Torta rovesciata di farina di castagne

Torta rovesciata di farina di castagne

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 Ingredienti per 4 persone
3 mele, 300 gr. di farina di castagne, 250 gr. di zucchero, 100 gr. di burro, 2 uova, 1 bustina di lievito per dolci, 1 pizzico di sale, 100 gr. di canditi a tocchetti, cannella in polvere q.b
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Preparazione

Scaldare il forno a 200 gradi. Foderare il fondo di una tortiera con carta da forno. Ungere la carta con un po’ di burro e cospargere con lo zucchero.

Sbucciare le mele e tagliarle a fettine. Disporre le fettine di mele sul fondo dello stampo e spolverarvi sopra cannella a piacere.
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In una terrina unire burro e zucchero e mescolare con una frusta. Aggiungere al composto le uova, la farina di castagne, il lievito, il sale ed i canditi infarinati (così non affonderanno durante la cottura).
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Versare il composto ottenuto sulle fettine di mela e livellare la superficie.
Infornare e cuocere per trenta minuti circa.Quando la torta sarà cotta, toglierla dal forno, farla raffreddare e rovesciarla.
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Vino
Asti spumante demi-sec (Piemonte), Albana di Romagna dolce o amabile, Moscato d’Asti (Piemonte), Recioto(Veneto)
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 Torta rovesciata di farina di castagne
 La farina di castagne, detta anche farina dolce è il prodotto dell’essiccatura e della successiva macinatura delle castagne.Si presenta con un colore nocciola e con sapore dolce  Si produce principalmente nelle zone di montagna dai 450 metri ai 900, dove ha modo di crescere la pianta del castagno domestico e dove nel tempo si sono stabilite le strutture abilitate alla sua produzione (in particolare sull’Appennino settentrionale e alcune zone di quello centrale e dell’Appennino calabro).
In passato era un’importante fonte di sussistenza, per molte di queste zone montuose, visto l’alto contenuto calorico. Tutto l’Appennino ligure, tosco-emiliano e tosco-romagnolo, che della farina di castagne fece in passato la principale fonte di sostentamento, è stato caratterizzato dalla cosiddetta civiltà del Castagno.
La castagna introdotta già ai tempi di San Benedetto fu intensamente coltivata a causa delle carestie e della peste. In Toscana nel 1300 queste calamità portarono la popolazione a spostarsi, in cerca di mezzi di sostentamento, verso le colline. In Corsica, il castagno venne introdotto su larga scala nel sedicesimo secolo dai genovesi e la sua diffusione cambio’ radicalmente il paesaggio di vaste zone dell’isola e la dieta di gran parte della popolazione.

 

Diavoli, Streghe, Magie... e i Toast di Halloween

Diavoli, Streghe, Magie… e i Toast di Halloween

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Tra poco sarà Halloween e per l’occasione, in questo post, voglio riportare una pagina del libro “Diavoli Streghe Magie Malefici nella tradizione di Penne (Pe)” di A. Procacci, ma prima una de le spaventose ricette di halloween:

Toast di Halloween

Ingredienti:
4 fette di pancarré, 4 fette di formaggio Emmenthal, 8 olive nere denocciolate, Ketchup q.b.

Preparazione:
Prendete le fette di pane e mettetele nel tostapane a tostare per circa 1 minuto. Quando sono pronte, disponetele su un piatto e spalmate sopra un leggero strato di ketchup.
Tagliate il formaggio a listarelle sottili e mettetele sopra le fette di pane. Sgocciolate le olive dal liquido di conservazione e tagliatele a rondelle sottili.
Disponete 2 rondelle di olive sopra ogni fetta, in modo da formare 2 occhi. Trasferite i toast su un piatto da portata e serviteli in tavola. Le vostre faccine paurose di Halloween sono pronte!

Accorgimenti:
Fate attenzione durante la cottura del pancarré nel tostapane, altrimenti le fette rischieranno di bruciarsi.

Idee e varianti:
Accompagnate i toast con altri salatini e una bibita gassata per i bambini o una birra per gli adulti. Il successo è assicurato!

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Diavoli, Streghe, Magie… e i Toast di Halloween

«Il popolo di Penne, paese in provincia di Pescara, ha creato, secolo per secolo, un mondo fantastico, “magico”, in cui elementi tipici e costitutivi del cristianesimo, del paganesimo ed altri provenienti da culture e tradizioni diverse si fondono e si concretizzano in una particolare forma di religiosità somma di quelle conoscenze e di quelle acquisizioni….»

Arcobaleno
Dove l’arcobaleno s’appuje n’terre sono nascosti i tesori delle fate e dei “mazzimarille”. Generalmente sono custoditi in grosse pentole di rame.

Determinazione del sesso del nascituro
Si prende un pezzo di massa di pane e si pone vicino alla brace del focolare: se fa un bozzo (s’arrezze) nascerà un maschio; se si apre (fa la spaccarelle) sarà una femmina.

