
“Fiore che conserva da millenni la magia dell’oblio, pur senza gli eccessi del suo fratello orientale, il papavero veniva utilizzato sin dagli albori della civiltà. Pianta dedicata alla Grande Dea: patrona della Vita così come della Morte, la dea garantiva attraverso il suo fiore, la rinascita, il risveglio dal sonno”.
Ingredienti per 4. 6 persone |
Pasta brisée, 4 uova, 400 gr. di rosolacce, 100 gr. formaggio caprino fresco, 100 gr. di pancetta a dadini, 300 ml. di latte, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, 3 cucchiai di olio evo,sale e pepe.
Preparazione |
Rosolate la pancetta a dadini in olio, quindi aggiungete le rosolacce (pulite e lavate) e condite con sale e pepe. Fate insaporire per pochi minuti e lasciate intiepidire. Nel frattempo, in una terrina, sbattete bene le uova intere con il parmigiano, il latte, il sale e il pepe. Aggiungete il caprino, la pancetta con le rosolacce, quindi mescolate bene. Stendere la pasta brisée (tenetene un po’ da parte) su una teglia imburrata e bucherellate con i rebbi di una forchetta. Versatevi dentro il composto precedentemente preparato e spolverizzate altro parmigiano grattugiato. Con la pasta brisée tenuta da parte formate delle striscioline che poi adagerete sulla superficie della torta, come per una crostata. Infornate a 170° per 30 minuti o finchè la pasta avrà preso un colore dorato.
Vino |
Frascati,Trebbiano di Romagna, Verdicchio delle Marche, Chardonnay (Valle d’Aosta), Pinot Grigio (Friuli), Sove (Veneto).
- Ravioli con i rosolacci e formaggio di fossa
- Piadina romagnola “imbottita” con frittata di rosolacci