lavanda -LavenderInMarket

Sciroppo alla lavanda per profumare dolci e bevande

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La lavanda è conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà benefiche ed era utilizzata anche per preparare talismani e portafortuna.
Oggi l’olio essenziale di lavanda viene utilizzato:

  • in aromaterapia come antidepressivo, tranquillizzante, equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l’influenza;
  • è ritenuto efficace per abbassare la pressione arteriosa, per ridurre i problemi digestivi ed è miscelata con altre sostanze omeopatiche per curare il mal di schiena e il mal d’orecchie;
  • qualche goccia di olio essenziale, aggiunto nell’acqua del bagno, aiuta a rilassare.
  • se utilizzato nell’ultimo risciacquo, quando si lavano i capelli, oltre a lasciare la chioma profumata, aiuta a rendere i capelli meno grassi.

I fiori di lavanda conservano a lungo il loro profumo anche se secchi ed è consuetudine metterli in sacchetti di tela e, quindi, riporli nei cassetti per profumare la biancheria.

La ricetta dello sciroppo per aromatizzare dolci, creme e bevande      

Ingredienti

15 g di fiori secchi di lavanda, 500 g di zucchero, 600 g di acqua.

Preparazione

Ponete acqua e zucchero in una pentola e fate cuocere a fiamma medio-alta per 30 minuti. Aggiungete i fiorellini all’acqua zuccherata e fate cuocere ancora per 15 minuti Ritirate la pentola dal fuoco e lasciate la lavanda in infusione per altri 10 minuti, quindi filtratela. Conservate lo sciroppo in frigorifero. Si conserva fino a 6 mesi.

 Il pranzo di Babette
Sciroppo alla lavanda
Lavanda della Provenza e Costa Azzurra
www.provenza.it
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LA COLTIVAZIONE DELLA LAVANDA
La lavanda è un arbusto rustico e resistente di piccole dimensioni, legnoso alla base. Il caratteristico cespuglio di foglie lineari lanceolate verde-grigiastre e spighe viola cresce allo stato spontaneo nelle zone mediterranee assolate. La lavanda è coltivata in ampie distese a scopo industriale, soprattutto nell’Alta Provenza, come pure si trova con frequenza negli orti e nei giardini dell’area mediterranea. Di lavanda ne esistono più specie, tutte con le stesse proprietà officinali. Raccolte all’inizio dell’estate e fatte essiccare in luogo ombroso e ventilato, delle spighe si conervano solo le sommità fiorite, che hanno la proprietà di mantenere a lungo il tipico profumo intenso.
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PROPRIETÀ MEDICINALI DELLA LAVANDA
La lavanda, detta anche ‘spighetta di San Giovanni’ per il suo periodo di fioritura che si aggira intorno al solstizio d’estate, è un’importante pianta aromatica nota fin dall’antichità per il suo profumo e per le sue proprietà rilassanti. Viene spesso usata per alleviare l’insonnia e l’emicrania, e il suo potere rilassante agisce anche su alcuni problemi digestivi. Contro le affezioni che colpiscono l’apparato respiratorio, la pianta sviluppa un’azione espettorante e fluidificante, per cui può essere impiegata per combattere tossi, bronchiti, laringiti e asma. La leggenda vuole che i guantai di Grasse, in Provenza, che usavano l’olio di lavanda per profumare i loro pellami, fossero addirittura immuni dalla peste. L’olio essenziale diluito è inoltre un ottimo rimedio antisettico per trattare bruciature, ferite e punture di insetti.
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ALTRI USI DELLA LAVANDA
I gambi, invece, si possono bruciare come l’incenso. Il colore stesso della Lavanda è considerato il colore del silenzio, della contemplazione e della spiritualità. Le spighette posate libere tra la biancheria, o infilate in sacchetti, un tempo ricamati amorevolmente, sono poi uno di quei piccoli piaceri ai quali in passato non rinunciavano neppure i più poveri, e del quale potremmo bene riappropriarci anche ai giorni nostri. La lavanda non solo profuma piacevolmente la biancheria, ma è anche un efficace antitarme. Oggi, questa pianta entra di prepotenza non solo nei giardini e nei cassetti della biancheria, nella cosmesi e nella medicina, ma persino in cucina: il suo aroma può infatti essere felicemente mischiato a quello del vino rosso. I fiori di lavanda si usano anche per aromatizzare le marmellate, per profumare l’aceto o, mescolati ad altre erbe, per insaporire gli stufati. Infine, gli stessi fiori possono anche essere canditi.
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DOVE E QUANDO TROVARE LA LAVANDA IN PROVENZA
In Provenza, troverete la lavanda soprattutto nei campi della Valensole, nel Sault o nel Luberon, ai piedi della montagna di Lure e nella zona di Buëch. La lavanda vi svelerà i suoi segreti nelle distillerie, nei musei e nei giardini; la incontrerete nelle mercati e nelle fiere, e naturalmente nelle innumerevoli feste in suo onore.
Sono state individuate anche delle ‘strade’ turistiche della lavanda: per maggiori informazioni visitate www.routes-lavande.com
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“Vaucluse lavanda” di Alessandro Vecchi – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons
“Lavender cupcakes” by hozinja – Flickr: Lavender cupcakes. Licensed under CC BY 2.0 via Wikimedia Commons
“LavenderInMarket” by Aviad2001 – Own work. Licensed under GFDL via Wikimedia Commons
Torta di pere senza uova

