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Pinza bolognese, l’antico Pan di Natale, la ricetta del 1664

La pinza bolognese (pénza in bolognese) è un dolce che proviene dalla tradizione contadina bolognese, che si preparava generalmente durante le festività natalizie, anche se ormai viene consumata tutto l’anno. La sua ricetta appare per la prima volta all’interno del volume L’economia del cittadino in villa di Vincenzo Tanara. Il nome deriva molto probabilmente dalla sua forma, poiché si presenta come un rotolo di pasta dura che stringe al suo interno della mostarda bolognese.

Non va confusa con la pinza veneta, a cui somiglia solo il nome.

L’economia del cittadino in villa¹ del Signor Vincenzo Tanara. edizione del 1713
ricetta
L’ECONOMIA DEL CITTADINO IN VILLA
Il pane e il vino
LIBRO PRIMO
pag. 35

Pan di Natale, Pinza

I nostri Contadini con minor spesa impastano la farina con levito, sale , & acqua over d’acqua melata, incorporando dentro vva fecca, e zucca condita in mele, aggiuntovi pepe, e ne fanno una pagnotta grossa, quale chiamano Pan da Natale, altri impastando farina con acqua zaffaranata,& assai fermento, quale con la mattarella, o canna à foggia di sfoglia assottilano alla grossezza d’un mezo dito poi coperta d’ uva secca cominciano a rivoltarla dalla parte più stretta, avertendo d’includer ben dentro la detta uva secca, e così rivolgendo fino all’altra parte ne fanno una pagnotta ovata, qual chiamano Pinza. E tanto amico dell’ huomo questo pane, che pare, che in volendo far vivande il pane habbia la qualità dell’huomo, poiche, si come l’ huomo è animale, che ama  ama la compagnia, così facendosi diverse vivande di pane, vuole sempre compagnia, onde ancor in questo s’ avverta, che di sol pane non vive l’huomo. Scriveronne dunque alcune vivande, come di quelle, che si chiamano sotto nome di pane, overo di quelle, ove per la maggior parte siano fatte di pane, di molte ancora s’ havrà occasione di parlare più innanzi in descrivendo vivande d’altre cose, ove come ingrediente, ò accessorio vi si pone.

¹L’economia del cittadino in villa è un libro scritto da Vincenzo Tanara, marchese bolognese, nel 1644. I temi principali trattati sono l’agricultura dei campi e della vite, l’allevamento e l’utilità del porco e come gli astri celesti influiscano nella vita quotidiana con il fine di insegnare a chi non conosceva la vita rustica tutti i segreti e tradizioni della cultura contadina emiliana. Il libro contiene la traduzione del Testamentum Porcelli («Il testamento del porcello»), una breve satira medievale erroneamente attribuita a San Gerolamo, dove un porcello che sta per essere macellato descrive ironicamente a chi e a quali scopi vuole che vadano le parti del proprio corpo martoriato.

 

 

 

 

 

 

 

 

Pinza bolognese

ricetta di Ilgiornaledel cibo.it
Ingredienti per 8 persone 
Preparazione

Distribuire il ripieno di mostarda alla bolognese quasi fino al bordo

Ricetta in dialetto bolognese di “Gli apostoli della tagliatella”

Pinza veneta dell’ Epifania alla maniera di Petronilla

Il Certosino di Bologna, l’antico Pan speziale, ricco dolce natalizio

Pinza bolognese.jpg [[File:Spread the mostarda bolognese filling nearly to the edge.png|Spread_the_mostarda_bolognese_filling_nearly_to_the_edge]]
Pinza bolognese, l’antico Pan di Natale, la ricetta del 1664ultima modifica: 2013-06-30T20:53:31+02:00da
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