Agnello alla romagnola  Sportsman,_Seasalter,_Kent agnello

Agnello alla romagnola

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Cutulèt d’agnel freti

Costolette di agnello fritte

 Ingredienti: 3-4 costolette per persona

agnello, farina, uova, pangrattato, olio, sale, spicchi di limone.

 Preparazione

Per questa appetitosa specialità romagnola occorrono 3/4 costolette di agnello a testa, ben schiacciate e salate. Infarinatele, passatele nell’uovo sbattuto e infine rigiratele bene nel pangrattato. Friggetele, poco alla volta, in abbondante olio bollente. Servitele ancora bollenti con spicchi di limone.

libri

La ricetta in dialetto romagnolo da “Romagna in cucina”

Agnël ala rumagnôla
Per 6 persone, tagliate a pezzi un chilo di agnello. Fate soffriggere in mezzo bicchiere d’olio e in una noce di burro due o tre spicchi d’aglio. Eliminate l’aglio quando sarà dorato e aggiungete una cipolla affettata e 100 g di grasso e di magro tritato. Fate soffriggere e unite l’agnello. Lasciate rosolare per circa 10 minuti, quindi bagnate con un bicchiere di vino rosso che farete evaporare lentamente. Aggiungete a metà cottura circa, 300 g di pomodori spezzettate, spellati e privati dei semi, sale, una macinatina di pepe e un bel mazzo di prezzemolo tritato. Fate cuocere l’agnello ancora per un’ora circa, mescolando saltuariamente. Servite questo piatto molto caldo.
“Sportsman, Seasalter, Kent (6477079337)” by Ewan Munro from London, UK – Sportsman, Seasalter, KentUploaded by tm. Licensed under CC BY-SA 2.0 via Wikimedia Commons – h

Agnello con pecorino patate al forno

Agnello con pecorino e patate al forno

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Ingredienti per 4 persone

1 cosciotto di agnello, 4 patate, 100 gr. di pecorino, 1 cipolla, olio e.v.o., rosmarino o origano, sale e pepe.

 Preparazione

Tagliate il cosciotto di agnello a pezzi di media grandezza, metteteli in un tegame assieme alla cipolla tritata e l’olio.
Rosolate bene, quindi salate e pepate. A parte sbucciate le patate, tagliatele a fette sottili e mettetele in acqua fredda.

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Portatele ad ebollizione e, a metà cottura, togletele e, una volta raffreddate, aggiungetele agli altri ingredienti:in una teglia unta d’olio fate uno strato dì patate, cospargete di pecorino a pezzetti, quindi disponete i pezzi di agnello, aggiustare sale e pepe e coprite con le altre fette di patate, i pezzetti di pecorino, il rosmarino a ciuffetti o l’origano. Se occorre salare e pepare e aggiungere un giro d’olio.
  
Mettete in forno già caldo a 230 gradi per circa 30 minuti. E’ consigliabile scuotere ogni tanto la teglia in modo che le patate non restino attaccate al fondo e cuociano uniformemente.

Vino

Primitivo di Manduria, Salento Negroamaro, Salento Rosso.

  • Con il termine pecorino si indica un formaggio prodotto con latte di pecora. Il formaggio pecorino è storicamente di origine mediterranea ma è prodotto e diffuso anche altrove. In Italia il pecorino ha raggiunto una produzione di tale qualità che la Comunità Europea ha riconosciuto ben sette denominazioni d’origine protetta (DOP). Si tratta del pecorino romano, pecorino toscano, pecorino sardo, pecorino di Filiano, pecorino crotonese, pecorino di Picinisco e del pecorino siciliano. Diversi altri formaggi pecorini italiani inoltre rientrano nell’elenco dei prodotti agroalimetari tradizionali.

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Cocktail MARTINI DRY James-Bond-Vodka-Martini

Cocktail MARTINI DRY

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lI Martini è un celebre cocktail composto da quattro parti di gin e una di vermut dry; viene chiamato anche Martini dry. Il nome deriva dal celebre vino aromatizzato italiano “Martini” che sottolinea anche le origini italiane del Vermut.

La ricetta del Martini Dry è la seguente:
8/10 Gin
2/10 Vermouth Dry
Si prepara in un mixing-glass e si serve in una coppetta da cocktail (conosciuta anche come Martini cocktail glass; nome che deriva proprio da questo tipo di cocktail). Si guarnisce o con un’oliva verde con il nocciolo (o farcita) o con scorza di limone.

Varianti
Esistono diverse varianti del Martini, come lo Sweet Martini, il Martini Perfect ed il Medium Martini, oltre al Vodkatini o Martini Vodka, la cui variante è il Vesper cocktail, quello preferito da James Bond.

