spallicci la pie santa caterina

La Fiera di Santa Caterina in Romagna, articolo di Aldo Spallicci del 1922

giornalistoricicesena.it

LA PIÊ
Rassegna mensile di illustrazione romagnola 1922 – Anno III

Aldo Spallicci

LA FIERA DI SANTA CATERINA

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spallicci piè santa caterinaaldo spallicci s. caterinaspallicci la pie santa caterina (2)

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«Nella parte più antica e più remota di Forlì, sul largo prospiciente alla chiesa di San Biagio, al 25 d’ogni novembre, si festeggia Santa Caterina. È la fiera delle spose che precede di diciotto giorni Santa Lucia: la fiera delle ragazze. (…)

Par Santa Catarena                                    (Per Santa Caterina,
o che piöve o che neva o che brena         o piove o nevica o c’è brina
o che tira la curena,                                     o tira la corina (vento sciroccale)
o ch’u jè la paciarena.                                 o c’è fanghiglia)

(…) Le lampade a petrolio, le candele, e gli sfacciati beccucci dell’acetilene danno il tono della gaiezza alle banchette.

C’è  il torrone, la ghiotta fiera da portare in dono alle maritate; c’è il vischioso dolciume, racchiuso nel pacchetto dorato di figurine, così docile a sgrigliolare sotto i denti dei ragazzi! E c’è uno stormo di galletti e di pagliacci e di somarelli che dondolano dal festone assicurato ai pali della tenda.

Il richiamo del donnone accanto alla banchetta non dà tregua: völ  e’ turon? (vuole il torrone?) völ e’ galadin? (vuole il gallettino?)

All’invito galeotto si sgranano gli occhi infantili ed i galletti col fischio sulla coda fanno un chichiriare da fare impallidire tutte le aurore passate e venture.

Non è veduto più quest’anno, accanto alle bambole-signorine, la proletaria Caterina, la bambola di straccio costruita sul manichino di un pezzo di canna (…) La bambola da due soldi che aveva raggiunto il costo vertiginoso di una Lira coi sopraprezzi di guerra.

(…) Era tutto il corredo della banchetta d’un tempo: le catarene, le campane, i cucchi, i torroni di mandorla tra un’abbondante cornice di bracciatelli (ciambelle di biscotto a tortiglione, colorate a macchie rosse e pruriginose di zucchero). Ora c’è gran dovizia di ninnoli di latta, di pupattole di carta pesta, di caramelle a fagottino tricolore (…) Corre sulle bocche delle mamme l’allegra canzoncina:

Par Santa Caterena                                    (Per Santa Caterina
E gal e la galena                                          il gallo e la gallina,
La bela bambuzzena                                  la bella bamboccina,
Turon d’amandola                                       il torrone di mandorle.
Pianzì burdell                                               Piangete bimbi,
S’a vlì di brazzadell!                                    se volete dei bracciatelli!)

Spaldo »

Aldo Spallicci (1886-1973) è stato un medico, poeta e politico, nonché cultore e promotore dell’identità e delle tradizioni popolari della Romagna. La sua opera d’esordio è una raccolta di sonetti in forlivese (Rumâgna, 1908). I suoi temi sono la campagna, gli animali e la vita dei contadini. La sua seconda silloge poetica è I campiùn d’Furlè (1910). Il suo interesse deriva dal desiderio di «rimettere in onore le tradizioni spente o vicine a spegnersi»

Nel 1920, diede vita a una nuova rivista d’illustrazione romagnola. Il primo numero uscì nel gennaio 1920. Il nome fu preso dalla piada romagnola (la piê), fatta d’acqua, sale e farina e cotta sul testo. «Niente dice più “Romagna” di questo pane nostro» affermò lo stesso Aldo Spallicci.

I dolci romagnoli per Santa Caterina

«Caterine e galletti» per la Festa di Santa Caterina a Ravenna

Brazadèl (bracciatelli) romagnoli, la ricetta da “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare” dei primi del 900

Torrone alle mandorle e miele fatto in casa

Menù per l’EPIFANIA delle famiglie nobiliari ravennati di inizio ‘900 (Romagna)

brazadel bracciatelli romagnoli

Brazadèl (bracciatelli) romagnoli, la ricetta da “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare” dei primi del 900

