trota alla griglia umbria Grilled_Trout_Fish_with_roast_potatoes_and_vegetables

Trota alla griglia, la ricetta in dialetto umbro

Priva di sbocco al mare, l’Umbria ha particolarmente valorizzato i pesci di acqua dolce, tra cui sono famose le trote del fiume Nera. La cottura alla griglia, oltre all’estrema semplicità, offre il vantaggio di ben valorizzare il particolare sapore di questo pesce.

«In una terrina mescolate 3 o 4 cucchiai di pangrattato con il succo di mezzo limone, qulche cucchiaio d’olio, un mazzetto di prezzemolo tritato, sale e pepe. Con questa farcitura riempite le trote (aperte precedentemente), conditele con un po’ d’olio e cuocetele alla griglia, spennellandole coon l’olio.» 

La ricetta in dialetto umbro “Umbria in bocca” ed. Il Vespro 1976

trota alla griglia dialetto umbria

Ricette con le trote

Trote aromatizzate ai datteri

Il carpione per marinare carne, pesce e verdure: Filetti di trota in carpione

Grilled Trout Fish with roast potatoes and vegetables.JPG
Pasta_con_le_sarde_2

Pasta cu finucchieddi e sardi, Pasta con le sarde alla palermitana, ricetta in dialetto

La pasta con le sarde (pasta chî sardi). Secondo la tradizione fu inventata da un cuoco arabo del generale Eufemio da Messina, durante la campagna militare degli arabi nella zona di Siracusa (secondo un’altra versione, poco presente nelle fonti, il fatto sarebbe accaduto a Mazara del Vallo). Il cuoco doveva sfamare le numerose truppe, trovandosi però in condizioni disagiate dovette fare appello alla sua inventiva ed elaborare un piatto con quel che la natura di quel luogo gli offriva; fu così che unì il pesce, rappresentato dalle sarde (o alici nella versione del piatto che risale ai tradizionali spaghetti alla siracusana), e i sapori della terra: finocchietto selvatico, principalmente, e pinoli. Il piatto di Eufemio viene odiernamente considerato come il primo “mare-monti” della storia, poiché seppe mettere insieme i prodotti naturali del mare e quelli montani.
 La ricetta in dialetto siciliano “Sicilia in bocca” ed. Il Vespro 1976
pasta con sarde 1.

«Per la pasta con le sarde alla palermitana, occorre il finocchietto selvatico di montagna: per 6 persone prendete 600-700 gr. di maccheroncini (spaghetti, bucatini), un bel mazzo di finocchietti, un chilo di sarde fresche, una cipolla, 100 gr. di pinoli, 100 gr. di uva sultanina, un bicchiere di olio, sale e un pizzico di zafferano.
Si lessano i finocchietti, si scolano senza buttare via l’acqua dove si sono cotti. Si mette l’olio in un tegame e si fa soffriggere la cipolla ben tritata, si aggiungono le sarde nettate e spinate e si mescola fino a farne una poltiglia. Si aggiungono i finocchietti cotti e tritati, lo  zafferano, sale, pepe, i pinoli e l’uva sultanina.

pasta con le sarde

Nel frattempo fatto cuocere i maccheronicni (o gli spaghetti o i bucatini), in acqua abbondante allungata con l’acqua dei finocchietti, badando di levarli al dente. Condite la pasta con una parte della salsa, si mescola e si fa riposare un momento».

Preparate una larga teglia, ungetela d’olio e disponete a strati prima la pasta e poi la salsa, terminando con uno strato di salsa. Passate la teglia in forno o sul fuoco moderato per qualche minuto. Questi maccheroni sono squisiti sia caldi che freddi. Non potendo realizzare in casa il condimento, si può provare il gusto della pasta con le sarde alla palermitana comprandolo in scatola: si trova con una certa facilità quello della ditta Raspanti.

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File:Pasta con le sarde - 19960039311.jpg

 Pasta con le sarde 2.jpgPasta con le sarde – 19960039311.jpgPcS nahdran.jpg
galletto pollo arrostito sicilia Grilled_chicken_2_(8408157397)

Adduzzu arrustutu con u’ sammurigghiu, Galletto arrostito con salsa salmoriglio

La ricetta in dialetto siciliano da “Sicilia in bocca” Il Vespro 1974
galletto pollo arrostito sicilia

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«Dividete a metà un bel galletto preferibilmente ruspante, togliete le interiora, lavatelo accuratamente e asciugatelo. Con un batticarne, dalla parte della pelle, battete le due metà, in modo che si possano ben schiacciare. Chiudete ciascuna metà in una graticola doppia e fatele cuocere alla brace, rigirando spesso.
Avrete precedentemente preparato una marinata “sammurigghiu¹”, con olio, spicchi di aglio, origano, rosmarino, sale, pepe e succo di limone.
Quando il pollo sarà ben cotto, immergetelo un attimo nella marinata e servite subito.»

pollo diavola

Pollo al salmoriglio con pomodorini secchi

  • ¹ll salmoriglio, conosciuto anche come u’ sammurigghiu, è un condimento tipico della cucina siciliana e calabrese utilizzato per condire carne e pesce alla griglia (soprattutto sul pesce spada alla griglia). Per le preparazioni di pesce si unisce altresì del prezzemolo. Per l’utilizzo con piatti di carne, ma anche per il pesce azzurro come lo sgombro, il succo di limone può essere sostituito con aceto
File:Halibut topped with salmoriglio sauce.jpg

Halibut in salsa al salmoriglio

Ricette in dialetto siciliano

« Sto mangiando la pasta coi broccoli. Chi è che rompe?»

I classici: Verdure in umido, la Caponata di melanzane, ricetta della tradizione siciliana

«Gelu di muluni», Gelo di mellone è un tipico dolce al cucchiaio siciliano, la ricetta in dialetto

Pomodorini secchi sott’olio

Home cooked roasted chickens in Brisbane, Australia.jpg Grilled chicken 2 (8408157397).jpgHalibut topped with salmoriglio sauce.jpg
burro per panini imbottiti

Burro per panini ripieni: al limone, all’acciuga, alle erbe odorose, al formaggio. Ricette del 1941

almanacco della cucina 1941 libri

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Almanacco della cucina 1941 ed. Sonzogno – L’AMICO DELLA MASSAIA: Almanacco con consigli di economia domestica, menu giornalieri, ricette compresi dolci e conserve. Ed. Sonzogno

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BURRO PER PANINI RIPIENI

La base di questi panini è naturalmente una fetta (o due) di pane, bianco o nero, di segala, integrale, ecc. che prima di essere guarniti di prosciutto, lingua, carne, uova, pesce, formaggio, ecc., a seconda dei gusti di ciascuno, dovranno essere abbondantemente spalmati di burro a cui si sono fatti prendere di volta in volta sapori diversi.

Voi potrete preparare infatti:

 Burro al limone:

Sbattendo a schiuma un ettogrammo di burro e aggiungendovi poi il succo di un limone e anche un poco di corteccia finemente grattugiata.

Burro all’acciuga: 

Prendete un’acciuga per ogni 50 gr. di burro; pestate bene le acciughe e passatele al setaccio, sbattete il burro a schiuma e mescolate gli ingredienti.

Burro alle erbe odorose: 

Tritate molto finemente le erbe odorose che più vi piacciono (prezzemolo, origano, nepitella, maggiorana, basilico, ecc.) e adopratene un cucchiaio per ogni 50 gr. di burro sbattuto a schiuma.

Burro al formaggio

Amalgamate 50 gr. di burro battuto a schiuma e gruviera grattugiata.

Almanacco della cucina 1941

File:Sandwiches Vienna.jpg

 GUARNIZI0NI PER CANAPÈ

  • Burro e prosciutto crudo affettato: calcolate in media 30-35 gr. a persona.
  • Burro e salmone affumicato: usate poco burro e calcolate circa 50 gr. di salmone a persona.
  • Burro e caviale: calcolate 15-20 gr. di caviale a persona.
  • Burro e parmigiano o groviera grattugiati, in parti uguali, impastati con pochissimo cognac e pochissima panna liquida. Decorate con mandorle o gherigli di noce.
  • ₁Burro impastato con senape: decorate con fettine di uovo sodo e cospargete prezzemolo tritato.
  • ₂Burro impastato con senape: coprite con fettine sottilissime di emmenthal .
  • ₃Burro impastato con senape e rafano: coprite con lingua salmistrata (cotta) e/o prosciutto cotto tagliati a filettini.
  • Mascarpone lavorato con pasta d’acciuga: guarnite con fette di cetriolo sott’aceto.
Il grande Libro della cucina d’oggi 1980

Cosa sono e come si preparano i Canapé

Come si presenta il BUFFET: Tartine, canapé, stuzzichini

Come regolarsi con l’antipasto?

10 Antipasti con il prosciutto crudo e cotto

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brasato vino manzo petronilla barolo

Brasato di manzo della Petronilla

Brasato di maiale nero al vino Chianti
Il brasato è una carne (manzo, maiale ecc.)e più raramente un pesce, cotta lentamente in poco liquido di cottura, spesso costituito da vino o brodo aromatizzati con spezie.