Torta di pere senza uova

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Col termine pera si intende il frutto (in realtà si tratta di un pomo, un falso frutto) delle piante del genere Pyrus Alcune delle specie producono frutti eduli e vengono perciò coltivate, quella più diffusa è la specie Pyrus communis. La pera è ricca di zuccheri semplici, specialmente fruttosio. La prevalenza di potassio la rende adatta ad una dieta iposodica (cioè una dieta priva di sodio). La pera risulta disponibile per gran parte dell’anno e si consuma al naturale o cotta in sciroppo di zucchero.
Ingredienti e dosi

3 pere succose, 125 gr. di yogurt intero bianco o alla pera (1 vasetto), 250 gr. di zucchero (2 vasetti), 500 gr. di farina 00 (4 v.), 1 bustina di lievito vaniglinato, a piacere 1 bicchierino di acquavite (grappa, cognac), ¼ di vasetto di olio di semi.

Preparazione

Sbucciate le pere e tagliatele a cubetti. Passatele in poca farina, quidi eliminate l’eccesso. Mescolate lo yogurt e lo zucchero. Aggiungete la farina setacciata e il lievito. Versate a filo l’olio e mescolate molto bene. Foderate con carta forno una tortiera, riempitela con l’impasto ottenuto e veratevi i cubetti di pera. Spolverizzate la superficie con abbondante zucchero, così facendo in cottura si formerà una crosta croccante.

Mettete in forno già caldo a 180-200 gradi per 30-45 minuti circa: controllate la cottura inserendo nella torta uno stecchino, se uscirà pulito ed asciutto il dolce sarà pronto. Lasciate raffreddare dento il forno

 torta di pere2Torta di pere senza uova
Bomboniere e Confetti

Bomboniere e Confetti

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Cerimonie

BOMBONIERE

Le prime bomboniere (dal francese bon-bon, piccolo dolce) risalgono alla fine del ‘500. Possederne una o più era un privilegio riservato a pochissimi: dame di corte e nobiluomini facevano a gara per esibire la più bella e la più preziosa agli amici. Le bomboniere erano infatti dei veri e propri capolavori d’arte in miniatura: d’oro, di pietra dura, di cristallo, di smalto, cesellate dagli orefici più famosi e raffinati. E, oggi sembra inimmaginabile, anche il loro contenuto era altrettanto prezioso, a causa dell’altissimo prezzo dello zucchero, importato dalle “Indie” appena scoperte. Il regalo più ambito per festeggiare compleanni, natali, matrimoni e passioni segrete di eredii al trono, future zarine e principessine infelici.

Solo nell’800 la bomboniera, un po’ meno preziosa, ma sempre di materiali e lavorazioni di grande qualità, si diffuse tra la nuova classe emergente borghese. Ii suo successo non fu solo una questione di moda e di gusto, ma di prezzo. Infatti, sia lo zucchero e i materiali impiegati costavano finalmente meno e rendevano la bomboniera e il suo dolcissimo contenuto alla portata di… quasi tutti.

La protagonista di questi fasti ha avuto, attraverso i secoli, una sorellina più semplice e popolare; chi viveva in campagna, per esempio, usava dare agli invitati del pranzo di nozze un sacchetto di carta traforata o di stoffa con dei dolcini dentro, come portafortuna. Ma il trionfo della bomboniera doveva aspettare il nostro secolo, quando la produzione di confetti e di bomboniere diventa, da artigianale, industriale. Porcellana, maiolica, peltro, argento, cristallo si piegano e si modellano in forme e decori più attuali e moderni. Nuovi materiali, come l’acciaio e la plastica, si affiancano a quelli tradizionali. Le tecniche di lavorazione si rinnovano per soddisfare la richiesta di questa nostra società dei grandi numeri. Matrimoni, battesimi, cresime, prime comunioni e persino, in certe regioni, lauree: le occasioni per regalare una bomboniera si moltiplicano, essa è ormai universalmente affermata.

