Merenda di compleanno

Galateo: Merenda di onomastico o compleanno

L’onomastico è la ricorrenza cattolica in cui si festeggiano tutte le persone il cui nome coincide con quello del santo o del beato del giorno nel Calendario liturgico. Non tutti i prenomi hanno un corrispondente santo o beato; un nome privo della ricorrenza viene detto adèspoto
Il compleanno, detto anche meno comunemente genetliaco, è il giorno dell’anno in cui è nata una persona.

libri enciclopedia_donna

Probabilmente è accaduto a tutti di lasciar passare il giorno di San Luigi o di San Giuseppe senza far gli auguri all’amica Luisa, alla zia Giuseppina o a qualcuno che porta uno di questi nomi e con il quale siamo legati da un sentimento di amicizia, di rispetto o di gratitudine. Qualche volta si tratta di trascuratezza: prese dall’ingranaggio della vita di tutti giorni finiamo per dimenticare certe piccole cose che dovrebbero essere suggerite non soltanto dal saper vivere, ma anche dalla nostra sensibilità e dal nostro affetto verso le persone che ci circondano.

Qualche volta, invece, si tratta di non saper come fare: incerte se fare gli auguri di persona o per telefono, se mandare un semplice biglietto o un regalo, rimandiamo la decisione di giorno in giorno e così la ricorrenza passa e noi restiamo con il rimorso di non aver fatto giungere in tempo il nostro ricordo.

.
GLI AUGURI
Tutti, più o meno, gradiscono essere ricordati da parenti e amici in occasione del proprio onomastico o compleanno, ma non è necessario, e tantomeno obbligatorio, che amici e parenti facciano sempre un regalo. Il più delle volte è sufficiente un augurio affettuoso purché sia fatto in tempo: non troppo in anticipo e, naturalmente, non in ritardo. Il giorno stesso o la vigilia, ecco il momento per fare o ricevere gli auguri di compleanno o di onomastico.
 .
Come si fanno gli auguri?
Per telefono, per iscritto, di presenza? Dipende dai casi. Poiché le visite d’ augurio oggi sono del tutto passati di moda, si fanno gli auguri di presenza solamente quando si è invitati alla festa di compleanno o di onomastico. Si fanno gli auguri per telefono quando si sa di non incontrare la persona festeggiata ma si è abbastanza in confidenza con lei per essere certi di non disturbarla e di non imbarazzarla con una telefonata. In tutti gli altri casi, e cioè ai superiori, alle persone anziane e, in genere, a quelle con cui non si è in grande confidenza, è preferibile mandare un biglietto (mai una cartolina): una telefonata potrebbe recare disturbo.
.
I DONI
Stabilito che gli auguri, se fatti come si deve, riescono sempre graditi, ricordiamo che, se vogliamo sottolineare la ricorrenza in modo particolare, è bene fare un dono. Ricordiamo che il dono deve essere sempre adatto alla persona che lo riceve che, anche se modesto, deve essere presentato con garbo ed eleganza, perché possa testimoniare liberamente il nostro affetto per la persona al quale è destinato.
.
I BAMBINI
Se per particolari ragioni si può trascurare di festeggiare l’ onomastico o il compleanno di un adulto, non bisognerebbe mai mancare di festeggiare quello di un bambino: i bambini, si sa, sono particolarmente sensibile a questo genere di festeggiamenti, non tanto per i doni che possono ricevere, quanto per il fatto di sentirsi al centro dell’affetto e dell’attenzione generale. Se appena è possibile, i familiari inviteranno alla festicciola gli amichetti del bambino per un’allegra merenda; soffrirà cioccolata calda (d’inverno), spremuta di frutta (d’estate), dolciumi vari e, per finire, la tradizionale torta con le candeline. Se non ci si può permettere la festicciola con merenda, basterà festeggiare il bambino in famiglia, con una torta, molta allegria e molto affetto. L’importante è che la data del compleanno e quella dell’onomastico siano ogni anno due giorni lieti, da ricordare con gioia.
Fonte: Enciclopedia della donna 1963

CONFETTI:
Multicolor o tinte pastello

Merenda di compleanno

.

COME SI INVITANO GLI AMICI

Non è il caso, per una festicciola tra amici, di fare le cose con molta “etichetta”; ma con correttezza questo sì. Dunque, il festeggiato o la festeggiata, almeno un paio di giorni prima della festa, invita gli amici. L’invito deve essere in ogni modo confermato dalla madre: perciò la signora telefonerà alle mamme delle amiche e degli  amici invitati, dando la conferma.

