Biricuocoli di Lorenzo il Magnifico ovvero i Cavallucci di Siena

«Biricuocoli» di Lorenzo il Magnifico ovvero i Cavallucci di Siena

I cavallucci sono biscotti tipici della Toscana composti da un impasto aromatizzato con spezie e arricchito di noci.
Sono dolci di antiche origini, preparati per conservarsi a lungo, e già diffusi ai tempi di Lorenzo il Magnifico con il nome di Biricuocoli. Risulta anche, da numerose carte dell’epoca, che nei primi anni del XVI secolo il Concistoro in occasione delle festività decidesse di distribuire Panpepati e Bericuocoli ai suoi membri.
Galileo Galilei, inoltre,  ai pranzi e alle cene che teneva nella villa di campagna, era solito offrire vino di Montepulciano e dolci, tra i quali erano inclusi proprio questi biscotti, come possiamo leggere nella seguente nota:
« confetture, pere cotte, canditi, pasticcini, calicioni (paste di forma romboidale con zucchero e mandorle, simili al marzapane), agro e morselletti di cedro, fiori di ramerino canditi, mostaccioli, berlingozzi, paste, acqua di cannella, uve accomodate, biricuocoli, conserva d’agro di cedro e di fiori di ramerino, cantucci, ossimele, marzapane » (“Museo Galileo”).
Col passare del tempo i Biricuocoli presero il nome di Cavallucci, perché venivano apprezzati dagli avventori delle osterie di campagna e le stazioni di cambio e di posta dove si fermavano le diligenze e i barrocci. All’epoca veniva impressa l’impronta di un cavallo nell’impasto dei cavallucci per affermare quanto questi biscotti fossero graditi agli uomini di cavalliQuesti deliziosi biscotti sono caratteristici di Siena, dove si mangiano tutto l’anno; ma in Toscana e in particolare a Firemze arricchiscono la tavola natalizia.
La ricetta 619 tratta da: La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, di P. Artusi, manuale di cucina del 1891
« I dolci speciali a Siena sono il panforte, i ricciarelli, i cavallucci e le cupate. I cavallucci sono pastine in forma di mostaccioli della dimensione segnata qui sotto [figura12]; quindi vedete che la figura di un cavallo non ci ha niente che fare, e perché siano così chiamati credo non si sappia neanche a Siena di tre cose piena: di torri, di campane e di quintane.

Con questa ricetta intendo indicarvi il modo di poterli imitare, ma non di farli del tutto precisi perché se nel sapore all’incirca ci siamo, la manipolazione lascia a desiderare, ed è cosa naturale. Dove si lavora in grande e con processi che sono un segreto ai profani, l’imitazione zoppica sempre.

Farina, grammi 300.
Zucchero biondo, grammi 300.
Noci sgusciate, grammi 100.
Arancio candito, grammi 50.
Anaci, grammi 15.
Spezie e cannella in polvere, grammi 5.

Le noci tritatele alla grossezza della veccia all’incirca.
L’arancio tagliatelo a dadettini.
Lo zucchero mettetelo al fuoco con un terzo del suo peso di acqua e quando è ridotto a cottura di filo gettate in esso tutti gli ingredienti, mescolate e versate il composto caldo nella spianatoia sopra la farina per intriderla; ma per far questo vedrete che vi occorrerà dell’altra farina, la quale serve a ridurre la pasta consistente. Formate allora i cavallucci, dei quali, con questa dose, ne otterrete oltre a 40, e siccome, a motivo dello zucchero, questa pasta appiccica, spolverizzateli di farina alla superficie. Collocateli in una teglia e cuoceteli in bianco a moderato calore. State molto attenti alla cottura dello zucchero, perché se cuoce troppo diventa scuro. Quando, prendendone una goccia tra il pollice e l’indice, comincia a filare, basta per questo uso.»

 Il vino di accompagnamento

I cavallucci vengono serviti con vini liquorosi nei quali vengono solitamente inzuppati: Vin Santo toscano, Marsala, Passito di Pantelleria, Asti Spumante o Moscato.