CONFETTI

In principio erano semplici mandorle e insieme a noci, chicchi di riso e di grano, venivano offerte agli sposi in segno di ricchezza e di fecondità. Poi, rivestite di un velo di miele, e dopo il XIII secolo di zucchero, si sono trasformate in confetti. Dato che costavano un patrimonio, come testimoniano le note delle spese matrimoniali di famiglie reali e aristocratiche, i confetti erano preziosi quasi come brillanti. Solo alla fine del secolo scorso sono diventati dei dolcissimi portafortuna alla portata di tutte le cerimonie.

Una tradizione lunga di secoli ma sempre viva e vegeta dice che:
Confetti bianchi, disposti su un vassoio d’argento o in una coppa di cristallo, vengono distribuiti dagli sposi durante rinfresco, dopo il taglio della torta: lui tiene il vassoio, lei un cucchiaio: l’abilità consiste nel riuscire a raccogliere col cucchiaio e distribuirne a ciascun ospite un numero dispari.
Confetti bianchi possono essere lanciati a piene mani da vecchi amici burloni mentre gli sposi escono dalla chiesa o dal municipio: attenzione a lividi e contusioni.
Confetti bianchi, a gruppi di tre o cinque, trovano degno posto nelle bomboniere.

Curiosità

Evidentemente, alle grandi scadenze della vita si addice il sapore dolce. Confetti di diverse forme, colore secondo la tradizione, non devono mancare in tutti i solenni festeggiamenti e ricorrenze da 0 a 100 anni, cominciando dal battesimo per finire alle nozze d’oro. C’è chi è talmente goloso e non ci rinuncia né per la laurea né per il secondo matrimonio. Confetti bianchi quindi per il matrimonio, la cresima, la prima comunione. Confetti rosa o celesti per il battesimo. Confetti verdi per il fidanzamento, rossi per la laurea, gialli per il secondo matrimonio. D’argento per le nozze d’argento, d’oro per le nozze d’oro.

A Venezia nel 1728 il “Cuoco francese”, famoso ricettario stampato in quegli anni, dava questa ricetta per fare confetti:
“Conviene osservare che, per fare detti confetti, vi sono due differenti cociture di zucchero: l’una vien detta a perla; l’altra a lissa, sì come sono dichiarate nel trattato delle cociture di zucchero e delli confetti lissi. Per ogni sorta di confetti, vi vuole una concha grande di rame rosso con due manichi, e piana nel fondo, overo che detta concha sia d’argento sostenuta in aria con due corde, alta fino alla cintura sotto la quale voi metterete un focone con della brascia dentro. Per fare i confetti pelati bisogna avere un ordegno di rame rosso a foggia d’imbottatore, e che il canale sia grosso quanto un ferro di siringa, il quale ordegno voi iimpederete in aria di sopra il mezzo della concha, nella quale voi metterete di siropo quanto n’havrete di bisogno”.
Confetti e Auguri – Il Galateo del matrimonio dall’A alla Z.
biglietti da stampare
Biglietti per la Nascita
Biglietti Auguri  Battesimo
bigliettini da stampare
Bigliettini Prima Comunione
Bigliettini Cresima
bigliettini da stampare
Biglietti Auguri Matrimonio
Biglietto auguri di Nozze
invito compleanno
Invito Compleanno
Biglietto Auguri 18 anni
*Le bomboniere le puoi ordinare a:
Apri il PDF per avere tutte le informazioni e il modulo d’ordine.
 Bomboniere e Confetti
Biscotti di mandorle alla maniera di Petronilla

Biscotti di mandorle alla maniera di Petronilla

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Se attendete amici.. ; se dovete offrire un modesto ricevimento..; se è prossima una festicciola familiare…; se godete aver sempre in casa una larga provvista di biscotti di varie qualità…; se, semplicemente, voleste constatare quanto siano prelibati certi miei biscotti con le mandorle…

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Mettete sulla spianatoia 3 etti di farina bianca, 2 etti e 1/2 di zucchero (meglio, molto meglio se, invece del comune zucchero bianco, poteste avere ucchero biondo) e 2 etti e 1/2 di mandorle dolci tritate (o pestate) assai fine dopo che le avrete prima immerse in acqua calda e poscia sbucciate. Mescolate; riunite a montagna; scavate sul sommo un buco. Versate in quel buco 2 torli e 2 etti e 1/2 di burro appena liquefatto.

