Libro per cuoco" Anonimo VENEZIANO: RICETTE

“Libro per cuoco” Anonimo VENEZIANO, sec.XIV – XV: RICETTE

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Testo a cura di Giuliana Lomazzi – Giornalista specializzata in alimentazione e gastronomia.
“Cosa si cucinava nel ‘300? Ce lo racconta questo libro, che con l’Anonimo Toscano vanta il primato di essere tra i primi testi gastronomici in volgare. Con il tono dolce e altalenante del dialetto veneto, l’autore offre al nostro sguardo grandi tavolate dove le portate si susseguono profumatissime: pollastri stufati in latte di mandorle, agresto, datteri e zafferano; brodo di pollo aromatizzato con acqua di rose, mandorle, “zenzevro, garofali (chiodi di garofano), canella”, da zuccherare e servire in ciotole; triglie e lamprede, salse rigurgitanti di spezie o “herbe bone”, “rafioli, capreto, porcho”.
Ci sono anche torte salate “de late, de zuche secche, da faxolli freschi, d’agli, de gambari, de fongi, de herbe, de pesse”. Il nostro anonimo prepara pure frittelle di mele, di fiori di sambuco, di latte di mandorle e, soprattutto, le Fritelle da Imperadore magnifici, forse dedicate all’imperatore Federico II, detto Stupor mundi: contengono “chiara de l’ova e fete de formazo frescho, un pocho de farina e pignoli mondi”. Per realizzare la sua opera, l’Anonimo Veneziano sembrerebbe si sia ispirato a fonti prestigiose. Tra i suoi modelli il Liber de Coquina, o Libro di cucina (XIII-XIV secolo), considerato il più antico ricettario del Medioevo italiano e forse redatto alla corte angioina di Napoli. Altre ricette sono probabilmente ispirate alla cucina di corte di Federico II, che regnò a Palermo tra il 1220 e il 1250.”
RICETTE
Libro di cucina o Libro per cuoco, Anonimo Veneziano, sec. XIV – XV

Testo completo in lingua medievale

I. Amidono d’ amido.
II. Ambroyno.
III. Agliata.
IV. Ambrosino bono e perfecto et cetera.
V. Bramagere.
VI. Brodo de polastri.
VII. Bon savore da polastri.
VIII. Brodeto de starne bon.
IX. Brodeto camelino a caponi
X. Butiro de chaxi freschi, etc.
XI. Butiro de grasso de mandole.
XII. Brodeto de ovi schieto, bon e perfetto.
XIII. Brodeto de pessi.
XIV. Ciuiro overo sauore negro a cengiaro.
XV. Ciuiro over sauore a ceruo, etc.
XVI. Ciuiro a carne de cavriolo o de livore
alesso o rosto per lo megliore che tu voy, etc.
XVII. Caponi ouer polastri impliti.
XVIII. Ciuiro de lepore, over de altra carne.
XIX. Coradella d’ agnello, etc.
XX. Coradella di chapreto, etc.
XXI. Composta bona e perfetta.
XXII. Cime de vitte.
XXIII. Cisame de pesse quale tu voy.
XXIV. Formentra bona e utille perfetta.
XXV. Fongi.
XXVI. Fritelle da Imperadore magnifici.
XXVII. Fritelle de fiore de sambugho, etc.
XXVIII. Fritelle bianche.
XXX. Gelatina de polastri,
XXXI. Gelatina de zaschuna carne.
XXXII. Gelatina per un altro modo. 
XXXIII. Gellatina communa e bona de pesse.
XXXIV. Herbe battute perfecte e bone, etc.
XXXV. Herbetella, etc.
XXXVII. Lenolata over Enolata.
XXXVIII. Lasagne.
XXXIX. Manzare de pomo bono e perfetto.
XL. Migliaciti bianchi e vantagiati, etc.
XLI. Mandolata cocta e perfetta.
XLII. Mostarda e mostarda bona.
XLIII. Manzare de rape.
XLIV. Malmoma, etc.
XLV. Mortarolo per XII persone.
XII persone, toy VI polastri e iiij casi freschi
XLVI. Mortadelle bone e perfette, etc.
XLVII. Ove plene.
XLVIII. Pastero de quaye boni e vantagiati.
XLIX. Pastero de polastri.
L. Pastero de pipioni.
LI. Pastero de carne de porcho optimo.
LII. Pastero de capreto bono.
LIII. Polastri a sumacho boni e perfecti, etc.
LIV. Polastri in brodo bianco.
LV. Panicata con agresta.
LVI. Paniera cum carne bono e perfetto.
LVII. Polastri pini e boni.
LVIII. Pane de noxe maravigliosso e bone.
LIX. Peverada scleda zoè schutelini.
LX. Quinquinelli zoè rafioli boni molti.
LXI. Rixo in bona manera.
LXII. Rafioli friti, etc.
LXIII. Rafioli commun de herbe vantazati.
LXIV. Rafioli per altro modo
LXV. Rapa armata.
LXVI. Rosto in cisame bono e perfetto optimo.
LXVII. Savore rinforzato perfetto.