Fate
Sono donne bellissime vestite di celeste con cappelli a cono e veli svolazzanti. Molte hanno la bacchetta magica e sono dispensatrici di beni o fortune. Se offese dagli uomini possono diventare cattive ed allora si trasformano in lamije che la notte disturbano il sonno degli uomini ponendosi a sedere sul loro petto e tentando di soffocarli. Le fate ora n’zi trove chié piccò l’artirète lu Pèpe.

Gatto
Animale sempre presente nella magia tradizionale: chi uccide un gatto ha sette anni di disgrazie; è l’animale in cui si trasforma più spesso la strega.

Mazzimarille
……amano vivere in luoghi ove è presente l’acqua(a Ponne argesce na lu pauzze di Zichinelle). Sono vestiti con un abitino nero e un berretto nero o rosso: il fortunato mortale che riesce a rubare uno di questi berrettini troverà sicuramente un tesoro.

Noce di Benevento
Luogo di adunanza di tutte le streghe per tenere il Sabba. Viene raggiunto in volo su una scopa o dopo essersi trasformate in uccello notturno (strix), sempre dopo avere esclamato il rituale: Sott’acque e sotte vende a la noce di Binivende

Previsioni
Per conoscere il fidanzato usa mettere tre fave sotto il cuscino: una con la buccia, una sgusciata a metà e l’altra per intero. Prendendo a caso una fava il mattino, si saprà se si sposerà un uomo ricco (fava non sbucciata) o povero o in discrete condizioni economiche.

Streghe
Sono creature malefiche che ordiscono inganni, fanno deperire i bambini, provocano grandine e temporali, impesiscono matrimoni e suscitano passioni lascive….. per tenere lontano le streghe si pone sotto il guanciale del bambino una spazzola ed un pettine, oppure dietro porte e finestre una scopa rovesciata, perchè si crede che la strega prima di entrare è tenuta a contare i fili o le setole…. Strega deriva dal latino Strix con significato di uccello notturno, raffigurato come un pipistrello o un’arpia. In un certo lasso di tempo, fu considerata bella ed ammaliatrice.

“Diavoli Streghe Magie Malefici nella tradizione di Penne (Pe)” di A. Procacci – Brioni Roman Style Editore – 1989

Penne (Abruzzo): veduta invernale della cittadina abruzzese
  •  Di my self (Opera propria) [Public domain], attraverso Wikimedia Commons
  •  Di Georgedadrummer (Opera propria) [CC BY-SA 3.0  
Fantasmini di purè

BOOHOO…. siamooo i fantasmini di purèeee!

Halloween

è una festività anglosassone celebrata la notte del 31 ottobre. Trae origine da ricorrenze celtiche e ha assunto negli Stati Uniti le forme accentuatamente macabre e commerciali con cui oggi la conosciamo. L’usanza si è poi diffusa anche in altri paesi del mondo e le sue manifestazioni sono molto varie. Si passa dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini, che girano di casa in casa recitando la formula ricattatoria del trick-or-treat (dolcetto o scherzetto). Caratteristica della festa è la simbologia legata al mondo della morte e dell’occulto, di cui è tipico l’emblema della zucca intagliata, derivato dal personaggio di Jack-o’-lantern.
Il termine Halloween è una variante scozzese del nome completo All Hallows’ Eve, cioè la notte prima di Ognissanti (in inglese arcaico All Hallows’ Day, moderno All Saints’ Day). Sebbene il sintagma All Hallows si ritrovi in inglese antico (ealra hālgena mæssedæg, giorno della messa di tutti i santi), All Hallows’ Eve non è attestato fino al 1556
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BOOOO…. siamooo i fantasmini di purèeee!

 Ingredienti per 4 persone

600 gr. di patate farinose, 100 ml. di latte, 30 gr. di burro, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, capperi, noce moscata e sale q.b.

Preparazione

  • Lessate le patate intere con la buccia. Spelatele e passatele allo schiacciapatate.
  • Raccoglietele in tegame, aggiungete il latte, il sale e la noce moscata grattugiata.
  • Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Insaporite su fiamma bassa per qualche minuto.
  • Togliete dal fuoco, aggiungete il burro ed il parmigiano. Mescolate bene dal basso verso l’alto e lasciate intiepidire.
  • Foderate di carta da forno una teglia.
  • Mettete il purèe in una sac-à-poche (oppure aiutatevi con un cucchiaio) e formate dei mucchietti sul foglio di carta da forno, che modellerete a fantasmino con le mani pulitissime.
  • Lavate, asciugate e spezzettate i capperi in modo da ottenere occhi e bocche che poi posizionerete sui fantasmini. Secondo me, anche se occhi e bocche non saranno perfette renderanno di più l’effetto spiritico.
  • Mettete in forno, già caldo, per qualche minuto così da rassodare un po’ i fantasmini. Lasciate intiepidire, quindi toglieteli delicatamente e metteteli su un piatto di portata.
  • Servite tiepidi.

