10 post più visti in Dicembre

I 10 post più visti in Dicembre

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Canapé: cosa sono e come si preparanoCanapé cosa sono come si preparano
Per iniziare un pranzo o una cena, la scelta degli antipasti è tra quelli freddi più tradizionali, a base di affettati o di pesce, e quelli caldi, più iinsoliti. Alcune “entrate”, soprattutto a base di pesce, arrivano direttamente dal frigo, in conchiglia, in granzeola, in piatti decorati di […]

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10 Antipasti con il prosciutto crudo e cottoantipasto Grissini_prosciutto sandaniele
Gli antipasti possono servire ad arricchire in quantità e qualità un menù, ma anche a tenere impegnati gli ospiti mentre si preparano le altre pietanze. Per iniziare un pranzo o una cena, la scelta degli antipasti è tra quelli freddi più tradizionali, a base di affettati o di pesce, e quelli caldi, più iinsoliti.  Sempre […]

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Anche i regali hanno il loro galateo – Il galateo di Donna Letiziaregali -Wraxall_2011_MMB_62_Christmas

 Come comportarsi quando si riceve personalmente un dono Se vi si consegna un dono, è cortese aprire subito il pacchetto e ringraziare il donatore con entusiasmo, anche se l’oggetto vi è indifferente o non è di vostro gusto. […]

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.Yeah! Ricette anni ’80 per una festa a temaRicette anni '80
Perchè allora non organizzare una festa che li ricordi quei “mitici, esagerati, forse ridicoli” anni ’80? Senza troppo rimpianto, rispettandoli e divertendoci.  Tutto era “troppo”, esagerato, eccessivo e un esempio per tutti miss Ciccone ovvero Madonna. Cucina: Le tavole degli anni ’80 erano […]

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 Zuppa ricca di cicerchie con castagne secche e cicoriaZuppa di cicerchie con castagne secche e cicoria

La cicerchia è un legume, quasi dimenticato, simile al cece. I semi, uno diverso dall’altro, sono commestibili; sono grandi quanto i piselli, ma schiacciati e sono contenuti in un bacello. Le cicerchie hanno un sapore misto tra le fave ed i piselli e si trovano in vendita solo secche. Vanno sottoposte ad un lungo […]

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 Cinghiale arrosto al fornoCinghiale arrosto al forno
Ingredienti per 4 persone 1 kg. di carne di cinghiale giovane a pezzi o 1 cosciotto Per la marinata: 1 litro d’acqua. 1 bicchiere di aceto, 4 foglie di alloro, 1 rametto di rosmarino e 1 di salvia, 20 bacche di ginepro schiacciate, cipolla media, aglio, carota media, sedano Per la cottura: 3 cucchiai []

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Antipasti di pesce o di mareAntipasti di pesce o di mare
Canapés con salmone e Crème Fraîche Per gli antipasti di magro esistono vassoi di cristallo, ceramica o di porcellana divisi in varie sezioni e detti  “antipastiere”. In ogni sezione si dispone una varietà di antipasto (carciofini, funghetti, insalata russa, olive, ecc.). Al centro di questi vassoi c’è in genere uno spazio rotondo per i riccioli […]

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 Frollatura e marinatura della selvaggina prima della cotturaFrollatura e marinatura della selvaggina

La carne di selvaggina è detta “carne nera” e si suddivide in selvaggina da pelo e da piuma. È povera di grassi, ricca di proteine, compatta, con fibre piuttosto dure che, negli animali adulti o di grossa taglia, diventano addirittura coriacee. Per la durezza delle sue fibre deve essere attenuata, ma non eliminata, dalla […]

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 Sburlòn, liquore di mele cotogneSburlòn, liquore di mele cotogne
Lo Sburlon è un liquore a base di mele cotogne, tipico della pianura e della zona collinare del parmense. Si riteneva che, bevuto a fine pasto, desse una sorta di “spinta”, facilitando la digestione; allungato con acqua era ritenuto un ottimo corroborante e defatigante. Lo sburlon è il frutto della macerazione e infusione alcolica […]

