pasta reale per pranzetto di Capodanno

La pasta reale per pranzetto di Capodanno alla maniera della Petronilla

 I gustosi, svelti, economici desinaretti di Petronilla, 1944

Pranzetto per Capodanno

«Chi ben comincia, ben finisce» dice uno dei tanti vecchi proverbi. Immagino che anche voi, mie care, vorrete per questa solennità preparare qualche cosa di extra: non si può certo tralasciare di festeggiare il primo del nuovo anno. Visi allegri e sorridenti saranno di buon auspicio per tutta l’annata.»

  • Pasta reale
  • Pollo in gelatina
  • Sfornato verde e giallo
 Pasta reale

– Natale-Santo Stefano-Capodanno-Pasqua –

Quando s’avvicinano le Feste cominciano sempre per noi, donne di casa, le “inevitabili preoccupazioni” per gli “inevitabili tradizionali solenni pranzi”. Ho pertanto pensato di venirvi un po’ in aiuto, insegnandovi a fabbricare voi stesse una di quelle minestre che, aprendo largamente il borsellino, ognuna può sempre comperar già fatta; ma che, a farne uscire una lira, ognuna può fabbricare nella propria cucina, e in quantità bastante per 6 commensali.

E’ questa, una minestra ricercata che ha l’aspetto di palline soffici e rigonfie; che ha il nome pomposo di “pasta reale”; che è leggiera e, quindi, adatta a pranzi grevi di carni; che si serve mettendo le palline nella zuppiera o (meglio) distribuendole nei piatti da minestra e versandovi poi sopra il brodo bollente; e che ha il pregio d’esser sempre pronta sì che, qualora qualche invitato giungesse in ritardo, al suo arrivo la minestra potrà essere tosto portata in tavola. Se dunque (purchè possediate un forno casalingo) voleste fare la prova…

***

Mettete a fuoco in piccola casseruola, mezzo cucchiaio abbondante di burro, mezzo bicchier d’acqua, una presina di sale. Quando la mistura bollirà, togliete dal fuoco la casseruola e versatevi un cucchiaio colmo di farina bianca. Con un cucchiaio di legno, mescolate lungamente e fortemente sino a che acqua, burro e farina saranno ben bene amalgamati.

Rimettete la casseruola al fuoco e, sempre rimestando, lasciatevela per 2 o 3 minuti affinchè un po’ d’acqua possa evaporare. Ritirate dal fuoco la casseruola e, mentre la pasta si andrà lentamente raffreddando, ungete lievemente, con olio, la lastra di latta o le teglie del forno. Versate poscia nella casseruola un uovo e sbattete e risbattete; e mescolate e rimescolate, per render così assai leggera la pasta. Appena questa vi sembrerà ben bene legata, date gran fuoco al vostro forno.

Mettete la pasta in un imbuto di tela con all’apice un piccolo imbuto di latta; oppure (se non lo possedete) in carta resistente, accartocciate, e fate nella carta, un foro in basso. premendo leggermente con la mano, o sulla tela o sulla carta, fate uscir dall’imbuto o dal foro un cilindretto di pasta; tagliatelo, di mano in mano che esce, con la lama del coltello unta di olio; fate così cadere sulla latta (o sulla teglia) tante palline, e distribuitele distanti l’una dall’altra un dito. Infornate nel forno che sarà ormai ben caldo. Date un’occhiata dopo venti nìminuti, e troverete una pasta reale che nulla avrà da invidiare, ve l’assicuro, a quella che si suole comperare.Petronilla libri

Ricette di Petronilla Ed.Olivini 1938

Petronilla, chi era?

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»

 Pasta reale alla maniera della  Petronilla

Di Emily Parkhurst – English-language Wikipedia, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1626231

Dolcetti di castagne -Truffles_with_nuts_and_chocolate_dusting_on_plate

Dolcetti di castagne

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Pallottoline dolci di castagne

Prendete una ventina di castagne belle grosse. Dopo averle sbucciate in una casseruola con dell’acqua leggermente salata, indi, cotte che siano, privatele della seconda pellicola. Mettetele, ancora calde, entro un’altra casseruola con un bicchiere scarso di latte e con un pezzetto di burro e fate proseguire la cottura, sempre mescolando col cucchiaio di legno, fino a quando non le avrete ridotto in pureè. Passate tutto al setaccio ed unite al composto una cucchiaiata di zucchero e una presina di vaniglia. Foggiate delle piccole pallottoline che intriderete nella cioccolata grattugiata (o nello zucchero a velo o nel modo che più vi aggrada!) e che accomoderete entro piccoli appositi cestellini di carta.

Almanacco della Cucina 1935

Dolcetti di castagne

Pallottole di castagne alle mandorle

Prendete 100 gr. di mandorle dolci; immergetele nell’acqua calda e dopo una mezz’oretta circa togliete loro la pellicola che le riveste. Asciugate le vostre mandorle, trituratele finemente con la mezzaluna, indi adagiatele in una teglia da forno e fatele leggermente tostare. Levatele dalla teglia quando saranno sufficientemente bionde. Fate lessare nel contempo mezzo chilo di castagne di buona qualità sbucciate. Cotte che siano, privatele della pellicola che le ricopre e passatele al setaccio. Raccogliete la purée di castagne in una capace terrinetta; aggiungetevi 150 gr. di cioccolata grattugiata, due cucchiaiate di zucchero, mezzo etto di burro ed una cucchiaiata di rhum. Lavorate energicamente la purée col cucchiaio di legno sino a quando non l’avrete ridotta ben liscia ed omogenea. Foggiatene delle pallottole grosse quanto una noce che intriderete nel tritato di mandorle tostate ed accomodate entro piccoli appositi cestellini di carta. Ricette da

Almanacco della Cucina 1935

File:Truffles with nuts and chocolate dusting.jpg

Palline di castagne

Pestare un chilo di castagne lessate, impastarle con 200 grammi di cioccolato tritato, 200 grammi di burro, 200 grammi di zucchero, 200 grammi di mandorle dolci o pinoli tritati, fate col tutto tante piccole palline e inzuccherarle. Ricetta di una famiglia nobiliare ravennate di inizio ’900: dolci e pietanze a base di composti di castagne venivano mangiati dai romagnoli nella sera che precedeva il giorno di San Martino (11 novembre) e il tutto era accompagnato da ottimo vino romagnolo.

da “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare”

palline cioccolato Truffles_with_nuts_and_chocolate_

Dolcetti di castagne
 Di Ojan (Opera propria) [Public domain], attraverso Wikimedia Commons
 Di David Leggett (originally posted to Flickr as Truffles) [CC BY 2.0
 Di David Leggett (originally posted to Flickr as Truffles) [CC BY 2.0