Nozze Argento, Oro e Diamante, prima parte

Nozze d’Argento, Nozze d’Oro e Nozze di Diamante, seconda parte

Anche se si sente parlare di nozze di carta, di cotone, di legno, di lana, di stagno, di porcellana, di cristallo, in Italia non si tiene conto che di tre anniversari importanti: i venticinque, i cinquanta, i sessant’anni di matrimonio. A queste tre pietre miliari della vita coniugale corrispondono rispettivamente le nozze d’argento, le nozze d’oro e le nozze di diamante.

In queste ricorrenze i coniugi, se sono cattolici, fanno celebrare una Messa, alla quale assisteranno i figli, i nipoti, i pronipoti e gli amici più cari. Possono poi offrire un piccolo ricevimento in casa (colazione, , cocktail, cena), invitando amici e parenti.

La tradizione vuole che gli sposi distribuiscano confetti d’argento in occasione dei venticinque anni di matrimonio, d’oro in occasione dei cinquanta, bianchi in occasione dei sessanta. Anche la torta tradizionale sarà ornata di confettini dello stesso colore. Non può mancare, in queste ricorrenze, un brindisi con lo champagne.

Se si pensa di dare un ricevimento importante, si dovrà ricorrere all’invito stampato su cartoncino (soltanto il nome dell’invitato sarà scritto a mano).

La formula dovrà essere:

Carlo e Maria Rossi
pregano il signore e la signora Bianchi di voler intervenire a un pranzo il 13 settembre, alle ore 20, in occasione delle loro nozze d’oro.

Quando si vogliono evitare le cerimonie solenni, in pompa magna, e i pranzi fastosi, si ricorrerà agli inviti scritti a mano, o meglio ancora fatti a voce. Del resto la semplicità si addice maggiormente a questo tipo di festa intima e familiare.
Se i figli desiderano fare una sorpresa ai genitori possono fare personalmente gli Inviti e far trovare ai festeggiati una piccola folla di amici riuniti in loro onore.

Per le nozze d’oro e di diamanti, è preferibile che il ricevimento avvenga di giorno, per non stancare troppo i vecchi sposi; questi, comunque, se sono molto vecchi, possono limitarsi a fare una breve comparsa, un gentile e commosso atto di presenza.

Anche nel festeggiamento più semplice e familiare, non mancheranno naturalmente gli auguri più affettuosi, e i fiori, molti fiori, possibilmente non troppo profumati.

E i regali? 

Una tradizione vorrebbe che i doni fossero d’argento per le nozze d’argento, d’oro per le nozze d’oro, di brillanti per le nozze di diamante. Doni che parenti ed amici possono permettersi solo se navigano… nell’oro appunto.

I figli e i nipoti, piuttosto, se hanno mezzi sufficienti, possono regalare qualcosa d’argento per le nozze d’argento (un vassoio, dei cucchiaini da caffè, dei piattini, una coppia di saliere, un tagliacarte, una cornice).

Per le nozze d’oro, sempre avendone i mezzi, e sempre che agli sposi possa far piacere, si può regalare un oggettino-ricordo d’oro (una spilla, una medaglietta con le due date, una cornicetta doppia). Ma se si pensa che i vecchi sposi gradiscano qualcosa di più pratico, accontentiamoli: è la gioia loro che conta, non la tradizione o la nostra soddisfazione.

Di eventuali regali in brillanti, ovviamente, non parliamo nemmeno: con la stessa spesa, quante cose si possono regalare per dare conforto, piacere, consolazione, svago alla maturità o alla vecchiaia di due sposi!

 E gli anelli?  