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Antipasti caldi anzi caldissimi Antipasti caldi anzi caldissimi Rustico che si crede una Torta delle rose
Un rustico che si crede una Torta delle rose Gli Antipasti caldi rappresentano una elegante apertura di colazione. Questi antipasti, modificando le dimensioni, possono essere serviti come entrata, cioè come secondo piatto in un pranzo di riguardo, o presentati con i cocktails e gli aperitivi. Gli antipasti caldi sono generalmente formati da una base di […]


10 post più visti Dicembre
MESI secondo ALMANACCO DELLA CUCINA anno 1935

I MESI secondo l’ ALMANACCO DELLA CUCINA “L’amico della massaia” anno 1935

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Consigli per la massaia

Come mantenere fresca la pasticceria
Se volete mantenere fresca la pasticceria conservatela in una scatola di latta avente una buona chiusura. In detta scatola ponente delle fette di mela o di patata cruda.

Come conservare a lungo i limoni
Per conservare a lungo i limoni bisogna stenderli sopra un reticolato di filo di ferro posto in un luogo fresco e asciutto. In tal modo l’aria potrà circolare liberamente, permettendo una lunga conservazione.

Come impiegare meno zucchero nella cottura delle frutta
Per impiegare meno zucchero nella cottura delle frutta bisogna aggiungervi una presina di sale.

Come verificare se il caffè è adulterato
Se volete verificare se il caffè è adulterato, dovete lasciarne cadere qualche chicco in un bicchiere d’acqua. Se il caffè è puro resterà lungamente a galla, mentre se adulterato andrà subito a fondo.

Come togliere il gelo alle patate
Sbucciate le patate che hanno sofferto il gelo, immergetele in acqua lasciandovele per un’intera giornata, avendo cura di cambiare l’acqua ogni cinque ore.

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 gennaiofebbraiomarzoaprile.

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.Zuppa di porri
Mondate e lavate 200 gr. di porri tagliati a strisce e poneteli in una casseruola dove avrete preparato un grosso pezzo di burro spumeggiante. Aggiungetevi due carote e due patate sbucciate e tagliate a pezzi, indi mescolate per fare intridere le verdure di condimento. Quando queste cominceranno a prendere colore, bagnate con due litri di buon brodo bollente, coprite la casseruola e lasciate cucinare a fuoco lento per un’ora circa. Verificate la cottura e la densità della zuppa che verserete nella zuppiera, dove avrete posto dei crostini di pane fritti nel burro. Servite dopo avere cosparso la vostra zuppa con abbondante parmigiano grattugiato.

Per pulire le tele cerate
Non servitevi mai né di spazzola né di sapone. Dopo aver diligentemente strofinate con una pezzuola imbevuta di acqua e latte in parti uguali risciacquateli con acqua fresca, indi asciugatele con forza con una grande flanella asciutta.

Per rimettere a nuovo un pavimento di linoleum
Fate sciogliere a bagnomaria in un capace recipiente mezzo chilo di paraffina e quando questa sarà ben fusa levate dal fuoco e mescolate in mezzo litro di olio essenziale di trementina. Mescolate per bene con una spatola
di legno e lasciate raffreddare un pochino ma non completamente. Stendete la pastella ottenuta sul linoleum precedentemente lavato e diligentemente asciugato. Dopo una giornata sfregate energicamente con una pezzuola di di lana.

Come pulire la cucina a gas
Per pulire convenientemente la cucina a gas strofinate le parti in ferro smaltato con una pezzuola imbevuta di acquaragia che scioglierà immediatamente ogni traccia di grasso. Dopo avere lavato le parti in ghisa con acqua bollente e soda asciugatele per bene, indi strofinatele con della sabbia umida, terminati applicando un miscuglio di olio di lino e più pagine.

Come levare le macchie di olio e di inchiostro sui pavimenti di legno
Se volete togliere le macchie di olio dai pavimenti di legno strofinatele con un pannolino imbevuto di acquaragia, lavate con acqua calda e sapone; risciacquate ed asciugate con cura. Per pulire per le macchie di inchiostro invece, adoperate dell’alcool a 90°.

maggiogiugnoluglioagosto.