Mescolate; manipolate lungamente; impastate lunghissimamente e pazientissimamente (giacché più lavorata sarà la pasta, più soffici e prelibati riusciranno i biscotti). Tirate l’impasto in una sfoglia alta poco più di mezzo centimetro. Ritagliatela, con il coltello, in tanti bastoncini lunghi e larghi quanto un dito; o ricavatene, con gli appositi stampini, tante piccole pastine. Oliate la latta del forno o alcune teglie di rame. Distribuitevi sopra i biscotti.

Infornate in forno molto caldo; e dopo pochi minuti… ecco fatto!

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Squisiti? E anche lesti a fare? E persino di spesa relativa questi biscotti? Ebbene; ricordatevene allora; ricordatevene almeno una volta all’anno; e non seppelliteli, per sempre, nel buio dimenticatoio delle vostre testoline, subito dopo averne fatto il dolcissimo esperimento!

 Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Biscotti di mandorle alla maniera di Petronilla

 

 

 

Dolci dell'Epifania nel mondo

Breve viaggio tra i dolci dell’Epifania nel mondo

Bandiera Italia

In Italia:  il Carbone dolce della Befana
ricetta di buttalapasta.it
Ingredienti
1/2 kg. di zucchero (semolato e bianco), un ettogrammo di zucchero a velo, 1 bianco d’uovo, 1 cucchiaio di alcol puro (quello per liquori casalinghi) oppure di vodka o di grappa, colorante per alimenti nero o altro colore a piacere. Il colore nero commestibile è difficilissimo da trovare per i non professionisti; a questo punto potete chiedere al vostro pasticciere di fiducia di vendervene un pochino, o provate a farlo voi mescolando giallo, rosso e blu (purtroppo di solito si ottiene un marrone scuro, non un vero nero), oppure usate delle pastiglie di carbone vegetale ridotte in polvere (si vendono in farmacia per problemi digestivi).
Preparazione
Per prima cosa preparate una glassa montando l’albume a neve ben soda, poi unitevi 2 etti di zucchero semolato, ed infine l’alcol, lo zucchero a velo e il colorante scelto. Mettetela da parte. Versate lo zucchero semolato rimasto in una casseruola non molto grande, copritelo completamente di acqua, mescolatelo e ponetelo sul fuoco. Fatelo cuocere fino a quando inizierà a caramellarsi e diventerà biondo, ci vorranno circa 10/15 minuti. Se possedete un termometro da pasticceria, continuate a cuocere fino a quando lo zucchero arriverà alla temperatura di 141 gradi.
Abbassate il fuoco sotto lo sciroppo e versatevi dentro di colpo tutta la glassa, mescolate rapidamente per incorporarla allo sciroppo, aspettate qualche momento per permettere allo zucchero di gonfiarsi (è l’alcol che genera questo fenomeno). Versate subito il composto in uno stampo antiaderente oppure unto leggermente di olio o di burro; schiacciatelo con delicatezza per fargli assumere una forma regolare. Lasciatelo raffreddare, e a questo punto potrete romperlo in pezzi.

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. Pinza dell’ Epifania o Pinsa della Marantega

La Pinza dell’ Epifania  o Pinsa della Marantega è il dolce tradizionale del Veneto, che era immancabile sulle tavole contadine nel giorno della Befana.

Bandiera Belgio   Bandiera Francia

 Galette des rois, torta dei re magi

In Belgio e in Francia  è chiamato  Galette des rois (leggi)