Qual è il pezzo di carne per fare il brasato? I tagli più adatti per il brasato di manzo sono quelli dei muscoli della gamba, della spalla e del collo: ovvero il pesce, il geretto, il codone, il fesone di spalla, il reale, il cappello del prete. La lunga e lenta cottura del brasato li renderà morbidi al punto giusto.

Che differenza c’è tra il brasato e lo stracotto? Quando la carne è cucinata molto a lungo e in un pezzo unico lo stufato prende il nome di stracotto. Quando è tagliata in piccoli pezzi prende il nome di spezzatino. Quando si ha una cottura aromatizzata con vino e spezie prende il nome di brasato.

Qual è la differenza tra stufato e spezzatino? Lo stufato non è per forza solo di carne, ma è una tipologia di cottura con cui si possono preparare anche il pesce, le verdure o i legumi. Nel caso della carne, il pezzo non deve per forza essere intero, anzi di solito è tagliato a fettine o a cubetti. In questo caso si avrà uno spezzatino

Vino per il brasato
I tre più adatti sono: Nebbiolo, Barbera, Barbaresco. deve essere profumato, questa caratteristica è la più importante.

Quale pentola usare per fare il brasato? Le migliori pentole per la cottura del brasato sono le casseruole in coccio o in ghisa, in grado di distribuire uniformemente il calore e tenerlo a lungo durante le lunghe ore di cottura (ce ne vorranno almeno tre)

manzo brasato petronilla-TopRoundRoast

3 kg. di carne di manzo pronta per la cottura

La Domenica del Corriere, 1946 – « Tra i fornelli » di Petronilla

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Brasato di manzo

«Di ritorno dal paese qui, della “bassa”, il marito ha portato un tal pezzo di manzo che… non vi dico!
– Che ne farai? – mi ha chiesto.
– Ne farò un buon brasato e con il sugo condirò la pasta asciutta.-
E il brasato l’ho fatto; e con il sugo ho condito la pasta; sì che… un po’ tanto spignattare ma che desinare!…
Volete sapere come?
Ho pestato ben bene insieme un pizzico di sale, un pizzichino di pepe, 2 chiodi di garofano ed uno spicchietto di aglio; ho ritagliato listerelle di lardo grosse un mignolino e le ho rotolate nel piccante pesto; ho bucata qua e là la carne con il coltello appuntito: ho allargato e approfondito ogni buco cacciandovi dentro un dito; ho introdotto una fettina di quel lardo in ogni buco; ho deposta la carne ben salata e ben pepata in una casseruola; ho unito burro, olio e 2 cipolle spezzettate; ho fatto ben bene rosolare di qua e di là la carne; ho aggiunto mezzo bicchiere di vino rosso: ho coperta la carne con brodo falso caldo (acqua e dadi) quando il vino è stato tutto quanto assorbito; ho ben bene incoperchiata la casseruola; ho abbassato il fuoco; ed ho lasciato, per 2 ore, lento lento bollire.

In modo ben degno ho dunque presentata la carne; e il marito gustandosela: “Vedi? che una buona spesa l’ho saputa fare anch’io?»

Petronilla

File:Bœuf bourguignon sauce chocolat et tagliatelles (mars 2021).jpg“…con il sugo ho condito la pasta..”

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali
acciughe sott'olio 3

Alici (o acciughe) dissalate per conservarle sott’olio

  • DIFFERENZA TRA ALICI (O ACCIUGHE) E SARDINE
  • Le acciughe sotto sale sono acciughe conservate con il sale fino a due o tre anni, in contenitori di vetro detti arbanelle. Vengono utilizzate per intingoli e salse. Dopo l’apertura conservare in frigorifero e consumare entro pochi giorni. Come capire se le acciughe sotto sale sono andate a male? Se notate segni di muffa, macchie strane o la presenza di aria all’interno della confezione, è un segno che le acciughe potrebbero essere deteriorate. Odore: le acciughe fresche dovrebbero emanare un profumo gradevole di mare, mentre le acciughe in decomposizione potrebbero avere un odore sgradevole o ammoniacale.
  • Le acciughe sott’olio sono acciughe conservate in vaso di vetro o in latta. I filetti prima sono conservati sotto sale,  in vari strati alternando acciughe e sale, poi dissalati, puliti con estrema cura  ed infine immersi in olio d’oliva. Vengono utilizzate per intingoli e salse. Conservarle in luogo fresco ed asciutto lontano dalla luce e da fonti di calore. Una volta aperta la confezione, conservare in frigorifero e consumare entro 30 giorni.
Ricetta da Il blog di Picetto, che ringrazio
« In casa sono molto più buone rispetto a quelle che comunemente trovi sugli scaffali dei supermercati generalmente conservate in olio di semi. La ricetta delle alici sott’olio alla calabrese mi è stata insegnata da papà, non capivo perchè le sue erano più buone delle mie, ovviamente c’era il trucchetto! É semplicissimo farle, occorre solo avere pazienza per pulire bene le alici salate»
Un bel vasetto in dispensa é una valida risorsa in cucina per fare un buon primo piatto, una bruschetta per un aperitivo o semplicemente il classico pane burro e alici!
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File:Sandwich with Anchois.JPG

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Ingredienti

Prima di tutto acquistare alici salate di qualità, generalmente quelle di Sciacca o del Mar Cantabrico che sono migliori per la dimensione e per l’aroma inconfondibile che le contraddistingue.

  • q.b. di alici sotto sale,
  • q.b. di olio extravergine d’oliva,
  • 1 spicchio d’aglio,
  • 1 pizzico di origano secco,
  • 1 peperoncino piccante (fresco o sott’olio o secco facoltativo),
  • q.b.di aceto di vino bianco
 Occorrente
Ottimi i consigli di Picetto:
«Puoi sistemarle in comodi vasetti con imboccatura larga e chiusura a leva, sono graziosi da portare a tavola, utili anche da aggiungere ai cestini natalizi da regalare ad amici e parenti pieni di golosità casalinghe che sono sempre gradite, o anche in piccoli vasetti, come cadeau, regalino, segnaposto per ospiti in occasione di cene o pranzi in cui vuoi fare bella figura! Basta aggiungere un’etichetta o un bigliettino legato con uno spaghino o nastrino, con su scritto il nome della ricetta, gli ingredienti e i possibili abbinamenti.»

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  • Vasetti con tappo a chiusura ermetica
  • Scolapasta con manico lungo
«Per una lunga durata se intendi usare il peperoncino fresco ti consiglio di seguire il procedimento per fare il peperoncino sott’olio, lo tagli, metti sotto sale, quando ha perso l’acqua strizzi, metti a bagno in aceto, strizzi e sott’olio. Il procedimento è dettagliatamente spiegato nelle ricette dei Peperoncini rossi piccanti calabresi sott’olio e dei Peperoncini piccanti verdi calabresi sott’olio con basilico e aglio oppure puoi usare peperoncino secco o sott’olio. »

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Preparazione  

Come dissalare le alici o acciughe e metterle sott’olio alla calabrese.

Per prima cosa ti consiglio di organizzare la postazione per spinare e lavare le alici salate. Prendi uno scolapasta e sistemalo su altro contenitore o lavandino per raccogliere l’eccesso di acqua che fuoriesce dai filetti appena lavati. Prepara anche un contenitore o bustina per l’umido per metterci, di volta in volta, gli scarti delle acciughe. Sistema tutto sul lavandino pulito a portata di mano e metti una manciata di acciughe salate nel lavandino.

alici acciughe sott'olio

Apri l’acqua del rubinetto a filo, elimina la parte dura l’estremità dell’acciuga, quella dove era attaccata la testa. Con i pollici delle due mani apri l’alice dalla pancia, elimina la lisca centrale e anche la piccola lisca dorsale. Sciacqua bene ogni filetto e sistemalo nello scolapasta. Continua così con tutte le altre alici salate. Questa è la parte più seccante!

Una volta dissalate, metti le alici in una bacinella, ricoprile completamente di aceto e lasciale a bagno per 10 minuti. Questo è il trucchetto, utile sia per il sapore che la buona conservazione, si dice in gergo “lavare con l’aceto”.

acciughe sott'olio in aceto Anchoas_en_aceite-2009

Scolarle molto bene per eliminare tutto l’aceto e sistemale a strati in un vasetto alternando con aglio, origano e peperoncino, alla fine coprile completamente di olio, muovile un pochino con una forchetta per farle avvolgere completamente dall’olio. Devono rimanere completamente a bagno, sommerse; il giorno dopo controlla se occorre altro olio e poi puoi conservarle in dispensa anche per un anno! Ma di certo le consumerai molto prima, sono troppo buone!