  • Il Vesper o Vesper Martini è un cocktail composto da gin, vodka e Kina Lillet (quest’ultimo oggi viene chiamato Lillet Blanc). Fa parte della categoria dei pre-dinner cocktail.
    Il cocktail è stato inventato nel 1953 da Ian Fleming nel romanzo Casino Royale. L’agente segreto James Bond ordina e nomina il cocktail in onore di Vesper Lynd, bondgirl di cui l’Agente 007 era innamorato.
    Ingredienti
    3 parti di Gordon’s gin
    1 parte di vodka
    ½ parte di Kina Lillet (oggi chiamato Lillet Blanc)
    1 fetta lunga ma sottile di scorza di limone.
    Preparazioneì
    Shakerare gli ingredienti con ghiaccio in uno shaker e servire in una coppa champagne larga e profonda decorando con una fetta lunga ma sottile di scorza di limone.
  • Il Martini Dry faceva parte delle 6 ricette fondamentali del “The Fine Art of Mixing Drinks” di David A. Embury, del 1948.
    La ricetta proposta da Embury era la seguente:
    7 parti di gin
    1 parte di vermouth (dry)

Fonte: Wikipedia

  La fama del Dry Martini è legata al cinema:

  • James Bond è molto sensibile a come il gin si mescola con il vermouth, affinché la bevanda non si ferisca (bruised) con un mescolamento barbaro: “Shaken, not stirred” (agitato non mescolato), così come preferisce il sesso, agitamento delle sensazioni e non degli sgarbati contorsionismi.
  • Anche l’attrice Mae West dal grande schermo sospira: “Devo liberarmi di questi abiti bagnati ed infilarmi in un Martini dry”.
  • E un Dry Martini è quello richiesto al barman del Taft Hotel da Mrs. Robinson (Anne Bancroft) accompagnata da Benjamin (Dustin Hoffman) protagonisti nel film “The Graduate” da noi conosciuto come “il Laureato”.
    Fonte: tempiemodi.com

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Cocktail CUBA LIBRE

Cocktail CUBA LIBRE

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Il Cuba libre è un cocktail ufficiale IBA, appartenente alla categoria dei long drinks a base di rum bianco, cola
Sull’origine del nome sono state fatte molte ipotesi. Una afferma che il Cuba libre nacque per festeggiare l’indipendenza di Cuba dalla Spagna, ottenuta con l’aiuto degli Stati Uniti: un barman cubano mescolò quindi la Coca Cola (prodotto tipico statunitense) al rum (prodotto tipico cubano) per unire simbolicamente le due nazioni. In origine il Cuba libre era un Daiquiri allungato con la cola. In seguito ha adottato una ricetta più semplice. Un’altra ipotesi indica nella testata del giornale rivoluzionario “Cuba Libre” fondato nel 1928 da Julio Antonio Mella, l’origine del nome del cocktail.
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Ingredienti
5 cl di rum chiaro
10 cl di cola
1/4 di lime spremuto (o succo di limone)
Procedimento
Servire in un bicchiere tipo highball con ghiaccio, guarnire con una fetta di lime.
Varianti
Alcuni barman ritengono apprezzabile l’aggiunta di 1 o 2 gocce di angostura prima della miscelazione; se invece si aggiungono o sostituiscono ad uno dei due componenti originali altri ingredienti si ottengono queste varianti:
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  • Cuba libre pestato, con l’aggiunta di mezzo lime tagliato in quattro parti e un cucchiaio di zucchero di canna. Nella preparazione del Cuba libre pestato l’aggiunta dello zucchero di canna e la necessità di integrarlo agli altri ingredienti con una miscelazione più marcata contribuisce a diminuire l’effervescenza e a modificare la dolcezza del cocktail, motivo per cui alcuni barman la ritengono una preparazione non ottimale.
  • Cuba libre cubano, con 3/4 once di rum ambrato e l’aggiunta dello sweet’n’sour.
  • Cubotto, preparato sostituendo alla cola il chinotto.
  • Cubanta, preparato sostituendo alla cola la Fanta.
    Queste ultime due sono varianti locali, servite soprattutto in alcuni locali milanesi
    Fonte: wikipedia
Apparecchiare decorare la tavola per la FESTA DELLA DONNA:

