salsa al crescione watercress fungo cardoncello

Salsa al crescione

Fungo cardoncello in salsa al crescione con lime e olio di argan
Salsa al crescione
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Ingredienti
160 gr. di burro, 3 tuorli d’uovo, 60 gr. di crescione, 2 cucchiai di succo di limone, sale e pepe.
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Preparazione

Lavate con cura il crescione, tritatelo finemente e tenetelo da parte in una ciotola.

Quindi dividete il burro in pezzetti, mettetene uno in un casserruolino posto a bagnomaria (cioè immerso in una casseruola più grande piena di acqua e messa sul fuoco) con i tuorli d’uovo privati del bianco ed il succo di limone. Sempre sbattendo il tutto con un cucchiaio di legno fate cuocere finchè il pezzo di burro si sarà sciolto.

Aggiungete allora gli altri, uno alla volta, soltanto quando il precedente sarà già ben incorporato e continuate sempre a sbattere.

Quando la salsa avrà raggiunto la consistenza di una maionese, aggiungete un poco di sale, un po’ di pepe macinato al momento ed il crescione tenuto da parte. tenete la salsa in caldo a bagnomaria fino al momento di servirla.

In caso la salsa, durante la cottura, non dovesse addensare unitevi uno o due cucchiai di acqua fredda.

 I miei menù – Selezione dal Reader’s Digest 1989

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Terrine de cresson.jpg [[File:Terrine de cresson.jpg|Terrine_de_cresson]] KingTrumperWatercressArganLime (8333951921).jpg [[File:KingTrumperWatercressArganLime (8333951921).jpg|KingTrumperWatercressArganLime_(8333951921)]] Di Masparasol – Opera propria, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5707861
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I classici. L’uovo in cucina

L’uovo è un ingrediente che entra in innumerevoli ricette di dolci, gelati, piatti sapidi grazie alle sue proprietà emulsionanti, coagulanti e schiumogene. Il tuorlo dell’uovo ha un buon potere emulsionante grazie alla presenza di fosfolipidi che formano complessi lipoproteici con il colesterolo. L’aggiunta di sale o zuccheri aumenta la capacità emulsionante per riduzione dell’acqua extracellulare. Questa proprietà è importante nella preparazione di salse, maionese e gelatina. L’albume ha un basso valore calorico ma è ricco di proteine per cui rientra in alcune preparazioni come le meringhe.

L’uovo è protagonista di piatti specifici:
  • frittata (o uovo strapazzato), uova sbattute (senza guscio) e versate in olio bollente
  • uovo stracciato, o stracciatella, uova sbattute, versate attraverso un passino in brodo bollente.
  • uovo fritto (o uovo al tegamino, uova all’occhio di bue): rompere l’uovo e versarlo in olio bollente o burro ben dorato.
  • uovo al paletto, come l’uovo fritto, salvo che viene prima cotto l’albume e poi il tuorlo
  • uovo in camicia (o uovo affogato o poché): come l’uovo fritto ma versato in acqua (con sale e aceto) bollente o a bagnomaria. Con una padella apposita risulta più semplice far solidificare l’uovo nel modo giusto.Sunny_side_up_by_yomi955
  • uovo alla benedict: è un uovo in camicia disposto su uno strato di prosciutto, il tutto adagiato su un muffin inglese e condito con salsa olandese.
  • uovo sodo: l’uovo intero (col guscio) viene cotto in acqua bollente per circa sette minuti
  • uovo alla coque: come l’uovo sodo ma cuoce solo 2 minuti e mezzo: così il tuorlo resta liquido
  • uovo con proteine denaturate: versare l’uovo, senza guscio, in una terrina e aggiungere dell’alcool a 95° e mescolarlo finché l’uovo non diventa una specie di cagliata, successivamente posare l’uovo in un colino e passarlo sotto l’acqua corrente (in modo da renderlo commestibile).
  • zabaione, tuorlo montato con zucchero e vino o vino liquoroso (solitamente marsala).
  • pain perdu, pane secco imbevuto nelle uova sbattute e successivamente fritto (nell’Alto Lazio dette fette gajarde)
  • eggnog (lait de poule o latte di gallina), è una bevanda alcolica tipica del periodo natalizio.
  • uovo di re Vittorio: fonduta di toma e fontina con il rosso d’uovo e lamelle di tartufo
  • meringhe: albume e uovozabaione
  • balut: piatto tipico del sud-est asiatico consistente in un uovo già fecondato e bollito poco prima della schiusa.
 Ricette

