Le castagnole o favette sono un dolce carnevalesco diffuso in tutta Italia; fa parte della tradizione culinaria ligure, romagnola, marchigiana, laziale, umbra meridionale (con la variante detta “strufoli di carnevale” nell’Umbria settentrionale), abruzzese, veneta, lombarda.
La ricetta delle castagnole è molto antica: nell’archivio di stato di Viterbo si è trovato un volume manoscritto del Settecento in cui sono descritte ben quattro ricette di castagnole, di cui una prevede la cottura al forno, che quindi non è stata adottata recentemente nell’intento di rendere il dolce più leggero, come spesso si crede.
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Castagnole di Carnevale alla maniera di Petronilla
«Siamo o non siamo in Carnevale? E una festicciola si vorrebbe farla? Ma una festicciola così… alla buona; per tenere allegri i ragazzi; per portare un po’ di baldoria in casa; per fare, insomma, sentire che… “siamo in Carnevale”?
Petronilla in cucina 1941
¹ Liquori che si possono aggiungere: rum, grappa, liquore Strega, limoncello, liquore all’anice.
- PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali
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- Castagnole farcite di Carnevale
- Bignè di Carnevale alla maniera della Petronilla
- Favette venete fritte (castagnole)
La presentazione dei dolcetti fritti
- Fritti leggeri e voluminosi come cenci e frappe si servono in grandi vassoi dove formano una bella cupola. A parte si presenterà altro zucchero vanigliato nello spargizucchero.
- Castagnole e frittelline si servono in vassoi piccoli, coperti con un tovagliolino o un disco di carta pizzettata.