CHE COSA SI PREPARA E COME SI DISPONE

Tazze e bibite
E ora prepariamo la tavola, naturalmente con un’allegra tovaglia colorata. Se la tovaglia bianca, si può guarnirla, in primavera, con piccoli rametti di fiori di pesco o mazzolini di violette o di primule. Sulla tovaglia si dispongono le tazze per le bevande calde, ognuna col suo cucchiaino (sul piattino, a destra) col tovagliolino ben piegato. Meglio che tovagliolini siano di carta, e che ci sia una buona scorta. D’estate, invece delle tazze si mettono in tavola le coppette da macedonia o i grandi bicchieri colorati da bibite. Si infilano nei bicchieri cannucce di colori diversi, affinché gli invitati possano riconoscere il proprio bicchiere.

La torta
Al centro della tavola troneggia la grande torta di compleanno, con le candeline colorate che simboleggiano gli anni del festeggiato. Invece del compleanno fosse un’altra festa, alla torta con le candeline si potrà sostituire un piattone di dolci e paste varie.

Tartine e panini
Ai lati della torta, vengono posti, in vassoi, i cibi salati. (In mancanza di vassoi, bastano i normali piatti di portata). Su un vassoio sono disposti in fila ordinata (per facilitare la scelta) le tartine che devono essere il più possibile variante: all’acciuga, al tonno, al paté, con pomodoro, con uova sode, con cetriolini e con ogni sorta di divertenti guarnizioni alla maionese; su un altro vassoio i panini imbottiti di prosciutto, salame, affettati vari. Se poi la mamma ha un po’ di tempo e un buon forno a disposizione, può preparare al momento piatti caldi di pizzette e di tosti.

burro per panini imbottiti Cestini di parmigiano (3)

 

 

 

 

antipasto Grissini_prosciutto sandanielebuffet canpeVol Au Vent Bouchées_champignons

 

 

 

 

Le bevande
Come bevande, se si è in inverno, si prepara un tè, o meglio ancora una cioccolata, da versarsi caldissima.
Se invece è primavera o estate, l’ideale saranno le macedonie di frutta e le spremute di arancia e di limone.
La macedonia si presenta già nelle coppette, le spremute si portano in tavola nelle apposite caraffe.
Solo se non c’è stato abbastanza tempo per i preparativi, si offrono bibite (succhi di frutta, aranciate, chinotti, eccetera) già confezionati in bottigliette: stappandole e versandole in presenza degli ospiti.
Se la tavola della merenda non è abbastanza grande da poter contenere tutte queste leccornìe, quel che non ci sta (per esempio i piatti di portata, le caraffe delle varie bibite, i tovagliolini di ricambio) può trovar posto sulla credenza, o meglio ancora su un carrello o su un tavolino qualsiasi, dal quale viene preso man mano ciò che occorre. Solo la torta di compleanno deve stare da padrona, sempre in mezzo alla tavola.

carolina (12)

Torta lilla di Compleanno: Pan di Spagna a strati con crema, rivestito di pasta di zucchero lilla e decorato con confetti. Al centro una candelina scintillante.

GALATEO

Prima della merenda
All’arrivo degli amici, il festeggiato/a li aiuta a togliere il soprabito o il golfino e li accompagna salutare la mamma. Se la mamma non conosce ancora alcuni degli amici invitati, il festeggiato/a si ricorda di presentarglieli.
Poi li guida nella stanza destinata alla festicciola e, se non tutti gli amici si conoscono tra di loro, provvede a fare le presentazioni, dicendo i loro nomi con semplicità e con un cordiale sorriso.

Durante la merenda
Dopo che la mamma ha acceso le candeline, il festeggiato/a le spegne soffiandovi sopra, senza gonfiare troppo le guance e senza sbruffare goccioline di saliva.
Se è bravo/a in materia, taglia personalmente la torta (dalla quale saranno state tolte le candeline). Se invece è ancora inesperto/a, prega la mamma di tagliarla, ma la serve personalmente ai suoi amici: non già facendo il giro del tavolo col piattone in mano, ma rimanendo sul posto e facendosi porgere il loro piatto a turno, in ordine di posto e non di simpatia. Con l’aiuto della mamma, si preoccupa che tutti gli amici e le amiche abbiano bibite, tartine e dolci a sufficienza; bada con garbo che il più goloso non si ingozzi a scapito degli altri e che il più timido non resti a bocca asciutta. Non pretende di fare tutto lui/lei: offrire, versare, servire; primo, perché farebbe aspettare troppo gli amici e le amiche; poi, perché non è piacevole per gli amici avere un ospite che invece di far loro compagnia, continua a girare intorno alla tavola come una trottola, per servirli. Ma, fatti girare una volta i piatti, il festeggiato/a può dire: “Adesso servitevi da soli, per piacere, ogni volta che lo desiderate”.
Infine, per tenere viva la festa, non si mette a fare lo/la spiritoso/a, ridendo e parlando a voce troppo alta.