 

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“Prague (7252311694)” di jimmyweee – PragueUploaded by russavia. Con licenza CC BY 2.0 tramite Wikimedia Commons
L’uovo in cucina
Uova sbattute, Uova strapazzate alla Escoffier

I classici. Uova sbattute, Uova strapazzate alla Escoffier

Auguste Escoffier, Il grande libro della cucina francese

(..) Per preparare delle autentiche uova strapazzate: scegliere una casseruola a fondo spesso, della “sauteuse” farvi fondere, senza riscaldare, 60 gr. di burro, aggiungere 6-8 uova molto fresche, battute, con sale e pepe, cuocere le uova a fuoco moderato, girandole continuamente con un cucchiaio di legno appoggiato al fondo della casseruola fino a quando le uova non cominciano a rapprendersi. Incorporare quindi 5o gr. di burro fresco, senza smettere di rimestare con il cucchiaio. Sono del parere che non si debba unire la panna alle uova strapazzate. Esse si accompagnano con svariati cibi: punte di asparagi, tartufo bianco o nero, formaggio, pomodori, funghi rognoni di vitello o di agnello saltati, rognoni di gallo rosolati al burro, code di gamberi, ecc.

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preparate le uova secondo la ricetta originale, aggiungervi 2-3 cucchiai di formaggio appena grattugiato. Disporre in una legumiera, coprire la superficie con fettuccine fresche crude saltate nel burro. N.B. le fettuccine fresche saltate a crudo nel burro acquistano un gradevole sapore di nocciola; possono vantaggiosamente sostituire i crostini di pane.

Escoffier:Uova strapazzate -Uova sbattute

 
Uova sbattute, Uova strapazzate alla Escoffier Di Kilbourne123 (Opera propria) [Public domain], attraverso Wikimedia Commons

 

Come pastorizzare le uova in casa

Come pastorizzare le uova in casa per ricette dove sono previste uova crude

La pastorizzazione è un processo applicato agli alimenti per minimizzare i rischi per la salute dovuti a microrganismi patogeni sensibili al calore, quali batteri in forma vegetativa, funghi e lieviti (per es. Salmonella), con un’alterazione minima delle caratteristiche chimiche, fisiche ed organolettiche dell’alimento.

Si differenzia dalla sterilizzazione, ottenuta con temperature (e tempi di applicazioni delle stesse) notevolmente maggiori, che garantisce un marcato aumento dei tempi di conservazione al prezzo di un’alterazione spesso pesante dei contenuti nutritivi e delle caratteristiche organolettiche dell’alimento.
Si differenzia inoltre dalla termizzazione (più spesso usata solo per il latte e suoi derivati) soprattutto per la durata del trattamento.


Come pastorizzare le uova in casa

by Misya

« (..) è possibile pastorizzare le uova anche in casa, sia intere che divise in albumi e tuorli, questa è un’operazione molto importante da fare se volete preparare in sicurezza delle ricette che prevedono l’utilizzo di uova crude. Per pastorizzare ad esempio le uova intere procedete versandole in una ciotola e cominciate a montarle con lo zucchero ( es. 3 uova con 50 gr di zucchero).

Intanto preparate a parte uno sciroppo di zucchero mettendo in un pentolino 100 gr. di zucchero e 50 gr. d’acqua, cuocete il composto fino a raggiungere 121° (necessiterete di un termometro da zucchero per essere precisi).

Ora versate lo sciroppo a filo nel recipiente con le uova e continuate a montare fino a che il composto non si sarà raffreddato del tutto.
Il calore dello sciroppo pastorizzerà le vostre uova che saranno così pronte per essere utilizzate in tutta sicurezza in dolci che ne prevedono l’€™utilizzo a crudo (es. tiramisù, salame al cioccolato, gelati ecc.).