Berlingozzo di Lamporecchio

Biricuocoli di Lorenzo il Magnifico ovvero i Cavallucci di Siena
Biscotti di pasta speziata con Glassa reale

Biscotti di pasta speziata con Glassa reale

Con questa ricetta potete creare un delizioso alberello di stelle ↑

 

Pasta speziata

per 40-45 biscotti

  • INGREDIENTI
  • 700 gr. di farina, 200 gr. di burro morbido, 200 gr. di zucchero di canna, 200 gr. di miele, 1 uovo battuto, 1 cucchiaino di bicarbonato, 2 cucchiaini di cannella in polvere, 2 cucchiaini di drogapura, ½ cucchiaino di zenzero in polvere, ½ cucchiaino di sale.
  • PREPARAZIONE
  • Unite tutti gli ingredienti e impastate bene fino a quando saranno perfettamente amalgamati.
  • Stendete la pasta con il matterello in una sfoglia spessa ½ cm. e tagliatela con degli stampini.
  • Mettete i biscotti su di una teglia rettangolare foderata di carta d’alluminio.
  • Fateli cuocere in forno a 180° per 15 minuti: devono essere ben dorati.
  • Potete anche decorarli con glassa reale.
  • Questi biscotti sono i più adatti a essere decorati. si conservano a lungo in scatole o barattoli chiusi ermeticamente.

alberino di biscotti gingerbread (2)

Potete decorare i biscotti con questa glassa

Glassa reale

dosi per 200 gr.

  • INGREDIENTI
    1 chiara d’uovo, 150-200 gr. di zucchero a velo, sciroppi per colorarli.
    PREPARAZIONE
    Setacciare lo zucchero a velo in una ciotola.
    Unite la chiara d’uovo e mescolate bene con una forchetta fino a quando diventerà una pasta liscia, omogenea e spessa. Se volete colorare la glassa, aggiungete qualche goccia di sciroppo di more, di lamponi, di mirtilli o di menta.
    Stendete la glassa sui biscotti con un pennello grosso.
    Per fare i disegni, usate un pennellino fine di quelli che si adoperano per il trucco degli occhi. Decorate la superficie della glassa con: zuccherini colorati, mandorle e noci, lenticchie colorate, caramelline.
    Fare asciugare bene la glassa prima di muovere i biscotti o di toccare la superficie.
  “Regali dalla mia cucina” 197

alberino di biscotti gingerbread 0

Leggi anche

casetta (9)biscotti pasta speziatabiscotti pasta speziatapupazzo-natale.

.

.

.

 


Biscotti di pasta speziata con Glassa reale
Lingue di gatto, biscottini della tradizione

“Lingue di gatto” biscottini della tradizione

Langues de chat biscuits

Le lingue di gatto sono dei biscottini sfiziosi e raffinati che possono accompagnare creme, macedonie e gelati, o per decorare torte.

Le lingue di gatto sono biscotti della tradizione europea, la prima produzione risale al 1892. Il nome deriva dalla loro forma stretta ed allungata che ricorda la lingua di un gatto. In Italia si trovano comunemente nelle pasticcerie e nei forni e a differenza di altri paesi, come Germania e Austria (Katzenzungen), la ricetta italiana, non prevede l’uso di cioccolato. Esiste una variante chiamata “Lingue feline arrotolate”, sono lingue di gatto arrotolate appena uscite dal forno (quando sono ancora morbide) e riempite di crema di cioccolato.

La ricetta

Ingredienti e dosi

160 gr. di zucchero a velo,160 gr. di farina, 100 gr. di burro, 3 albumi d’uovo, 1 bustina di Vanillina.

Preparazione

Tagliate il burro a cubetti e fatelo ammorbidire fuori dal frigorifero. Lavoratelo con lo zucchero, aggiungete gli albumi e la farina un po’ alla volta. Insaporite con la vanillina.
Foderate una teglia con carta da forno, formate le lingue di gatto con l’aiuto di una sacca da pasticcere o un cucchiaio e cuocete a 180 gradi per 5-6 minuti. Fate raffreddare.

Accorgimenti

Potete conservare le lingue di gatto per diversi giorni in una scatola di latta.

