La dolce Torta delle rose mantovana

La Torta delle Rose è un dolce mantovano interessante sia per le sue peculiarità che per la sua storia. Si tratta di un dolce di pasta lievitata, ricchissimo di burro, dalla forma abbastanza insolita: rotoli di pasta (le rose) disposti in cerchio fino a riempire la tortiera. Una variazione interessante della classica pasta brioche.
 .
Cristoforo da Messisbugo

Cristoforo da Messisbugo: “Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale” aD 1490

La Torta delle Rose ha origini antichissime che si possono far risalire ai tempi dei Gonzaga e, in particolar modo nel 1490, alle nozze di Isabella d’Este, con Francesco II, che per l’occasione si avvalsero della consulenza di Cristoforo di Messisbugo, cuoco dei signori di Ferrara, che pare creò appositamente per la marchesa-consorte di Mantova questa deliziosa torta. I Signori di Mantova la apprezzarono a tal punto da farla entrare nelle loro cucine per essere servita durante i ricevimenti più importanti.
 .
La Torta delle Rose si abbina perfettamente con un buon bicchiere di Spumante o con un Passito Bianco delle Colline Moreniche Mantovane.
.
torta delle rose di monica
.

Torta delle Rose mantovana

ricetta di lombardiafood.it

Ingredienti e dosi per 8 persone

Ingredienti per l’impasto

  • 350g farina
  • 150g di latte
  • 1 cubetto di lievito di birra
  • 20g zucchero
  • 3 tuorli d’uovo
  • 1 bustina di vanillina
  • 30g olio vegetale (mais o girasole)
  • 1 pizzico di sale

Ingredienti per la farcitura

  • 150g burro
  • 150g zucchero
  • 1 bustina di vanillina
Preparazione
  1. Preparare un primo impasto con 120g di farina e il lievito sciolto nel latte tiepido: l’impasto morbido ottenuto da lasciar lievitare per 20-30 minuti.
  2. Unire all’impasto lievitato i tuorli battuti con lo zucchero, vanillina, olio, sale e aggiungere la farina restante. Si otterrà un impasto da mantenere piuttosto morbido facendolo lievitare al riparo dalle correnti d’aria per 6 ore almeno.
  3. Nel frattempo, battere il burro e lo zucchero con la vanillina per ottenere una crema spumosa.
  4. Trascorso il tempo di lievitazione, stendere l’impasto lievitato (spessore di 1cm massimo), ricoprirlo di crema di zucchero e burro e arrotolarlo.
  5. Tagliare il rotolo così ottenuto in pezzi alti circa 7-8cm. I rotoli andranno chiusi per evitare che il burro fuoriesca in cottura, schiacciandolo leggermente da un lato.
  6. Disporre i pezzi ottenuti in una teglia col fondo coperto da carta forno. Lasciare attorno a ciascun rotolino uno spazio di circa 1 dito, e lasciare lievitare ancora per 1-2 ore. I rotoli si apriranno e accostandosi tra loro formeranno la torta delle rose.
  7. Cuocere nel forno preriscaldato a 150-160°C per circa 40 minuti, eventualmente coprendo con un foglio di carta alluminio per evitare di bruciare le “corolle”.
Vino

La Torta delle Rose si abbina perfettamente con un buon bicchiere di Spumante o con un Passito Bianco delle Colline Moreniche Mantovane.

torta delle rose di monica 2

La torta di rose vanta antichissime e nobili origini. Nel 1490, alla corte dei Gonzaga, giunse, sposa del marchese Francesco II, Isabella d’Este.
Per onorare gli ospiti ferraresi si fece festa con molto sfarzo; vennero imbanditi sontuosi banchetti con le prelibatezze della splendente cucina rinascimentale mantovana. In occasione di quelle feste, per rendere omaggio a colei che sarà definita la “First Lady” del Rinascimento, si ideò la Torta delle Rose, un delicatissimo dolce che non aveva eguali nelle corti d’Europa.
Isabella ne fu a tal punto incantata che, in seguito, si narra predisponesse favorevolmente l’animo dei suoi ospiti con una rosa ancora calda di forno.
Creato con pochi, semplici e comuni ingredienti dai cuochi dei Gonzaga, unisce il fascino della dolcezza al toccante richiamo della morbidezza: il suo segreto è custodito nell’amore, nella passione e nella pazienza impiegati per la sua esecuzione.
La Torta delle Rose non ammette fretta, velocità od urgenze. La sua realizzazione richiama piuttosto le pause necessarie per dipingere un quadro od un affresco: dalla preparazione del fondo fino all’ultima languida pennellata.
Manipolare nel modo più appropriato e poi unire gli ingredienti richiede una predisposizione artistica nelle sequenze della preparazione.
Da Isabella d’Este a Federico II duca di Mantova a Giulio Romano il passo è breve; in quel florido e glorioso ambiente non poteva che affermarsi un dolce unico anche nel nome: la Torta delle Rose.
L’influenza di quella rigogliosità si propagò in tutto il ducato e giunse anche nei territori bagnati dal fiume Mincio nell’alto mantovano, spesso contesi ai Visconti di Milano e ai Della Scala di Verona.
Valeggio sul Mincio partecipò di questo clima e di questi umori sempre in prima persona. Oltre 500 anni di storia testimoniano come le usanze, la lingua e soprattutto la cucina di questo territorio siano strettamente intrecciate come in un romanzo avvincente.
La Torta delle Rose, creata per rendere omaggio alla gentilezza ferrarese di Isabella d’Este, è giunta immutata sino ai nostri giorni ed ogni cittadino del gusto ne apprezzerà la sua unicità. Assaporandola, scaturisce anche un senso di gratitudine verso tutte quelle persone grazie alle quali possiamo degustare un dolce che ha maturato oltre cinque secoli di vita, con gli ingredienti e la preparazione gelosamente conservati e tramandati per generazioni.” Ricostruzione/rivisitazione storica di Luigi Mattiazzi da http://torteditalia.blogspot.it

Un rustico che si crede una Torta delle rose salata

Rose Cake With Custard (250677333).jpeg [[File:Rose Cake With Custard (250677333).jpeg|Rose_Cake_With_Custard_(250677333)]]
La dolce Torta delle rose mantovanaultima modifica: 2014-02-25T06:58:00+01:00da patiba0
Reposta per primo quest’articolo