Dopo la merenda
– Finita la merenda, il festeggiato cerca di organizzare qualche gioco divertente (non troppo violento o chiassoso parenti.
– Cerca di fare in modo che gli amici si affiatano tra loro, incoraggiando i più timidi, calmando i più prepotenti.
– Evita di imporre la propria volontà, non pretende di dirigere tutto, ma si adatta ai desideri e ai gusti dei suoi ospiti.
– Non si mette in un angolo a bisbigliare con l’amico/a più caro/a; ne si isola mettendosi a leggere, magari in un’altra stanza, disinteressandosi degli amici.
– Non litiga con gli ospiti: appunto perché ospiti, gli amici vanno trattati con riguardo (anche se hanno torto).
– Non si grida giocando e non ci si agita.

Un’idea:
Se la mamma glielo concede, per rendere più festoso il compleanno, il festeggiato/a potrà mettere vicino al piatto di ognuno dei suoi amici un piccolo oggetto ricordo, uguale per tutti:
un fiore, un pupazzetto, un segnaposto. Così anche gli amici si sentiranno festeggiati insieme a lui/lei e più contenti.

Liberamente tratto da L’ enciclopedia della fanciulla 1963
Come si mangiano i cibi, Prima parte
 Galateo 1 of 6    1  2   3 … 6 

Festa di compleanno da Carolina

Torta camicia e cravatta del papà

Galateo: il Battesimo (1^ parte)

Galateo: il Battesimo (2^ parte)

Galateo: Diploma, 18 anni, Laurea

Anche i regali hanno il loro galateo – Donna Letizia

.Omaggio a Donna Letiziadonna_letizia libri

.

Anche i regali hanno il loro galateo

Come comportarsi quando si riceve personalmente un dono
Se vi si consegna un dono, è cortese aprire subito il pacchetto e ringraziare il donatore con entusiasmo, anche se l’oggetto vi è indifferente o non è di vostro gusto. Quando un invitato si presenta con dei fiori e ve li rimette personalmente, in mancanza di personale, pregatelo di scusarvi un momento e andate svelta a metterli nell’acqua. Sarebbe peccato, e anche scortese, abbandonarli su una seggiola. Se si tratta di una scatola di dolci, offritene ai presenti. Se vi viene consegnato un regalo in presenza di altre persone, ringraziate subito, ma in separata sede.

Ciò che si usa e ciò che è bene fare
Una donna non offre fiori ad un uomo (n.d.r. siamo nel 1967!). Né un uomo a un amico. Alle persone bisognose non si fanno regali utili, ma neppure troppo prosaicamente necessari. Al personale non si danno indumenti usati nelle ricorrenze importanti. Nell’anniversario di matrimonio è consuetudine gentile che i coniugi si scambino regali. Ai degenti in clinica si usa regalare dei fiori, possibilmente senza profumo. Regali graditi, libri e riviste, scelti a seconda del gusto della persona cui sono destinati. Quando si desidera sdebitarsi con un sacerdote, gli si può rimettere un’offerta in una busta chiusa, dicendogli: “Voglia accettare questa modesta offerta per le sue opere”. Gli si può donare un oggetto d’arte, un libro ben rilegato. Se gli si vuole fare un dono per la chiesa, lo si può pregare di provvedere lui stesso all’acquisto facendoci recapitare la fattura.

Ringraziamenti
Si tratti di adulti o di bambini, i ringraziamenti si fanno generalmente per iscritto. Si fanno per telefono se si tratta di amici molto intimi. Quando il dono è consegnato personalmente, bisogna ringraziare prima di slegare il nastro. Per un dono collettivo si ringrazia individualmente ogni donatore. Incontrando per caso una persona che ci ha fatto un regalo e che abbiamo già ringraziato per iscritto, le si rinnovano a viva voce i ringraziamenti.

Tra amici
Raramente una donna fa un regalo a un uomo, a meno che si tratti di un parente prossimo, di un medico, di un sacerdote, di un avvocato. Un giovanotto,, uno scapolo, ricevuto sovente in casa di amici, porterà fiori e dolci. Le persone che accettano inviti senza poterli restituire, si sdebitano con dei fiori, dolci, un soprammobile, dei giocattoli per i bambini. Alla persona di servizio di una casa in cui si è frequentemente invitati, si darà ogni tanto un’adeguata mancia.

Le dediche
Si dedicano libri e fotografie. Dove si mette la dedica:

  • Foto: solo gli autori e gli artisti appongono direttamente la firma sulle foto. Le nostre dediche, destinate agli intimi, si mettono sul retro della fotografia.
  • Libri: la dedica va scritta su una delle pagine bianche, all’interno del libro. Va scritta pulitamente, senza cancellature, una formula d’amicizia o d’augurio, la firma, la data e basta. Non si fanno dediche sui libri antichi, sulle edizioni numerate, sui messali o libri di chiesa, in genere, soprattutto se si offrono ad un religioso.