Idee e varianti

Le lingue di gatto appena sfornate sono particolarmente malleabili: potete arrotolarle attorno al manico di una forchetta per creare simpatici dolcetti a spirale, adattissimi per decorare torte o gelati.

torta marmorizzata

 

Capricci di Mezzaquaresima, cookies alle mandorle (2)

Capricci di Mezzaquaresima, cookies alle mandorle

  • Ricette da “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare”:Menù per festività e ricorrenze con oltre 350 ricette raccolti in un cucinario di una vecchia famiglia nobiliare romagnola che il rampollo Giovanni Manzoni ha svelato in questo libro ricco di suggerimenti e leccornie. Tra le ricette più selezionate ben otto modi di fare i cappelletti romagnoli ed altrettanti per i tortellini bolognesi con tanto di brodo doc per palati fini. Da citare la polenta alla Manzoni che riporta gli antichi sapori nostrani, poi per sbizzarrirsi si può provare a cucinare altre ricette che si adattano a qualsiasi piatto ed accostamento di cibi. Lugo di Romagna 1985.

Capricci di Mezzaquaresima

350 grammi di mandorle dolci tritate, 300 grammi di zucchero, 250 grammi di farina, 250 grammi di burro, un bicchiere di Rum.
Mescolare ben bene il tutto e riporlo a cucchiaiate sulle lastre di ferro infarinate spolverando con zucchero ogni mucchietto fatto coll’impasto suddetto e cuocere in forno caldo per 50 minuti.

Capricci di Mezzaquaresima, cookies alle mandorle

Cookie Snacks (Unsplash).jpg [[File:Cookie Snacks (Unsplash).jpg|Cookie_Snacks_(Unsplash)]]
Almond Cookies (Unsplash).jpg [[File:Almond Cookies (Unsplash).jpg|Almond_Cookies_(Unsplash)]]
Buranei, pasticcini tipici dell'isola di Burano

Buranei, un tipico “golosesso” veneziano dell’isola di Burano

In occasione delll’evento di TintaTrita svoltosi a Venezia, sono andata a curiosare nella mitica Pasticceria Tonolo, tappa d’obbligo per chi visita la magica città. Tra sublimi Frittelle veneziane con uvetta e mele, Tiramisù, Cioccolata con la panna e tanti altri “golosessi” (piccole golosità) ho trovato i Buranei, golosi pasticcini tipici dell’isola di Burano, a forma di “esse” e preparati con lo stesso impasto dei Bussolà Buranelli che, però, sono a forma di ciambellina.

La ricetta l’ho trovata sul blog di fedia 

Ingredienti

500 gr. di farina, 250 gr. di zucchero, 200 gr. di burro, 6 tuorli, 1 bustina di vaniglina, la buccia grattugiata di 1 limone non trattato, sale, a piacere RUHM (io ne ho messo un po’ e ci sta benissimo).

Preparazione

Mescolare a crema i tuorli con lo zucchero.
A questo composto unire il ruhm, se lo si usa. Fare la fontana di farina sul piano di lavoro e inserire la scorza grattugiata del limone, il sale e la vaniglina. Alcuni usano anche aroma anice ma io non lo amo particolarmente per cui uso limone e vaniglia.
Inserire la crema di zucchero e tuorli (qui mi va da tutte le parti perchè non ho fatto bene la fontana!)  e poi aggiungere il burro a pezzetti (tenuto preventivamente a temperatura ambiente). La ricetta prevede che il burro venga sciolto a bagnomaria ma io mi trovo meglio ad usarlo morbido anzichè liquido.

Lavorare bene gli ingredienti fino ad avere un impasto tipo pasta frolla che, volendo si può far riposare in frigo ma a me non è mai stato necessario.
Prelevare dei pezzetti di pasta e formare con le mani, dei bastoncini, delle “esse” e delle ciambelline. Posizionarle sulla lastra del forno coperta di carta o con il foglio di silicone ed infornare a 170° per circa 15-20 minuti. devono mantenersi chiari, non diventare bruni.

Ecco la produzione di questa mattina. Sono ottimi da inzuppare nel vin santo (o anche non santo!) ma anche nel tè o nella cioccolata calda.
Il colore è dato dai tuorli perciò può essere più o meno giallo a seconda che i tuorli lo siano di più o di meno.