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Fantasmini di purè
Pizza di zucca ai 4 formaggi

La pizza di zucca ai quattro formaggi

La ricca farcitura per la zucca con Mozzarella di bufala campana, Fontina, Gorgonzola e Pecorino, renderà questa insolita pizza la ricetta giusta per una cena autunnale, tra amici, davanti ad un bel fuoco scoppiettante. A seguire, possiamo offrire ai nostri ospiti le deliziose caldarroste.

Ingredienti per 4 persone

Polpa di zucca, 1 confezione di pasta sfoglia (o pasta per pizza), formaggi: 100 gr. di Mozzarella di bufala, 100 gr. di Fontina, 100 gr. di Gorgonzola,100 gr. di Pecorino poco stagionato.

 Preparazione

Tagliate la zucca a pezzetti e cuocetela in forno per 30 minuti a 200 gradi. Foderate una teglia da pizza con carta da forno. Stendetevi sopra la pasta sfoglia (o la pasta per pizza) e bucherellatela con una forchetta.Versate i pezzetti di zucca e schiacciateli quindi, con una paletta, spalmate il composto fino a coprire tutta la superficie: parte del composto trasborderà.

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Disponete i 4 tipi di formaggi diffenti spezzettati in modo da creare 4 spicchi e arrivando vicino e tutt’intorno al bordo. Passate con cura un dito bagnato d’acqua fredda tutt’intorno al disco vicino ai bordi che andranno richiusi.
Con un po’ di impasto, che avrete tenuto a parte, formate due strisce che metterete a delimitare gli spicchi, in modo che i formaggi sciogliendosi non debordino mischiandosi tra loro.

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Risvoltate il bordo esterno della sfoglia e disponetelo a coprire anche un po’ del composto di zucca e formaggi.Mettete in forno già caldo a 230 gradi per 15 minuti circa e poi 5 minuti sotto il grill (i tempi di cottura possono variare da forno a forno, io ho usato un forno statico), fino a che la pasta sarà dorata e i formaggi saranno fusi. Lasciate riposare qualche istante e servite.

Questa “pizza” è ottima anche tiepida e a temperatura ambiente.

Varianti

Anzichè mettere il composto direttamente sulla sfoglia fresca è possibile compiere questa operazione in due passaggi:il primo serve a cuocere l’impasto ed il secondo a fondere i formaggi evitando di bruciarli.

  1. Cuocete in forno caldo l’impasto di pasta sfoglia, steso nella teglia, a 200 gradi per 15 minuti circa.
  2. Sfornatelo e disponete i pezzetti di Mozzarella,Fontina, Gorgonzola e Pecorino (come più sopra descritto). Rimettete quindi inforno a cuocere per circa 5 minuti. I tempi di cottura possono variare da forno a forno.

Come la vera pizza ci si può divertire ad arricchire la ricetta secondo la propria fantasia, aggiungendo fettine di prosciutto crudo, speck o salsiccia grigliata.

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Vino

Prosecco fermo?
I consigli di ropa55 – Cookaround Administrator:
Il prosecco è una buona scelta (io l’avrei preferito mosso vista la grassezza dei formaggi) ma anche un Fiano o una Malvasia istriana. E…. proverei un Lambrusco,

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Pizza di zucca ai 4 formaggi

polpettone zucca

Polpettone di zucca

Il polpettone è una pietanza a base di carne tritata o verdure, spezie, aromi e ingredienti leganti (come l’uovo, il pangrattato e la farina);  può essere farcito di verdure (specialmente spinaci) e formaggio. Può essere considerato come secondo o piatto unico. Gli ingredienti vanno macinati, tagliuzzati o spezzettati  come per le polpette, ma è preparato in un unico pezzo dalla forma più o meno cilindrica; viene poi  servito affettato al momento. Per la cottura si privilegia la lessatura, l’umido o il forno. Meno usata, anche a causa delle dimensioni, la frittura.
In alcune regioni d’Italia, il termine “polpettone” viene usato anche per indicare un tipo di torta di verdure ricoperta non dalla pasta sfoglia ma dal pan grattato, come, ad esempio, il Polpettone di fagiolini, tipico della Liguria.
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Ingredienti per 6 persone

1 kg. di zucca senza scorza e semi, 2 patate, 50 gr. di funghi secchi ammollati, sgocciolati e tritati grossolanamente (oppure 300 gr. di funghi freschi), 4 cucchiai di ricotta, 20 gr. di formaggio grattugiato, 50 gr. di burro, 2 uova, olio evo, pane grattugiato, sale.

Preparazione

Lessare la zucca in abbondante acqua salata, aggiungendola quando l’ acqua bollirà. Per cucinarla più velocemente è meglio tagliarla a tocchetti. Cuocere per 20 minuti circa (più è cotta meglio è).

Scolare e mettere la zucca cotta in un recipiente e schiacciarla aiutandosi con una forchetta ottenendo un purè liscio. Se il purè fosse troppo acquoso, asciugarlo in forno tiepido ma spento. In una casseruola sciogliere il burro con un cucchiaio di olio ed unire i funghi. Farli saltare su fuoco medio.