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Libro per cuoco” Anonimo VENEZIANO: RICETTE
SALSA AGLIATA  da "Libro per cuoco" Anonimo VENEZIANO Fried_cauliflower_with_salsa AGLIATA

SALSA AGLIATA da “Libro per cuoco” Anonimo VENEZIANO, sec. XIV-XV

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Stampato per la prima volta nel 1899 con il titolo Libro della cucina del XIV secolo, comprende 135 ricette. A Firenze si trova un frammento di un manoscritto risalente presumibilmente al XIV sec. dal titolo Modo di cucinare et fare buone vivande e contenente 57 ricette. Pare che alcune di queste preparazioni siano del cuoco senese Niccolò de’ Salimbeni, al quale spettava la preparazione dei piatti per i banchetti dei “12 ghiotti”, anche noti come “la brigata godereccia” (o spendereccia).
  • E’ questo il primo testo gastronomico in volgare insieme all’Anonimo Toscano o Libro della cocina (XIV – XV sec.) che mostra punti di contatto con il Liber de coquina del XIII – XIV sec., presumibilmente compilato alla corte degli Angiò, a Napoli.
  • Il testo conobbe un’ampia difffusione ed ispirò grandi cuochi come il Plàtina e Maestro Martino.
  • L’ignoto autore non scrisse un libro di corte, destinato ai grandi cuochi, ma per la casa, per il cuoco domestico.
 slowfood.it aprile 2009 

La brigata godereccia
Siena, metà del Duecento. Dodici giovani di famiglia ricca danno vita alla “brigata”, ripromettendosi di sperperare tutto il proprio danaro in gozzoviglie. Ci riuscirono, dilapidando 216.000 fiorini in due anni, l’equivalente di 12-15 milioni di €uro. Scrissero di loro Cavalcanti, Boccaccio e Dante. Si legge nella Divina Commedia, Inferno XXIX,128: “Niccolò de’ Salimbeni che la costuma ricca del garofano prima discoperse”. Ciò in quanto, al tempo era noto per la passione smodata per il costosissimo chiodo di garofano. Si diceva cuocesse le carni sopra braci prodotte con questa spezia. Ai 12 ghiotti sono dedicate nel libro per cuoco alcune ricette.
“Se tu voy fare mandolata cocta per XII persone, toy tre libre de mandole, e toy meza libra de zucharo”.

Slowfood.it

III, AGLIATA. 1

Agliata a ogni carne, toy l’aglio e coxilo
sotto la braxa, poi pestalo bene e mitili aglio
crudo, e una molena de pan, e specie dolçe,
e brodo; e maxena ogni cossa insema e fala
unocho bolire e dala chalda.

In epoca moderna dovrebbe invece essere trascritta così:

SALSA AGLIATA

Cookaround.com.

Prendi 2 teste di aglio e cuocile sotto le braci. Prendi 5 spicchi di aglio crudo, frullalo e mischialo con della mollica di pane, 2 pizzichi di spezie dolci (mix di cannella, noce moscata e zenzero) e un mestolino di brodo di verdura tiepido. Mescola tutto nel bicchiere del mixer . Spella l’aglio abbrustolito e metti tutto nel mixer e trita finemente. Scalda il composto e servilo caldo aggiustando all’ultimo il sale.

Per ottenere questa ricetta trascritta è stato necessario riprodurre la ricetta in cucina e tentare con diverse proporzioni di ricreare un sapore che si adattasse anche alle nostre papille. Di conseguenza riportare alla luce le ricette dal 1200 in avanti è un lavoro non solo di pazienza per la traduzione, ma anche consiste in una serie infinita di prove e di assaggi, che non ricreano esattamente quali erano i sapori a cui erano avvezzi nei 1300, ma sono dei tentativi di adattamento all’epoca moderna.

 

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