Bandiera Bulgaria

In Bulgaria: Banitza.
In Bulgaria: Banitza.
 ricetta di stranieriinitalia.it
La pietanza tradizionale più amata in Bulgaria. La “banitza” è una sorta di pizza tradizionale fatta principalmente con la pasta sfoglia e la feta greca. In Bulgaria è tra le cose mangiate più spesso, indistintamente a colazione, a pranzo o a cena.
Ingredienti
1 foglio di pasta sfoglia surgelata 4 uova 1 tazza (anche meno secondo i gusti) di yogurt naturale (senza zucchero e frutta) 1/2 cucchiaino di sodio bicarbonato 400 g feta greca (o ¾ di feta greca e ¼ di ricotta) olio di girasole, burro 2-3 cucchiai di farina.
Preparazione
Uno dei modi per preparare la banitza: sbattere le uova, aggiungere lo yogurt nel quale è dissolto il sodio, aggiungere 1/2 tazza di olio, la farina, la ricotta e il formaggio schiacciato con la forchetta. Amalgamare bene tutto. Distendere la pasta sfoglia, scongelata, con il matterello, facendone 4-5 fogli fini. Sistemare i fogli di pasta in una teglia, spalmando il composto tra un foglio e l’altro. Sul foglio di pasta superiore spalmare soltanto un po’ di tuorlo di uovo. Bucare la pasta parecchie volte con la forchetta e inserire dei pezzettini di burro qua e là. Mettere al forno per 30-40 minuti (a 200 gradi). Quando è pronta tirare fuori dal forno e coprire subito. E’ preferibile mangiarla calda.
 

Bandiera Grecia

In Grecia: Vassilopita 
In Grecia: Vassilopita
ricetta di dolcidee.it
Ingredienti
530 g di farina, 4 uova, 240 g di zucchero, 150 g di burro, 1 bustina di lievito vanigliato, 4 dl di succo di arancia, 1 dl di brandy, un pizzico di bicarbonato, 1 arancia, 1 limone q.b di zucchero a velo, sale.
Preparazione 
Sgusciare le uova e raccogliere i tuorli e gli albumi in due ciotole diverse; aggiungere ai primi lo zucchero e 2cucchiai di acqua e montarli fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il burro molto morbido e tagliato a fiocchetti e montare gli ingredienti ancora per mezzo minuto.
Versare il succo di arancia e il Brandy e mescolare il composto con un cucchiaio di legno, poi setacciare la farina con il lievito e il bicarbonato e farla cadere direttamente nella ciotola, mescolando. Grattugiare la scorza dell’arancia e del limone e incorporarle.Montare gli albumi con un pizzico di sale a neve ben ferma. amalgamarli delicatamente al composto preparato, con movimenti dal basso verso l’alto, e versare l’impasto in uno stampo di 26cm di diametro, rivestito con carta forno bagnata e strizzata. Cuocere la torta in forno già caldo a 180°C per un’ora. Sfornare la torta, fare raffreddare e spolverizzarla con zucchero a velo.
Questo dolce greco prende il nome da San Basilio (agios Vassilis) che il primo dell’anno porta i doni ai bambini ortodossi. In alcune località della Grecia si usa inserire nell’impasto una moneta, simbolo di felicità: chi la trova avrà tanta fortuna.
 Bandiera Regno Unito
In Gran Bretagna Torta della dodicesima notte (Twelfth Night Cake).

In Gran Bretagna la “la dodicesima notte” è la fine del periodo natalizio e l’ultima occasione per poter festeggiare, ossia l’Epifania; è per questo motivo che gli inglesi preparano la cosiddetta Torta della dodicesima notte (Twelfth Night Cake).
ricetta di buttalapasta.it
Ingredienti
200 gr di farina, 30 gr di lievito di birra, 150 gr di burro, 150 gr di zucchero, 150 gr di mandorle sminuzzate, 150 gr di canditi, 4 uova, 1 buccia di limone, 1 buccia d’arancia, 1 presa di sale, 100 ml di Porto (vino liquoroso portoghese) o Sherry o Brendy.
Preparazione
Mescolate la frutta candita e le mandorle con il vino liquoroso Porto e lasciate il tutto a riposo per qualche ora; sciogliete il lievito di birra nell’acqua tiepida a cui unitete una piccola quantità di zucchero e la farina mescolando bene. Lasciate l’impasto al caldo per un quarto d’ora per farlo lieviatare; in una ciotola a parte mescolate il burro e lo zucchero restanti ed unite le scorze del limone e dell’arancia; poi aggiungete le uova , il sale, il lievito e la farina e mescolate finchè ne risulterà una pasta liscia ed elastica.
Aggiungete la frutta candita e la frutta secca precedentemente lasciate nel Porto a macerare, create una palla con l’impasto e lasciatelo a lievitare in un canovaccio per circa 4 ore; infine stendete la pasta (che sarà aumentata del doppio di volume), posizionatela in un tegame e cuocetela nel forno per 45 minuti.