Potete applicare lo stesso procedimento ai soli tuorli o ai soli albumi. Per evitare che le vostra uova appena montate e pastorizzate perdano consistenza è preferibile che le usiate al momento.

Se l’utilizzo a crudo delle vostra uova non è destinato ai dolci ma a ricette salate potete optare per la pastorizzazione a bagnomaria.
Procedete versando le uova in una ciotola, montatele fino a che risulteranno gonfie, poi disponete questa a bagnomaria e mescolate sempre fino al raggiungimento di 60-65°.»

uova al tegamino finte pesche

Come pastorizzare le uova in casa
Torta Paradiso alla maniera di Petronilla

Torta del Paradiso alla maniera di Petronilla

La torta paradiso ha antiche origini lombarde e la leggenda vuole che sia stata inventata da un frate erborista della Certosa di Pavia. Il religioso successivamente la propose ai suoi confratelli che, colpiti della bontà del dolce, la chiamarono la “Torta del paradiso”

  • Differenza tra Pan di Spagna, Torta Margherita e Torta Paradiso
    • il Pan di Spagna ha uova, zucchero, farina, fecola, niente lievito, niente burro. Ottimo da farcire, come la classica torta di compleanno.
    • la Torta Margherita (Pasta Margherita) ha uova, zucchero, fecola, con lievito, niente burro. Ottima a colazione e a merenda.
    • la Torta Paradiso ha uova, zucchero, farina, burro, niente lievito.

Petronilla libri

(Se si possiede un forno)

Mentre si sta godendo la quiete e l’ozio campagnoli, si devono godere anche conoscenze nuove; conoscenze che diventano presto quelle tali “quasi amicizie” che legano fra loro, poco, noi mamme, ma molto, i nostri ragazzi.
E poichè le parole “conoscenze” ed “amicizie”, vogliono anche dire… “visite reciproche”, così in campagna, per non fare la figura dei pitocchi, bisogna aver sempre in casa, pronti per chi viene a visitarci, sciroppi per addolcire l’acqua, e qualche dolce da offrire o col tè (come fan tanti) o col dolce vin bianco (come faccio sempre io).

Un dolce che a tali… campagnoli rinfreschi si presta molto; e ch’è di poca spesa; e ch’è ottimo al gusto; e che si conserva per parecchi giorni fresco; ma che purtroppo non è lesto a fare; è una certa torta che vi consiglio di ammannire se, anche voi, voleste aver, in casa, un dolce sempre alla mano. Ma… ricordate: per fare la mia torta è indispensabile possedere un forno, sia pure l’economico forno detto “di campagna”. Se, dunque, volete seguire il consiglio mio…

Pesate gr. 150 di zucchero; mettetene 2 sole cucchiaiate in una zuppiera; aggiungete, a queste, 2 torli; sbattete.
Unite poi gr. 200 di fecola di patate; gr. 200 di burro appena fuso, il rimanente zucchero; un po’ (se lo avete) di zucchero vanigliato; mescolate; e rimescolate per 5 minuti. Montate a neve i due albumi; metteteli nella zuppiera; guardate l’orologio; sbattete per bene mai perdendo la pazienza e sempre ricordando che più rimescolerete, più… paradisiaca avrete la torta; e quando l’orologio vi avvertirà che 20 minuti sono passati…
Imburrate la tortiera; riempitela; infornatela a forno caldo; guardate di nuovo l’orologio; togliete, dopo venti minuti la tortiera dal forno e… E la torta, eccola lì, pronta ad esser capovolta sul piatto, ed offerta ai nuovi amici.

Ricordate che così, tale e quale ve l’ho insegnata, questa torta impingua ai pasticceri le tasche; che, fatta in casa, viene a costare pochi soldi, che mai tradisce; che sempre riesce; che a tutti piace; e che ben a ragione viene pertanto battezzata e sempre chiamata “Torta del paradiso!”.

Ricette di Petronilla Ed.Olivini 1938

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Torta Paradiso alla maniera di Petronilla

Petronilla, chi era?