BUONISSIMI!!! e si mantengono per lungo tempo in una scatola di latta

Vino

Vini passiti dove inzuppare i biscottini: Vinsanto (Toscana), Passito di Pantelleria, Zibibbo, Sauternes (Francia), Tokaj (Ungheria), Trockenbeerenauslese (Germania).

Dal 1886, La Pasticceria Tonolo Tullio è specializzata nella preparazione artigianale di dolci tipici veneziani

 Buranei, pasticcini tipici dell’isola di Burano

 

Biscotti economici e spicci alla maniera di Petronilla

Biscotti economici e spicci alla maniera di Petronilla

.

Qualora fosse esaurita la vostra riserva di biscotti che, sulle 17, è veramente doveroso offrire con una tazza di tè, o con un bicchierino di vinello bianco e dolce, a chi viene a visitarci… e qualora quegli indispensabili biscotti voleste voi stesse fabbricarveli… eccovi un modo spiccio di fare, all’ «ultra economica», biscotti veramente saporiti, soffici e che, in scatola di latta, si conservano persino eternamente freschi.
* * *
In un tegame, sciogliete gr. 125 di burro. Mettete sul tavolo (allora allora lavato) 1/2 kg. di farina bianca; 1/2 etto di zucchero in polvere; un pizzico di sale; 2 di vaniglina e 7 gr. di carbonato di ammoniaca che ogni droghiere vende. Mescolate il tutto; riunite a montagna; scavatevi un buco fondo sulla cima. Versate nel buco il burro sciolto e 1/4 di litro di latte. Impastate, e manipolate a lungo la pasta, senza mai economizzare la forza delle vostre braccia. Stendete la pasta in uno sfoglio alto circa 1/2 centimetro. Ritagliate nello sfoglio tanti bastoncini ugualmente lunghi (circa 10 cm.) ed ugualmente larghi (circa 1 cm.). Ungete con olio la lastra di latta per il forno.

Allineatevi sopra i bastoncini osservando fra loro la distanza di 2 cm. circa. Lasciate la latta sul tavolo, fino a che avrete visto i bastoncini leggermenti rigonfiati. Servendovi di un  pennello (o di una penna di pollo) dipingete ad ognuno la superficie con latte per dar così un po’ di… lucido ai biscotti futuri. Infornate in forno caldo e, dopo circa 20 minuti, seguendo questo mio consiglio e con la spesa complessiva di circa 3 lire, avrete un piattone di biscotti veramente sopraffini, tanto anzi sopraffini da poter far pensare siano stati comperati in una lussuosa pasticceria

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Biscotti economici e spicci alla maniera di Petronilla
Di Tamara Manning (originally posted to Flickr as Shortbread Cookies) [CC BY 2.0   Wikimedia Commons 
liquore alchermes alkermes

Liquore Alkermes, liquore per dolci

 TaccuiniGastrosofici.it
Ieri

Alchèrmes di Firenze all’uso della fabbrica di santa Maria Novella

Ricetta di Giovanni Felice Luraschi, Nuovo cuoco milanese, Milano, 1853

Prendete un quarto d’oncia di cannella fina, mezz’oncia di garofani, una noce moscata tridata, mezzo quarto d’oncia di macis, un quarto d’oncia e mezzo di vaniglia, un quarto d’oncia e mezzo di alchèermes in grana, mezzo quarto d’oncia di cocciniglia liquefatta, un poco acqua, libbre 4 di spirito soprafino, 12 libbre di zucchero soprafino, ponete il tutto in infusione per dieci giorni, indi fate il tutto passare alla salvietta, in seguito prendete quattro boccali di acqua santa rosa, unitela e passatela al filtro, imbottigliatelo.

Oggi

Ricetta di TaccuiniGastrosofici.it, 

Pestare in un mortaio:.cannella, coriandolo, cocciniglia essiccata, macis, chiodi di garofano, scorza d’arancio dolce, fiori di anice stellato, cardamomo; per poi unirvi della vaniglia in pezzetti.

Mettere in un bottiglione dell’alcool con acqua pura nel rapporto di due a uno, ed aggiungervi il composto. Tappare il recipiente e lasciare in infusione un paio di settimane, ricordandosi di agitarlo almeno una volta al giorno.

