
Hotel Castelvecchio, Castelgandolfo (Roma)
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Preparazione |
- Scottate gli spaghetti (o altra pasta lunga) in acqua bollente, scolatateli e lasciateli raffreddare un po’. Stendeteli ad asciugare, altrimenti sono difficili da gestire.
- Create, quindi, le decorazioni che preferite: una treccina (le estremità legatele con erba cipollina), nodi (si fanno formando un anello con due spaghetti e poi facendo passare le estremità di uno nel’altro, e tutto quello che vi venga in mente: è divertente sperimentare!
- Friggete le decorazioni in abbondante olio bollente: se le decorazioni sono lunghe fate attenzione a friggerle ben stese.
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Queste decorazioni sono ottime per finger food, per sostituire gli stuzzicadenti o dare un tocco in più ad una banale preparazione.
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Cestini di parmigiano
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Cestini di patatine fritte
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Cestini di spaghetti
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Cestini di arance
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Cestini di albumi e zucchero a velo
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Cestino croccante con la cannella
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Decorazioni di cioccolato: foglie, riccioli, rotolini….
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Decorazioni con frutta e verdura
Decorazione di spaghetti fritti
Gli spaghetti sono un particolare formato di pasta
Curiosità: Esiste una vasta documentazione fotografica e letteraria che illustra come nei vicoli di Napoli e di altre città dell’Italia meridionale, ancora sino alla fine del XIX secolo, gli spaghetti venissero mangiati con le mani, nonostante la forchetta si fosse già ampiamente diffusa da secoli, ma ciò era in parte dovuto all’abitudine perpetratasi fin dal basso medioevo di consumare le paste e soprattutto gli spaghetti senza posate, costume acquisito nei tempi in cui queste ultime non esistevano. C’è da dire anche che le comuni forchette allora in uso, avevano solo tre rebbi ed inoltre erano piuttosto appuntite, il che le rendeva poco pratiche all’uso. Tutto ciò aveva anche un risvolto politico, rendendo di fatto improponibile la presentazione nei pranzi ufficiali, di quella che già all’epoca era considerata una specialità che nell’ex Regno Delle Due Sicilie, era più adatta al popolo che all’aristocrazia, la pasta. Fu quindi per volontà di Ferdinando II di Borbone e grazie all’ingegno del ciambellano di corte, Gennaro Spadaccini, che si risolse il problema. Lo Spadaccini introdusse un quarto rebbio e ridusse le dimensioni dei forchettoni allora in uso, risolvendo in tal modo il problema dei maccheroni a corte, che si diffusero anche sulle tavole della nobiltà. Ciononostante l’abitudine di mangiare la pasta con le mani perdurò ancora per parecchi decenni. Wikipedia
Decorazione di spaghetti fritti: per tartine, finger food ecc.ultima modifica: 2014-03-10T11:08:00+01:00da
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