I classici. Pasta secca. Pasta con soppressa vicentina e radicchio rosso

Il Radicchio Rosso di Treviso è una varietà di cicoria, caratterizzato da un colore rosso scuro intenso e striature bianche. Ha una consistenza croccante ed un inconfondibile gusto delicatamente amarognolo. Il radicchio rosso di Treviso IGP è un ortaggio invernale assai duttile in cucina: può essere utilizzato per insalate crude ma anche per la preparazione di piatti cotti (primi, secondi, dolci); esistono anche il gin e la birra aromatizzati al radicchio e tisane salutari.

La Soppressa vicentina è un salume tipico della tradizione culinaria veneta esiste una notevole varietà di piatti che utilizzano tale prodotto. Ciononostante ancora oggi “polenta (poenta), funghi e soprèssa” (in particolar modo la polenta fatta con il Mais Marano macinato finemente) e “pane e sopressa” (pan e sopressa) sono i piatti maggiormente noti. Per gustarla al meglio, infine, si consiglia di bere un bicchiere di vino rosso.  si hanno molteplici testimonianze riguardo alla sua esistenza che risalgono ormai a molti secoli fa: una tra le più significative risale al 1577, anno in cui il pittore bassanese Jacopo da Bassano realizzò il dipinto intitolato Cristo in casa di Marta Maria e Lazzaro in cui si vede una persona che si accinge a tagliare un insaccato molto simile alla sopressa di forma cilindrica con gli inconfondibili pallini rossi e bianchi.

Il formaggio Morlacco (Morlac in veneto settentrionale), o Burlacco, è un formaggio tradizionale veneto prodotto nell’area del massiccio del Grappa, comprendente vari Comuni delle province di Belluno, Treviso e Vicenza. La denominazione è riferita ai morlacchi, antica popolazione delle Alpi Dinariche, ormai quasi estinta, un tempo dedita alla pastorizia e depositaria dell’originario metodo produttivo di questo formaggio. I pastori del monte Grappa usavano fare un formaggio di latte vaccino tenero, magro, a pasta cruda, che prendeva il nome dalla loro terra d’origine, la balcanica Morlacchia. Il latte era quello delle vacche Burline, unica razza bovina del Veneto, che sta rischiando di scomparire. Oggi il Morlacco è prodotto ancora in alpeggio con il latte scremato della mungitura serale, al quale si aggiunge quello intero munto il mattino. Dopo 15 giorni è pronto, ma può essere consumato entro tre mesi.

      

Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 320 gr. di  pasta
  • 120 gr. di formaggio Morlacco del Grappa
  • ½ caspo di radicchio trevigiano
  • 120 gr. di soppressa vicentina
  • 90 gr. di grana grattugiato
  • 90 gr. di noci o mandorle
  • 1 spicchio d’aglio
  • prezzemolo
  • olio extravergine (evo)
  • sale e pepe q. b.
Preparazione

Lavate il radicchio, scolatelo, asciugatelo e tagliatelo a listarelle. Trasferite ¾ del radicchio in un mixer, unite l’aglio senz’anima, le noci, il grana, il morlacco ed un pizzico di sale. Frullate aggiungendo l’olio evo a filo fino ad ottenere una crema omogenea.

Tagliate la soppressa a cubetti, o a listarelle e rosolatela in una padella capiente.

Cuocete la pasta in acqua bollente salata, scolatela e versatela nella padella con la soppressa e condite con il pesto di radicchio. Amalgamate bene.

Impiattate e decorate con radicchio fresco e prezzemolo. Terminate con una spolverata di pepe macinato al momento e servite immediatamente.

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I classici: Pasta secca, Paccheri con speck e radicchio rosso

all. al n.2 di Annabella del 12-1-1978

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Di Benreis – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=95256202
I classici. Pasta secca. Pasta con soppressa vicentina e radicchio rossoultima modifica: 2015-10-25T00:22:00+02:00da patiba0
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