Trascorso qquesto tempo, unire all’infuso dello zucchero sciolto in acqua fredda. Agitare bene e far riposare per un altro dì.

Dopo di che, filtrare il liquore e aromatizzarlo con acqua di rose. (Elisir e amari)

Dolci con l’Alkèrmes

Finte pesche all'AlchèrmesZuppa_ingleseSòpa inglesa, la "zuppa inglese" romagnola

biscotti

Biscotti “sempre freschi” alla maniera di Petronilla

Quella donna che nella sua credenza (e quindi al riparo di salda chiave) tenga sempre anche una scatola ricolma di biscotti – di biscotti che costino poco perché fatti dalle sue manine esperte – di biscotti che, all’offerta, appaiano comperati allora allora dal primo pasticcere della città – di biscotti, insomma, sempre pronti per ogni visita improvvisa – è una donna che dev’essere imitata da quante aspirano a venir chiamate “padrone di casa perfette”.

Non è infatti, questa, l’ambizione di tutte noi, mamme amorose e mogli desiderose di tenere alto il decoro familiare? Ebbene; una delle scatole che serbate nella vostra credenza, riempitela (ve lo consiglio) di certi biscotti…Di biscotti che sono lesti a fare; che costano poco ; che sono ultrasquisiti; che si conservano sempre freschi; e che hanno un solo difetto: quello di essere bis-cotti ; cioè di dover venire… quasi cotti due volte insomma di richiedere quell’intensissimo calore che si può trovare soltanto sotto la volta d’un forno.

* * *

Se, dunque, possedete un forno, o se potete disporre di quello del fornaio… Impastate insieme 1/2 kg. di farina bianca, 1 etto di zucchero, 1 etto d’olio d’oliva, 2 uova intiere, 1 bustina di lievito in polvere e quel goccio di latte necessario a far l’impasto.Impastate bene; lungamente; e se voleste i biscotti ancora più squisiti, unite all’impasto anche 1/2 etto di uva sultanina scevra di semi. Tagliate l’impasto in 2 parti e fatene, con ciascuna d’esse, 3 cilindri grossi quanto un dito e lunghi… quanto vi riusciranno lunghi. Tagliate ogni cilindro in tanti cilindretti uguali e lunghi un dito. Leggermente infarinateli. Allineateli tutti (2 dita distanti l’uno dall’altro) sulla latta del forno, né unta, né infarinata. Mettete la latta in forno piuttosto caldo Toglietela dopo 15 minuti e vi vedrete troneggiare dei biscotti grossi, rigonfi, e che all’assaggio…

* * *

Vi raccomando: lungi dagli occhi e sotto chiave, se voleste conservarli!

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Foto cyclonebill – <a href=”http://www.flickr.com/photos/2317
biscotti burro Danish_butter_cookies

Biscotti al burro

Andando a caccia di ricette in giro per le cucine del web, eccone una a cui proprio non ho saputo resistere: i biscotti al burro di Gustissimo.it. La delicata dolcezza di questi friabili biscotti è una vera gioia per il palato: non importa che sia estate, inverno, primavera o autunno, la festa della mamma o il compleanno di vostro figlio, questi semplici biscottini sono il dolcetto ideale per celebrare la quotidianità. La ricetta è molto semplice e contempla pochi ingredienti.

Ecco cosa dovrete fare per preparare questa dolce prelibatezza.

Tagliate a dadini 150 grammi di burro e ponetelo in una ciotola con la scorza pulita e grattugiata di un limone e con 100 grammi di zucchero, quindi lavorate gli ingredienti fino a quando l’amalgama non sarà diventato omogeneo e privo di grumi. Aggiungete a questo punto 200 grammi farina, una bustina di lievito, un tuorlo, un uovo intero e un pizzico di sale, mescolando per bene l’impasto a ogni nuova aggiunta fino a ottenere un composto omogeneo, elastico e compatto, con il quale realizzerete una palla. Avvolgetela con una pellicola trasparente e lasciatela riposare nel frigorifero per mezz’ora.