Apparecchiare e decorare la tavola per la FESTA DELLA DONNA

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La giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) ricorre l’otto marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922.
La mimosa, fiorisce proprio nei primi giorni di marzo: nei primi anni cinquanta, anni di guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell’Unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto «atto a turbare l’ordine pubblico», mentre tenere un banchetto per strada diveniva «occupazione abusiva di suolo pubblico». Nel 1959 le senatrici Luisa Balboni, comunista, Giuseppina Palumbo e Giuliana Nenni, socialiste, presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l’iniziativa cadde nel vuoto. Il clima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell’opinione pubblica finché, con gli anni settanta, in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.
Apparecchiare e decorare la tavola per la FESTA DELLA DONNA:
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blogmamma.it
8 marzo FESTA DELLA DONNA 
 
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10 post più visti in Agosto Galateo: Il viaggio di nozze

Galateo: Il viaggio di nozze

Il matrimonio da Enciclopedia della donna 1965

Dopo il taglio della torta nuziale e la distribuzione dei confetti, dopo aver abbracciato i genitori e gli amici più intimi (non è necessario salutare uno per uno tutti i partecipanti al rinfresco) gli sposi partono verso la destinazione scelta. Agli invitati raccomandiamo di fare in modo che la partenza avvenga senza bussolotti attaccati dietro la macchina e senza scherzetti analoghi che forse potranno “fare allegria” ma certamente non “fanno buon gusto”. E’ vezzo di molti sposi di tener segreta la destinazione del viaggio di nozze. Non ne facciamo però argomento di sotterfugi o di sorrisi misteriosi, non ricamino troppo su questo “segreto” che non ha molte ragioni per essere (..)

La scelta

Chi preferisce la tranquillità e la solitudine, avrà scelto per il viaggio di nozze una località poco frequentata in montagna, al mare o in campagna, in albergo o in una casa cortesemente prestata da amici. Chi invece ama il movimento approfitterà dell’occasione per andare all’estero, per visitare qualche città italiana mai vista prima, per percorrere in macchina, in treno, in pullman, in battello chilometri di terra o di mare. È solo questione di gusti, non vi sono consigli da dare a questo proposito. L’importante è che in futuro il ricordo del viaggio di nozze non sia associato all’idea di fatica, stanchezza, nervosismo, disagio. Chi desidera viaggiare bene, prima di tutto, sceglierà una stagione propizia come la primavera e l’autunno, e poi organizzarsi perfettamente: si informi quindi del clima e delle abitudini della località in cui ha deciso di recarsi, fissi l’albergo (o gli alberghi) con un certo anticipo, porti con sé scarpe comode e vestiti già sperimentati.

Il viaggio

Meglio non partire tutti vestiti a nuovo dalla testa ai piedi, con valigie di zecca, perché essere subito identificati come “sposi in viaggio di nozze” può essere imbarazzante. Non è certo il caso di vergognarsi di questa felice situazione, ma neppure di ostentarla. Per la medesima ragione, non sono di buon gusto le effusioni in pubblico. Presentando la moglie, il marito dice semplicemente “mia moglie” e non “la mia signora”. Parlando del marito, la moglie dirà “mio marito” o “Carlo” (se il nome del marito è noto all’interlocutore) e non “l’ingegnere” o “il mio avvocato”. In albergo, non bisogna preoccuparsi che sui documenti della moglie compaia ancora il nome da ragazza. Il certificato di matrimonio va esibito solo dietro richiesta. Dal viaggio di nozze, si manderanno brevi notizie alle rispettive famiglie. Meglio non mantare troppe cartoline ad amici e conoscenti.

 Il ritorno

Al ritorno, la casa dovrebbe essere, se non in ordine perfetto, almeno abitabile. In caso contrario, a meno che gli sposi siano dotati di un notevole spirito d’avventura, è preferibile passare qualche giorno in casa dei genitori o in albergo, che iniziare la vita coniugale senza acqua, senza luce, senza gas e senza sedie. Tocca agli sposi farsi vivi, al ritorno dal viaggio di nozze, con parenti e amici. Per inaugurare la casa possono dare un piccolo ricevimento (Tè o Cocktail). E’ questo inoltre il momento di rispondere a tutti i telegrammi e a tutti i biglietti d’auguri, se già non hanno provveduto a questo le rispettive famiglie.