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Se lo desiderano e se possono permetterselo, gli sposi dovrebbero, secondo la tradizione, scambiarsi un anello uguale alla fede nuziale, da portarsi sopra a questa: d’argento in occasione delle nozze d’argento, d’oro in occasione delle nozze d’oro, di brillanti in occasione delle nozze di diamante. Anche qui, in ogni modo, valgono soprattutto il buon senso e i reali desideri di ognuno. Enciclopedia della donna 1965

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Mirto per amore Se volete addobbare la tavola degli sposi, cercate dei ramoscelli di mirto. Questa pianta per secoli è stata considerata un simbolo d’amore. In Gran Bretagna venne introdotta nel XIX secolo una deliziosa tradizione, quando il principe Albero, futuro marito della regina Vittoria, aggiunse un ramoscello di mirto al bouquet della sposa. Il ramo venne poi piantato e attecchì. Da allora, tutte le spose, della casa reale inglese adottarono la consuetudine di staccare un ramoscello da quella pianta per aggiungerlo al proprio bouquet.
Petronilla

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Bomboniere e Confetti

Torta srce festival cokolade 122011 2″ by Roberta F.. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons Nozze Argento, Oro e Diamante, prima parte
Menù Nozze d' Argento

Menù per le Nozze d’ Argento

Menù
Piccoli soufflé agli spinaci e mozzarella
Insalata delicata al tonno
Zuppa di polpa di granchio
Petto di vitello farcito brasato
Dolce della Zarina

Piccoli soufflé agli spinaci e mozzarella
Tempo occorrente: 1 h e 30′
Ingredienti per 6 persone
600 gr. di spinaci, 30 gr. di burro o margarina, 30 gr. di farina, ¼ di litro di latte, 200 gr. di mozzarella, pangrattato qb, 4 uova, sale, noce moscata.

  • Lavate con cura gli spinaci cambiando più volte l’acqua in modo da eliminare tutto il terriccio eventuale e fateli cuocere in acqua bollente salata per 15 minuti circa. Quindi scolateli, lasciateli intiepidire, strizzateli e sminuzzateli. In un pentolino fate sciogliere il burro o la margarina, incorporate la farina, un pizzico di sale, diluite tutto con il latte e senza mai smettere di girare portate a ebollizione in modo da ottenere una salsa densa e compatta.
  • Incorporate alla salsa gli spinaci, insaporite tutto con un poco di noce moscata e lasciate raffreddare il composto. Rompete le uova dividendo i rossi dai bianchi, versate i primi nel composto di spinaci e montate a neve fermissima i secondi.
  • Aggiungete all’impasto la mozzarella tagliata a dadini, unite con delicatezza anche i bianchi montati a neve e versate il composto in parti uguali in 6 pirofiline da soufflé ben unte e cosparse di pangrattato. Passate tutto in forno preriscaldato a 220 gradi per 20 minuti circa o finchè i soufflé non saranno ben gonfi e dorati in superficie. Servite immediatamente ricordando che il soufflé non può aspettare neanche un minuto.

Vino: Müller-Thurgau dei Colli Piacentini, a 10°C. Lagrein Kretzer Rosè (Alto Adige),a 13°C

Insalata delicata al tonno
Tempo occorrente: 20′
Ingredienti per 6 persone
400 gr. di insalata trevisana, 150 gr. di soncino, 200 gr. di tonno sott’olio, 150 gr. di fontina, 150 gr. di noci, 1 uovo, olio, aceto, sale e pepe.

  • Pulite le due insalate, quindi tagliate a striscioline la trevisana come se fosse cicorino e lasciate intero il soncino.
  • Sgusciate le noci e dividete i gherigli, tagliate a dadini la fontina, sgocciolate e spezzettate  il tonno e fate rassodare l’uovo in acqua bollente per 9 minuti.
  • In una insalatiera radunate le insalate, il tonno, la fontina e le noci. A parte schiacciate l’uovo con una forchetta, versatelo sopra gli altri ingredienti, condite tutto con olio, aceto, sale e pepe, girate bene e servite.

Vino: Venegazzù bianco (Veneto), a 10°C. Bianco capena superiore (Lazio), a 10°C.

Zuppa di polpa di granchio
Tempo occorrente: 40′
Ingredienti per 6 persone
2 scatole di polpa di granchio, 1 pomodoro grosso maturo, 1 patata grossa, 2 zucchine, uno spicchio d’aglio, 1 ciuffo di prezzemolo, 1 litro e mezzo di brodo di pesce, 4 cucchiai di olio, 6 fette di pane casereccio, sale, pepe appena macinato.