Trascorso il tempo stendete l’impasto, magari aiutandovi con un mattarello, ottenendo una sfoglia non troppo sottile e ricavate i vostri biscotti al burro, applicando degli stampini o, semplicemente, il bordo di un bicchiere. Tenete presente che i biscotti non devono essere meno spessi di 3 – 4 millimetri!

Sistemate i dolcetti su una teglia rivestita con carta forno, ponendoli a una distanza di circa 2 centimetri gli uni dagli altri, e fateli cuocere in forno a 180°C per circa 10 minuti, ovvero fino a doratura della superficie. Non vi resta che gustarli, magari decorandoli con lo zucchero e velo o con la glassa che preferite!

File:Danish-butter-cookies (ring-shaped).jpg
Biscotti al burro
Danish-butter-cookies (ring-shaped).jpg [[File:Danish-butter-cookies (ring-shaped).jpg|Danish-butter-cookies_(ring-shaped)]] Danish butter cookies in container with wrappers, December 2009.jpg [[File:Danish butter cookies in container with wrappers, December 2009.jpg|Danish_butter_cookies_in_container_with_wrappers,_December_2009]]
Biscotti di mandorle alla maniera di Petronilla

Biscotti di mandorle alla maniera di Petronilla

petronilla,biscotti,mandorle,amici,zucchero,farina,sempre,qualità,uova,tuorli,burro 

Se attendete amici.. ; se dovete offrire un modesto ricevimento..; se è prossima una festicciola familiare…; se godete aver sempre in casa una larga provvista di biscotti di varie qualità…; se, semplicemente, voleste constatare quanto siano prelibati certi miei biscotti con le mandorle…

* * *

Mettete sulla spianatoia 3 etti di farina bianca, 2 etti e 1/2 di zucchero (meglio, molto meglio se, invece del comune zucchero bianco, poteste avere ucchero biondo) e 2 etti e 1/2 di mandorle dolci tritate (o pestate) assai fine dopo che le avrete prima immerse in acqua calda e poscia sbucciate. Mescolate; riunite a montagna; scavate sul sommo un buco. Versate in quel buco 2 torli e 2 etti e 1/2 di burro appena liquefatto.

Mescolate; manipolate lungamente; impastate lunghissimamente e pazientissimamente (giacché più lavorata sarà la pasta, più soffici e prelibati riusciranno i biscotti). Tirate l’impasto in una sfoglia alta poco più di mezzo centimetro. Ritagliatela, con il coltello, in tanti bastoncini lunghi e larghi quanto un dito; o ricavatene, con gli appositi stampini, tante piccole pastine. Oliate la latta del forno o alcune teglie di rame. Distribuitevi sopra i biscotti.

Infornate in forno molto caldo; e dopo pochi minuti… ecco fatto!

* * *

Squisiti? E anche lesti a fare? E persino di spesa relativa questi biscotti? Ebbene; ricordatevene allora; ricordatevene almeno una volta all’anno; e non seppelliteli, per sempre, nel buio dimenticatoio delle vostre testoline, subito dopo averne fatto il dolcissimo esperimento!

File:Almond Biscuit Bakery.JPG

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Biscotti di mandorle alla maniera di Petronilla
Biscotti Savoiardi o Biscuit à la Cuillère o Lady Fingers

Biscotti Savoiardi o Biscuit à la Cuillère o Lady Fingers

Un tè da Carolina

I biscotti Savoiardi, prendono il nome dalla regione originaria la Savoia. Sono biscotti dolci e leggeri dalla consistenza molto friabile e spugnosa.
La forma, un cilindro schiacciato con gli spigoli smussati, ricorda un grosso dito e per questa ragione in inglese vengono chiamati Lady Fingers, cioè dita di dama. In Francia, invece si chiamano Biscuits à la cuillère. Perfetto accompagnemento per il Bicerin ed ingrediente fondamentale per il Tiramisù.

Ingredienti e dosi 

55 gr. di farina 00, 55 gr. di amido di mais, 100 gr. di tuorli, 125 gr. di albumi, 125 gr. di zucchero.