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Del pesce lesso
Il modo più semplice e più comune di cucinare il pesce è quello di lessarlo. Così si consiglia per i pesci più fini come il dentice, l’ombrino, la spigola, la cernia, il pagello. Il pesce a taglio va immerso in acqua bollente, mentre il pesce intero va trattato con acqua fredda al lento riscaldamento. In tal modo si eviteranno brusche contrazioni e di conseguenza deformazioni e rotture. L’acqua deve essere salata con l’aggiunta di erbe aromatiche come sedano, prezzemolo, qualche fettina di cipolla, qualche grano di pepe, una foglioline di lauro e una fettina di limone. L’ebollizione non deve mai essere tumultuosa e di durata eccessiva. Per un pesce grosso, una mezz’ora è sufficiente per la cottura dimostrata dagli occhi uscenti dall’orbita. Prima di toglierlo dal recipiente conviene lasciarlo raffreddare un pochino allo scopo di permettere alle sue carni di acquistare una maggiore consistenza. Molti indicato e l’uso della pesciaiuola, recipiente metallico di forma allungata munito di fondo mobile sul quale il pesce riposa. Si può così sollevarlo, dopo cotto, evitando qualsiasi rottura. Il pesce lesso si mangia di preferenza freddo condito con olio, sale, e spruzzato con alcune gocce di succo di limone.
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settembreottobrenovembredicembre.
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Come evitare in cucina gli odori cattivi

Sono davvero molte le piccole precauzioni che l’accorta massaia dovrà prendere per evitare lo spandersi, tanto sovente purtroppo, di cattivi odori in cucina. Con un poco d’accortezza essa potrà riparare immediatamente gli eventuali disastri e, seguendo le regole sotto elencate, non potrà fare a meno di constatare l’efficacia dei nostri consigli.

Infatti basterà spargere un po’ di sale sul latte traboccato nella bollitura per arrestare il cattivo odore emanato. La medesima pratica usata per il sugo o per il brodo traboccato darà pure buon successo.

Per rendere inodore il grasso e l’olio spruzzato sul fornello si dovrà immediatamente pulirlo con carta di giornale, mentre un piccolo recipiente contenente dell’aceto e posto vicino ai fornelli stessi, assorbirà gran parte degli eventuali odori emanati.

Per cucinare i cavolfiori, evitando odori sgradevoli, dovrete mettere nell’acqua della bollitura dei pezzetti di pane e, per non lasciar bruciare le minestre ristrette o le dense salse, il che produce, come ben si sa, un odore molto antipatico, dovrete introdurre nella casseruola una piccola palla di vetro che non dimenticherete di levare prima di servire.
Qualità  deodoranti molto spiccate possiede il limone. Infatti alcune fette di esso, aggiunte nell’acqua dove si lavano i piatti, renderanno l’acqua morbida ed elimineranno gli odori dai recipienti in essa lavati.
L’odore sgradevole di cui s’impregnano le mani nella preparazione del pesce, scompare pulendole col fondo di caffè.

Se i cattivi odori hanno già invaso la casa bisognerà mettere negli ambienti che si vogliono deodorare un recipiente con dell’ acqua contenente alcune gocce di lavanda.

Anche l’odore del fumo può essere eliminato senza spalancare le finestre e senza raffreddare i locali. Basterà porre negli ambienti una bacinella contenente dell’acqua fresca.

MENÚ
Galateo: L’arte di comporre un Menù

Natale

NEL MONDO

Santo Stefano

Capodanno

Epifania
Breve viaggio tra i dolci dell’Epifania nel mondo

MESI secondo ALMANACCO DELLA CUCINA anno 1935
Menù di Escoffier:aprile Menù Escoffier: GIUGNO

Menù di Escoffier: DICEMBRE

Menù
Pranzo
Specialità norvegesi
Ostriche* all’americana
Matelote di anguilla e carpe*
Animelle di agnello saltate nel burro
Salsa Ivoire
Patate Macaire*
Paté di lepre in gelatina
Insalata di indivia e barbabietole
Crostata di pere. Panna montata