 Bandiera Portogallo

In Portogallo: Bolo Reiimages
In Portogallo: Bolo Rei
ricetta cakemania.it
Ingredienti
farina 500 g, lievito di birra 40 g, uova 2, burro 100 g, arance non lucidate 2, latte 100 ml, zucchero 70 g, noci 30 g, pinoli 30 g, uvetta 70 g, scorzette di agrumi canditi 50 g, frutta candita intera 150 g, zucchero a velo, sale.
Preparazione
Sciogliere il lievito in una ciotola con metà del latte intiepidito. Quando inizia a spumeggiare versarlo in una ciotola abbastanza capiente con lo zucchero, un pizzico di sale, le uova sbattute, il latte rimasto, il burro a dadini, il succo delle arance e la buccia grattuggiata, la farina. Impastare il tutto aiutandovi prima con una forchetta, poi con le mani. Lasciare l’impasto nella ciotola e coprirlo con della pellicola trasparente facendolo lievitare per 2 ore. Reimpastare il tutto aggiungendo l’uvetta, le scorzette candite, le noci e i pinoli. Versare l’impasto in uno stampo per ciambelle imburrato e infarinato; decorare con la frutta candita. Fare lievitare in un luogo tiepido 45 minuti, poi infornare a 170 gradi C per 40-45 minuti. Quando è freddo spolverizzare di zucchero a velo.

Bandiera Spagna  Bandiera Messico

In Spagna Roscón de Reyes. In Messico Rosca de Reyesimages.jpg 
In Spagna Roscón de Reyes. In Messico Rosca de Reyes
ricetta di gustoblog
Ingredienti
500 gr di farina per dolci, 130 gr di zucchero, 130 gr di burro, 100 ml di acqua tiepida, 2 uova, 25 gr di lievito di birra, 1 pizzico di sale, buccia grattugiata di 1/2 arancia, buccia grattugiata di 1/2 limone, 1 cucchiaio di acqua di fiori d’arancio, Per la copertura: 50 gr di granella di zucchero, 1 uovo, 50 gr di lamelle di mandorle, frutta candita a pezzi grandi
Preparazione
Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente. Versate la farina sulla spianatoia e fate la fontana. Aggiungete il lievito sciolto in 1/2 bicchiere di acqua tiepida, unite anche gli altri ingredienti e impastate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e abbastanza sodo. Formate una ciambella (el roscon) e lasciate lievitare in posto caldo finchè avrà raddoppiato il suo volume. Spennellate el roscon con l’uovo sbattuto e ricopritelo con le mandorle a scaglie, la granella di zucchero e la frutta candita. Cuocete in forno già caldo a 180° finchè sarà dorata la superficie.
  Bandiera Stati Uniti America

Negli Stati Uniti, Il Louisiana style King Cake 

Negli Stati Uniti, invece, soprattutto a New Orleans è associato al Mardi Gras, ovvero ilnostro Carnevale (anche se lo si trova in alcune bakery anche durante la prima settimana di Gennaio). Anche la consistenza del dolce è diversa tra la versione europea e quella americana: la “Galette des rois ” è un dolce di pasta sfoglia ripieno di frangipane (una crema alle mandorle molto ricca).
Il Louisiana style King Cake, invece e’ simile ad una brioche, quasi come il cinnamon bread, ripiena (il ripieno puo’ essere semplice cream cheese o crema alle mandorle), cosparsa di glassa e confettini colorati o zucchero colorato. La forma rotonda, ad anello, vuole ricordare il percorso che fecero i tre Re Magi per cercare di deviare Erode. Ecco perchè il doce contiene anche un piccola figurina in plastica rappresentante Gesu’. La tradizione vuole che chi trovi il giocattolo/premio venga incoronato re e sia colui che organizzerà il prossimo King Cake party.
Tradizioni natalizie danesi: la candela numerata (Kalenderlys)
Tradizioni natalizie danesi: la candela numerata (Kalenderlys)
“Kalenderlys”. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons
 Dolci dell’Epifania nel mondo
Pesche Melba Escoffier

Pesche Melba alla maniera di Escoffier

.Peach Melba Recreated and Photographed at The Savoy Hotel by Martin Chiffers Executive Pastry Chef 2012.

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« Prendere delle pesche spaccarelle dalla polpa morbida. Tuffarle rapidamente in acqua bollente, poi in acqua gelata come descritto per le pesche Adrienne¹. Adagiarle su di un piatto, spolverarle di zucchero e tenerle in fresco. Precedentemente saranno stati preparati un gelato alla vaniglia molto cremoso e un puré zuccherato di lamponi freschissimi. Sistemare il gelato in una coppa d’argento o di cristallo e ricoprirlo di puré di lamponi.»
N.B. Nella stagione delle mandorle verdi, cospargere le pesche di filetti di mandorle. Non servirsi mai di mandorle secche.