Acciughe_alici sardine sotto_sale.acciughe_sott'olio,_vaschetta_portacciughe

Le alici sott’olio sono ottime da gustare come antipasto su una fetta di pane casereccio o crostino spalmato con poco burro o in purezza; ideali per gli Spaghetti con le alici e la mollica di pane che a Cosenza si cucinano la sera della Vigilia di Natale… Sono deliziose da aggiungere alla pizza. ai sughi ecc.(…)

Spaghetti aglio, olio, peperoncino e acciughe (alici)

Fiori di zucca ripieni con mozzarella e acciughe

Fritto di carciofi con salsa d’acciughe alla maniera di Petronilla

Antipasto natalizio, broccoli friarielli di Natale. La ricetta in dialetto napoletano

Salsa verde toscana alla maniera di Artusi

Tonno sott’olio da conservare fatto in casa

1  Acciughe sotto sale.bastardella,arbanella,tappo,pesi.jpg 2Anchoas en aceite-2009.jpg3Acciughe sotto sale.acciughe sott’olio, vaschetta portacciughe.jpg4Anchoas-bote.jpg5Sandwich with Anchois.JPG
albania pancakes Recel_rrushi

Reçel Rrushi, ricetta albanese per la marmellata d’uva

La marmellata d’uva ha una naturale dolcezza ed è ottima per la prima colazione del mattino, ma può essere servita anche come dessert e utilizzata nella preparazione di dolci. Può essere un pensiero carino da regalare a gli amici. La ricetta della tradizione delle massaie è tra le più gradite della cucina albanese, ereditata dalle nonne e dalle mamme, di generazione in generazione.

La ricetta che segue è di Agroweb.org, è molto semplice da preparare in casa.

Come preparare la marmellata d’uva facilmente

Ingrendienti 
  • 2 kg. di uva (rossa, bianca o nera. la varietà Concord¹viola è ideale per marmellata e gelatina)
  • 1 kg. di zucchero bianco (la quantità di zucchero dipende anche dalla dolcezza della frutta)
  • il succo di 1 limone

¹L’uva Concord è spesso usata per fare la gelatina d’uva e solo occasionalmente è disponibile come uva da tavola, specialmente nel New England. La gelatina giusta per il  panino al burro di arachidi e gelatina, e la gelatina d’uva Concord è un prodotto base nei supermercati degli Stati Uniti. L’uva Concord è usata per il succo d’uva, e il suo caratteristico colore viola ha portato le bibite analcoliche e le caramelle al gusto d’uva ad essere artificialmente colorate di viola. Il succo di Concord, per il suo colore  è usato in alcune chiese come alternativa analcolica al vino nel servizio della comunione.

Uva Concord ancora da pulire

 Preparazione

Staccate con cura gli acini d’uva dal picciolo, torcendoli per non romperli. Lavate bene l’uva, rimuovere la buccia e togliete i semi; questo può essere fatto spremendo delicatamente i chicchi per permettere alla polpa di fuoriuscire. Non preoccupatevi se resta attaccata un po’ di polpa alla buccia; ma se trovate difficile separare la buccia dalla polpa, immergete i chicchi in acqua bollente per 30 secondi e la buccia si staccherà subito.

Uva Concord sbucciata per la marmellata o per la gelatina d’uva.

Mettete la polpa dell’uva in una pentola. Raccogliete le bucce e frullatele fino ad ottenere una purea che aggiungerete nella pentola dove avrete messo la polpa.

Fate cuocere per 20 minuti, mescolando regolarmente. Togliete, quindi, la pentola dal fuoco e scolate la salsa d’uva in uno scolapasta. Scartate eventuali semi o residui. Rimettete in pentola la purea d’uva calda, aggiungete lo zucchero e mescolate per agevolare lo scioglimento dello zucchero.

Dopo che la purea d’uva avrà iniziato il bollore, continuate a bollire per 15 minuti. Assicuratevi che il composto non si attacchi al fondo della pentola. 5 minuti prima di togliere dal fuoco aggiungete il succo di limone.

Potrete misurare la giusta consistenza della marmellata facendone cadere un cucchiaio su un piatto ghiacciato: se il composto è liquido occorre cuocerlo ancora; se rimane saldamente sul piatto, la marmellata d’uva è pronta. Controllate se sulla superficie si è formato uno spesso strato che si raggrinzisce toccandolo con la mano; altrimenti fate bollire per altri 5 minuti e riprovate.

Lasciate raffreddare la marmellata per qualche minuto e poi riempite i barattoli di vetro ben lavati e sterilizzati. Chiudete con coperchi ermetici nuovi, capovolgete e lasciate così a raffreddare.

File:Flia me reçel rrushi.jpg

Flia (fli o flija) con reçel rrush

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Tavë kosi, teglia di agnello allo yogurt, ricetta albanese

Flia me reçel rrushi.jpgRecel rrushi.jpgBy grongar – Flickr: Grape Jam – Concord Grapes, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12687747
torta rovesciata cipolle di tropea

Torta rovesciata di cipolle rosse caramellate e mozzarella

La torta rovesciata (Upside-down cake) è una torta statunitense alla frutta:  arance, ananas, ciliegie, mele e altri frutti a piacere. Risale agli anni venti e trenta del Novecento, quando si diffuse la frutta in scatola, che era considerata pratica e “alla moda”.

La torta rovesciata si prepara in uno stampo ove prima viene messa la frutta (o la verdura) e, in un secondo momento, l’impasto. Dopo la cottura, la torta viene ribaltata, come per la tarte Tatin francese.

 

 

 

La torta rovesciata può però essere anche salata alle verdure,

come la torta rovesciata di pomodori e cipolle, oppure alle zucchine, o ai peperoni ecc. Qui di seguito trovate la ricetta per la torta alle cipolle rosse.

File:Red onion rings.jpg

Torta rovesciata di cipolle rosse e formaggio

Ingredienti per 4- 6 persone

  • 1 uovo battuto,
  • 1 mozzarella,
  • 1 cucchiaio di latte,
  • burro,
  • sale e pepe,

Per le cipolle caramellate

  • 5-6 Cipolle rosse tagliate a fette non troppo grosse in quantità tale da coprire il fondo della teglia,
  • 30 gr. di zucchero di canna.
  • 1 cucchiaio di miele,
  • sale
Per la pasta:
  • 250 gr. di farina 0,
  • 100 gr. di burro,
  • 1 cucchiaino di lievito per torte salate,
  • 1 uovo,
  • sale,
 Preparazione
Preparare la pasta.
  • Versare in un contenitore la farina, al centro mettere l’uovo, il lievito ed il burro ammorbidito. Salare e lavorare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo (tipo pasta frolla). Formare una palla e lasciare riposare per non meno di 1 ora, avvolta in un panno pulito.
    Mettere quindi l’impasto su un piano coperto da un foglio di carta da forno (agevolerà le operazioni di rivoltamento). Stendere la pasta in un disco della misura della teglia.

Preparate le cipolle caramellate

  • Pulite le cipolle e tagliatele a fette di .circa 1 cm. di spessore. In una padella antiaderente versate un po’ di burro e mettete le cipolle senza sovrapporle; cospargetele con lo zucchero di canna, il miele e il sale. Fate insaporire le cipolle per una decina di minuti, senza girarle per evitare che si rompano. Fare asciugare un po’ il fondo di cottura.

Mettete nel fondo di una teglia, ricoperta con carta da forno, le fette di cipolla caramelle (in un solo strato) fino a coprire il fondo della teglia. Salare e pepare. Battete l’uovo con un po’ di sale e 1 cucchiaio di latte e tagliate la mozzarella a pezzetti.

Ricoprite le fette di cipolla con i pezzetti di mozzarella e versarvi sopra, a cucchiaiate, l’uovo battuto cercando di coprire tutta la superficie. Per finire, coprire il tutto con il disco di pasta, ricordando di fare un piccolo foro al centro, premendo con un dito.

Infornare per 30 minuti in forno già caldo a 200 gradi. Fare la prova stecchino: ampiamente conosciuto, questo test consiste nell’infilare uno stuzzicadenti o uno stecchino al centro della torta e se questo ne uscirà pulito la torta è ben cotta; se invece notate rimasugli di impasto attaccati allo stecchino, vorrà dire che l’interno è ancora crudo.
Quando la torta sarà cotta, lasciatela riposare per qualche minuto affinchè si compatti.

Rovesciate la torta sul piatto da portata così si avranno le cipolle in alto.
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torta rovesciata cipolle caramellate
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Torta rovesciata di pomodori e cipolle

Pineapple upside down cake, torta rovesciata di ananas

Torta rovesciata di arance

Torta rovesciata di farina di castagne

Тарт Татен цибуляний.jpgRed onion rings.jpg
torta rovesciata Pineapple-upside-down-cake

Pineapple upside down cake, torta rovesciata di ananas

La torta rovesciata (upside-down cake) è una torta alla frutta statunitense a base di ananas, ciliegie, mele e altri frutti a piacere.
La torta rovesciata risale agli anni venti e trenta del Novecento, quando si diffuse la frutta in scatola, che era considerata pratica e “alla moda”.  A contribuire al successo della torta rovesciata ci fu la Dole Pineapple Company che, nel 1925, indisse un concorso durante il quale i partecipanti dovevano preparare un dolce a base di ananas.
Altri dolci che si preparano seguendo lo stesso principio sono la tarte Tatin francese e il bolo de ananás (anche conosciuto come bolo de Abacaxi) rivendicato dal Brasile e dal Portogallo.