Aldo Spallicci – LA PIÊ, rassegna mensile di illustrazione romagnola 1922 – Anno III (pdf)
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Per Santa Catarena                                     Per Santa Caterina,
o che piöve o che neva o che brena         o piove o nevica o c’è brina
o che tira la curena,                                     o tira la corina (vento sciroccale)
o ch’u jè la paciarena.                                 o c’è fanghiglia
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«(…) Il 25 d’ogni novembre, si festeggia Santa Caterina. È la fiera delle spose che precede di diciotto giorni Santa Lucia: la fiera delle ragazze.
 (…) Era tutto il corredo della banchetta d’un tempo: le catarene, le campane, i cucchi, i torroni di mandorla tra un’abbondante cornice di bracciatelli (ciambelle di biscotto a tortiglione, colorate a macchie rosse e pruriginose di zucchero). Ora c’è gran dovizia di ninnoli di latta, di pupattole di carta pesta, di caramelle a fagottino tricolore (…)
Corre sulle bocche delle mamme l’allegra canzoncina:
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Par Santa Caterena                                     Per Santa Caterina
E gal e la galena                                          il gallo e la gallina,
La bela bambuzzena                                  la bella bamboccina,
Turon d’amandola                                       il torrone di mandorle.
Pianzì burdell                                               Piangete bimbi,
S’a vlì di brazzadell!                                    se volete dei bracciatelli!
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Spaldo
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spallicci piè santa caterinaaldo spallicci s. caterinaspallicci la pie santa caterina (2)

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Ricetta da “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare” dei primi del 900:

Ricette per festività e ricorrenze  raccolte in un cucinario di una vecchia famiglia nobiliare romagnola che il rampollo Giovanni Manzoni ha svelato in questo libro ricco di suggerimenti e leccornie. Tra le ricette più selezionate ben otto modi di fare i cappelletti romagnoli ed altrettanti per i tortellini bolognesi con tanto di brodo doc per palati fini. Da citare la polenta alla Manzoni che riporta gli antichi sapori nostrani, poi per sbizzarrirsi si può provare a cucinare altre ricette che si adattano a qualsiasi piatto ed accostamento di cibi. Lugo di Romagna 1985.

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Bracciatelli dolci
Impastare farina, acqua, olio, zucchero e un pizzico di lievito e lavorare ben bene la pasta che dovrà risultare né dura né molle. Con questa fare colle mani come tante salsicce lunghe cinquanta centimetri  e dare ad ognuna la forma di ruota. Ungere la superficie di ogni ruota con olio; poi passare sopra questa chiaro d’uovo battuto e cuocere in forno caldo.

Bracciatelli salati
Senza zucchero nell’impasto e aggiungendo sale si fanno bracciatelli salati.

bracciatelli

La seguente è la ricetta tradizionale con le dosi degli ingredienti e un diverso modo di preparazione. Nella precedente i bracciatelli vengono ottenuti formando “tante salsicce lunghe cinquanta centimetri  e dare ad ognuna la forma di ruota”. Nella prossima, invece: “ritagliate dei dischi ai quali toglierete la parte centrale per formare degli anelli”. Scegliete voi come fare i bracciatelli, verranno comunque ottimi.

 Ingredienti e dosi per 6 persone
  • 500 gr. di farina 00,
  • 200 gr. di zucchero,
  • 200 gr. di burro,
  • 1 bustina di lievito per dolci,
  • 4 uova,
  • 2 limone.
 Preparazione

Grattugiate la scorza del limone. Ammorbidite il burro a bagnomaria. In una ciotola mettete la farina, il lievito e lo zucchero; unite le uova, il burro ammorbidito ed impastate bene.  Avvolgete l’impasto in un panno morbido e lasciate riposare per circa un’ora.

Stendete, poi, l’impasto con il matterello fino ad uno spessore di circa 5 mm. Ritagliate dei dischi ai quali toglierete la parte centrale per formare degli anelli. Ricoprite una teglia con carta da forno e posizionatevi gli anelli ottenuti (i bracciatelli). Potete cospargere i bracciatelli con lo zucchero semolato. Infornate a 160 gradi e cuocete per circa 25 minuti.

«Caterine e galletti» per la Festa di Santa Caterina a Ravenna

La Fiera di Santa Caterina in Romagna, articolo di Aldo Spallicci del 1922

Romagna a tavola Buslanein.jpg [[File:Buslanein.jpg|Buslanein]] Preparing to glaze East Coast-style bagels.png [[File:Preparing to glaze East Coast-style bagels.png|Preparing_to_glaze_East_Coast-style_bagels]]