, il piatto – anche per quegli albumi un po’ induriti – sarà di certo splendidamente riuscito; e presentandolo sul finir del pranzo, il vostro successo di perfette cuoche sarà certamente e completamente assicurato.»

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze  economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali

Liquore Alchèrmes, liquore per dolci, ricetta del 1853

Zuppa Inglese Di Lungoleno – Opera propriaFotografia autoprodotta, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=82001125
Tiramisù, il più amato dagli italiani

Tiramisù, il più amato dagli italiani

 Il tiramisù è un dolce diffuso in tutta Italia, le cui origini vengono spesso contese fra regioni quali il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, il Piemonte e altre. È un dessert al cucchiaio.

La ricetta del tiramisù non è presente nei libri di cucina precedenti agli anni sessanta del XX secolo. Ciò consente di supporre che il tiramisù, come lo si conosce ora, sia un’invenzione recente, il dizionario della lingua italiana Sabatini Coletti fa risalire la prima menzione del nome al 1980.Una delle leggende sulla nascita del tiramisù pone le sue origini a Siena, come dolce preparato in occasione di una visita del granduca Cosimo III de’ Medici e denominato “Zuppa del duca”. Se questa versione è teoricamente compatibile con l’introduzione in Italia di uno degli ingredienti principali del tiramisù, il caffé (utilizzato all’epoca come bevanda e in assenza di attestazioni del suo uso all’interno di alimenti), non lo è altrettanto per l’utilizzo del mascarpone, che è un formaggio tipico della Lombardia, e per i savoiardi, biscotti originari della Savoia, entrambi poco verosimilmente usati nella pasticceria senese fra il XVII e il XVIII secolo.
Per prepararlo, secondo la ricetta originale, servono biscotti savoiardi, tuorli d’uovo, zucchero, caffè, mascarpone e cacao in polvere. Nella ricetta originale non sono previsti il liquore e gli albumi d’uovo.
La forma originale del dolce è rotonda,[anche se la forma dei savoiardi favorisce l’uso di una pirofila rettangolare o quadrata, diffondendo l’immagine classica “a mattonella”. Tuttavia è spesso assemblato anche all’interno di bicchieri di vetro rotondi, che mostrano i vari strati, o a piramide. (Wikipedia)
Il tiramisù (o in dialetto veneto tirame sù) è il dolce italiano più diffuso al mondo.

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 La ricetta classica con i Savoiardi

Biscotti Savoiardi o Biscuit à la Cuillère o Lady Fingers

 Ingredienti

500 g di mascarpone, 80 g di zucchero, 4 uova, 250 g di savoiardi, 4 tazzine di caffè espresso (oppure una moka da 4 preparata con tanto caffè), cacao amaro in polvere q.b., eventualmente scaglie di cioccolato fondente

  Preparazione
  1. Prima cosa fare il caffè.
  2. Separare i tuorli dagli albumi.
  3. Montare i tuorli insieme allo zucchero fino a ottenere un composto il più possibile chiaro e spumoso.
  4. Unire al mascarpone il composto di uova e zucchero, amalgamandolo bene, possibilmente con una frusta a mano.
  5. Montare gli albumi a neve ben ferma con un pizzico di sale e aggiungere con delicatezza alla crema di uova e mascarpone.
  6. Immergere velocemente i savoiardi nel caffè: i biscotti dovranno risultare ben imbevuti, ma non completamente zuppi. L’ideale sarebbe bagnare solo la metà inferiore dei biscotti, in modo che assorbano anche un po’ dell’umidità della crema di mascarpone. Coprire il fondo di una vaschetta in plastica per alimenti con uno strato di savoiardi.
  7. Quindi stendere uno strato di crema al mascarpone, livellandolo con una spatola. Procedere con un secondo strato di biscotti e coprire con la rimanente crema, avendo cura di tenerne da parte una piccola quantità per la decorazione.
  8. Come pastorizzare le uova in casa per ricette dove sono previste uova crude
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Decorazione
  1. Spolverare d’abbondante cacao amaro e rifinire con una manciata di scaglie di cioccolato. Riporre in frigorifero per almeno 1 ora.
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Varianti

Ovviamente, alcuni ingredienti e alcune fasi della preparazione possono essere variate. Ad esempio, al posto dei savoiardi si possono mettere pavesini o pan di spagna, mentre si possono alternare (come scritto sopra) i vari liquidi inserendo liquori o altro. Si può anche non aggiungere panna. Infine, scatenate la fantasie: potete aggiungere yogurt alla crema per dare il sapore di fragola, cioccolata, ecc.

  • Tiramisù con i pavesini e panna fresca

è la versione furba, rapida e giovane del classico Tiramisù con i savoiardi. Continua a leggere su Cookaround, con foto della preparazione (…)

Come pastorizzare le uova in casa per ricette dove sono previste uova crude

CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=65110 1.2.3.4.5.6.7.8.By Matěj Baťha – Own workThis photograph was taken with a DSLR from WMCZ’s Camera grant.ČeštinaBy franzconde – Flickr: Tiramisu, CC BY 2.0,
Tiramisù, il più amato dagli italiani
Sòpa inglesa, la "zuppa inglese" romagnola

La Sòpa inglesa, la “zuppa inglese” romagnola

Ottima ricetta per riciclare panettone, pandoro, colomba pasquale.
La zuppa inglese è un dolce al cucchiaio, simile al tiramisù. È un dolce antico di secoli, che appare nella cucina della zona di Parma, Modena, Bologna, Forlì, Ferrara, Ravenna e Reggio Emilia nell’Ottocento, a base di pan di Spagna, imbevuto in liquori quali l’alchermes e il rosolio, crema pasticcera. […]
La ricetta in dialetto romagnolo. Clicca sull’immagine per vederla ingrandita

zuppa inglese romagna

Strana denominazione questa per un dolce che, seppure diffuso anche in altre cucine regionali, è comunque in Romagna di vecchia tradizione e preparato assai frequentemente: Procuratevi 400 gr. di pan di Spagna o se preferite, dei biscotti savoiardi. Dovete ora preparare una normale crema pasticcera gialla e una crema al cioccolato.

cremacarolina savoiardizuppa

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Procedete così: mescolate 4 rossi d’uovo con 4 cucchiai di zucchero e 2 di farina. Unite poco alla volta 1/2 litro di latte caldo aromatizzato con la scorza di 1/2 limone. Mettete sul fuoco e fate bollire mescolando continuamente per 3 o 4 minuti. per la crema al cioccolato procedete allo stesso modo e con gli altri ingredienti, aggiungendo inizialmente allo zucchero 4 cucchiai di cacao amaro. Sistemate ora in un piatto da dolci un primo strato di pan di Spagna tagliato a fette (o di savoiardi) bagnato con dell’ alkermes.
Su questo mettete uno strato di crema gialla, poi di nuovo pan di Spagna, bagnato stavolta con del rhum, poi la crema al cioccolato, e così via fino all’esaurimento degli ingredienti. Decorare la superficie secondo il vostro gusto e lasciate raffreddare in frigorifero per mezza giornata prima di servire.

zuppa inglese

Liquore Alchèrmes, liquore per dolci, ricetta del 1853

“Zuppa Inglese” alla maniera di Petronilla

Dolce diplomatico alla maniera di Petronilla