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Aggiungere la zucca e le patate. Mescolare per far insaporire. Togliere la casseruola dal fuoco ed aggiungere la ricotta, il formaggio grattugiato, il sale e le uova battute. L’impasto dovrà essere omogeneo e se fosse troppo molle, rederlo più consistente con il pangrattato.
Dopo aver dato una forma di grosso salame all’impasto, passarlo nel pangrattato e metterlo in una teglia unta d’olio. Bagnare il polpettone con un po’ di olio.

Cuocere in forno già caldo per 30 – 40 minuti. Il polpettone può essere servito sia caldo che freddo.

Vino
Traminer aromatico (Alto Adige), Riesling delle colline dell’Oltrepò Pavese, Muller Thurgau (Trentino), Prosecco.

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zucca
Polpettone di zucca
Di Hutschi (Opera propria) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) o CC BY-SA 3.0 

 

Torta di zucca alla maniera di Petronilla

Torta di zucca alla maniera di Petronilla

Se anche voi (al par di me) avete fatto per il pranzo della Vigilia i lombardissimi tortelli con la zucca, e se anche a voi fosse rimasto in casa (come è rimasto a me) un bel pezzo di zucca gialla e soprattutto molto dolce, utilizzatelo per fare (come ho fatto io) la torta di zucca per il comune pranzo familiare. Non vi sembrerebbe forse adatta la zucca, per confezionare torte? Ebbene, fate la prova; e sono certa che – portate dalla posta – verranno poi a rallegrarmi parecchie epistole con i vostri soliti “tante grazie e tanti complimenti, o cara Petronilla!”
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Per fare questa torta, bisogna pesare la zucca cruda dopo di averla sbucciata; non scordarne il peso esatto; tagliarla in fette sottili; metterla in una pentola; coprirla di latte; farla bollire spesso rimestando; lasciarla al fuoco fino a che non avrà bevuto tutto il latte; e passarla, infine, per il setaccio, raccogliendo in una insalatiera il passato. Bisogna poscia unire una presa di sale ed una di cannella, un cucchiaio di pane grattugiato, un pugno di mandorle sbucciate e tagliate assai fine con la mezzaluna, tanto zucchero quant’è la metà del peso della zucca, un uovo intero; mescolare e rimescolare il tutto per bene; e lasciare infine l’impasto lì, ad amalgamarsi in quiete.
Bisogna poi preparare una buona pasta frolla impastando insieme circa 200 gr. di farina bianca, due cucchiai di zucchero, mezz’etto di burro ed un po’ di latte; tirarla dello spessore dei nostri vecchi due soldi; e stenderne più di metà sul fondo e tutt’in giro alla tortiera,, che sarà già unta di burro. Bisogna infine riempire con l’impasto la tortiera; ritagliare, nella pasta frolla rimasta, delle listerelle; distenderle, incrociandole, sulla torta, infarinatre e…
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E mi saprete poi dire se la zucca, quando è dolce, possa o no servire a confezionare torte; ma torte (ben s’intende) non per i pranzi di riguardo, ma per i cari, per gli intimi, per i riposanti pranzetti familiari e che una torta riesce sempre a maggiormente rallegrare!
“Altre ricette di Petronilla anno 1935”

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente.

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torta crostata alla zucca

Torta di zucca alla maniera di Petronilla
Mascherine di Carnevale con… il manico!

Mascherine di Carnevale con… il manico.

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< Maschera Veneziana Jolly con manico

L’idea per questi biscottini, l’ho avuta visitando il blog di mammarum. Oltre che simpatici sono anche squisiti e potete divertirvi a realizzarli con l’aiuto dei vostri bambini. Baffi, bocca, occhiali e tanto altro; la stessa preparazione potrà essere utilizzata per biscottini di Halloween. I disegni da riprodurre, potete trovarli sul web digitando “disegno bocca”, “disegno baffi”, “disegno occhiali”, ecc.

Mascherine di Carnevale con… il manico!
Ingredienti

Acquistate o preparare la pasta frolla

Preparare la glassa

  • Glassa al cioccolato (Mascherine di Carnevale)
  • Glassa reale (Biscotti di pasta speziata)
  • Glassa alle nocciole. Ingredienti: 1 albume, 1 cucchiaino di pasta di nocciola (pralinato, che trovate nei negozi che trattano articoli da pasticceria), zucchero a velo (quanto basta per ottenere un composto abbastanza sodo, varia in base al peso dell’albume). Fare sciogliere la pasta di nocciole a bagnomaria e farla intiepidire, unire ai rimanenti ingredienti e mescolare fino a quando risulta un composto omogeneo e senza grumi. Ricetta di Cinzia-Cookaround
Preparazione

Disegnate l’immagine scelta su un foglio di carta e ritagliatela.

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Una volta stesa la pasta frolla con il matterello, appoggiate sopra le sagome preparate, e con un coltellino affilato ricavate i biscottini a forma di baffi, bocca, occhiali… o quello che volete.

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Mettete i biscotti su di una teglia foderata di cartada forno e infilzateli delicatamente con un bastoncino per spiedini (eventualmente, mettete una striscetta di frolla umida sul retro, facendo attenzione che non si veda, per rinforzare la parte), che servirà da manico. Cuocete a 180 gradi in forno già caldo per 15 minuti circa.