Restituzione
A prescindere da ogni amichevole considerazione, la più elementare cortesia vuole che entro un periodo di tempo ragionevole, si restituisca quanto ci è stato prestato, senza aspettare che il proprietario ce lo chieda. Se un oggetto prestato è andato perso, o si è rotto, bisogna preoccuparsi di sostituirlo con uno identico; se invece è insostituibile, si cerca di rimediare con un altro oggetto di valore maggiore. Se l’oggetto è stato danneggiato, bisogna farlo riparare a nostre spese. Chi chiede, deve stare attento alla reazione della persona cui si rivolge: riluttanza ed esitazione devono essere subito interpretate come rifiuti, che occorre incassare sportivamente, senza ritenersene offesi.

Chi concede un prestito in denaro, non deve poi abusare della condizione d’inferiorità del debitore, esigendo ogni sorta di piccoli servigi che originerebbero astio e rancore. E chi riceve, non deve alterare il suo comportamento col creditore: se non può restituire la somma ricevuta alla scadenza stabilita, anzichè eludere l’argomento, o sfuggire addirittura l’amico generoso, gli spieghi lealmente le sue ragioni, si scusi, continui a dimostrarsi grato. Salverà la faccia e l’amicizia. I libri vanno restituiti dopo essere stati letti. Tardarne la restituzione, pone nell’imbarazzo il proprietario che si vede costretto a sollecitarla. Chi desidera ritornare in possesso di un oggetto prestato, dopo un periodo di inutile attesa, può sollecitare la restituzione con un cortese biglietto o a voce.

Anche i regali hanno il loro galateo

Quando fare i regali
I regali si fanno nelle ricorrenze tradizionali, Natale e Pasqua, compleanni, onomastici. I doni vanno generalmente ricambiati, quindi può essere indelicato offrire oggetti di valore tale da mettere in imbarazzo chi non può ricambiare alla pari. I regali fatti in occasione di nozze, battesimi, fidanzamenti, comunioni, per ospitalità ricevuta, per qualche servizio o favore reso, non comportano reciprocità.

Cosa offrire
Se è vero che i regali debbono corrispondere alla personalità del destinatario, tuttavia può essere imprudente regalare un’anticaglia ad un amatore d’arte, o una pipa tirolese a un collezionista di pipe. L’uno e l’altro gradiranno di più un dono che esuli dai loro “hobbies” i quali richiedono esperienza e gusto sicuro. Si possono offrire in dono cesti di frutta, dolci, libri, cose utili, cose inutili, denaro.

  • Denaro Un dono in denaro (meglio se per assegno) si fa solo a un parente più giovane o a un dipendente. Va accompagnato da qualche parola gentile.
  • Dolci Devono provenire da una delle migliori pasticcerie, esigono una confezione accurata e lussuosa. Si offrono di preferenza ai parenti e agli amici intimi, o per sdebitarsi di qualche cortesia, per es. alla segretaria di un amico professionista, alla telefonista o alla commessa di una ditta con cui si hanno rapporti di affari. Non si offrono ai superiori, ai diabetici, alle signore in continua lotta con la linea.
  • Doni collettivi Talvolta, specialmente in occasione di matrimoni, i doni si fanno in comune: qualche amico o i membri di una stessa famiglia si “quotizzano”, il che consente loro di offrire un dono di maggior valore. Può anche trattarsi di una sottoscrizione tra impiegati di una ditta, operai di una fabbrica, alunni di un istituto o colleghi degli sposi.
  • Doni inutili Sempre graditi i doni inutili, purchè rientrino nella categoria degli oggetti superflui e di lusso che non abbiamo il coraggio di acquistare personalmente. Inoltre non impegnano, non costringono chi li riceve a servirsene, e possono eventualmente esser rifilati a qualcun altro.
  • Doni utili Sono da riservare ai parenti più stretti e prima di decidersi nella scelta bisognerà esser sicuri di non sbagliare. Un dono “utile” non azzeccato è mortificante per ambo le parti.
  • Fiori Soccorrono chi non ha molta fantasia nella scelta dei regali, e sono sempre graditi. In occasione di nozze, battesimi, cresime, prime comunioni si inviano bianchi. Alla festa di fidanzamento; fiori vivaci e allegri

Come confezionare regali con foulard

 

 

 

Regali e golosità fai da te
Come si mangiano i cibi, Prima parte Galateo 1 of 6    1  2   3 … 6 

Un foulard per confezionare i regali: Furoshiki

Un cesto di golosità fatte in casa è un dono molto apprezzato!

.Anche i regali hanno il loro galateo