File:Roberta Sorge 2016-11-01 (Unsplash Q3jYvjW4NDk).jpg

Ingredienti per uno stampo da 24 cm.
  • 300 gr. di ananas fresco o sciroppato
  • 150 gr. di farina 00
  • 100 gr. di zucchero semolato
  • 150 gr. di burro
  • 3 uova
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di essenza di vaniglia (o ½ bacca di vaniglia)

Per lo sciroppo

  • 100 gr. di zucchero
  • 40 ml. di succo d’ananas

Preparazione: 10 min.  Cottura: 30 min.

Preparazione

Sciogliete lo zucchero con il succo d’ananas (oppure con il succo del barattolo dell’ananas sciroppato) e portate ad ebollizione in un pentolino. Cuocete fino ad ottenere un caramello leggero, quindi versatelo in uno stampo ricoperto di carta da forno. Adagiate sopra le fette di ananas (fresche o sciroppate): una al centro e le altre intorno.

Pineapple upsidedown cake 3.jpg  Pineapple upsidedown cake 6.jpg  Pineapple upsidedown cake 9.jpg

In una ciotola montate le uova con lo zucchero; aggiungete la farina ed il lievito, mescolando bene. Unite anche il burro fuso tiepido e la vaniglia e amalgamate bene. Versate il composto nello stampo sopra alle fette di ananas e livellate bene.

Cuocete per circa 30-40 minuti in forno preriscaldato a 180-200 gradi.

Fate intiepidire appena (il caramello non deve iniziare ad indurirsi), poi capovolgete la torta su un piatto da portata: fate attenzione a non bruciarvi.

Misya.info

Potete guarnire la torta con ciliegie sciroppate, o candite, che metterete, prima di infornare, al centro delle fette di ananas.

File:Pineapple upside down cake.jpg

Torta rovesciata di ananas in tortiera rettangolare

Altre torte rovesciate dolci e salate

Torta rovesciata di arance

Torta rovesciata di farina di castagne

Torta rovesciata di pomodori e cipolle

Torta rovesciata di cipolle rosse caramellate e mozzarella

Torta rovesciata di prugne fresche

Torta rovesciata di pesche fresche

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Roberta Sorge 2016-11-01 (Unsplash Q3jYvjW4NDk).jpg
Poire_belle_Hélène (1)

Poires belle Hélène, Pere Belle-Hélène

Auguste Escoffier 1934 Flamarion Ma Cuisine

ENTREMETS

POIRES

Poires Hélène p. 630

Pocher les poires au sirop vanillé et les laisser refroidir. Au moment de les servir, les dresser en timbale ou dans une coupe en cristal, sur un lit de glace à la vanille parsemé de violettes pralinées.
Servir à part une sauce Chocolat chaude.

Pere Belle-Hélène

Immergere le pere nello sciroppo di vaniglia e lasciarle raffreddare. Al momento di servirli, disponeteli in un timballo (bicchiere francese d’argento)  o in una ciotola di cristallo, su un letto di gelato alla vaniglia cosparso di viole pralinate. Servire con salsa di cioccolata calda.

Foto 1 di 1

Timbale en argent

Pere Belle-Hélène

Questa ricetta fu creata da Escoffier a Parigi il 17 dicembre 1864, per celebrare la prima rappresentazione dell’operetta “La Belle Hélène” di Jacques Offenbach, che ebbe un successo senza precedenti, con più di 500 rappresentazioni. L’operetta narra la storia di Elena di Troia e Paride ma ironizza velatamente anche sui costumi dell’epoca..

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Ingredienti per 6 persone
  • 150 gr. di zucchero
  • 1 baccello di vaniglia
  • 6 pere
  • gelato al cioccolato
  • crema di burro al cioccolato

Tempo di preparazione: 10 minuti più quello per il raffreddamento. Tempo di cottura: 10-20 minuti

Preparazione

Sbucciare le 3 pere, tagliarle a metà e privarle del torsolo e del picciuolo. Quindi disporle sul fondo di una larga casseruola, unire lo zucchero, il baccello di vaniglia e coprirle a filo con acqua.

Cuocerle a fuoco basso per 10-20 minuti, fino a quando saranno diventate tenere. Togliere la casseruola dal fuoco e far raffreddare le pere nello sciroppo.

Un’ora prima di servire mettere in frigo le coppette individuali vuote perchè raffreddino; quindi toglierle, adagiare sul fondo di ognuna una o due palline di gelato al cioccolato, disporvi sopra due mezze pere ben sgocciolate, infine versarvi la crema di burro al cioccolato bollente. Servire subito.

Cucinare Benissimo 1982
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Parigi. Polka-mazurka da La Belle Hélène di Lindheim su motivi preferiti dell’opera buffa di Offenbach 1865.

La cucina francese

LIBRI Escoffier-Ma_cuisine Il grande libro della cucina francese 19341 of 4 – 1   2   3    4   

Cerises Jubilé o Cherries Jubilee, la ricetta di Escoffier del 1897

Pesche Melba alla maniera di Escoffier

Fragole alla maniera di Escoffier

Ricette con i fichi alla maniera di Escoffier

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Penne al vino bianco e rosso con pecorino e peperoncino

Le penne al vino bianco e rosso è un primo piatto insolito, dai profumi e dai sapori forti e decisi, con il quale stupirete i vostri ospiti. Potete sostituire le penne con il tipo di pasta che più preferite (maccheroni, paccheri, fusilli, spaghetti ecc.)

Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 400 gr. di penne,
  • 400 gr. di pancetta affumicata a dadini (oppure 200 gr. di pancetta e 200 gr. di speck),
  • 300 gr. di pomodorini pachino
  • qualche pomodorino secco,
  • alcuni gambi di sedano,
  • 1 cipolla,
  • 4-5 carote,
  • 200 gr. di pecorino stagionato,
  • 3 bicchieri di vino bianco secco (Trebbiano),
  • 2 bicchieri di vino rosso (Sangiovese),
  • 4 acciughe,
  • olio d’oliva evo,
  • 1 peperoncino,
  • brodo di carne,
  • sale q.b.
Preparazione

Tagliate i pomodorini in 4 parti e togliete i semi. Tagliate le verdure a cubetti piccoli. In una padella capiente con il brodo e l’olio, cuocete un poco il sedano e la carota, poi unite la pancetta affumicata e lasciate insaporire per non meno di 5 minuti.

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Quindi aggiungete 2 bicchieri di VINO BIANCO. Unite i pomodorini freschi e secchi, il peperoncino e le acciughe. Mescolate. Lasciate sfumare il vino e cuocete a fuoco medio per 20 minuti. Versate il VINO BIANCO restante e sfumate.

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Cuocete la pasta ma scolatela prima che arrivi “al dente”. Saltatela in padella nella salsa, versate il VINO ROSSO e lasciatelo sfumare. Mescolate. Spolverizzate con abbondante pecorino stagionato e grattugiato. Servite ben caldo.

 Vino

 Rosso di buon corpo: Sangiovese di Romagna, Chianti Rufina (Toscana), Barbera d’Alba (Piemonte)

penne al vino bianco e rosso
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Pomodorini secchi sott’olio

Pasta all’ arrabbiata, un piatto velocissimo e gustoso

Linguine piccanti con tonno sott’olio e olive

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conservare frutta verdura sottolio sottaceto sottosale PreservedFood1

Conserviamo la verdura: Sottoli, Sottaceti e Sottosale

Conservare per la stagione invernale i prodotti dell’orto e del frutteto è per molti un’abitudine che ha le radici in una remota tradizione
Prepariamo qualche vasetto di frutta e di verdura, approfittando della stagione favorevole, da tenere in bella mostra in cucina esibendoli con grande soddisfazione.
Per un’ ottimo risultato occorre utilizzare frutta e verdura assolutamente fresca.
Le verdure, o almeno alcune, possono essere conservate anche sott’olio e sott’aceto. Questi due tipi di conservazione non richiedono sterilizzazione e sono semplici e rapidi da preparare.
Anche se nel Medioevo la conservazione dei cibi si limitava ad alcuni processi che prevedevano l’utilizzo di aria, ghiaccio, sale o fumo, nel Nord Europa esistevano dei locali detti nevaie o ghiacciaie costruiti in pietra e adibiti allo stoccaggio della neve. I cereali e la loro conservazione erano un urgente problema, venivano conservati con la macinatura o con l’essiccatura al sole o all’aria ma spesso germinavano o ammuffivano. La tostatura invece permetteva di conservare a lungo i cereali commestibili ed era molto utilizzata.
Un salto in avanti fu fatto con la nascita, nei primi anni dell‘Ottocento, delle conserve alimentari. L’intuizione si basava sul calore che rallentava i processi demolitivi del cibo. La scoperta influì molto sul metodo di conservazione delle derrate militari napoleoniche e venne allora pubblicata col titolo di Art de conserverA metà Ottocento l’inglese Peter Durant applicò l’idea della conservazione con dei contenitori di latta. La sua intuizione ebbe un ampio successo, soprattutto nella conservazione delle diete alimentari e da questa scoperta si sviluppò il cibo in scatola.
Nel 1856 in Italia, Francesco Cirio costruì la prima fabbrica di piselli in scatola e il primo impianto per la lavorazione del pomodoro in scatola.
Sin dai tempi antichi le conserve alimentari venivano preparate in casa dalle massaie e conservate per essere consumate quando non erano disponibili i prodotti freschi.
Con l’avvento dell’industria alimentare, dalla metà del XIX secolo, si iniziò la produzione industriale di conserve alimentari. Fra le prime in assoluto si possono considerare le conserve di pomodoro nella versione di: passata, pelati e concentrati di pomodoro. Successivamente vennero prodotte le confetture di frutta e quindi ogni tipo di prodotto conservato, a seconda del tipo, sott’olio o in salamoia.
Fra le conserve alimentari possono essere considerati anche altri tipi di alimenti come ad esempio il pesce sott’olio o al naturale e la carne in gelatina.
Dalla metà del XX secolo, con la diffusione dei frigoriferi domestici con surgelatore e la catena del freddo, si diffusero i prodotti surgelati che resero molto più veloce la preparazione dei pasti, specialmente in quelle famiglie, sempre più numerose, nelle quali entrambi i coniugi espletavano un’attività lavorativa fuori casa.