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Fateli raffreddare, quindi decorateli come più vi piace: con glasse di vari colori, con confettini colorati, ecc.  La bocca io l’ho spennellata con Alchèrmes.

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Crema di zucca, un piatto autunnale

Ad Halloween le streghe preparano, nel calderone, la loro deliziosa  zuppa…! «…Mescola, mescola nel pentolon…»

 Ingredienti

Brodo vegetale q.b, 1 kg di polpa di zucca, Olio extravergine d’oliva q.b, 1 pizzico di noce moscata, Pepe q.b, Sale q.b.

   Preparazione

Tagliate la polpa della zucca a pezzi e fatela cuocere in acqua salata fino a che risulta tenera.

(continua a leggere Crema di zucca, un piatto autunnale)

  Vino
Traminer aromatico (Alto Adige), Riesling delle colline Mantovane o dell’Oltrepò Pavese, Muller Thurgau (Trentino).
 

 Notevoli sono le possibili variazioni di questa ricetta:

  • Preparare dei crostini di pane e burro saltati in padella che metterete a vostro piacimento nella crema. Usare il formaggio preferito tagliato a pezzetti per rendere più pastosa la crema. Usare altre spezie in alternativa all’alloro: zenzero fresco oppure menta fresca, o ancora salvia, ma sempre con parsimonia per non modificare e non coprire il sapore della zucca. Tostare alcune fette di pane in forno per alcuni minuti, adagiare su ognuna una fettina di formaggio completare con una fetta di salame
  • Può servire come salsa di accompagnamento.
 

Intagliare la zucca per Halloween: Contenitore zuppa
 
The Spanish Food
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Fave dolci, Fave dei morti, Favette

Fave dolci, Fave dei morti, Favette: ricette di una famiglia nobiliare ravennate di inizio ‘900

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Fave dolci di Ravenna o a Cervia
100 grammi di zucchero, 200 grammi di pinoli tritati molto fini, 25 grammi di farina, 25 grammi di crusca, un uovo e una spruzzata di acquavite.
 
Fave dolci di Forlì
100 grammi di zucchero, 200 grammi di mandorle dolci tritate. 100 grammi di farina, un uovo. 30 grammi di burro, una spruzzata di Alkermes.

Fave dolci di montagna
100 grammi di zucchero, 100 grammi di mandorle tritate. 100 grammi di farina, 100 grammi di farina di castagne, un uovo, una spruzzata di Acquavite.
 
Fave dolci di Lugo
100 grammi di zucchero, 100 grammi di mandorle dolci tritate, 200 grammi di farina gialla, un uovo, una spruzzata di vecchio Cognac.

Fave dolci di Massalombarda
100 grammi di zucchero, 200 grammi di mandorle dolci tritate, 100 grammi di farina, un uovo, una spruzzata di caffè molto nero.

  • da “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare”: Menù per festività e ricorrenze con oltre 350 ricette raccolti in un cucinario di una vecchia famiglia nobiliare romagnola che il rampollo Giovanni Manzoni ha svelato in questo libro ricco di suggerimenti e leccornie. Tra le ricette più selezionate ben otto modi di fare i cappelletti romagnoli ed altrettanti per i tortellini bolognesi con tanto di brodo doc per palati fini.

Per colorare i biscottini di rosa aggiungere Alkermes all’impasto, di marrone aggiungere cacao.

I dolci dei morti

sono dei preparati, quasi sempre biscotti, realizzati in occasione della Commemorazione dei Defunti.
È tradizione in Europa e soprattutto in Italia allestire dolci particolari nei giorni a ridosso del 2 novembre, che spesso ricordano nel nome questa ricorrenza o nella forma e consistenza quella di un osso. Altro riferimento ricorrente è alle dita delle mani, mentre il dolce a forma di cavallo è probabilmente legato alla leggenda di Proserpina. Ancora oggi in alcuni paesi d’Italia, la notte tra l’1 ed il 2 novembre, si pongono questi dolci su tavole i imbandite, sicuri che verranno frequentate dai propri defunti.
I dolci dei morti contengono ingredienti semplici come farina, uova, zucchero ed aromatizzanti; spesso sono presenti mandorle finemente triturate o talvolta anche cioccolato, marmellata e frutta candita. Tali dolci sono presenti, con poche varianti, come preparazioni casalinghe, artigianali o di pasticceria quasi ovunque nella penisola italiana ed i nomi attribuiti sono similari da Nord a Sud, tralasciando le forme dialettali.

