Pisco Sour – Pisco (acquavite prodotta in Perù e Cile), lime, sciroppo alla lavanda e albumi. Foto by Phatsy Kline’s Parlor Lounge, Eureka, California.
La lavanda è conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà benefiche ed era utilizzata anche per preparare talismani e portafortuna.
Oggi l’olio essenziale di lavanda viene utilizzato:
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in aromaterapia come antidepressivo, tranquillizzante, equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l’influenza;
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è ritenuto efficace per abbassare la pressione arteriosa, per ridurre i problemi digestivi ed è miscelata con altre sostanze omeopatiche per curare il mal di schiena e il mal d’orecchie;
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qualche goccia di olio essenziale, aggiunto nell’acqua del bagno, aiuta a rilassare.
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se utilizzato nell’ultimo risciacquo, quando si lavano i capelli, oltre a lasciare la chioma profumata, aiuta a rendere i capelli meno grassi.
I fiori di lavanda conservano a lungo il loro profumo anche se secchi ed è consuetudine metterli in sacchetti di tela e, quindi, riporli nei cassetti per profumare la biancheria.
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La ricetta dello sciroppo per aromatizzare dolci, creme e bevande |
Ingredienti |
- 15 g di fiori secchi di lavanda,
- 500 g di zucchero,
- 600 g di acqua.
Preparazione |
Ponete acqua e zucchero in una pentola e fate cuocere a fiamma medio-alta per 30 minuti. Aggiungete i fiorellini all’acqua zuccherata e fate cuocere ancora per 15 minuti Ritirate la pentola dal fuoco e lasciate la lavanda in infusione per altri 10 minuti, quindi filtratela. Conservate lo sciroppo in frigorifero. Si conserva fino a 6 mesi.
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