
Aldo Spallicci – LA PIÊ, rassegna mensile di illustrazione romagnola 1922 – Anno III (pdf)
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Per Santa Catarena Per Santa Caterina,
o che piöve o che neva o che brena o piove o nevica o c’è brina
o che tira la curena, o tira la corina (vento sciroccale)
o ch’u jè la paciarena. o c’è fanghiglia
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«(…) Il 25 d’ogni novembre, si festeggia Santa Caterina. È la fiera delle spose che precede di diciotto giorni Santa Lucia: la fiera delle ragazze.
(…) Era tutto il corredo della banchetta d’un tempo: le catarene, le campane, i cucchi, i torroni di mandorla tra un’abbondante cornice di bracciatelli (ciambelle di biscotto a tortiglione, colorate a macchie rosse e pruriginose di zucchero). Ora c’è gran dovizia di ninnoli di latta, di pupattole di carta pesta, di caramelle a fagottino tricolore (…)
Corre sulle bocche delle mamme l’allegra canzoncina:
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Par Santa Caterena Per Santa Caterina
E gal e la galena il gallo e la gallina,
La bela bambuzzena la bella bamboccina,
Turon d’amandola il torrone di mandorle.
Pianzì burdell Piangete bimbi,
S’a vlì di brazzadell! se volete dei bracciatelli!
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Spaldo
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Ricetta da “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare” dei primi del 900:
Ricette per festività e ricorrenze raccolte in un cucinario di una vecchia famiglia nobiliare romagnola che il rampollo Giovanni Manzoni ha svelato in questo libro ricco di suggerimenti e leccornie. Tra le ricette più selezionate ben otto modi di fare i cappelletti romagnoli ed altrettanti per i tortellini bolognesi con tanto di brodo doc per palati fini. Da citare la polenta alla Manzoni che riporta gli antichi sapori nostrani, poi per sbizzarrirsi si può provare a cucinare altre ricette che si adattano a qualsiasi piatto ed accostamento di cibi. Lugo di Romagna 1985.
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Bracciatelli dolci
Impastare farina, acqua, olio, zucchero e un pizzico di lievito e lavorare ben bene la pasta che dovrà risultare né dura né molle. Con questa fare colle mani come tante salsicce lunghe cinquanta centimetri e dare ad ognuna la forma di ruota. Ungere la superficie di ogni ruota con olio; poi passare sopra questa chiaro d’uovo battuto e cuocere in forno caldo.
Bracciatelli salati
Senza zucchero nell’impasto e aggiungendo sale si fanno bracciatelli salati.
La seguente è la ricetta tradizionale con le dosi degli ingredienti e un diverso modo di preparazione. Nella precedente i bracciatelli vengono ottenuti formando “tante salsicce lunghe cinquanta centimetri e dare ad ognuna la forma di ruota”. Nella prossima, invece: “ritagliate dei dischi ai quali toglierete la parte centrale per formare degli anelli”. Scegliete voi come fare i bracciatelli, verranno comunque ottimi.
Ingredienti e dosi per 6 persone |
500 gr. di farina 00, 200 gr. di zucchero, 200 gr. di burro, 1 bustina di lievito per dolci, 4 uova, 2 limone.
Preparazione |
Grattugiate la scorza del limone. Ammorbidite il burro a bagnomaria. In una ciotola mettete la farina, il lievito e lo zucchero; unite le uova, il burro ammorbidito ed impastate bene. Avvolgete l’impasto in un panno morbido e lasciate riposare per circa un’ora.
Stendete, poi, l’impasto con il matterello fino ad uno spessore di circa 5 mm. Ritagliate dei dischi ai quali toglierete la parte centrale per formare degli anelli. Ricoprite una teglia con carta da forno e posizionatevi gli anelli ottenuti (i bracciatelli). Potete cospargere i bracciatelli con lo zucchero semolato. Infornate a 160 gradi e cuocete per circa 25 minuti.
«Caterine e galletti» per la Festa di Santa Caterina a Ravenna
La Fiera di Santa Caterina in Romagna, articolo di Aldo Spallicci del 1922