Confetti e auguri – Il Galateo del Matrimonio dalla A alla Zeta -1986

Può durare pochi giorni o qualche settimana, può essere nazionale o internazionale, “domestico” o esotico, ma ha sempre un valore simbolico. Che significato ha infatti il partire insieme se non quello di cominciare una nuova vita a due? Certo, il viaggio di nozze è un periodo molto particolare, una pausa che non fa parte né del prima né del dopo, una specie di limbo, di tempo sospeso, di anticamera della vera vita matrimoniale della nuova coppia.
Proprio per questo sceglierlo in modo sensato non è facile: i consigli, anche non richiesti, di parenti e amici affezionati si sprecano; le agenzie di viaggio sono tante e tutte offrono amplissime possibilità e programmi. Come destreggiarsi? Come in tante altre cose della vita, riflettendo senza indulgenze sulle proprie inclinazioni e sul proprio carattere. Una sposa robusta e sportiva, e il suo degno partner, possono tranquillamente optare per un viaggio di nozze avventuroso e articolato; una sposina fragile ansiosa preferirà orientarsi su un viaggio-soggiorno riposante e riflessivo.
È da tenere presente che un viaggio di gruppo ha i vantaggi del prezzo, della sicurezza dell’organizzazione, della compagnia; mentre un’avventura progettata a due richiede molto denaro, molta chiarezza di idee, molta fantasia, doti che non tutti i comuni mortali tormentati dal dubbio hanno.
In ogni modo, proprio perché si fa una volta nella vita, dovrebbe veramente essere “indimenticabile”, e un bell’albergo, un bel paesaggio, un grande amore lo renderanno certamente tale. Ma la sua presenza perfetta riuscita dipende anche da una serie di piccoli accorgimenti pratici.

  • Primo di tutti, a partire alla chetichella: gli sposi si cambieranno d’abito velocemente ed eviteranno centinaia di abbracci, strette di mano, di baci e lacrime inutili. Solo a mamma e papà, e alla nonna ottuagenaria, saluti e ringraziamenti furtivi in separata sede. Durante il rinfresco e dopo aver distribuito i confettti, ogni momento per scappare è buono.
  • Una pausa di riflessione prima che sia troppo tardi: il passaporto, i posti prenotati, i biglietti, “come stai?” “vuoi fumare?”, “Hai dimenticato qualcosa?”, i bagagli… A proposito…
  • La valigia: è noto che prepararla con arte non è impresa facile nemmeno per i viaggiatori più incalliti, figuriamoci per gli sposi! Premesso che ognuno ne avrà una propria, e che più piccola è meglio ci si muove – un vecchio adagio dice “in lunghi viaggi anche la paglia pensa” -, i viaggiatori-sposi dovranno cercare di prevedere, quasi come dei maghi, stagioni, cambiamenti di tempo e di situazioni, concentrando nella modesta superficie di quel contenitore tutto il necessario, un po’ di effimero e non una virgola di più.
  • Finalmente soli in automobile, in aereo, in treno, gli sposi cercheranno di sconfiggere quella sensazione un po’ imbarazzante che, per l’occasione, serpeggia anche nei più smaliziati: quella cioè di sentirsi stampati in fronte, come un marchio di qualità, “ci siamo sposati oggi”, e di vedere negli sguardi degli altri, dal facchino al portiere d’albergo, dal cameriere agli occasionali compagni di viaggio, una certa aria allusiva…
  • Gentilezza e generosità: da usare senza risparmio durante la luna di miele. Gli sposi non lesineranno né i “grazie”, né i “per favore”, né le mance. In ogni angolo del pianeta lasciare un buon ricordo in albergo, ristorante, al museo è un segno di civiltà.
  • La mamma: non nominarla mai invano. “Mi ha consigliato…” “Mi ha detto…” “Avrebbe fatto così…”. Attenzione, potrebbe diventare una presenza-assenza ingombrante.
  • Emicranie, piccoli dolori, febbriciattole, smanie: imparare da subito a risparmiarle all’altro e a dominarle, portando in segreto con sé… l’aspirina.
  • Le dolenti note: chi paga il viaggio di nozze? La tradizione lo attribuisce, spietatamente, allo sposo e in seconda battuta, alla di lui famiglia. Ma i tempi impongono una maggiore elasticità in materia, per cui la spesa del viaggio può essere sostenuta anche dalla sposa, o dalla sua famiglia, tenendo conto delle possibilità finanziarie dei due protagonisti.

Una cosa è certa, la sposa dovrà comunque poter disporre di un suo gruzzolo personale, in modo da non dover ricorrere alla… tasca del novello marito per ogni minima necessità o capriccio, compresi regalini o souvenir per gli adorati genitori e fratellini rimasti a casa.

