Con i preparati surgelati possiamo realizzare ottimi piatti velocemente, per quando abbiamo poco tempo da dedicare alla cucina o quando arrivano ospiti improvvisi e vogliamo presentare loro una squisitezza. In questa ricetta ho utilizzato il preparato misto mare per risotti e spaghetti, unendolo alle zucchine, per variare la classica ricetta della carbonara.
Ingredienti |
- 360 gr. di spaghetti o bucatini di Gragnano,
- 1 confezione di misto mare per spaghetti surgelato,
- 150 gr. di grasso di prosciutto (o pancetta),
- 50 gr. di cipolla bianca,
- 2 o 3 zucchine,
- 150 gr. di parmigiano grattugiato,
- 2 uova,
- vino bianco secco,
- olio evo,
- sale e pepe.
Preparazione |
Qualche ora prima della preparazione fate scongelare il misto mare. Spuntate le zucchine, lavatele, asciugatele e tagliatele a rondelle; tagliate a dadini il grasso di prosciutto e tritate grossolanamente la cipolla.
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In una padella capiente mettete poco olio e fate sgrassare il prosciutto a dadini fino a renderlo croccante; aggiungete la cipolla tritata e fatela appassire, versando un po’ di vino bianco. Unite le rondelle di zucchine e cuocetele una decina di minuti, poi fate intiepidire.
In un’altra padella fate saltare, in poco olio, il misto mare ormai scongelato e versate un po’ di vino bianco facendolo sfumare; salate e continuate la cottura come da istruzioni sulla confezione, poi fate intiepidire.
(Tutto deve essere tiepido, compresa la pasta, perchè la salsa rimanga cremosa e l’uovo non si rassodi)
Lessate la pasta in abbondante acqua salata e poi scolatela al dente.
Nel frattempo, in una ciotola, sbattete le uova, aggiungete il parmigiano grattugiato e unite il pepe macinato al momento. Versate la pasta nella ciotola con la salsa carbonara e mantecate per amalgamare gli ingredienti.
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Passate la pasta alla carbonara nella padella con le zucchine ed il misto mare, controllate la sapidità e mescolate amalgamando bene il tutto, facendo attenzione che la salsa rimanga cremosa (per questo le uova non dovranno mai venire a contatto con contenitori caldi che le cuocerebbero). A piacere aggiungete altro pepe.
Vino |
Frascati (Lazio), Trebbiano (Romagna), Orvieto (Umbria, Lazio), Verdicchio (Marche).
I consigli di vapjazz-Cookaround:
In gastronomia credo si possa definire pesce tutto ciò che vive nel mare: è quindi evidente che ci troviamo davanti ad una varietà di cibi molto grande, che si differenzia a seconda del contenuto in grasso, dei tempi e modi di cottura.
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Per i pesci bianchi, cucinati al vapore o alla griglia senza aggiungere grassi, si devono scegliere vini bianchi delicati, non troppo aspri né alcolici, come uno Chardonnay o una Malvasia.
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Con i crostacei alla griglia o lessati, essendo più aromatici, si può abbinare anche un Sauvignon o un Verdicchio, oltre che la Malvasia.
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I fritti di mare sono invece uno di quei casi in cui si può pasteggiare con spumante metodo classico o con champagne, poiché la ricchezza di grassi rende opportuno sfruttare la capacità sgrassante dell’anidride carbonica.
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I pesci al forno hanno una complessità di sapori molto variabile: da evitare i vini rossi perché i tannini, dal sapore amarognolo, non vanno d’accordo con queste preparazioni un po’ salate. Quindi ci si deve orientare su bianchi e rosati di ottimo corpo.
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Per le zuppe e i brodetti vale quanto detto per i pesci al forno, senonché in questo caso ci si può spingere fino a vini rossi giovani, da un vino novello a un Freisa vivace.
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Per i pesci conservati in salamoia si devono evitare i vini rossi perché non si accordano con la sapidità della pietanza, mentre per quelli affumicati come il salmone, che è piuttosto grasso, consiglio spumanti metodo classico e Sauvignon.