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conserve conservare frutta

Conservazione sott’ aceto:

L’ aceto che si utilizza dovrebbe essere aceto di alcool a 8°, da preferire a quello di vino che non supera i 7°. Si può preparare un ottimo aceto aromatizzato, mettendo in 1 litro di buon aceto, una manciata di foglie aromatiche secche (prezzemolo, dragoncello, basilico), qualche spicchio d’aglio, 1 o 2 chiodi di garofano e lasciando macerare in vaso chiuso per due mesi. Passato poi al setaccio di crine o filtrato attraverso una garza, l’aceto è pronto per essere utilizzato.Le verdure più adatte a questo tipo di conservazione sono cetriolini, cipolline, funghi, peperoncini.

Si fanno sbianchire in acqua bollente, si lasciano asciugare per una notte stese su un panno di bucato, e si mettono poi nei vasi, coprendole con l’aceto. i vasi devono avere una chiusura ermetica ed essere a bocca larga (è più facile così mettervi e togliervi le verdure), e occorre aspettare un mese prima di gustarle.

Fagiolini sott'aceto alla maniera di PetronillaCome pulire e conservare i Funghi

 

 

 

 

 

 

 

 

Conservazione sott’olio

questa preparazione è preceduta da una cottura delle verdure nell’aceto, a seconda dell’indicazione della ricetta. Scolate dall’aceto, le verdure vengono lasciate ad asciugare all’aria per qualche ora e poi sistemate nei vasi a strati con qualche fogliolina di alloro e grani di pepe e infine si ricoprono con l’olio. Anche le verdure conservate sott’olio vanno lasciate nel loro bagno non meno di un mese prima di essere consumate.

Alivi cunzati Olive condite sicilianaCarciofini sott’olio alla maniera di PetronillaCipolline aromatiche sottovetro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conservazione sotto sale:

è questa una preparazione che risale agli antichi Egizi ed ai Cinesi.

Come pulire e conservare i Funghi

Olive in salamoia alla maniera di Petronilla

Oli e aceti

Aceto con timo e santoreggia
Dosi per 4 lt.: 4 lt di aceto di vino bianco, 4 rametti dei timo, 4 rametti di santoreggia.
Lavate rapidamente le erbe sotto acqua corrente e asciugatele con un tovagliolo di carta. Unitele all’aceto e chiudete ermeticamente il bottiglione. Filtrate l’aceto attraverso un tovagliolo e travasatelo in bottiglie da 1 lt. o da ½ lt. Mettete in ogni bottiglia qualche fogliolina fresca di timo e santoreggia e chiudete ermeticamente. Si conserva per 1 anno senza perdere l’aroma.

Olio al basilico
Dosi per 2 lt.: 2 lt. di olio d’oliva extravergine, 30 foglie di basilico.
Lavate rapidamente le foglie di basilico sotto acqua corrente e asciugatele con un tovagliolo di carta. Unite l’olio e chiudete ermeticamente il bottiglione. Mettetelo in un luogo tiepido per 30 giorni.Filtrate l’olio attraverso un tovagliolo e travasatelo in bottiglie da ½ lt. Mettete nelle bottiglie 2 o 3 foglie fresche di basilico. Chiudete ermeticamente.

Potete preparare nello stesso modo l’olio al rosmarino, alla salvia, al timo e all’origano.

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CONSERVE

Come sterilizzare i recipienti per una perfetta conservazione di frutta e verdura

Personalizziamo i barattoli delle marmellate, delle salse e delle conserve fatte in casa

Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=61688Vinegar infused with oregano.jpg
pomodori secchi

Pomodorini secchi sott’olio

pomodori secchi o essiccati sono un prodotto ottenuto con l’essiccazione dei pomodori, in particolare con quelli di una varietà poco acquosa e dalla buccia consistente, come ad esempio i San Marzano.
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Secondo la preparazione tradizionale, i pomodori vengono raccolti quando sono maturi, accuratamente puliti, tagliati a metà nel senso alla loro altezza e lasciati essiccare al sole su un telaio di legno, non prima di averli cosparsi con sale e, a seconda delle tradizioni, con polvere di peperoncino. Per agevolare il processo ed impedire che l’umidità possa inficiarlo, questi vengono ritirati al chiuso durante le ore notturne. L’essiccazione dura in genere una settimana circa, dopodiché i pomodori, completamente disidratati, vengono risciacquati e sbollentati in una soluzione di acqua e aceto col fine di sterilizzarli. Il processo può essere ottenuto alternativamente anche con un essiccatore elettrico ad aria o con un apparecchio solare.
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A questo punto i pomodori essiccati vengono conservati sott’olio, con l’aggiunta di spicchi d’aglio ed eventualmente anche di menta, origano, capperi, basilico e peperoncino. Dopo una conservazione di almeno due settimane in un luogo fresco, la preparazione è pronta.
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I pomodori secchi vengono utilizzati di solito come antipasto, contorno o all’interno di un panino imbottito.
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I pomodori secchi sott’olio si conservano per circa 3 mesi, purché il sottovuoto sia avvenuto correttamente e i barattoli siano conservati in un luogo fresco e asciutto, al riparo da fonti di luce e calore.
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Se volete reidratare 500 g di pomodori secchi, aggiungete 1 l d’acqua in una pentola e portatela a bollore. Mettete i pomodori in una ciotola e versatevi sopra l’acqua; unite 4 cucchiai di aceto e lasciate riposare per 30 minuti. Trascorso questo tempo, i pomodori saranno completamente reidratati e pronti all’uso.

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Pomodori essiccati al sole

sicilyaddict.it

(…) Ogni famiglia siciliana vanta una propria ricetta per fare i pomodori secchi, ma non c’è dispensa che non annoveri, tra le conserve tipiche presenti, anche questa che si rivela perfetta per impreziosire i taglieri misti di salumi e formaggi che tanto ci piace gustare come antipasto (…)

Ingredienti

  • ½ kg. di pomodori o pomodorini
  • Basilico fresco
  • Menta fresca
  • Origano secco
  • 4-5 spicchi d’aglio italiano
  • Olio extravergine d’oliva
  • Acqua e aceto qb..

Preparazione

  1. Sterilizzare alcuni barattoli di vetro e teneteli da parte.
  2. Lavate bene i pomodori, asciugateli e tagliateli a metà. rimuovendo il picciolo.
  3. Adagiateli su dei taglieri o su dei vassoi di legno ed inclinateli leggermente per favorire lo scorrimento dell’acqua.
  4. Salateli in maniera uniforme abbondando con il sale e poneteli sotto il sole avendo cura di rimetterli in casa la sera.
  5. Lasciateli al sole per un minimo di 5 giorni.

Come togliere il sale in eccesso dai pomodori secchi
A questo punto, un’operazione fondamentale sta nell’eliminare il sale in eccesso che, se non rimosso, potrebbe rendere i pomodori immangiabili. Lavateli bene e fateli bollire in una miscela di acqua e aceto di vino per 3 minuti dalla ripresa del bollore. Scolateli, tamponateli con carta assorbente da cucina e fateli asciugare per un giorno.

Come condire i pomodori secchi alla siciliana
Adesso tagliate a fettine sottili gli spicchi di aglio e alternatele nei vasetti con strati di pomodori ed erbe aromatiche. Coprite completamente con olio xtravergine d’oliva, chiudete il vasetto e fate riposare per una ventina di giorni in dispensa prima di consumarli.

sicilyaddict.it
File:Sun-dried tomatoes.jpg

Pomodori essiccati al sole

 Pomodori essiccati al forno

Preriscaldare il forno a 140 gradi. Dopo aver lavato i pomodori, dopo averli tagliati a metà, togliendo il picciolo, e conditi con sale e basilico (o origano) fresco, metterli in teglia ed infornare per circa 2 ore. Controllare ogni tanto perchè ogni forno cuoce diversamente. Nel caso occorresse, lasciateli ancora in forno con modalità ventilato. Far fuoriuscire l’umidità dal forno mettendo un cucchiaio alla sportello per lasciare una piccola fessura aperta.

cookaround.com/lacucinadielsa
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Pomodori essiccati al forno

Pomodori essiccati in essiccatore

Lavate bene i pomodori sotto acqua corrente. Dividete i pomodori a metà e rimuovete il picciolo. Disporre i pomodori sulla gratella dell’essiccatore lasciando un po’ di spazio tra essi. Accendere l’essiccatore a 60 gradi e lasciarli asciugare per circa 48 ore.