Preparazione

Separate i tuorli delle uova dagli albumi, e montate quest’ultimi con del succo di limone.
A parte unite ai tuorli dello zucchero, e aggiungendo un po’ di farina per volta, lavorate affinché il composto non risulti spumoso. Dopodiché, aggiungetevi gli albumi montati con grande delicatezza.
Riempite di pasta una tasca da pasticceria con bocca larga e liscia, e fate cadere su una piastra imburrata dei bastoncini lunghi almeno un dito. Spolverateli con zucchero normale e a velo, lasciateli riposare per un quarto d’ora, poi spolverateli di nuovo con zucchero. Aspettate qualche minuto e passate la piastra in forno a calore moderato, ritirando i biscotti quando saranno dorati.
Prima di servire i savoiardi lasciateli raffreddare.

Leggi anche

Tiramisu-Fanes (2)

 taccuinistorici.it

L’origine dei Biscotti Savoiardi, è fatta risalire al tardo XV secolo, quando furono creati presso la corte dei Duchi di Savoia in omaggio ad una visita del re di Francia.
I savoiardi sono uno degli ingredienti principali per il Tiramisù, e nella tradizione culinaria napoletana, durante il periodo di carnevale, si intingono nel sanguinaccio.
I savoiardi o prestofatti (sono attestati dalla Regione Molise come prodotto agroalimentare tradizionale) sono conosciuti in tutte le regioni italiane che hanno subito l’influenza dei Savoia. Per tale motivo sono diffusissimi in Sardegna, dove venivano prodotti in passato nelle famiglie, con il nome anche di “pistoccus de caffè”, e dove tutt’ora fanno parte della tradizione dolciaria artigianale

I savoiardi nel mondo
  • In Italy: Savoiardi (meaning “from Savoy”)
  • In France: Biscuits à la cuillère (“Spoon cookies”) or boudoirs
  • In Spain: “Bizcochos de Soletilla” (“Soletilla sponges”)
  • In the UK: sponge-fingers, trifle sponges or boudoir cookies
  • In Portugal and Brazil: “Biscoitos de champanhe” (“champagne biscuits”)
  • In South Africa: Boudoir biscuits
  • In Persian: latifeh
  • In Dutch: lange vingers (“long fingers”)
  • In Germany: Löffelbiskuit (“spoon cookie”)
  • In Slovenia: bebi piškoti (“baby cookies”)
  • In Serbia/Croatia: piškote/i
  • In the Philippines: “broas”
  • In Argentina: “vainillas” (“vanillas”)
  • In Chile: “Galletas de champaña” (“champagne biscuits”)
  • In Austria: “Biskotte”
Mascherine di Carnevale

Giocate con i vostri bambini a preparar le Mascherine che poi vi mangerete, se volete!

.

Queste mascherine sono semplici e facili da far decorare ai bambini.

Ingredienti e dosi 

Per la pasta:
100 gr. di farina, 50 gr. di zucchero, 1 uovo intero, coloranti alimentare di vario colore.

Per la glassa allo zucchero:
100 gr. di zucchero, 2 cucchiai d’acqua, zucchero a velo.

Per la glassa al cioccolato:
100 gr. di cioccolato fondente, 50 gr. di zucchero, 2 cucchiai d’acqua.

Per decorare
confettini colorati

Preparazione

Impastate la farina con l’uovo e lo zucchero (se volete mascherine colorate, dividete la pasta e aggiungete i coloranti alimentari). Tirare la sfoglia.


mascherine (2)

Posizionate sulla sfoglia delle mascherine ricavate da un foglio di carta da forno e mettete le sagome ricavate in una teglia coperta con carta da forno e cuocete in forno per 10 minuti circa a 200 gradi. Sfornate e ponete le maschere su un foglio di carta alluminio che faciliterà l’operazione della glassatura.

  • Preparate la glassa di zucchero amalgamando tutti gli ingredienti in un pentolino su fuoco dolce.
  • Preparate la glassa al cioccolato facendo fondere il cioccolato fondente, aggiungendo l’acqua e lo zucchero.
  • Stendete le glasse a piacere sulle mascherine.
  • Spolverizzate di zucchero a velo la parte con la glassa di zucchero.
  • Ornate a piacere con i confettini colorati.
Mascherine di Carnevale
Leggi ancheMascherine di Carnevale con… il manico!