  • ¹Pesche Adrienne – Prendere delle pesche dalla polpa morbida, mature al punto giusto, tante quanti sono i convitati. Immergerle in acqua bollente, ritirarle immediatamente con la schiumarola e gettatele in acqua contenente pezzi di ghiaccio. Sbucciarle, sistemarle su di un piatto cospargerle di zucchero e tenerle al fresco. Precedentemente sarà stato preparato un gelato di fragole di bosco e panna fresca profumata alla vaniglia e tante conchiglie di meringa quante sono le pesche. Sistemare il gelato in una coppa di cristallo e incrostarvi le conchiglie di meringa. Appoggiare una pesca su ognuna di queste conchiglie e coprirle leggermente di mousse al Curaçao non gelata. Stendervi sopra un velo di zucchero filato cosparso di petali di rosa cristallizzati. incastrare la coppa in un blocco di ghiaccio o circondarla semplicemente di ghiaccio tritato a neve.”
A. Escoffier, Il grande libro della cucina francese

.Pesche Melba Escoffier

Creativo e innovatore, Escoffier fu autore di ricette conosciute in tutto il mondo, fra cui la celeberrima Pesca Melba, dedicata alla famosissima cantante lirica australiana Nellie Melba.
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La ricetta
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Tempo di preparazione: 30 minuti – Tempo di cottura: 30 minuti
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Ingredienti e dosi per 4-6 persone

4 pesche di media grossezza ben sode di pasta gialla, 350 gr. di lamponi freschi, 600 gr. di gelato alla crema, 1 pezzetto di vaniglia, 3 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di zucchero in polvere.

Preparazione

Tuffate per qualche istante, in una pentola colma d’acqua bollente, le pesche, estraetele e pelatele. Dividetele a metà, eliminate il nocciolo, mettetele in un tegame (meglio se di pirofila o simili).
Ricopritele a filo con l’acqua, unite lo zucchero e la vaniglia e lasciate cuocere a fuoco bassissimo fino a che il liquido avrà la consistenza di uno sciroppo; le pesche però dovranno restare intere.

Spegnete il fuoco, lasciando le pesche nello sciroppo. Lavate rapidamente i lamponi. Sgocciolateli bene e passateli al setaccio o al frullatore in modo da ottenere una purea che metterete in una terrina con lo zucchero in polvere.
Disponete il gelato in una coppa di vetro livellandone la superficie con la lama di un coltello; estraete le pesche dallo sciroppo e disponetele con la parte convessa rivolta verso l’alto, sopra al gelato. Coprite il tutto con la purea di lamponi e lasciate in frigorifero cinque o dieci minuti prima di portare in tavola.

Se lo desiderate, potete aromatizzare la purea di lamponi con un cucchiaio di liquore di lamponi o un cucchiaino di rum. Oggi è molto in uso servire questa preparazione in singole coppette; la si può realizzare anche utilizzando lamponi surgelati e pesche sciroppate.

Questa è la ricetta autentica: le aggiunte di panna montata, canditi o altro, sono da considerarsi arbitrari.

Vino

Spumante d’Alto Adige demi-sec servito a 7°C. Champagne demi-sec (Francia) servito a 6 °C, Sherry Oloroso (Spagna) servito a 9°C.

“La mia cucina pratica” 1988

 

 Di Martinjohnchiffers [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) o CC BY-SA 3.0  
“Peach Melba” di Robbie Sproule – Flickr. Con licenza CC BY 2.0 tramite Wikimedia Commons
Cestini albumi zucchero a velo

Cestini di albumi e zucchero a velo

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Ingredienti per 18 cestini

2 albumi d’uovo, 150 gr. di zucchero a velo, 70 gr. di farina 00, 1 bustina di vanillina, 4 cucchiai di latte, 40 gr. di burro.