  • Sbucciate la patata e il pomodoro e tagliateli a piccoli dadini, quindi mondate le zucchine, lavatele e affettatele sottilmente. Tritate finemente lo spicchio d”aglio insieme al prezzemolo privato dei gambi, lavato e sgocciolato.
  • Sul fondo di una pentola fate insaporire le verdure preparate insieme all’olio, quindi diluite tutto con il brodo di pesce, regolate di sale, se necessario, e portate tutto a ebollizione. Continuate la cottura per 20 minuti circa e passate tutto al passaverdure.
  • Rimettete il brodo passato in una casseruola, incorporate la polpa di granchio levata dalle scatole e fatta sgocciolare e lasciate cuocere per altri 10 minuti. Fate tostare le fette di pane, disponetele una per fondina, copritele con la zuppa di granchio e spolverizzate tutto a piacere con un poco di prezzemolo tritato e pepe appena macinato. Servite subito.

Vino: Collio Goriziano Pinot Grigio (Friuli), servito a 10°C. Frascati di Monteporzio Catone (Lazio), servito a 10°C.

Petto di vitello farcito brasato
Tempo occorrente: 1h e 40′
Ingredienti per 6 persone
800 gr. di vitello disossato e aperto nel mezzo a forma di tasca, 200 gr. di ricotta, 25 gr. di funghi ammollati, ½ cipolla, 1 uovo, 100 gr. di prosciutto cotto, 1 ciuffo di prezzemolo, una carota, 1 costa di sedano, 1 spicchio d’aglio, 70 gr. di burro o margarina, 1 pomodoro maturo, 1 bicchiere di vino bianco secco, 1 mestolo di brodo anche di dado, sale e pepe.

  • Affettate sottilmente la cipolla e fatene rosolare una parte in un padellino con 20 gr. di burro o margarina, quindi unite i funghi ammollati e spezzettati, regolate di sale e pepe e fate cuocere allungando con un poco di acqua, se lo ritenete necessario.
  • In una terrina radunate la ricotta, l’uovo, il prosciutto cotto sminuzzato, i funghi con il loro fondo di cottura, il prezzemolo privato dei gambi e tritato finemente e amalgamate bene il tutto.
  • Farcite con il composto preparato il petto di vitello e cucite le aperture con del filo grosso in modo che il ripieno non possa fuoriuscire in cottura.
  • Pulite, private della pelle e tritate la carota, il sedano e il pomodoro, metteteli in una casseruola con la cipolla rimasta, l’aglio e il burro.
  • Fate rosolare il tutto, adagiatevi il petto di vitello, giratelo affinchè insaporisca da tutti i lati, regolatelo di sale e irroratelo con il vino bianco. Continuate la cottura su fuoco basso per circa un’ora diluendo con il brodo a metà cottura. Servite la carne tagliata a fette e cosparsa con il fondo di cottura frullato o passato al setaccio.

Vino: Groppello della Riviera del Garda, a 18°C. Sorni Trentino Rosso, servito a 18°C.Dolce della Zarina con frutta mista (3)

Dolce della Zarina con frutta mista

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Cosa fare…

  • … il giorno prima del pranzo: Preparate il petto di vitello farcito, fatelo cuocere secondo le modalità indicate nella ricetta e conservatelo al fresco senza affettarlo. Preparate il dolce della Zarina senza decorarlo con la panna e il cioccolato e conservatelo in frigorifero ben chiuso.
  • … 3 ore prima del pranzo: Preparate la base dei soufflé agli spinaci senza completarli con gli albumi montati a neve. Completate il dolce della Zarina guarnendolo.
  • … 2 ore prima del pranzo: Preparate la zuppa di granchio e fate tostare le fette di pane senza unirle alla zuppa sino al momento di servirle.
  • … 1 ora prima del pranzo: Completate i soufflé e riscaldate il forno.
  • … ½ ora prima del pranzo: Fate cuocere i soufflè, scaldate il petto di vitello, tagliatelo a fette e conservatelo al caldo.
Menù Nozze d’ Argento Fonte: I miei menù – Selezione dal Reader’s Digest 1989
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