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Di Achates [CC BY 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], attraverso Wikimedia CommonsmAngel food cake batter 2.jpg3 264 × 2 448; 1,94 MB Angel food cake in pan.jpg480 × 365; 50 KB Di Jennifer – Flickr, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2851702
riso-alla-cantonese

Riso alla cantonese

In questo periodo sono affascinata dalla cucina etnica; veramente è tanto che sono incuriosita da cucine diverse dalla nostra. Una di queste è la cucina cinese, che è tra le più antiche che si conosca, con i suoi bastoncini, le ciotole e ciotoline. Finora sono stata solo al ristorante, ma adesso ho acquistato il wok (e l’ho pure stagionato), il cestino di bamboo per la cottura al vapore, ho scoperto un bottega di alimenti cinesi e, così, ho iniziato a sperimentare con riso, salse, soia, noodles etc. Naturalmente pubblicherò tutte le mie prove.
In questo post propongo il riso alla cantonese
    • ¹Il tamari è una salsa di soia, molto salata. È tradizionalmente usata per condire il riso e i piatti a base di verdura. Nata 2.500 anni fa in Cina, si diffuse in Giappone, grazie anche alla proibizione buddhista di usare salse a base di carne o pesce. La variante giapponese contiene anche frumento. La salsa tamari va bene per chi soffre di celiachia mentre la shoyu è sconsigliata.  Nella ricetta classica, viene usato il riso a chicco lungo, che viene bollito. Wikipedia
    • Il riso cantonese (炒飯) è un tipico piatto appartenente alla cucina cinese. È una delle ricette cinesi maggiormente conosciute ed apprezzate, insieme agli Involtini primavera e ai Ravioli al vapore. Immancabile in ogni pranzo o cena cinese, è preparato con prosciutto, frittata a pezzettini, piselli, a volte accompagnati da mais, gamberetti, peperoni ed altre verdure. Nella ricetta classica, viene usato il riso a chicco lungo, che viene bollito.
      Viene servito caldo ed è solitamente condito con salsa di soia o salsa Tamari¹. È consigliato sia come primo piatto sia come contorno per piatti a base di carne o di pesce.

riso cantonese

La tradizionale ricetta del riso alla cantonese

 炒飯

Ingredienti per 4 persone

300 gr. di Riso basmati, 150 gr. di Prosciutto cotto, 200 gr. di Pisellini, 2 Uova, 3 cucchiai di Salsa di soia, Olio di semi, Sale e Pepe.

 Preparazione

Versate il riso in una casseruola e ricopritelo di acqua fino a 2 cm sopra. Salate l’acqua e fate cuocere per 15 minuti. Sbollentate per circa dieci minuti i pisellini, tagliate il prosciutto cotto in listarelle e fateli saltare in un poco di olio di semi. Sbattete le uova con un po’ di sale e cuocetele con un po’ di olio in una padella antiaderente. Una volta che la frittatina sarà pronta tagliatela a listarelle.  Appena il prosciutto sarà rosolato aggiungete la frittatina e il riso basmati. Fate saltare il tutto in padella e aggiungete la soia, un pizzico di sale e il pepe.
Servire il riso alla cantonese in singoli piatti.

 Accorgimenti

Prestate attenzione a non bruciare il prosciutto cotto e i pisellini quando li fate soffriggere.

Idee e varianti
  • Se vi piace, potete aggiungere una cipolla affettata da far soffriggere insieme ai piselli e il prosciutto cotto.
  • Per un corredo orientale, inoltre, potete utilizzare le bacchette cinesi per mangiare il riso.

riso alla cantonese

 

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Polpettone al parmigiano con uova sode

Il polpettone è una pietanza a base di carne tritata o verdure, spezie, aromi e ingredienti leganti (come l’uovo, il pangrattato e la farina);  può essere farcito di verdure (specialmente spinaci) e formaggio. Può essere considerato come secondo o piatto unico. Gli ingredienti vanno macinati, tagliuzzati o spezzettati  come per le polpette, ma è preparato in un unico pezzo dalla forma più o meno cilindrica; viene poi  servito affettato al momento. Per la cottura si privilegia la lessatura, l’umido o il forno. Meno usata, anche a causa delle dimensioni, la frittura.
In alcune regioni d’Italia, il termine “polpettone” viene usato anche per indicare un tipo di torta di verdure ricoperta non dalla pasta sfoglia ma dal pan grattato, come, ad esempio, il Polpettone di fagiolini, tipico della Liguria.
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Ingredienti per 4 persone

