Il primo tovagliolo in assoluto era chiamato “pane da bocca”: una fetta di pane con cui ci si puliva la bocca durante i pasti e, alla fine, veniva mangiato. Nell‘antica Roma i commensali allacciavano al collo il “mantile” di lino per proteggere gli abiti e pulire le mani. Nel Medioevo nobili e contadini a tavola, pulivano mani e bocca con la tovaglia. Durante un alloggio presso gli Sforza a Milano, Leonardo da Vinci creò una “piccola tovaglia” ad uso di ogni ospite da mettere a tavola.
Il tovagliolo di tessuto, inizialmente si chiamava “truccabocca” ed inizia ad essere utilizzato a tavola nel Rinascimento. Questo accessorio nasce come mezzo di purificazione delle dita sporche di cibo e per pulirsi la bocca prima di bere dal bicchiere comune. I galatei dell’epoca raccomandano di non usare il tovagliolo per pulirsi il viso, i denti o per soffiarsi il naso. Quando le posate sono in comune tra i commensali, viene anche utilizzato per pulirle prima di porgerle agli altri commensali. Il tovagliolo viene portato sulla spalla o sul braccio sinistro perchè si usa mettere nei piatti comuni la mano destra.
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Cosa dice il galateo sul tovagliolo?
Il tovagliolo andrebbe a sinistra ed il motivo è semplice: ogni commensale, in tal modo, appena seduto, può agevolmente afferrare il lembo del tovagliolo con la mano sinistra ed aiutarsi con la destra a dispiegarlo, quindi appoggiarlo sulle gambe.
Quando si apparecchia il tovagliolo va a destra o a sinistra?
Quando ci si siede a tavola il tovagliolo lo si dovrebbe trovare posizionato piegato a rettangolo sulla sinistra. Altre posizioni, cigni, origami, piegature fantasiose o cose del genere non sono ammesse dal galateo, né considerate eleganti da chiunque abbia un po’ di buon gusto per la tavola.
Dove si lascia il tovagliolo quando ci si alza?
Una volta seduti a tavola, il galateo prevede che il tovagliolo vada riposto piegato sulle gambe e vada portato alla bocca quando necessario. Mai allacciato intorno al collo! Inoltre, a fine pasto non si ripiega, ma lo si riappoggia alla sinistra del piatto prima di alzarsi.
![Related articles More from Details GIEGHER, Mattia (mort vers 1630). Li tre trattati... Nel primo si mostra con facilità grande il modo di piegare ogni sorte di panni lini, cioè, salviette, e tovaglie, e d'apprecchiare una tavola, con certe altre galanterie degne d'esser sapute; le quali cose tutte son rappresentate in figure di rame... Nel secondo, intitolato lo Scalco, s'insegna, olr'al conoscere le stagioni di tutte le cose, che si mangiano, la maniera di mettere in tavola le viande; il che, con tre differenti figure di tavole intagliate in rame... Nel terzo, detto il Trinciante, s'insegna il modo di trinciare ogni sorte di viande, con le sue figure medesimamente in rame.... Padoue: Paolo Frambotto, 1639. File:MattiaGiegherPliage.jpg](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/04/MattiaGiegherPliage.jpg/785px-MattiaGiegherPliage.jpg?20210825013148)
GIEGHER, Mattia (mort vers 1630). Li tre trattati… Nel primo si mostra con facilità grande il modo di piegare ogni sorte di panni lini, cioè, salviette, e tovaglie, e d’apprecchiare una tavola, con certe altre galanterie degne d’esser sapute; le quali cose tutte son rappresentate in figure di rame… Nel secondo, intitolato lo Scalco, s’insegna, olr’al conoscere le stagioni di tutte le cose, che si mangiano, la maniera di mettere in tavola le viande; il che, con tre differenti figure di tavole intagliate in rame… Nel terzo, detto il Trinciante, s’insegna il modo di trinciare ogni sorte di viande, con le sue figure medesimamente in rame…. Padoue: Paolo Frambotto, 1639.
Dove si mette il tovagliolo |
Nell’apparecchiare la tavola, il tovagliolo va messo:
- sopra il piatto se si tratta di un pranzo di etichetta;
- alla destra del piatto se si tratta di un pranzo normale; quando in un pranzo d’etichetta (cioè col tovagliolo “sopra” il piatto), l’antipasto o il primo piatto viene servito prima che i commensali si siedano e spieghino il tovagliolo, questo va tolto dal piatto e posto
- alla sinistra, accanto alla forchetta.
Come si piega |
Il modo più classico è piegarlo in modo di formare un quadrato o un rettangolo. Esistono, però, anche fantasiose piegature
Come si tiene |
Non si spiega il tovagliolo finchè la padrona di casa non abbia spiegato il proprio. Non lo si spiega completamente, ma in modo da formarne un lungo rettangolo che si appoggia sulle ginocchia. Vietato assolutamente legarlo al collo o infilarlo per un lembo nel gilé, nella scollatura o magari in un occhiello della giacca, come capita di veder fare a certi signori che si credono molto raffinati.
Come si usa |
- E’ assolutamente vietato usare il tovagliolo per pulire piatti e bicchieri, magari controllando l’operazione controluce, come se non si fosse ancora ben persuasi della loro pulizia.
- Ci si pulisce sempre la bocca col tovagliolo prima di bere.
- Si usa il tovagliolo con semplicità e decisione, non con affettata e ridicola delicatezza, senza fregarlo sulle labbra come se fosse uno strofinaccio dei pavimenti, ma senza farlo aleggiare come un’ape sui fiori.
- Le signore che usano il rossetto sono pregate di fare attenzione: secondo alcuni dovrebbero pulirsi preventivamente la bocca con l’apposito fazzolettino rosso, ma anche senza giungere a queste meticolosità è bene che cerchino di non sporcare il tovagliolo e comunque non usino, per un pranzo in casa altrui, un rossetto che lasci macchie indelebili.
Come va lasciato |
Alla fine del pranzo il tovagliolo non deve essere piegato, né arrotolato, né steso come un dubbio lenzuolo, ma va lasciato appoggiato con garbo alla sinistra del piatto: infatti si presuppone che dopo l’uso debba essere lavato. In famiglia, però, ognuno faccia il piacere di piegare il proprio tovagliolo e metterlo nell’apposita busta o portatovagliolo, anzichè buttarlo là in malo modo, secondo un’abitudine troppo diffusa.
Enciclopedia della Donna 1965
Dove e come mettere il tovagliolo |
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“Acquarosa”, bevanda afrodisiaca con alcool di Leonardo da Vinci
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