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Pomodori essiccati in essiccatore

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CONSERVE

Come sterilizzare i recipienti per una perfetta conservazione di frutta e verdura

Personalizziamo i barattoli delle marmellate, delle salse e delle conserve fatte in casa

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deruta cheese cake mele caramellate

Cheesecake alle mele e caramello salato

 La/il cheesecake (o torta al formaggio) è una torta fredda composta da una base di pasta su cui poggia un alto strato di crema di formaggio fresco, zuccherato e trattato con altri ingredienti. La base è solitamente costituita da biscotti sbriciolati e poi rimpastati con l’aggiunta di tuorlo d’uovo o burro, oppure da biscotti inumiditi di caffè, sciroppo o liquore oppure può essere fatta di pan di Spagna o pasta frolla. I formaggi che si utilizzano per preparare la crema sono formaggi freschi e molto morbidi come la ricotta, il mascarpone, Philadelphia o altri formaggi da spalmare. La ricetta è spesso arricchita con l’aggiunta di frutta fresca, frutta candita, frutta secca o cioccolato sulla parte superiore della torta.
Il primo riferimento letterario, secondo Callimaco, è da attribuirsi a Egimio, autore di un testo sull’arte di fare torte al formaggio, il plakuntopoiikón sýngramma (πλακουντοποιικόν σύγγραμμα). Catone il censore nel De agri cultura (del II secolo a.C.) cita la placenta, un dolce realizzato con due dischi di pasta condita con formaggio e miele e aromatizzata con foglie di alloro. Savillum è un altro piatto romano menzionato da Catone il censore che è simile alla moderna cheesecake, fatto con formaggio, miele, farina e semi di papavero. Secondo gli storici, nel 776 a.C., nell’isola di Delo, in Grecia, agli atleti che partecipavano ai primi giochi olimpici veniva servito un dolce a base di formaggio di pecora e miele. La ricetta si ritrova anche nella Cucina dell’antica Roma.

 

cheese cake mele caramellate 3

Ricetta  giallozafferano.it/cuochinprogress

 

Ingredienti e dosi per una tortiera del diam. di 20 cm

Base

  • 180 gr. biscotti Digestive o biscotti comuni
  • 75 gr. di burro fuso
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere

Farcia

  • 350 gr. di formaggio fresco spalmabile
  • 250 gr. di ricotta vaccina
  • 70 gr. di zucchero di canna
  • 70 gr. di zucchero semolato
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 2 uova medie
  • 1 tuorlo
  • 10 gr. di farina 00

Decorazione

  • 3 mele Red Delicious (Stark)
  • 50 gr. di zucchero di canna
  • 2 cucchiai di rum
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • caramello salato (ricetta)
Preparazione
Base
Ponete i biscotti e la cannella in un mixer e tritateli finemente. Unite il burro fuso e miscelatelo per bene.
Foderate la base di una tortiera del diametro di 20 cm con della carta da forno oppure imburrate le pareti.
Versatevi i biscotti e compattateli con un cucchiaio. Quindi mettete in forno a 180 gradi e cuocete poer 10 minuti. Sfornate e fate raffreddare.
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Crema
In una ciotola ampia mettete il formaggio fresco spalmabile, la ricotta, l’estratto di vaniglia, lo zucchero di canna e quello semolato. Lavorate il tutto con le fruste fio ad ottenere una crema liscia. Unite le uov, una alla volta, ed incorporatele per bene. in ultimo unite anche la farina e mescolate.
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File:Vegan Pumpkin Cheesecake in Spring Form (4119138946).jpg

Versate il composto sul fondo di biscotti, livellate in superficie. Cuocete per circa 1 ora a 160 gradi in forno preriscaldato. Trascorso il tempo, lasciate raffreddare in forno con lo sportello socchiuso, in questo modo non collasseràà verdo l’interno. per una cottura perfetta il dolce dovraà risultare ancora morbido al centro (si solidificherà raffreddandosi). Una volta che risulterà ben freddo ponetelo in frigorifero per almeno 3 ore.

Mele caramellate
Sbucciate le mele, privatele del torsolo e tagliatele a fette sottili. Mettetele in una padella ampia con lo zucchero di canna e la cannella. Mettete sul fuoco e fatele cuocere per 5 minuti. Sfumate con il rum e continuate la cottura per altri 10 minuti o fino a che non risulteranno dorate e caramellate.

Decorazione
Togliete il cheese cake dal frigo, decoratelo in superficie con le mele restanti e completate con una colata di caramello.

Caramello salato
Gli utilizzi del caramello salato sono davvero tanti: spalmato sul pane, potrete prepararlo per decorare la deliziosa cheesecake al caramello salato, oppure una semplice panna cottama …(segue)

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Stemperatura del Caramello

Caramello salato

Berry crumble cheesecake

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scroccadenti romagnoli albana

Scroccadenti romagnoli da “tocciare” nell’ Albana o nel Sangiovese

Gli Scroccadenti sono biscotti secchi e croccanti per via delle mandorle, simili ai Cantucci toscani e ai Tozzetti laziali, ma più grandi.
Nella tradizione romagnola sono consumati accompagnati (e inzuppati, tocciàti in romagnolo) da vini liquorosi, passiti e bianchi (Albana) e rossi dolci e frizzanti; in inverno vanno nel Vin brulé. Un tempo i contadini li portavano sul lavoro e, all’ora di pranzo, li tuffavano nel bicchiere di vino Sangiovese.

Ricetta della tradizione di Strada dei vini e dei sapori dei colli di Forlì e Cesena

Ingredienti e dosi
  • 330 gr. di farina,
  • 150 gr. di zucchero
  • 50 gr. di burro
  • 3 uova intere
  • 100 gr. di mandorle con la buccia
  • mezza bustina ( 8 grammi) di lievito per dolci.
Preparazione

Unite tutti gli  ingredienti tranne un tuorlo e le mandorle, in una capiente ciotola ed impastate fino ad ottenere un composto sodo e omogeneo. Nel caso risultasse troppo morbido (e quindi poco lavorabile), aggiungete un po’ di farina. In fine unite le mandorle intere.

Dopo aver bagnato le mani, modellate tre “salamini” e disponeteli ben distanziati sulla placca del forno ricoperta con carta oleata.

Con il tuorlo avanzato pennellate la superficie dei filoncini (eventualmente, prima di questa operazione, emulsionate il tuorlo con un po’ d’acqua). Infornate la teglia in forno già caldo a 180 gradi, per 20 minuti. I “salamini dovranno essere già lievemente colorati, lievitati e sodi.

Togliete la teglia dal forno e mettete, uno alla volta, i filoncini su un tagliere e con un coltello a lama alta e regolare (quello da minestra), tagliate la pasta a fettine ed ecco gli Scroccadenti.

I tagli devono essere netti, veloci e decise praticati appoggiando entrambe le mani sulla lama del coltello. Allineate, infine, i biscotti ottenuti sulla placca e rimetteteli in forno a tostare: quest’ultimo passaggio va fatto tenendo lo sportello del forno leggermente aperto, con una temperatura di 170 gradi e controllando che non coloriscano troppo.

Vino

Vini da dessert: Albana¹ dolce, Albana di Romagna spumante, Brachetto, Recioto
Vini passiti: Albana di Romagna passito, Vin santo, Malvasia.
Vino rosso: Sangiovese, Cagnina

¹Il Vino Albana di Romagna
è prodotto nelle province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena, in particolare nella zona di Bertinoro (Bartnòra in romagnolo) un borgo medievale sito sulla cima di un colle nelle vicinanze di Forlimpopoli. Il nome «Bertinoro» ha suscitato molte contese ed ha visto nascere molte leggende sulla sua origine. Una ipotesi è quella che Galla Placidia (388/392-450), figlia dell’imperatore Teodosio, assaggiando il nettare di Albana prodotto dalle vigne locali, pronunziò le testuali parole: «Non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro!».
  • colore: giallo paglierino, tendente al dorato per i prodotti invecchiati.
  • odore: con leggero profumo caratteristico dell’albana.
  • sapore: asciutto, caldo e armonico.
  • Si presenta in due versione: secca e dolce.
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Ricette per CIAMBELLE e CIAMBELLONI delle famiglie nobiliari ravennati di inizio ‘900

La Sòpa inglesa, la “zuppa inglese” romagnola

Piê di murt, Piada dei morti, con la ricetta in dialetto romagnolo

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Confettura di bacche di sambuco