400 gr. di carne di manzo tritato, 4 würstel o 150 gr. di prosciutto cotto affumicato, 1 uovo crudo, 2 uova sode, 2 cucchiaiate di parmigiano grattugiato, mollica di pane, latte, noce moscata, sale e pepe.

Preparazione

Cuocete i würstel per un paio di minuti in acqua bollente, scolateli, pelateli e tritateli grossolanamente (se usate il prosciutto affumicato dovete solo tritarlo). Metteteli in una terrina con la carne macinata, la mollica imbevuta nel latte e poi strizzata, l’uovo crudo, il parmigiano grattugiato, noce moscata, sale e pepe. Amalgamate il tutto.

Bagnate e strizzate una pezzuola bianca di forma rettangolare, stendetela sul tavolo e al centro mettetevi il composto preparato. spianatelo a circa 2 cm. di spessore e sopra disponetevi le uova sgusciate. Racchiudetele ora all’interno del polpettone e avvolgete questo nella pezzuola, affrancate con qualche giro di filo. Immergete il polpettone in acqua bollente salata e cuocetelo per un’ora.

Toglietelo dall’acqua e lasciatelo raffreddare prima di affettarlo. Servitelo con una fresca insalata di stagione o con sott’aceti e salsa maionese.

Vino
Pinot (Trentino), Trebbiano (Romagna)

La buona tavola 1986
Polpettone al parmigiano
 Di Safranek-interia.eu (Opera propria) [CC0], attraverso Wikimedia Commons  Di Safranek-interia.eu (Opera propria) [CC0], attraverso Wikimedia Commons
pasqua marinella

Flan di piselli con uovo di quaglia

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 Ingredienti per ogni flan

300 gr. di piselli freschi, 100 gr. di ricotta, 100 gr. di pancetta, 30 gr. di grana, 2 uova, 1 scalogno, brodo qb, vino bianco secco qb, sale e pepe, 1 uovo di quaglia rassodato.

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 Preparazione

Rosolate nell’olio la pancetta tagliata a dadini. Unite lo scalogno tagliato a fettine e far rosolare. Sfumare con vino bianco secco.  Aggiungete i piselli e del brodo e portate a cottura.

Frullate i piselli cotti con la ricotta, il parmigiano, il brodo qb e i tuorli. Quindi aggiungete gli albumi montati a neve. Versate il composto in stampini monoporzioni ben imburrati.

Cuocete a bagnomaria per 20-25 minuti. Sformate i piccoli flan delicatamente e guarnite con l’ uovo di quaglia sodo.

flan piselli uovo quaglia

Di Missvain – Opera propria, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=131797243
Frittata zucchine

Frittata di zucchine e cipolla

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Le frittate si possono servire come antipasto o come secondo piatto, ma non in un’occasione importante. Quasi tutte sono buone sia calde che tiepide o fredde. Servitele intere o affettate o, fredde e come antipasto, tagliate a grossi dadi.

Ingredienti per 4 persone

600 grammi di zucchine, 8 uova, 1 cipolla bianca, 5 cucchiai di olio evo, sale e pepe, 3 cucchiai di latte, 3 cucchiai di parmigiano grattugiato.

Preparazione

Pulite ed affettate la cipolla. Mondate le zucchine eliminando le estremità; lavatele e tagliatele a fette alte circa 3 mm.

In una padella scaldate l’olio su fiamma moderata pe mezzo minuto e farvi appassire la cipolla mescolando spesso. Quando la cipolla sarà diventata trasparente e, prima che prenda colore, unite le zucchine, salate, alzate la fiamma e cuocete per 20 minuti circa o finchè le zucchine sono tenere, ma non troppo molli. Mescolate spesso.