Biscotti

  • “Fave da morto”, “fave dei morti” o “fave dolci”: pasticcini alla mandorla, di forma ovoidale e schiacciata, cosparsi di zucchero a velo; hanno l’aspetto di un amaretto, ma presentano una consistenza maggiore (Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche ed Umbria). Differenti, seppur sempre a base di mandorla, sono le “Favette dei Morti”, presenti un po’ in tutto il Nord-est, ma soprattutto in Veneto, a Trieste e in Friuli, sono di tre colori (panna, marroni e rosa) e variano dal croccante al morbido (Favette Triestine).
  • Ossa di morto, talvolta “ossa da mordere” italianizzando il piemontese “ossa d’mort”: biscotti di consistenza dura, con mandorle ed albume d’uovo (Piemonte e Lombardia).
  • “Ossa di morto”: biscotti dalla forma oblunga (Veneto), talvolta ricoperti da cioccolato (Sicilia).
  • In Sicilia, secondo la versione originaria, le “Ossa di morto” sono di consistenza molto secca e di colore bianco e marrone. Con zucchero, farina, albume e acqua di chiodi di garofano, vengono chiamate anche “Paste di Garofano”. Molto spesso confuse con le ” Mostacciole”, le quali, invece, sono fatte con un impasto di miele e spezie, come il chiodo di garofano.
  • Le “Ossa di morto” sono presenti anche nel Senese, con origine a Montepulciano. Di consistenza friabile e di forma rotonda, sono impastati con le mandorle tritate.

Derivati del pane

  • “I cavalli”: pane di grandi dimensioni, a forma di cavallo (Trentino-Alto Adige).
  • “La mani”: pane a forma circolare con due mani che si uniscono (Sicilia).
  • “Pane dei morti”: piccoli panini dolci, a base di biscotti sbriciolati, ripieni di frutta candita e confezionati su ostie (Lombardia).

Derivati del marzapane

  • “Dita di apostolo”: dolce a forma di mano, a base di pasta all’uovo e riempito di mousse di ricotta e panna, tipico della pasticceria siciliana.
  • Frutta di Martorana, riproduzioni di frutta con farina di mandorle e zucchero.

Varianti del torrone
“Torrone dei morti”: presenti nella tradizione culinaria napoletana, sono torroni morbidi dalle dimensioni di 50-70 cm, venduti a pezzi. A differenza del torrone classico, non sono a base di miele, ma di cacao, e sono preparati in vari gusti, con nocciole o frutta secca e candita, ma anche al caffè, o altri gusti ancora.

Altro

 

  • Pupi di zucchero (o, in siciliano: pupaccena, pupi ri zuccaro): presenti nella tradizione siciliana, si tratta di statuette di zucchero colorato, riproducenti paladini o generiche figure maschili e femminili (i morti, gli antenati della famiglia).
  • “La colva”, dolce pugliese che si prepara il 2 novembre a Foggia, Barletta e Bitonto, fatto con grano cotto, uva sultanina, noci e mandorle tritate, fichi secchi a pezzetti, scaglie di cioccolato fondente, chicchi di melagrana, zucchero e vincotto.
  • “Le fanfullicche”, dolce leccese proprio del 2 novembre. Si tratta di bastoncini di zucchero aromatizzati normalmente dalla forma attorcigliata.

fave dei morti

 Fave dolci, Fave dei morti, Favette
Menù per Halloween .1

Menù per Halloween .1

Antipasti
Fantasmini di purèe
Occhi di rospo
Ragnetti
Dita mozzate

Piatti unici
I calderoni delle streghe
Yummy mummy

Dolci
La torta di Krystyna
Zucche, gatti e pipistrelli

Il tutto annaffiato da ottimo
Sangue d’ annata di Strega e di Vampiro
Sangue shakerato
Sangue freddo
Pozione magica della strega

BOOO.... siamooo i FANTASMINI di purèe
 

Occhi di rospo (per un occhio)
Mezzo uovo sodo, mezza oliva nera, striscioline di peperone rosso.
Rassodare le uova e tagliarle a metà. Appoggiarvi sopra le striscioline di peperone.
Infine posizionare al centro la mezza oliva.

Ragnetti (per 1 ragnetto)Ragnetti
2 crackers rotondi (tipo Ritz), 4 pretzel sticks, formaggio spalmabile, 2 capperi.
Spalmare il formaggio su di un cracker. Appoggiarvi gli sticks, tenendo presente che dovranno uscire da ambo i lati perchè sono le zampette del ragno. Spalmare altro formaggio e sovrapporre un altro cracker. Passare i capperi nel formaggio ed applicarli sul cracker superiore, così da diventare gli occhi del ragnetto. Presentarli su foglie di lattuga.

Dita di strega mozzate e bendate (per 1 dito)
1 wurstel medio, 1 striscia di pasta sfoglia, un po’ di salsa ketchup.
Con la striscia di pasta avvolgere il wurstel, coprendolo solo da una parte. Infornare per circa 15 Dita di strega mozzate e bendate minuti o fino a quando la pasta sarà dorata. Una volta sfornato stendere, sulla estremità scoperta del wursterl un po’ di salsa, così da formare “l’unghia”

Accompagnare gli antipasti con Sangue fresco: Bitter rosso o Martini rosso oppure
Bloody Mary Cocktail
Succo di pomodoro, sale, salsa Worchestershire, peperoncino piccante, succo di limone, Vodka, un rametto di sedano con le foglie a testa e, volendo, del pepe.
Preparare possibilmente in anticipo conservando in fresco. Le dosi dipendono da quanto se ne desidera, comunque: per un bicchiere da bibita calcolare circa un bicchiere da vino di succo di pomodoro a testa da condire con 2 cucchiaini di succo di limone, 2 schizzi di salsa Worchestershire, un pizzico di sale al sedano, un pizzico di peperoncino, volendo un giro di mulino di pepe. Versare il tutto in una brocca e tenere in frigo. Al momento di servire, preparare un po’ di ghiaccio tritato, in ogni bicchiere, aggiungere il succo pronto, un bicchierino di vodka e un rametto di sedano. E per finire mettete un “bulbo oculare” all’interno del bicchiere.