Preparazione

Setacciate lo zucchero a velo in una ciotola. Unite gli albumi, uno alla volta, mescolando energicamente con una frusta fino a quando il composto sarà perfettamente liscio e amalgamato. Aggiungete quindi il latte e la farina setacciata con la vanillina e amalgamate bene. Imburrate una teglia di cm. 40 x 30 cmm. Versate il composto a cucchiate distanti l’una dall’altra sulla teglia: si formeranno dei dischi di circa 12 cm. di diametro (potrete mettere circa 6 dischi alla volta). Fate cuocere in forno a 180 gradi. Quando il bordo è ben dorato, togliete la teglia dal forno. Sollevate subito i dischi con una spatola e metteteli in una ciotolina. Con la punta delle dita premere il fondo e modellate i bordi che si piegheranno in modo che il disco prenda la forma di un calice. Fateli raffreddare ed indurire prima di usarli. Riempite i cestini così ottenuti con macedonia di frutta, panna, gelato, mousse di cioccolato o di crema e serviteli.

Cestini albumi zucchero a velo “Regali della mia cucina” 1978

Cestino croccante con cannella

Cestino croccante con la cannella

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Ingredienti per 1 cestino:

40 gr. di burro morbido, 40 gr. di miele, 40 gr. di zucchero, 40 gr. di farina 00, ¼ di cucchiaino di cannella in polvere, 10 gr. di burro per imburrare.

 Preparazione

Foderare una teglia di cm. 40 x 30 di carta da forno o d’alluminio. Unite tutti gli ingredienti in una ciotola e lavorateli molto bene fino ad otttenere un composto morbido ed omogeneo. Versare il composto al centro della teglia e stendetelo con una spatola fino a formare un disco spesso 5 mm. circa. Il disco si allargherà molto durante la cottura. Far cuocere in forno a 180 gradi per 15 minuti. Togliere la teglia dal forno ed aspettare qualche minuto perchè la pasta si indurisca. Capovolgere una ciotola e ricoprire con carta da forno o d’alluminio.
Sollevare la carta da forno dalla teglia e capovolgere il disco sulla ciotola. Premere il disco sulla ciotola e fare un bordo con la punta delle dita. Togliere il foglio che ricopre la pasta. Far raffredare ed indurire perfettamente.
Quando il cestino sarà indurito sollevarlo dalla ciotola.
Il cestino così ottenuto potrà essere un contenitore per gelato o macedonia di frutta o cioccolatini. Con la stessa pasta si possono fare tanti piccoli cestini anzichè un cestino singolo: occorrerà cuocere il composto una cucchiaita alla volta e mettere i dischi ad indurire in una tazza a formare dei calici.

 Cestino croccante con cannella ”Regali della mia cucina” 1978
Torta alla lavanda

Torta alla lavanda

Tortine alla lavanda con marmellata di aranceFrancia
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I fiori di lavanda possono essere utilizzati per profumare il latte,  anche per la preparazione del  gelato. In alcune aree del Maghreb (Algeria) viene utilizzato in alcune preparazioni culinarie come il couscous. Nella valle dell’ Estéron, presso Nizza, viene preparato un liquore, che si dice essere antisettico, digestivo e calmante.

Ingredienti

175 gr. di burro dolce fuso, 175 gr. di zucchero in polvere, 3 uova leggermente sbattute, 175 gr. di farina per dolci, 2 cucchiai di fiori di lavanda fresca o 1 cucchiaio di lavanda culinaria essicata e spezzettata, 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia, 2 cucchiai di latte, 1/2 cucchiaino di acqua, alcuni fiori di lavanda fresca

 Preparazione

Preriscaldare il forno a 180° C. Ungete leggermente e infarinate uno stampo a savarin o uno stampo per dolci a fondo amovibile di 20 cm. di diametro. Lavorate il burro e lo zucchero fino a ottenere un impasto di consistenza leggera e fioccosa. Aggiungete le uova sbattendo bene in modo che l’impastodiventi spesso e brillante.

Aggiungete la farina, la lavanda, l’estratto di vaniglia ed il latte. Versate il tutto in uno stampo con l’aiuto di un cucchiaio e cuocete per 1 ora al forno. Lasciate riposare per 5 minuti, quindi tirate fuori dalla forma su una griglia e lasciate raffreddare.

Mescolate lo zucchero gelato con l’acqua fino a ottenere una consistenza liscia ed omogenea. Versate sul dolce e decorate con fiori di lavanda fresca.

Puntoviola
Variante

Anzichè una torta, potete preparare tante tortine e decorarle con la confettura che preferite.

Per esempio:
 Leggi ancheProfumo di fiori di lavanda, profumo di Cupcakes

 

 Torta alla lavanda
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Par Jason Walsh — originally posted to Flickr as Lemon-Lavender Shortbread, CC BY 2.0,
Par Becky Striepe — Flickr: Thumbprint Cookies!, CC BY-SA 2.0,