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Rompete le uova in una ciotola e conditele con un po’ di sale e di pepe. Sbattetele quanto basta per amalgamare albumi e tuorli.

Aggiungete le zucchine tiepide, il latte ed il parmigiano e date una mescolata per distribuire bene gli ingredienti. Versate il composto in padella e cuocete a fuoco moderato per 5-7 minuti o finchè, osservando i bordi della frittata e sollevandola da un lato, vedete che comincia a rapprendersi.

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Fate scivolare la frittata su un piatto e rovesciatela rimettendola nella padella e cuocete ancora per 15-20 minuti o finchè la frittata è rappresa, sempre su fuoco moderato.

Vino

Müller Thurgau (Trentino Alto adige), Riesling (Friuli), Trebbiano di Romagna, Frascati (Lazio), Pignoletto dei Colli Bolognesi (Emilia).
frittata zucchine

Frittata di zucchini
“Frittata con le erbe” di Io – Io. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikipedia
Liquore di Zabaglione alla maniera di Petronilla

Liquore di Zabaglione alla maniera di Petronilla

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In credenza io tengo sempre una bottiglia di certo liquore che si chiama zabaglione e che fabbrico io stessa.
È, questo, lo zabaglione che a piccoli bicchieri, e magari riscaldato a bagno-maria, offre al marito, ai ragazzi, a me stessa, allorché si accusi un certo … languorino; che offro, qualche volta, all’una e all’altra amica; che, soprattutto, non mi faccio mai mancare quando sono in campagna, giacché mi può rappresentare, allora, una autentica risorsa, nel caso che cari amici vengano a farmi la bella sorpresa di una loro visita.
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E poiché è molto probabile che, anche in famiglia vostra, alcuno accusi, all’improvviso, quel certo… languorino; che anche voi desideriate, un giorno, offrire un bicchierino alla cara amica; e che anche a voi, quando siete in campagna, capitino all’improvviso i cari amici… così voglio darvi (se non la conosceste); o ricordarvi (se l’aveste scordata) la mia ricetta del liquore-zabaglione; e consigliarvene, anche, la semplice e sicura preparazione.
***
Fate bollire, con una bacchetta di vaniglia, mezzo litro di latte e lasciate raffreddare. Sbattete ben bene, in un’insalatiera, 4 torli con 4 etti di zucchero, non scordando che ho detto “ben bene”, cioè per circa mezz’ora. Unite, a poco a poco, e rimestando, un etto di spirito da liquore e poscia, sempre rimestando, un etto di Marsala.
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Coprite l’ insalatiera e lasciate riposare per circa 10 minuti. A poco a poco, sempre rimestando, aggiungete il latte bollito e ormai raffreddato. Lasciate riposare per 10 minuti. Passate per fitto cola-tè e versate in bottiglia. Assaggiate; rallegratevi d’aver fabbricato un cotale zabaglione sopraffino; e se volete che la bottiglia non venga in pochi giorni vuotata… usate la saggia precauzione di serbare con tutta la famiglia il mistero ed il silenzio intorno allo squisito zabaglione che avete già preparato.
***
E se anche volete, offrendolo agli amici, che la domestica preparazione non venga per nulla intuita… non scordate, togliendo la bottiglia dallo scaffale, di darle una provvida scossettina per rimuovere il deposito che mai non manca in questo zabaglione fabbricato all’economica, e senza alambicchi!”
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Le ricette di Petronilla Edizioni Olivini 1935

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente
Di Tobias R. – Metoc (Opera propria) [CC BY-SA 2.5 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5)], attraverso Wikimedia Commons
Liquore di Zabaglione alla maniera di Petronilla
2 Liquore di uova col guscio

Liquore di uova col guscio

 di “Puffin in cucina e non solo” che ringrazio.