Per i bimbi
Sciroppo di amarena o succo di arancia rossa oppure

Sangue shakeratoSangue shakerato blody mary
70 cc di sciroppo di lamponi ghiacciato, 4 tazze di yogurt alla vaniglia, colorante per alimenti rosso, gelato alla vaniglia o ai frutti di bosco.
Mettere in un miscelatore lo sciroppo di lamponi. aggiungere lo yogurt e frullare finché non si amalgamano per bene. aggiungere il colorante rosso e continuare a miscelare finché il composto non ha un bel colore rosso uniforme. Aggiungere il gelato mescolare lentamente. Servire immediatamente o mantenere in freezer fino al momento di consumare.

Sangue freddo
per 20 bicchieri
cubetti di ghiaccio, uva passa, 4 lt di succo di mirtilli, 2e 1/2 tazze di succo di pesca, 1 tazza di succo di lime, 2 tazze di succo di arancia, zucchero.
Mettere l’uva passa dentro il vassoio per fare i cubetti di ghiaccio. Aggiungere acqua e congelare. Una volta pronto sembrerà che dentro il ghiaccio ci sia un insetto. Refrigerare tutti gli ingredienti. Al momento mischiare tutti gli ingredienti, aggiungere il ghiaccio e servire.

Per un effetto “pozione magica”: aggiungere alle bevande GHIACCIO SECCO 

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Calderoni delle stregheCalderoni delle streghe
1 pagnotta di pane scuro, peperone rosso, peperone giallo, pretzel sticks, ripieno a piacere.
Tagliare, alla pagnotta, la calotta e scavare l’interno togliendo la mollica, fino a farla diventare un contenitore. Tagliare i peperoni a striscie oblunghe (come da foto). Riempire la pagnotta-calderone con il ripieno che si preferisce: potrà essere pasta condita o spezzatino di carne o insalata mista oppure quello che la fantasia ispirerà. Ricoprire il piatto da portata con le strisce di peperone, alternando i colori, così a formare il fuoco sotto il calderone ed aggiungere i pretzel sticks come fosse legna. (vedi foto)Ricetta di marble
Yummy Mummy mummymeatloafbig
Yummy Mummy
Ingredienti per preparare un polpettone: Pappardelle, olio evo, salsa di pomodoro, olive snocciolate, formaggio.
Preparare un impasto per il polpettone che si preferisce. (polpettone di zucca, di carne, di tonno). Riempire con l’impasto uno stampo, tipo zuccotto, ed infornare per circa 50 minuti in forno già caldo a 200 gradi circa. Una volta sfornato rovesciare il polpettone su un piatto da portata. Raffreddare. Cuocere, al dente, le pappardelle in acqua bollente con un po’ d’olio che non le farà attaccare. Scolarle, condirle con poco olio e metterle da parte. Spalmare “il volto di polpettone” con la salsa ed il formaggio. Vedi foto: posizionare le pappardelle, una alla volta, come una fasciatura lasciando due fessure per gli occhi. In ogni fessura posizionare una oliva con il foro della snocciolatura, verso l’alto (sarà la pupilla) fissandola con un po’ di formaggio. Servire

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Zucche, gatti e pipistrelli dolci
Preparare una frolla e dividere in due pagnottelle. Ad una aggiungere il colorante nero e all’altra il colorante arancio. Stendere la pasta nera e ritagliare, con le formine, i pipistrelli e i gatti e con quella arancio le zucche. Decorare con glassa colorata. Cuocere in forno gia caldo a 180 gradi per 15 minuti circa.
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Cosa bere? Sangue d’ annata di Strega e di Vampiro.
Il Vino per primi e secondi piatti: rosso corposo
Il Vino per i dolci: rosso liquoroso oppure un cocktail allo champagne
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Anche il portaghiaccio è fatto con la zucca:

svuotate una zucca, inseritevi una ciotola di misura e riempite di ghiaccio.

 portaghiaccio è fatto con la zucca: marthahalloween07_3.jpg         Portaghiaccio è fatto con la zucca: lfg-last-minute-halloween-party-ideas-pumpkin-cooler.jpg

“Diavoli Streghe Magie Malefici nella tradizione di Penne (Pe)”
Antonio Procacci, Brioni Roman Style Editore – 1989

Il popolo pennese….ha creato, secolo per secolo, un mondo fantastico, “magico”, in cui elementi tipici e costitutivi del cristianesimo, del paganesimo ed altri provenienti da culture e tradizioni diverse si fondono e si concretizzano in una particolare forma di religiosità somma di quelle conoscenze e di quelle acquisizioni….

