Croccante alla maniera di Petronilla

«MAMMA – mi ha chiesto, ieri, Tita – quanto verrebbe a costarmi un bel croccante, grosso come quello che hai fatto l’estate scorsa? – Due Lire e quaranta costano due etti di mandorle; una Lira e trenta centesimi costano due etti di zucchero; quindi… 3,70 non più.- Allora, mammina, tu dovresti farne oggi uno; e solo per me; e proprio per mio conto; giacchè io intendo rifonderti la spesa! Stasera, fra noi amici, si fa una piccola baldoria e nessuno deve arrivare a mani vuote. Così io ho pensato che un bel croccante, fatto da te, rappresenterebbe la più mirabolante delle sorprese e che riuscirebbe anche abbastanza economico per la mia tasca di studente.
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– Fa un salto giù dal droghiere, compera due etti di mandorle dolci, e vedrai che il croccante verrà subito fatto.
Quand’egli fu di ritorno: – Sono tanto squisiti, e nello stesso tempo tanto economici i tuoi croccanti, che di mandorle, mamma cara, io ne ho acquistati tre ettogrammi! Io… (quanto siamo felici noi, mamme, allorchè possiamo usare una cortesia ai nostri ragazzi) o… senza perder tempo, ho messe le mandorle in acqua calda; mentre se ne stavano là, a rammollire, ho pesato tre etti di zucchero; ho unto ben bene d’olio lo stampo più liscio della mia cucina: ho scelto il limone più sodo fra quanti tenevo in casa; ho poi sbucciate le mandorle; le ho tagliate a fettine; e assieme ai tre etti di zucchero e ad un cucchiaio di zucchero vanigliato, le ho messe, in una casseruola, al fuoco.
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Con un cucchiaio, di legno, mi son data subito a mescolare; e quando lo zucchero, dopo di essersi sciolto, ha incominciato a friggere, a imbrunire, a leggermente bruciare; ..quando cioè la mia pasta m’è apparsa bene amalgamata e del classico colore del croccante…l’ho versata nello stampo e, servendomi del limone, e facendo appello a tutta la forza del mio braccio, l’ho distesa tutta quanta, e ancora calda, dentro allo stampo, tappezzandone in modo uniforme le pareti e il fondo. Ho poi tentato di versare il croccante mentre era ancora caldo ma, visto che stentava un po’ a staccarsi, e nella tema che, fragile com’è, si spaccasse, ho tuffato lo stampo in acqua molto calda, e tosto… ecco il mio bel croccante, lì, sul piatto.

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Allora, mamma, la spesa? Io gli ho sorriso, come sorridiamo sempre noi, mamme, quando i nostri figlioli fan l’atto di rimborsarci, col loro magro stipendio di studenti, una piccola spesa.»

Ricette di Petronilla 1939

Se il croccante dovrà servire per la pralinatura, mettetene alcuni pezzi in un sacchetto per alimenti e con un pestacarne battete fino a ridurli in “briciole”.
Se la pralinatura deve essere in polvere, battete il croccante fino a polverizzarlo.

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali

Torta al croccante con crema e maraschino

   Croccante alla maniera di Petronilla
Croccante alla maniera di Petronillaultima modifica: 2014-02-21T06:24:00+01:00da patiba0
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