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Ho ritrovato, qualche tempo fa, un vecchissimo quaderno sul quale mia nonna scrisse:
«Lavare molto molto bene 12 uova e metterle con il guscio, senza romperle, in un vaso a chiusura ermetica. Spremere tanti limoni fino a ricoprirle: liquefatte (guscio compreso) che siano, filtrare e unire del vino marsala e 1 kg di zucchero. Imbottigliare.»
Era l’appunto, un po’ vago, della ricetta per preparare un liquore con le uova, gusci compresi.
Grazie all’aiuto delle mie amiche di Cookaround.: Paolera, Antonpucci, Milonga06, Mariamagasarda, Nicuzza, Rosamunda, Topogrigio55, Bellamore ed in particolare Marisa2 (che lo ha preparato per prima, informandoci momento per momento sugli sviluppi) e Papponagaudente (che era in possesso di una ricetta simile), ora abbiamo la ricetta completa.
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 Ingredienti e dosi per 3 litri di liquore:

12 uova con guscio, succo di limoni q.b.

per coprire le uova:
1 litro di marsala dolce, 1 chilo di zucchero, 1 vaso di vetro alto e stretto con chiusura ermetica.

Preparazione
(citazioni di Marisa2)

Lavare bene le uova con acqua tiepida e un poco di amuchina. Asciugarle. Metterle, con il guscio, in un contenitore e coprirle con il succo di limone (se non saranno coperte bene rigirarle ogni tanto).

«…Meglio sarebbe se dal primo momento si mettesse tutto nel barattolo a chiusura ermetica se fosse possibile trovarne uno grande da contenere le uova e consentire di coprirle bene col succo di limone, perchè è un po’ scocciante girare le uova un paio di volte al giorno!…»
Metterle in un vaso di vetro alto e stretto, perchè deve rimanere poco spazio vuoto. Riporre il vaso in frigo e scuotere tutti i giorni «….è molto evidente il succo di limone che è salito e il calcio delle uova che, essendo più pesante, rimane sotto. Si vede ancora qualche pezzetto di guscio che non si è sciolto..»

Sciogliere lo zucchero nel marsala: scaldare 1 litro di marsala dolce con 1 chilo di zucchero e portare ad ebollizione. Togliere dal fuoco quando lo zucchero sarà sciolto.
«…ho dato una vigorosa agitata finale al barattolone……il giorno prima avevo rotto bene le pellicole con una forchetta e, poi, avevo agitato così la spatasciata è stata completa…..»

Con un colino a trama fitta passare il tutto nel vino zuccherato. Con un cucchiaio schiacciare bene la poltiglia così da spremere fino all’ultima goccia.
«…e infine una bella rimescolata col cucchiaio. L’ho fatto freddare bene e imbottigliato….»
Agitare prima di servirlo.

  • NdR: Purtroppo abbiamo perso le foto step by step… peccato!!
  • Dopo alcuni anni ho trovato, sul web, la ricetta realizzata, con le foto, da “puffin in cucina e non solo”e ho pensato di postarla, naturalmente se l’autore non gradirà prego di avvisarmi e provvederò immediatamente a rimuoverla. Grazie.

1 Liquore di uova col guscio

La ricetta di “Puffin in cucina e non solo” che ringrazio

LIQUORE con UOVA INTERE corroborante, tonico e ricostituente
Ingredienti:
(per due bottiglie da 75 ml)
6 uova intere con il guscio, limoni, ½ litro di marsala, ½  kg di zucchero.

3 Liquore di uova col guscio
Procedimento:
Lavare le uova con acqua tiepida e collocarle in un vaso con tappo ermetico. Ricoprire con succo di limone fino a sommergere le uova intere senza romperle. Si può aggiungere un cucchiaio di liquore tipo grappa per evitare il formarsi della muffa.
Dopo circa una settimana (io ho aspettato qualche giorno in più) le uova saranno sfatte grazie all’azione dell’acido citrico dei limoni. Togliere quindi la lieve muffa che si sarà comunque formata e sbattere il tutto con un cucchiaio di legno. Lasciare riposare per qualche ora, filtrare e aggiungere lo zucchero e il marsala. Rimescolare il tutto energicamente.
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4 Liquore di uova col guscio
Liquore di uova coln uova intere di “Puffin in cucina e non solo”

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Carbonara di mare con zucchine