Il sambuco è una pianta comunissima lungo le siepi campestri, nei boschi di pianura e submontani e presso i casolari di campagna, nonché alla periferia delle città, come vegetazione spontanea.
  • I fiori sbocciano in primavera-estate, sono piccoli, odorosi, biancastri, a 5 lobi petaliformi, riuniti numerosissimi in infiorescenze ombrelliformi molto ampie. Con i fiori è possibile fare uno sciroppo, da diluire poi con acqua, ottenendo una bevanda dissetante che è molto usata in tutto il Tirolo storico (attuale Tirolo austriaco e Trentino alto Adige), in Carnia e nei paesi nordici e dell’Europa orientale.  Dai fiori si ricava un estratto che viene utilizzato per la produzione della sambuca, liquore a cui ha dato il nome ma che, nelle ricette attuali, è prevalentemente basata sull’anice. I fiori sono ottimi anche fritti.
  •  I frutti sono piccole bacche globose nero-violacee (S. nigra) o rosse (S. racemosa) che contengono un succo di colore viola-porporino scuro che viene impiegato per colorare vini e possono essere cotte e usate per fare succhi, marmellate, chutney (condimento speziato), infusi, torte e vino di sambuco. La maturazione delle bacche va da inizio agosto a metà settembre.
Attenzione a non confondere le specie più comuni, cioè il S. nigra, con il S. ebulus, altrettanto diffuso e con areale simile al S. nigra, ma le cui parti sono tutte notevolmente più tossiche se ingerite in quantità anche modeste.
Come distinguere il sambuco buono da quello tossico?
Un primo modo per distinguere le bacche buone da quelle cattive è osservare il fusto dell’arbusto: quello del sambuco è legnoso e ha una corteccia grigio-bruna con dei puntini bianchi, quello dell’ebbio ha un fusto verde, rigido e spesso. Per scacciare via ogni dubbio bisogna poi osservare i grappoli con le bacche.
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La confettura di bacche di sambuco è ottima da spalmare sul pane, per preparare dolci, ma anche da abbinare ai formaggi.

 Ingredienti per 3 vasetti di medie dimensioni
  • 1 kg. di bacche di sambuco
  • 400 gr. di zucchero
  • succo di un limone

Tempo: 60 minuti

 Preparazione

Lavate le bacche sotto l’acqua corrente, separandole dai gambi; mettete le bacche in una pentola e fatele cuocere, mescolando di tanto in tanto sempre dallo stesso verso, in modo che rilascino il loro succo.

Togliete la pentola dal fuoco ed eliminate i semi passando il tutto al passaverdure.

Rimettete sul fuoco e aggiungete il succo del limone e lo zucchero, mescolate e lasciate cuocere per circa mezz’ora. Verificate la cottura della confettura, facendo cadere un cucchiaino di composto su un piatto inclinato e verificando la velocità con cui scivolerà: se resta compatto e si muove lentamente è il momento di spegnere il fuoco.

Trasferite velocemente il composto nei  barattoli di vetro sterilizzati, chiudeteli e disponeteli a testa in giù per creare l’effetto sottovuoto.

Fate raffreddare e conservate i vasi di confettura di bacche di sambuco, in luogo fresco e privo di umidità, fino alla prima apertura.

Una volta aperto il vaso conservatelo in frigorifero.

Ricetta.it

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Golosità fatte in casa Come sterilizzare i recipienti

Come sterilizzare i recipienti per una perfetta conservazione di frutta e verdura

Personalizziamo i barattoli delle marmellate

Personalizziamo i barattoli delle marmellate, delle salse e delle conserve fatte in casa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ricette con i fiori di sambuco

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insalata del pastore turchia Bira_ve_çoban_salata

Çoban Salatası, o insalata choban,”insalata del pastore”

“Insalata del pastore” è un’insalata della cucina turca composta da pomodori tritati finemente (preferibilmente sbucciati), cetrioli, peperoni verdi, cipolle e prezzemolo. Il condimento consiste in succo di limone, olio d’oliva e sale

Ingredienti 
  • 250 gr. di farina 00
  • 1 litro d’acqua
  • 1 pizzico di sale

Per la salsa

  • 2 cuchiaini di olio d’oliva
  • il succo di mezzo limone

Per l’insalata

  • 1 cipolla rossa
  • 250 gr. di pomodori
  • 1 cetriolo medio
  • prezzemolo  tritato
  • 1 cucchiaino di sumak¹
  • pepe macinato al momento
  • sale

¹Sumak, Rhus, sumac, o summaq o somac, o sommacco siciliano, è una spezia antica, la bacca rossa di un arbusto selvatico originario dell’Iran, da sempre diffusa in Medioriente e in tutto il bacino del Mediterraneo. È utilizzata nella cucina libanese, turca, iraniana e di tutta la regione persiana, dove è ancora un cibo rituale.  Ha un intenso sapore acidulo a metà strada tra il succo di limone e l’aceto. La polvere di sommacco può essere usata in qualsiasi piatto su cui occorre spremere il succo di limone fresco.

File:Sumak powder.JPG

Sumak, Rhus, sumac, o summaq o somac, o sommacco siciliano, è una spezia antica

Preparazione 
  1. Sbucciate la cipolla, tagliatela a cubetti e mettetela in una ciotola; spruzzate sopra il sumak con il sale e mescolate bene..
  2. Lavate il cetriolo e tagliatelo a fettine.
  3. Lavate i pomodorini e tagliateli a cubetti..
  4. In una insalatiera, mescolate il cetriolo, i pomodorini, le olive, il prezzemolo e unite la cipolla condita con il sumak e il sale.
  5. In una ciotola mescolate il succo di mezzo limone con l’olio d’oliva, e versate sull’insalata. Cospargete su  l’insalata il prezzemolo tritato. Non si sala ora, in quanto il sale è stato usato per la cipolla.
  6. Potete aggiungere 250 gr. di Feta (formaggio a base di latte di pecora e di capra) e olive.
  7. Servite con pane bianco fresco.
  8. Potete servire l’insalata del pastore in ciotole individuali con il condimento servito separatamente.
 
Lahmacun (pane sottile con carne), ayran (bevanda a base di yogurt) e “insalata del pastore” salad in Ankara.

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/cb/Lahmacun_and_salad.jpg

 

I classici. Pesce in tranci: Palombo al cognac

Di Atacameño – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4453196 Sumak powder.JPG Di E4024 – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=48590878
Balaleet_2019

Balaleet piatto tradizionale arabo dolce e salato

Cos’è il balaleet?

Il balalit è un piatto tradizionale dolce e salato che costituisce il primo pasto della giornata nei paesi arabi del Golfo Persico, servito soprattutto durante la festa islamica dell’Eid, con ceci bolliti e piselli. Al tramonto, dopo una lunga giornata di digiuno durante il Ramadan, il balaleet è su quasi tutte le tavole degli Emirati

Come fare il balaleet

È un piatto dai sapori contratanti che riflette la miscela di culture del Medio Oriente e dell’Asia Occidentale. Tradizionalmente è preparato con vermicelli addolciti con  cardamomoacqua di rose e zafferano, accompagnato con una sottile frittata di uova e a volte servito con cipolle o patate saltate. L’abbinamento dei dolci con le uova era popolare fin dai primi beduini, e l’aggiunta dei vermicelli arrivò nel Medioevo con i commercianti che introdussero la pasta in Medio Oriente.

Dolci a base di spaghetti vermicelli.

Ricette simili si trovano in India, Pakistan e Iran:

  • Puro khurma, spaghetti con datteri secchi
  • Muzaffar, vermicelli con essenza di pino
  • Faloodeh, gelato con acqua di rose e vermicelli.

Per un brunch mediorientale, il balaleet come dessert dopo una insalata fattoush

balaleet

La ricetta del Balaleet, la tradizionale colazione negli Emirati Arabi Uniti che si consuma caldo o freddo.

  • Tempo di preparazione: 5 minuti
  • Tempo di cottura: 15 minuti

Cucina emiratina, mediorientale,vegetariana. Autore Mike Benayoun

 Ingredienti per 4 persone
  • 2 tazze di vermicelli (spaghetti di grano)
  • 8 cucchiai di burro chiarificato
  • ¾ tazza di zucchero
  • 2 cucchiai di cardamomo macinato
  • 2 pizzichi di zafferano diluito in 2 cucchiai di acqua di rose o acqua
  • 4 uova sbattute
  • Olio vegetale

Attrezzatura

  • Colino
 Preparazione
  1. In una padella scaldate 2 cucchiai di olio e aggiungete metà dei vermicelli crudi. Friggete leggermente i vermicelli finchè diventano dorati, circa 5 minuti. Mescolate continuamente con un cucchiaio di legno, in modo che i vermicelli non brucino.
  2. Aggiungete abbondante acqua per bollire i vermicelli fritti. Quando l’acqua inizia il bollore, aggiungete il resto dei vermicelli crudi e cuocere per soli 3 minuti. Scolate la pasta in uno scolapasta.
  3. Aggiungete nella padella il burro, il cardamomo, lo zucchero e lo zafferano diluito. Mescolate finchè lo zucchero si scioglierà, circa 6-8 minuti.
  4. Nella padella versate  i vermicelli, mescolate e cuocete per altri 2 minuti.
  5. In un’altra padella, scaldate 3 cucchiai di olio vegetale, aggiungete le uova sbattute. Inclinate la padella per spargere le uova. Capovolgete la frittata e cuocete per un altro minuto.
  6. Servite i vermicelli con sopra la frittata.
196flavors.com/united-arab-emirates

File:Balaleet plate, 2018.png

Acqua di rose alimentare e analcolica per dolci, piatti esotici e bevande

Imqaret, dolcetti tradizionali maltesi ripieni di datteri

Menù medievale ai sapori d’ Oriente con pollo al curry e riso pilaf

[[File:Balaleet 2019.jpg|Balaleet_2019]][[File:Balaleet plate, 2018.png|Balaleet_plate,_2018]][[File:Homemade Balaleet, 2023.jpg|Homemade Balaleet, 2023]]
acqua di rose Rose_and_water_bottle

Acqua di rose alimentare e analcolica per dolci, piatti esotici e bevande

Come si possono usare i petali di rosa?