 Consigli per un viaggio di nozze perfetto

Dopo mesi di preparativi, nervi e stress, la pazzia di organizzare il matrimonio termina con il tanto desiderato viaggio di nozze. É un momento per sconnettere e godersi l’inizio della vita coniugale e quale miglior modo che farlo con una Luna di miele perfetta?
Affiché il vostro viaggio di nozze sia davvero perfecto, é necessario tenere in considerazione alcuni punti:

  1. Cercate un’Agenzia di viaggi specializzata, di qualitá e di cui fidarti, sia online che reale, in modo da ever un trattamento qualificato;
  2. Avrete un agente di viaggi che gestirá l’organizzazione. Non dubitate a fargli tutte le domande necessarie;
  3. Specificate che volete una camera matrimoniale perché in molti hotel, soprattutto in crociera, i letti sono singoli anche se formano un matrimoniale;
  4. Se partite il giorno dopo le nozze cercate un volo che non parta presto in modo da reposare il necessario e preparare le ultime cose;
  5. Non risparmiate sul viaggio. Sará sicuramente il piú importante della vita per cui meglio un hotel 4 stelle che un tre. Avrete tempo per risparmiare!
  6. Lasciatevi consigliare dall’agente di viaggi per la scelta della destinazione. Ci sono posti piú raccomandati per la luna di miele in cui evitare famiglie con bambini o anziani ma anche posti in cui non si puó viaggiare tutto l’anno, tipo i Caraibi (la stagione che corrisponde alla nostra estate per loroe é quella degli uragani);
  7. E’ preferibile un viaggio tutto incluso in modo da non doversi preoccupare delle spese in una volta arrivati alla destinazione scelta;
  8. Cercate informazioni sul luogo dove andrete: domandate all’agente, chiedete consigli, visitate un forum di viaggiatori, leggete i blog di viaggio, consultate una guida. Servirá ad essere preparati, a supere come muoversi e districarsi in tutto il viaggio.

State organizzando il vostro viaggio di nozze? Ci sono alcune cose di cui tenere assolutamente in conto per organizzare la luna di miele dei vostri sogni. Abbiamo rivolto qualche domanda alla sig. Emanuela Vazzoler, agente viaggi di I Viaggi di Archimede, agenzia storica a Roma di cui responsabile é il Dr. Gerardo Caprio.

  1. In genere quanto tempo prima bisogna pensare di prenotare un Viaggio di Nozze? In genere il viaggio di nozze è tra le prime cose a cui si pensa durante l’organizzazione di un matrimonio. Per lo meno, la meta è sempre decisa con largo anticipo. Il nostro consiglio è di cominciare a parlarne con noi con almeno 6 mesi di anticipo. Questo permette di pianificare ogni dettaglio e, nella maggior parte dei casi, di risparmiare
  2. Fa differenza se si prenota in Europa oppure oltre oceano? Certamente si. Un viaggio oltreoceano di solito è più complesso per spostamenti, coincidenze, organizzazione di escursioni particolari. Un viaggio in Australia, per esempio, richiede una lavorazione dell’itinerario piuttosto accurata. L’Europa, a parte alcune eccezioni, è di più facile organizzazione.
  3. Parchi, spiagge, notte e shopping cosa le fa venire in mente? Senza dubbio gli USA che è una meta di molte coppie! Gli Sati Uniti sono un evergreen! Molte coppie di sposi optano per il self drive abbinato ad un soggiorno mare in Polinesia o ad una crociera ai Caraibi. Gli Usa offrono mille spunti in ogni stagione
  4. Quali le mete più richieste negli ultimi anni? Come dicevo gli Stati Uniti sono sempre molto gettonati. Ma gli sposi stanno scoprendo interesse anche in mete nuove al traffico “viaggi di nozze” come il Giappone, il Perù, la Cina e l’India
  5. Cosa non deve mai mancare in un viaggio di nozze perfetto? Sicuramente il segreto è la cura dei particolari. Per questo la figura del personal traveller è fondamentale!
  6. Perché rivolgersi alla vostra agenzia conviene alle nostre spose? Il primo motivo per rivolgersi a noi è la nostra esperienza nella gestione dei viaggi di nozze, viaggi da trattare con estrema cura ed attenzione. La nostra capacità di interagire con i futuri sposi e comprendere sempre a pieno le loro esigenze emozionali ed economiche, è risultata fino ad oggi la nostra carta vincente. Inoltre, la figura del personal traveller segue i ragazzi nelle scelte della destinazione, degli hotels ma, soprattutto, organizza per loro anche servizi opzionali come una cena a lume di candela, una serata a teatro piuttosto che una nuotata con i delfini!!!
  7. Quali sevizi gratuiti offrite oltre al personal taveller? Un buono di 150 euro per tutti gli ospiti presenti al matrimonio degli sposi che hanno prenotato il loro viaggio di nozze da noi e sposi sul Web!
Fonte: zankyou.it
Bagus Jati Health and Wellbeing Retreat, Ubud, Bali

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