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Rosolio di mandarino alla maniera della Petronilla

 

«Non è certamente da donna di casa molto avveduta, lasciar trascorrere l’intiero inverno senza aver riempito almeno una bottiglietta con quel giallo e prelibato che si può allestire soltanto nella stagione fredda, e con i mandarini dalla polpa sì dolce e profumata.

Costoso il rosolio?
Nulla ne costa la base (cioè bucce di mandarino, che di solito si buttano via). Alquanto l’uno degli ingredienti (lo zucchero). Un po’ tanto, l’altro (l’alcole). Ma… senza zucchero e senza alcole, come si potrebbero preparare liquori e rosoli? Se dunque, permettendo il borsellino, anche voi, al par di me, voleste… ecco la maniera che seguo io, ogni anno, per riempire la solita bottiglia con rosolio di mandarino.
***
Con coltello assai tagliente, tolgo da bucce di mandarini tante listerelle sottilissime della loro sola parte gialla; di quella, cioè, ch’è tutta vescichette ricolme d’essenza.
Ne tolgo circa ½ etto; le metto in una bottiglia; le copro con alcole da liquori; sbatto; le lascio lì, in infusione.
Trascorsi 10 giorni, metto a fuoco, in una casseruola, 600 grammi di zucchero e altrettanti d’acqua; quando lo zucchero è tutto sciolto, lascio raffreddare; e quando questo sciroppo è ben freddo, aggiungo… (ecco la spesa grossa) gr. 500 di alcole da liquori, a 95 gradi.
Col colatè, colo poi una buona metà di quell’alcole, nel quale, da 10 giorni, stanno in infusione le listerelle gialle di buccia; verso anche questo nella casseruola dello sciroppo; mescolo; assaggio, e…
Il sapore, pur essendo prelibato, ha l’aroma del mandarino un pochetto scarso?
Aggiungo, allora, un altro po’ di quell’alcole… mandarinato; rimescolo; riassaggio; e se… ne riaggiungo un altro pochettino.
Vorreste la dose di quell’alcole profumato?
Quella vorreste? Esatta?
Ebbene, quella io non ve la posso invece precisare, giacché nemmeno nella società dei mandarini esiste la uguaglianza universale. Ma l’uno è ricchissimo di essenze, l’altro miserello; dunque…
Dunque, trovato dal mio palato esperimentato, il punto giusto, lascio il rosolio a riposare 2 giorni; filtro per carta; imbottiglio; tappo; inceralacco; scrivo sull’etichetta la data dell’anata; e…
E poiché sono una donna di casa tanto avveduta da ripetere ad ogni inverno la preparazione del rosolio prelibato, lascio la bottiglia tappata e intatta per due anni, giacché certi liquori e certi rosoli, al contrario di noi, donne, quanto più invecchiano tanto più aumentano nel loro recondito pregio.»

Ricette di Petronilla 1937

Petronilla, chi era?Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
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