Cena
Brodo di tartaruga
Involtini di sogliola New-burg*
Cinghialetto
Purè di castagne*. Salsa alla cacciatora
Pollo Regina allo spiedo
Insalata di crescione e lattuga
Cavolfiore al gratin*
Mousse pralinata. Millefoglie

Dopo teatro
Ostriche*. caviale
Consommé Gladiatore
Filetti di pollo all’inglese
Bacon alla griglia. Purè di sedano
Pâté de foie gras, Insalata veneziana
Pere flambées al kirsch
Insalata Saint-Jean
Mousseline all’arancia

Matelote (zuppa) di anguilla.
Scegliere delle anguille di medie dimensioni, pulirle, spellarle e tagliarle a pezz; diporre i pezzi in una casseruola più larga che alta con (per 1 kg. di pesce) 2 cipolle sminuzzate, un mazzetto guarnito composto da rametti di prezzemolo, una foglia di alloro, un po’ di timo, 2-3 spicchi d’aglio, qualche grano di pepe, 8-10 gr. di sale. Bagnare con un litro e un quarto di vino rosso, fare partire l’ebollizione. aggiungere 1 dl. di cognac, infiammare e finire di cuocere con il coperchio. Disporre l’anguilla in un piatto fondo, guarnire con funghi rosolati nel burro e con piccole cipolle glassate; tenere in caldo. Legare il fondo di cottura con 70-100 gr. di burro amalgamato a 60 gr. di farina. Condire a puntino; passare la salsa al passino cinese e velare i pezzi di anguilla.
N.B. Se si preferisce, si può bagnare il pesce con vino bianco e terminare la preparazione nello stesso modo.
Matelote di carpa
E’ consigliabile scegliere pesci piccoli. Procedere come per la matelote di anguilla.

Patate Macaire (Patate Macario)
Cuocere in forno delle grosse patate olandesi dopo avergli tolto un “coperchio” ad una estremità. Appena cotte, svuotarle e far rosolare la polpa in una padella con buon burro. Poi riempirle di nuovo con la loro stessa polpa.
 
Involtini di sogliola in gelatina
Ricoprire un lato dei filetti di sogliola con fàrcia di pesce tartufata; formare degli involtini; cuocerli a fuoco lento in un buon fumetto di pesce e lasciarli raffreddare nel brodo di cottura. Una volta raffreddati scocciolarli, asciugarli, pareggiarli e tagliarli trasversalmente ognuno in quattro fettine.
Presentazione. Incastrate un piatto quadrato in un pezzo di ghiaccio, versare sulla base del piatto un sottile strato di gelatina o di mousse; disporre simmetricamente le fettine sulla gelatina, mettere tra una fettina e l’altra macedonia di verdure, delle punte di asparagi verdi, dei gamberetti rosa, ecc.
Velare completamente di gelatina. Questa preparazione semplifica molto il servizio, permette di ottenere una gelatina superiore da ogni punto di vista e rende molto piacevole la presentazione del piatto.

Purè di castagne
Sbucciare le castagne, liberarle accuratamente della pellicina bruna e cuocerle nel brodo di carne come indicato per le castagne stufate¹. Quando saranno cotte a puntino il fondo di cottura deve essere ridotto. Passarle al setaccio. Versare il puré così ottenuto in una casseruola e aggiungervi una presa di zucchero e, se necessario, una presa di sale. legare con burro freschissimo.
¹Castagne stufate
Sbucciare le castagne, metterle a cuocere con una quantità di consommé sufficiente a coprirle e un gambo di sedano

Cavolfiori gratinati
Una volta cotti e ben scolati i mazzolini, condirli, cospargerli di prezzemolo tritato e metterli a marinare per circa 20 minuti in una emulsione di olio d’oliva e succo di limone. Ritirare dalla marinata, intingere nella pastella, friggere al momento e disporre su un tovagliolo con prezzemolo fritto. Servire a parte della salsa di pomodoro.

 Menù di Escoffier: DICEMBRE