In Italia: il Carbone dolce della Befana
ricetta di buttalapasta.it
Ingredienti
1/2 kg. di zucchero (semolato e bianco), un ettogrammo di zucchero a velo, 1 bianco d’uovo, 1 cucchiaio di alcol puro (quello per liquori casalinghi) oppure di vodka o di grappa, colorante per alimenti nero o altro colore a piacere. Il colore nero commestibile è difficilissimo da trovare per i non professionisti; a questo punto potete chiedere al vostro pasticciere di fiducia di vendervene un pochino, o provate a farlo voi mescolando giallo, rosso e blu (purtroppo di solito si ottiene un marrone scuro, non un vero nero), oppure usate delle pastiglie di carbone vegetale ridotte in polvere (si vendono in farmacia per problemi digestivi).
Preparazione
Per prima cosa preparate una glassa montando l’albume a neve ben soda, poi unitevi 2 etti di zucchero semolato, ed infine l’alcol, lo zucchero a velo e il colorante scelto. Mettetela da parte. Versate lo zucchero semolato rimasto in una casseruola non molto grande, copritelo completamente di acqua, mescolatelo e ponetelo sul fuoco. Fatelo cuocere fino a quando inizierà a caramellarsi e diventerà biondo, ci vorranno circa 10/15 minuti. Se possedete un termometro da pasticceria, continuate a cuocere fino a quando lo zucchero arriverà alla temperatura di 141 gradi.
Abbassate il fuoco sotto lo sciroppo e versatevi dentro di colpo tutta la glassa, mescolate rapidamente per incorporarla allo sciroppo, aspettate qualche momento per permettere allo zucchero di gonfiarsi (è l’alcol che genera questo fenomeno). Versate subito il composto in uno stampo antiaderente oppure unto leggermente di olio o di burro; schiacciatelo con delicatezza per fargli assumere una forma regolare. Lasciatelo raffreddare, e a questo punto potrete romperlo in pezzi.
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La Pinza dell’ Epifania o Pinsa della Marantega è il dolce tradizionale del Veneto, che era immancabile sulle tavole contadine nel giorno della Befana.
In Belgio e in Francia è chiamato Galette des rois (leggi)
In Bulgaria: Banitza.
ricetta di stranieriinitalia.it
La pietanza tradizionale più amata in Bulgaria. La “banitza” è una sorta di pizza tradizionale fatta principalmente con la pasta sfoglia e la feta greca. In Bulgaria è tra le cose mangiate più spesso, indistintamente a colazione, a pranzo o a cena.
Ingredienti
1 foglio di pasta sfoglia surgelata 4 uova 1 tazza (anche meno secondo i gusti) di yogurt naturale (senza zucchero e frutta) 1/2 cucchiaino di sodio bicarbonato 400 g feta greca (o ¾ di feta greca e ¼ di ricotta) olio di girasole, burro 2-3 cucchiai di farina.
Preparazione
Uno dei modi per preparare la banitza: sbattere le uova, aggiungere lo yogurt nel quale è dissolto il sodio, aggiungere 1/2 tazza di olio, la farina, la ricotta e il formaggio schiacciato con la forchetta. Amalgamare bene tutto. Distendere la pasta sfoglia, scongelata, con il matterello, facendone 4-5 fogli fini. Sistemare i fogli di pasta in una teglia, spalmando il composto tra un foglio e l’altro. Sul foglio di pasta superiore spalmare soltanto un po’ di tuorlo di uovo. Bucare la pasta parecchie volte con la forchetta e inserire dei pezzettini di burro qua e là. Mettere al forno per 30-40 minuti (a 200 gradi). Quando è pronta tirare fuori dal forno e coprire subito. E’ preferibile mangiarla calda.
In Grecia: Vassilopita
ricetta di dolcidee.it
Ingredienti
530 g di farina, 4 uova, 240 g di zucchero, 150 g di burro, 1 bustina di lievito vanigliato, 4 dl di succo di arancia, 1 dl di brandy, un pizzico di bicarbonato, 1 arancia, 1 limone q.b di zucchero a velo, sale.
Preparazione
Sgusciare le uova e raccogliere i tuorli e gli albumi in due ciotole diverse; aggiungere ai primi lo zucchero e 2cucchiai di acqua e montarli fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il burro molto morbido e tagliato a fiocchetti e montare gli ingredienti ancora per mezzo minuto.
Versare il succo di arancia e il Brandy e mescolare il composto con un cucchiaio di legno, poi setacciare la farina con il lievito e il bicarbonato e farla cadere direttamente nella ciotola, mescolando. Grattugiare la scorza dell’arancia e del limone e incorporarle.Montare gli albumi con un pizzico di sale a neve ben ferma. amalgamarli delicatamente al composto preparato, con movimenti dal basso verso l’alto, e versare l’impasto in uno stampo di 26cm di diametro, rivestito con carta forno bagnata e strizzata. Cuocere la torta in forno già caldo a 180°C per un’ora. Sfornare la torta, fare raffreddare e spolverizzarla con zucchero a velo.
Questo dolce greco prende il nome da San Basilio (agios Vassilis) che il primo dell’anno porta i doni ai bambini ortodossi. In alcune località della Grecia si usa inserire nell’impasto una moneta, simbolo di felicità: chi la trova avrà tanta fortuna.