Arcobaleno
Dove l’arcobaleno s’appuje n’terre sono nascosti i tesori delle fate e dei “mazzimarille”. Generalmente sono custoditi in grosse pentole di rame.

Determinazione del sesso del nascituro
Si prende un pezzo di massa di pane e si pone vicino alla brace del focolare: se fa un bozzo (s’arrezze) nascerà un maschio; se si apre (fa la spaccarelle) sarà una femmina.

Fate
Sono donne bellissime vestite di celeste con cappelli a cono e veli svolazzanti. Molte hanno la bacchetta magica e sono dispensatrici di beni o fortune. Se offese dagli uomini possono diventare cattive ed allora si trasformano in lamije che la notte disturbano il sonno degli uomini ponendosi a sedere sul loro petto e tentando di soffocarli. Le fate ora n’zi trove chié piccò l’artirète lu Pèpe.

Gatto
Animale sempre presente nella magia tradizionale: chi uccide un gatto ha sette anni di disgrazie; è l’animale in cui si trasforma più spesso la strega.

Mazzimarille
……amano vivere in luoghi ove è presente l’acqua(a Ponne argesce na lu pauzze di Zichinelle). Sono vestiti con un abitino nero e un berretto nero o rosso: il fortunato mortale che riesce a rubare uno di questi berrettini troverà sicuramente un tesoro.

Noce di Benevento
Luogo di adunanza di tutte le streghe per tenere il Sabba. Viene raggiunto in volo su una scopa o dopo essersi trasformate in uccello notturno (strix), sempre dopo avere esclamato il rituale: Sott’acque e sotte vende a la noce di Binivende

Previsioni
Per conoscere il fidanzato usa mettere tre fave sotto il cuscino: una con la buccia, una sgusciata a metà e l’altra per intero. prendendo a caso una fava il mattino, si saprà se si sposerà un uomo ricco (fava non sbucciata) o povero o in discrete condizioni economiche.

Streghe
Sono creature malefiche che ordiscono inganni, fanno deperire i bambini, provocano grandine e temporali, impesiscono matrimoni e suscitano passioni lascive….. per tenere lontano le streghe si pone sotto il guanciale del bambino una spazzola ed un pettine, oppure dietro porte e finestre una scopa rovesciata, perchè si crede che la strega prima di entrare è tenuta a contare i fili o le setole…. Strega deriva dal latino Strix con significato di uccello notturno, raffigurato come un pipistrello o un’arpia. In un certo lasso di tempo, fu considerata bella ed ammaliatrice.

 
Menù per Halloween .1
Portatovaglioli creativi

Portatovaglioli creativi per la tavola in festa

Un semplice nastro di raso annodato in un fiocco con un gingillo natalizio e il portatovagliolo è pronto!
Il tovagliolo inizialmente si chiamava “truccabocca” ed inizia ad essere utilizzato a tavola nel Rinascimento. Questo accessorio nasce come mezzo di purificazione delle dita sporche di cibo e per pulirsi la bocca prima di bere dal bicchiere comune. I galatei dell’epoca raccomandano di non usare il tovagliolo per pulirsi il viso, i denti o per soffiarsi il naso. Quando le posate sono in cumune tra i commensali, viene anche utilizzato per pulirle prima di porgerle agli altri commensali. Il tovagliolo viene portato sulla spalla o sul braccio sinistro perchè si usa mettere nei piatti comuni la mano destra.
 Portatovaglioli creativi

Portatovagliolo di bacche2 Portatovaglioli di cariciPortatovaglioli con i fiori4 Portatovagliolo edera

 

 

 

 

Portatovagliolo o portacandela?tovagliolo nell'elastico di una mascherinaCon perline colorate preparate degli anelli di giusta misura e in questi mettete il tovagliolo. portatovaglioli per Halloween

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 Una bella tavola colorata con i nastri dei tuoi pacchi regalo

Un nastro oppure una fettuccia colorata (quelli che chiudono i pacchi regalo) possono trasformarsi in porta tovaglioli per dare un tocco di colore in più alla tua tavola.

  1. Prendi, se ne hai anche di vari colori, pezzi di nastri e tagliali tutti uguali di circa 10-12 cm ciascuno
  2. Avvolgili intorno ai tovaglioli che hai scelto per controllarne la misura.
  3. A questo punto prendi ago e filo, oppure aiutati con una cucitrice, e fissa le 2 parti finali dei nastri realizzando un anello.
  4. Inserisci il tovagliolo nel tuo nuovo portatovaglioli che potrai utilizzarlo anche con un tovagliolo di carta.

Con ritagli di pannolenci o feltro colorati, un po’ di colla e un paio di forbici, ecco una bella Stella di Natale o un simpatico Babbo Natale o un omino di pan di zenzero.

porta tovaglioli  natalizio