Carbonara di mare con zucchine

Con i preparati surgelati possiamo realizzare ottimi piatti velocemente, per quando abbiamo poco tempo da dedicare alla cucina o quando arrivano ospiti improvvisi e vogliamo presentare loro una squisitezza. In questa ricetta ho utilizzato il preparato misto mare per risotti e spaghetti, unendolo alle zucchine, per variare la classica ricetta della carbonara.
Ingredienti

360 gr. di spaghetti o bucatini di Gragnano, 1 confezione di misto mare per spaghetti  surgelato, 150 gr. di grasso di prosciutto (o pancetta), 50 gr. di cipolla bianca,  2 o 3  zucchine, 150 gr. di parmigiano grattugiato, 2 uova, vino bianco secco, olio evo, sale e pepe.

Preparazione

Qualche ora prima della preparazione fate scongelare il misto mare. Spuntate le zucchine, lavatele, asciugatele e tagliatele a rondelle; tagliate a dadini il grasso di prosciutto e tritate grossolanamente la cipolla.

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In una padella capiente mettete poco olio e fate sgrassare il prosciutto a dadini fino a renderlo croccante; aggiungete la cipolla  tritata e fatela appassire, versando un po’ di vino bianco. Unite le rondelle di zucchine e cuocetele una decina di minuti, poi fate intiepidire.

In un’altra padella fate saltare, in poco olio, il misto mare ormai scongelato e versate un po’ di vino bianco facendolo sfumare; salate e continuate la cottura come da istruzioni sulla confezione, poi fate intiepidire.
(Tutto deve essere tiepido, compresa la pasta, perchè la salsa rimanga cremosa e l’uovo non si rassodi)

Lessate la pasta in abbondante acqua salata e poi scolatela al dente.
Nel frattempo, in una ciotola, sbattete le uova, aggiungete il parmigiano grattugiato e unite il pepe macinato al momento. Versate la pasta nella ciotola con la salsa carbonara e mantecate per amalgamare gli ingredienti.

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Passate la pasta alla carbonara nella padella con le zucchine ed il misto mare, controllate la sapidità  e mescolate amalgamando bene il tutto, facendo attenzione che la salsa rimanga cremosa (per questo le uova non dovranno mai venire a contatto con contenitori caldi che le cuocerebbero). A piacere aggiungete altro pepe.

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Vino
Frascati (Lazio), Trebbiano (Romagna), Orvieto (Umbria, Lazio), Verdicchio (Marche).
I consigli di vapjazz-Cookaround:
In gastronomia credo si possa definire pesce tutto ciò che vive nel mare: è quindi evidente che ci troviamo davanti ad una varietà di cibi molto grande, che si differenzia a seconda del contenuto in grasso, dei tempi e modi di cottura.
  • Per i pesci bianchi, cucinati al vapore o alla griglia senza aggiungere grassi, si devono scegliere vini bianchi delicati, non troppo aspri né alcolici, come uno Chardonnay o una Malvasia.
  • Con i crostacei alla griglia o lessati, essendo più aromatici, si può abbinare anche un Sauvignon o un Verdicchio, oltre che la Malvasia.
  • I fritti di mare sono invece uno di quei casi in cui si può pasteggiare con spumante metodo classico o con champagne, poiché la ricchezza di grassi rende opportuno sfruttare la capacità sgrassante dell’anidride carbonica.
  • I pesci al forno hanno una complessità di sapori molto variabile: da evitare i vini rossi perché i tannini, dal sapore amarognolo, non vanno d’accordo con queste preparazioni un po’ salate. Quindi ci si deve orientare su bianchi e rosati di ottimo corpo.
  • Per le zuppe e i brodetti vale quanto detto per i pesci al forno, senonché in questo caso ci si può spingere fino a vini rossi giovani, da un vino novello a un Freisa vivace.
  • Per i pesci conservati in salamoia si devono evitare i vini rossi perché non si accordano con la sapidità della pietanza, mentre per quelli affumicati come il salmone, che è piuttosto grasso, consiglio spumanti metodo classico e Sauvignon.
 Carbonara di mare con zucchine
Carbonara di zucchine 04.jpg[[File:Carbonara di zucchine 04.jpg|Carbonara_di_zucchine_04]]