In cucina i petali di rosa si possono utilizzare per composte, marmellate o per preparare l’acqua di rose

L’acqua ai petali di rose si utilizza per aromatizzare ed esaltare piatti esotici, dolci, prodotti da forno e bevande. Per realizzarla occorrono rose di giardino non trattate o, in alternativa, petali essiccati di erboristeria (sapore e profumo saranno più leggeri).

File:مراسم گلابگیری در قمصر کاشان Golabgiri ("making Rosewater") - Ghamsar- Kashan- Iran 27.jpg

Golabgiri (“fare l’acqua di rose”) è una cerimonia che si svolge ogni anno da metà maggio a metà giugno a Kashan, nella provincia di Isfahan, in Iran. La cerimonia si svolge in tutta la contea di Kashan, a Ghamsar, Niasar e in altri villaggi. Durante questa manifestazione, che ogni anno attira oltre un milione di turisti, viene preparato, secondo il tradizionale metodo dell’evaporazione, il succo dei fiori rossi piantati nei numerosi giardini fioriti di queste zone.

Ingredienti

La proporzione sarà circa 1 litro d’acqua distillata alimentare ogni 200 gr di petali di rose non trattate, oppure in alternativa, petali essiccati di erboristeria.

Le rose più indicate per uso alimentare sono quelle rosa e rosse perché il loro profumo e sapore è più intenso rispetto a quelle bianche o gialle.

Il colore dell’acqua non sempre corrisponde a quello dei petali, ma l’intensità del colore non influisce sull’aroma dell’acqua.

Con l’acqua di rose si possono realizzare torte, biscotti e creme utilizzandola da sola o in abbinamento con altri aromi come vaniglia e cannella

Preparazione

Staccate delicatamente i petali dalle rose, eliminate quelli rovinati e la parte bianca all’attaccatura del petalo.

Lavate i petali sotto l’acqua corrente, quindi metteteli in una casseruola. Unite, molto delicatamente, la quantità di acqua necessaria a ricoprirli totalmente e trasferite la casseruola sul fuoco a fiamma bassa.

Appena l’acqua raggiunge l’ebollizione spegnete la fiamma, coprite con il coperchio e lasciate le rose in infusione per almeno 2 ore o fino quando i petali avranno perso completamente il colore, dovrebbe durare circa 60 minuti e vedrete affiorare l’olio di rosa

Quando l’acqua di rose si sarà raffreddata, mettete una garza in un colino e filtrate il liquido direttamente in un barattolo di vetro con chiusura ermetica.

Conservazione

L’acqua di rose si conserva in frigorifero, in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente per 20 giorni; altrimenti si può congelare nei scacchetti per il ghiaccio.

Giallozafferano.it/giustopergusto
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In Meymand: Golabgiri “fare l’acqua di rose” è una cerimonia che si svolge ogni anno da metà maggio a metà giugno a Kashan, nella provincia di Isfahan, in Iran. La cerimonia si svolge in tutta la contea di Kashan, a Ghamsar, Niasar e in altri villaggi. Durante questa manifestazione, che ogni anno attira oltre un milione di turisti, viene preparato, secondo il tradizionale metodo dell’evaporazione, il succo dei fiori rossi piantati nei numerosi giardini fioriti di queste zone. (Wikipedia)

“Acquarosa”, bevanda afrodisiaca con alcool di Leonardo da Vinci

Rosolio alle rose, ricetta siciliana

Ippolito Cavalcanti, Delle creme: Crema di rose, ricetta edita nel 1839

Confettura di rose antiche

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Kakharu_phula_bhaja

କଖାରୁ ଫୁଲ ଭଜା, Kakharu Phula Bhaja, frittelle di fiori di zucca Indian style

କଖାରୁ (zucca) ଫୁଲ (fiore) ଭଜା (fritti), Kakharu Phula Bhaja: la lingua oriya è nota anche come lingua odia) è parlata in India.

Cos’è Kakharu (zucca) Phula (fiore) Bhaja ?
È la ricetta per frittelle molto famosa e considerata una vera prelibatezza, nell’Odisha e nel Bengala occidentale. Solo i fiori maschili vengono raccolti per l’uso, i fiori femminili vengono sempre lasciati per trasformarsi in frutti.
I delicati fiori gialli vengono fritti in una pastella preparata con riso ammollato, nel modo tradizionale e ridotto in una pasta fine,  con l’aggiunta di cumino, peperoncino, un pizzico di zucchero e un pizzico di sale.

Queste frittelle sono servite come accompagnamento per riso e

  • Moong Dalma in stile Oriya (è un piatto di lenticchie Oriya con verdure miste, condito con burro chiarificato caldo e spolverata di peperoncino rosso e cumino in polvere).
  • Oppure possono essere servite alla sera, con Masala Chai  (un’infusione di tè nero e spezie come cardamomo, chiodi di garofano, cannella, pepe nero, pepe lungo e zenzero, tipica dell’India). “Prepara questo gustoso chai durante i monsoni e le fredde serate invernali e divertiti“.

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Fiori di zucca fritti croccanti con spezie e riso ammollato macinato

 Ingredienti per 4 persone
  • 12 fiori di zucca
  • 4 cucchiai di riso Basmati ammollato per almeno 30-40 minuti
  • 1 peperoncino rosso secco
  • 2 spicchi d’aglio
  • 2 peperoni verdi
  • 3 pizzichi di polvere di Chaat Masala  (facoltativo)
  • ½ cucchiaino di semi di cumino (Jeera)
  • 1 pizzico di curcuma in polvere (Haldi)
  • Olio di senape per friggere
  • Sale qb
  • Acqua quanto necessario

   Semi interi essiccati  

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Preparazione 
  • Per preparare la ricetta Oriya Kakharu Phula Bhaja, immergete prima il riso per 30-40 minuti.
  • Nel frattempo, ritagliate la parte inferiore/sepalo, che contiene un gambo, un fondo e al centro uno stigma, lungo 0,5-1 pollice e di colore giallo, del fiore, tranne i petali.
  • Pulite i fiori uno per uno, sotto l’acqua corrente e asciugateli tamponandoli con carta assorbente. Mettete da parte.

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  • Tritate poi nel frullatore il riso ammollato, l’aglio, i peperonI verdI, il peperoncino rosso, i semi di cumino e ottenete una pastella liscia e di media consistenza non molto liquido però. Aggiungete il sale, un pizzico di curcumain polvere e mescolate bene.
  • Scaldate l’olio di senape in una padella/tawa antiaderente a fuoco medio.
  • Ora prendete un fiore alla volta, immergetelo nella pastella, eliminate la pastella in eccesso e posizionatelo sul tawa. Continuate con i fiori restanti.
  • Cuocete per 2 minuti o finchè la frittella diventa croccante su un lato; poi giratela dall’altro lato unendo un filo d’olio.
  • Friggete fino a quando entrambi i lati dei fiori di zucca in pastella saranno croccanti.
  • Raccogliete le frittelle e mettetele a scolare su carta assorbente da cucina.

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  •  Servite Oriya kakharu Phula Bhaja calde con riso e Moong Dalma in stile Oriya (è un piatto di lenticchie Oriya con verdure miste, condito con burro chiarificato caldo e spolverata di peperoncino rosso e cumino in polvere). Oppure cosparse di Chaat Masala e servite con Masala Chai  (un’infusione di tè nero e spezie come cardamomo, chiodi di garofano, cannella, pepe nero, pepe lungo e zenzero, tipica dell’India). “Prepara questo gustoso chai durante i monsoni e le fredde serate invernali e divertiti“.
Altre ricette Oriya da provare
  1. Ricetta speciale Oriya Dalma (Oriya Dal e Tarkari)
  2. Ricetta Ghanta Tarkari in stile Oriya (curry di verdure miste)
  3. Ricetta Potala Rasa (Parval Sabzi in stile Oriya)
  4. Ricetta Oriya Kancha Kadali Bara (cotolette di banana cruda)
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Ricette con i fiori di zucca (7)

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Kolokythoanthoi, Fiori di zucca ripieni di riso Greece style

Fiori di zucca ripieni con mozzarella e acciughe

Frittura salata di fiori di zucca (o di fiori di acacia), ricetta dall’ Almanacco della Cucina del 1935

मसूर की दाल Masoor dāl, Curry di uova sode e lenticchie

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